• Non ci sono risultati.

1 INTRODUZIONE ALLE PAVIMENTAZIONI STRADALI E AL RICICLAGGIO

8.2 Risultati dello studio 164

Di seguito si riassumono i risultati derivanti dallo studio presentato.

 Mediamente le miscele riciclate confezionate con emulsione bituminosa risultano meno sensibili alla temperatura rispetto a quelle con bitume schiumato.

 Tutte le miscele esaminate presentano dei coefficienti di suscettività termica di un’ordine di grandezza inferiore a quello di un conglomerato bituminoso standard, sottolineandone la differente natura.

 Dai dati rilevati fino al nono mese è stato osservato che i moduli di rigidezza delle diverse miscele presentano un’evoluzione eterogenea, probabilmente a causa di una differente maturazione delle miscele.

 I moduli ricavati dalle prove del nono mese si considerano rappresentativi delle caratteristiche delle singole miscele dopo che il processo di maturazione si sia completamente esaurito, in condizioni indisturbate dal traffico. I valori dei moduli variano da poco più di 1000 MPa fino a 1700 MPa, risultando mediamente maggiori per le miscele stabilizzate con schiuma di bitume rispetto quelle con emulsione.

 Sempre relativamente al nono mese, mediamente le miscele con un maggiore quantitativo di filler attivo presentano i moduli di rigidezza maggiori. Le miscele 3A e 5C, le quali contengono sia calce che cemento, risultano le migliori da un punto di vista della rigidezza con moduli medi che si aggirano attorno al valore di 1700 MPa. Le miscele 5E e 5F, contenenti solamente calce in quantità pari al 2% e al 3% rispettivamente, presentano una rigidezza media all’incirca di 1400 MPa e 1700 MPa.

 Con le prove dopo 20 e 26 mesi dalla stesa si è analizzato il complesso costituito dallo strato riciclato e dal tappetino di usura. Come ci si aspettava i moduli ricavati risultano maggiori di quelli calcolati in precedenza. Al ventiseisimo mese i valori dei moduli variano da 4800 MPa fino a 7800 MPa. Il sistema formato dalle miscele e dallo strato di usura presenta delle caratteristiche meccaniche comparabili a quelle di uno strato in conglomerato bituminoso steso a caldo.

 I dati derivanti dalla prova APT hanno evidenziato le capacità di recupero elastico della pavimentazione esaminata attraverso l’andamento dei parametri registrati prima e dopo la ripresa della seconda sessione di battute.

 Dall’analisi dei valori del modulo di rigidezza del complesso formato dalla miscela riciclata e dal tappetino di usura ricavati dal processo di backcalculation si evince che durante l’intera prova la miscela si trovava nella fase di riduzione della rigidezza. Il valore del modulo è passato da circa 8600 MPa all’inizio della prova a 5700 MPa. Fino alle prime 1000 battute la diminuzione del valore del modulo è stata più accentuata rispetto all’andamento successivo.

In conclusione, le campagne di rilievo deflettometriche hanno permesso lo studio dell’evoluzione delle performance strutturali delle miscele riciclate. Sulla base dei risultati disponibili finora, il giudizio sull’utilizzo della calce come filler attivo nei lavori di riciclaggio a freddo come soluzione tecnica idonea per la costruzione di strati di base di una pavimentazione flessibile è sicuramente positivo. Le miscele contenenti solamente calce come filler attivo hanno infatti presentato una risposta strutturale comparabile a quella delle miscele con un quantitativo simile di cemento.

I risultati presentati in questo studio non si considerano comunque definitivi. Al fine di poter confrontare le prestazioni strutturali delle differenti miscele nella loro globalità risulta necessario studiarne il comportamento nel lungo termine, conducendo ulteriori campagne APT e continuando a monitorare lo stato di salute delle miscele del campo prove. Un ulteriore studio sulla sensibilità dei moduli rispetto alla temperatura potrebbe inoltre migliorare la precisione delle leggi di correzione.

Bibliografia

[1] Akbarzadeh, Bayat, & Soleymani. (2012). Analytical Review of the HMA Temperature Correction Factors from Laboratory and Falling Weight Deflectometer Tests. International Journal of Pavement Research and

Technology.

[2] Akbarzadeh, Bayat, & Soleymani. (2012). Analytical Review of the HMA Temperature Correction Factors from Laboratory and Falling Weight Deflectometer Tests. International Journal of Pavement Research and

Technology.

[3] ANAS. (2008). Gestione delle pavimentazioni stradali. Linee guida di progetto e

norme tecniche prestazionali.

[4] Asphalt Academy. (2009). Technical Guideline: Bitumen Stabilised Materials. Asphalt Academy.

[5] Austroads. (2008). Fatigue Performance of Cemented Materials under

Accelerated Loading – Influence of Vertical Loading on the Performance of Unbound and Cemented Materials.

[6] Austroads. (2015). Design and Performance of Foamed Bitumen Stabilised

Pavements.

[7] Betti, Airey, Jenkins, Marradi, & Tebaldi. (2015). Active Filler’s Effect on in-situ Performances of Bitumen Emulsion Recycled. Field measurement and in-situ

characterization.

[8] Betti, Cocurullo, Marradi, Tebaldi, Airey, & Jenkins. (2014). Effect of lime on short-term bearing capacity of bitumen emulsion recycled mixtures .

Proceedings of the International Conference on Asphalt Pavements, ISAP 2014.

[9] Betti, Pinori, Marradi, Cocurullo, Airey, Picariello, . . . Jenkins. (2014). Short- term bearing capacity of foam bitumen recycled mixtures using lime as active filler. Sustainability, Eco-efficiency, and Conservation in Transportation

Infrastructure Asset Management.

[10] Beuche, Rychen, & Dumont. (2009). Optical fiber feasibility study in Accelerated

Pavement Testing facility. Laboratoire des Voies de Circulation (LAVOC) -

Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL).

[12] Bonomo, & Casazza. (2013). Il punto sul riciclaggio per gli impieghi stradali.

Strade & Costruzioni.

[13] Cattini, De Marzi, de Ferrariis, & Ferrari. (2003). Il risanamento delle

pavimentazioni stradali mediante riciclaggio a freddo in sito con bitume schiumato Il caso della tangenziale di Modena.

[14] Cost-Transport. (2005). Cost 336 Use of Falling Weight Deflectometers in

Pavement Evaluation.

[15] Ebels. (2008). Characterisation of material properties and behaviour of cold

bituminos mixtures for road pavements.

[16] Ebels, & Jenkins. (2007). Mix design of bitumen stabilised materials: best practice and considerations for classification. Proceedings of the 9th Conference

on Asphalt Pavements for Southern Africa (CAPSA’07).

[17] Fernando, Liu, & Ryu. (2001). Development of a procedure for temperature

correction of backcalculated AC modulus.

[18] Ferrari, & Giannini. (1996). Corpo stradale e pavimentazioni.

[19] Foschi, Bonola, & Sandulli. (2003). Il riciclaggio in sito delle pavimentazioni con emulsioni di bitume modificato. L'esperienza di Pavimental nella rete della Soc. Autostrade. Rassegna del bitume.

[20] Grilli. (2013). Il riciclaggio a freddo in impianto. Strade & Autostrade.

[21] Grilli. (2014). Il conglomerato bituminoso prodotto a freddo per strati di base: applicazione sulla variante alla SP 424 di San Lorenzo in Campo (PU). Rassegna

del bitume.

[22] Jenkins, van de Ven, & de Groot. (1999). Characterisation of foamed bitumen. [23] Jones, Harvey, Mateos, & Al-Qadi. (2012). Advances in Pavement Design

through Full-scale Accelerated Pavement Testing.

[24] Judycki. (2010). Determination of equivalent axle load factors on the basis of

fatigue criteria for flexible and semi-rigid pavements.

[25] Leek. (2010). Review of the Performance of Insitu Foamed Bitumen Stabilised

Pavements in the City of Canning.

[26] Loizos. (2007). In-situ characterization of foamed bitumen treated layer mixes for heavy-duty pavements. International Journal of Pavement Engineering.

[27] Loizos, & Papavasiliou. (2006). Evaluation of Foamed Asphalt Cold In-Place Pavement Recycling Using Nondestructive Techniques. Journal of

Transportation Engineering.

[28] Mateos. (2009). Accelerated Pavement Testing. ISAP International Workshop

Cold and warm asphalt mixture design/characterization and pavement design.

[29] Plati, Loizos, Papavasiliou, & Kaltsounis. (2010). Investigating In Situ Properties

of Recycled Asphalt Pavement with Foamed Asphalt as Base Stabilizer.

[30] Plati, Loizos, Papavasiliou, & Kaltsounis. (2010). Investigating In Situ Properties of Recycled Asphalt Pavement with Foamed Asphalt as Base Stabilizer.

Advances in Civil Engineering.

[31] Powell. (2008). Comparing rutting performance under a heavy vehicle simulator

to rutting performance at the NCAT pavement test track. National Center for

Asphalt Technology.

[32] Ravaioli. (2004). Emulsioni bituminose. SITEB Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade.

[33] Ravaioli. (2011). Fresato d'asfalto: rifiuto o sottoprodotto? Rassegna bitumi. [34] Ravaioli. (2014). Il fresato d'asfalto. Rassegna bitumi.

[35] Road Science. (2015). Distress Guide. Retrieved from Road Science: http://www.roadscience.net/services/distress-guide

[36] Simone, & Sangiorgi. (2006). Le pavimentazioni stradali "a manutenzione

zero":caratterizzazione dei materiali e criteri progettuali. Rassegna del bitume

53 / 06.

[37] South African National Roads Agency. (2014). Pavement Engineering Manual Chapter 10 Pavement Design. In S. A. Agency, Pavement Engineering Manual. [38] Steinert, Humphrey, & Kestler. (2005). Portable Falling Weight Deflectometer

Study.

[39] The Highways Agency. (2008). Pavement Maintenance Assessment. In Design

Manual for Roads and Bridges.

[40] Theyse, De Beer, & Rust. (1996). Overview of South African Mechanistic Pavement Design Method. Transportation Research Record No. 1539, Flexible

[41] Theyse, De Beer, Maina, & Kannemeyer. (2011). Interim revision of the South African mechanistic-empirical pavement design method for flexible pavaments. 10th Conference on asphalt pavements for Southern Africa.

[42] Theyse, F. L. (2004). Mechanistic-empirical structural design models for foamed and emulsified bitumen treated materials. Proceedings of the 8th

Conference on Asphalt Pavements for Southern Africa (CAPSA'04).

[43] Transportation Research Board. (2003). Accelerated Pavement Testing: Data

Guidelines.

[44] Transportation Research Board. (2008). Falling Weight Deflectometer Usage. [45] U.S. Department of Transportation. (2011). Use of Nondestructive Testing. [46] Ullidtz. (1987). Pavement Analysis.

[47] Vorobieff. (2005). Design of foamed bitumen layers for roads.

[48] Wirtgen GmbH. (2001). Bitume schiumato - il legante innovativo per la

costruzione stradale.

[49] Wirtgen GmbH. (2012). Cold Recycling. Wirtgen Cold Recycling Technology. [50] Wirtgen GmbH. (2013). Soil Treatment: Base Layers with Hydraulic Binders.

Ringraziamenti

Siamo arrivati alla fine di questo lungo viaggio. E quando dico lungo non scherzo. Dieci anni pieni di esperienze, amici, scoperte, viaggi, cibo, sport, feste. In queste righe dovrei riuscire a condensare il mio sentimento di gratitudine verso tutti coloro che, anche con un minuscolo contributo, durante questo percorso mi hanno fatto crescere e mi hanno aiutato a raggiungere questo traguardo. Sicuramente non ci riuscirò, perchè in poche righe non è semplice esprimere il grazie che vi meritereste tutti, ma ci provo lo stesso.

Ringrazio innanzitutto il Professor Marradi e l’Ingegner Betti che mi hanno dato la possibilità di collaborare con loro e di sviluppare il presente lavoro. Inoltre grazie per avermi dato un’idea di cosa significa il lavoro di Ingegnere.

Ringrazio Michael e Carmine per essere stati gli unici due veri colleghi che ho avuto in questa Magistrale. Se ho scelto quest’indirizzo è stato anche un po’ merito vostro.

Ringrazio tutti i miei compagni del Porta Nuova e della Virtus Gabry, Antony, Melo, Mario, Fabio, Fao, Dario, Nico, Paco, Jin, Niccolò, Coriandolo, Lorenzo, Bobo, Peppe, Giorgio, Samu, Gianni, Batto, e Yuri per avermi dato la possibilità di giocare ancora a pallavolo e per avermi ricordato cosa significhi far parte di un team.

Ringrazio l’intera Banda Barzotti, giocatori e accompagnatori, per avermi mostrato quanto ogni elemento di una squadra sia importante, a prescindere dal suo ruolo.

Ringrazio il Dottor Fenili, che con la sua visione ponderata del beach volley mi ha insegnato che per avere successo devi riflettere su quello che fai, perchè lo fai, come lo fai, e quando lo fai.

Ringrazio Luca S., Lorenzino, Gabry, Luca C., Berga, Jack, Tosi, Francesco, Jacopo, Valerio, Bettins, Binio, Rauno e Marco, per essere stati i migliori compagni di allenamento che un beach lover possa volere. Mi avete sempre spronato a dare il massimo, sia sulla sabbia che fuori dal campo.

Ringrazio i Campus Parrucchieri che, oltre a permettermi di dare qualche calcio ad un pallone, mi hanno sempre fatto tenere la testa a posto.

Ringrazio Sandrino per la sua efficienza ad organizzare qualsiasi evento io abbia avuto necessità di organizzare.

Ringrazio il Canne per avermi dimostrato come un ingegnere di successo possa benissimo partecipare ad ogni Beach Volley Marathon.

Ringrazio il Rubo e tutta la sua famiglia, per avermi insegnato che si può sempre ricominciare.

Ringrazio il presidentissimo Gallo per avermi dimostrato come i plurilaureati esistano, e mi ha fatto venire voglia di esserne uno.

Ringrazio il mio Misterone per aver riacceso la mia passione per il beach volley e per non essersi tuttora arreso di fronte ai miei pesantissimi gomiti che non riesco a tirare su. E grazie soprattutto per la galeotta sostituzione che mi chiedesti di fare.

Ringrazio il Beach Space, ed in particolare il Boss, Tucci, Peppa Pig, e Giacomino. Mi avete accolto nella vostra famiglia e mi avete fatto sentire apprezzato. E poi grazie a voi potrò dire di avere scritto questa tesi in spiaggia.

Ringrazio Roberto, per avermi accolto in casa sua appena arrivato a Pisa, ed avermi insegnato che gli stereotipi sono solamente una semplificazione della mondo, che in realtà è molto più vasto e molto più bello.

Ringrazio Casa Imperiales, in cui ho passato un anno fantastico insieme a Michel, Bea, Jacopo, Liz, Pierre, Karol, Hetty, Larissa, Raquel e Tamara. Siete stati dei coinquilini e degli amici fantastici, e vi porto sempre con me.

Ringrazio Ciccio, Giusy, e tutto il Lidorello per avermi sempre aiutato a ricaricare le batterie prima di cominciare ogni anno accademico.

Ringrazio Pippo che, probabilmente contro la sua volontà, mi ha dimostrato come gli imprevisti siano fatti solo per essere superati.

Ringrazio Lupetti per essere stato il modello di libero da seguire e per avermi insegnato cosa sia il self control.

Ringrazio Nicola per avermi insegnato che prima di eseguire un ordine dovresti sempre pensare a cosa stai facendo.

Ringrazio Lauretta per avermi dimostrato che con perseverando puoi ottenere quello per cui hai lavorato tanto.

Ringrazio Zicky, Zisky ed Edo per avermi ricordato i tempi del liceo e avermi fatto fare un bilancio della mia vita accademica.

Ringrazio Mario, fido compagno di avventure madrileñe e di sessioni di studio in spagnolo. Senza di te probabilmente non avrei dato un esame a Madrid.

Ringrazio Stefanino che con le sue ansie e le nostre chiaccherate mi ha insegnato a guardare le cose da punti di vista differenti e mettermi nei panni delle altre persone. Anche se dici che non ho emozioni ti voglio bene lo stesso.

Ringrazio Alfredo per essere stato il primo a dimostrarmi come i Pisani non siano tutti uguali, e per tutti i viaggi, le sciate, le birre, il cibo e le risate condivisi.

Ringrazio Leandro che mi ha spinto a fare un’esperienza magnifica come l’Erasmus e mi ha dimostrato che siamo noi a tracciare i confini.

Ringrazio Bob che, oltre ad aver ampliato immensamente il mio vocabolario, dal divano mi ha fatto più o meno compagnia durante la stesura di questa tesi.

Ringrazio Ado per avermi sopportato prima al Lanteri e poi come compagno di stanza, per non parlare di quando facevo parte del gruppo degli agonisti al CUS, o dei patiti di Yoga a Soverato.

Ringrazio Paolo per essere stato il fratello maggiore che non ho mai avuto, e il compagno di beach con cui non ho mai fatto un torneo. Mi hai insegnato mille cose diverse, e me ne hai cucinate altre mille.

Ringrazio Bica per avermi regalato una mezza giornata di lavoro in tipografia con lui. Mi hai fatto vedere cosa signfica lavorare in un ambiente sereno, armonioso e stimolante.

Ringrazio Lamia per avermi dimostrato che se vuoi avere successo dipende sola da te e dalla tua volontà. Mi hai insegnato come nella vita ci si può, e ci si deve, reinventare.

Ringrazio il Socio con cui ho sempre condiviso le mie preoccupazioni per il futuro ricevendo indietro solamente pacche sulle spalle ed incoraggiamenti. Chissà dove sarai se non ci fossi stato tu.

Ringrazio Cloro per avermi dimostrato che non importa a quanti anni ci si laurea, ma quello che davvero conta è la voglia di fare bene, motivandomi negli ultimi anni di studio.

Ringrazio Gino, Cetty, Vito, Antonella, Michele, Michela, Pino, Pina, Elisa, Giulia, Chiara, Sonia, Ivan, Yuri, Giusy e Ivana, perchè quando torno a Trapani mi fate sentire davvero a casa.

Ringrazio le mie nonne, che con le loro preghiere hanno sicuramente messo una buona parola per me ai piani alti. Ringrazio i miei nonni perchè probabilmente hanno fatto lo stesso, direttamente dai piani alti.

Ringrazio Nanetti per essere sempre stato un curiosone, anche verso le materie universitarie quando era ancora alle medie. Mi hai insegnato a spiegare le cose anche a chi non è pratico dell’argomento.

Ringrazio Federica per essere stata la mia correlatrice non ufficiale, la mia fonte di serenità e sicurezza, la mia motivazione a dare sempre il meglio, la mia consigliera, la mia valvola di sfogo, il mio esempio da seguire, la mia distrazione più grande e più bella ed un milione di altre cose. Questo traguardo è anche merito tuo.

Ringrazio i miei genitori per essersi sempre impegnati a non farmi mancare mai nulla, e per avermi permesso di seguire serenamente le mie aspirazioni ed i miei desideri. Mi avete dato davvero tanto, e spero che un giorno potrò fare lo stesso con i vostri nipoti.

Documenti correlati