• Non ci sono risultati.

TRA RIVISTE ED ARCHIVI

STO RIA ECONOM ICA IN N A N Z I AL ’700 (1 )

Fonti :

Alessandro Levi, A lc u n i p u n ii della questio­ n e d e g li archivi privati (Arch. Stor. Ital., A. XCIV, 1936, disp. IV).

[Il L. tratta, prevalentemente dal punto di vista giuridico, della questione importantis­ sima per tutti gli studiosi di storia econo­ mica, per i quali nessuna raccolta di fonti è più preziosa degli archivi privati. In que­ sto campo la necessiti più urgente è quella della denuncia e della inventariazione]. Popolazione; cla ssi sociali; situazione

ECONOMICA IN GBNERALE.

A. La n d ry, Q uelq u es aperçus su r ¡a d ép o p u ­

lation dans l ’antiquité gréco-rom aine (R. Hist., ann. LXï, 1936. 177, pagg. 1-33). [Conferma lo spopolamento della Grecia e dell'Impero romano, iniziatosi già prima che

finisse il periodo di pace e di prosperiti che va da Augusto a Marc'Aurelio. Combatte la tesi del Seeck che l'apporto di sangue ger­ manico abbia arrestato per un certo tempo questo processo].

F. Sa ssi, R icerc h e su lla organizzazione castren­ se nella L unigiana vescovile. (Giornale stor. e lett. d. Liguria, A. XI, 1936, fase. Ili e IV).

[Riprendendo, completando e in parte mo­ dificando i risultati degli studi del Formen- tini, il S. esamina con molto acume la tra­ sformazione delle antiche corti, che inco­ mincia a manifestarsi nel X secolo, il co­ stituirsi di consorzi nobiliari per la costru­ zione di un (astello. Lo studio, molto ana­ litico, ha sopratutto carattere giuridico e po­ litico; ma è importante anche per i riflessi economici].

(1) Oltre alle riviste e archivi elencati a pag. 176 del n. 2, A. I. 1936 si sono prese in esame: Bibliothèque de l'Ecole des Chartes, Historische Vierteljahrschrift, Revue d’histoire économique et sociale (che ha ripreso, dopo due anni d'interruzione, le sue pubblicazioni nel 1936, riunendo in un solo volume gli anni 1934-35); Révue économique internationale; Rivista internazionale di scienze sociali; Giornale degli economisti; Atti e memorie della R. Accademia di Verona; Bulletin of International Committee of Historical Sciences; Atti del R. Istituto Veneto di scienze lettere ed arti; Byzantinische Zeitschrift; Rivista di diritto com­ merciale; The Economie History Review (di cui, per ora, non ci è stato accessibile che un solo fascicolo).

8 4

G. Prunai, N o tizie e d o cu m en ti sulla servitù dom estica n el territorio sen ese (secc. VIII- XVI). (Bull, senese di storia patria, Voi. XLIII, 1936, fase. II).

M. Antonelli, N u o v e ricerch e p e r la storia d e l Patrim onio d a l 1 3 2 1 al 1 3 4 1 (Arch. R. Dep. romana di storia patria, Vol. LVIII, 1935, fase. WV).

[L'A. riprende le sue apprezzatissime ricer­ che sulla storia del Patrimonio, trattando di un periodo in cui dai papi Avignonesi si fa uno sforzo di risanamento politico e amministrativo, ma con scarsi risultati. Le « nuove ricerche » sono importanti anche per la storia economica del Patrimonio, di cui confermano le condizioni assai tristi]. E. Artom, U na carta d i fra n ch igia d e l secolo

X I V a favore d e g li uo m in i d i A m a r (Boll, stor. bibl. subalpino, A. XXXVIII, 1936, n. 1-2).

[Pubblica la carta di franchigia, in copia del 1364, che permette di determinare le condizioni di una « villa » valdostana nella prima metà del sec. XIV],

[Marc Bloch, L. Febvre], De Neufourg, K. Jelu sig, L es N o b lesses (Ann. d'hist. écon. et soc., An. Vili, n. 39, mai 1936, n. 40, juillet 1936).

[In un cenno introduttivo i direttori degli « Annales » espongono gli scopi ed i limiti dell’inchiesta, che vuol rendere possibile uno studio di storia sociale comparata, fon­ dato sopra una sicura conoscenza delle si­ tuazioni particolari di ogni paese. Il pro­ blema della nobiltà dovrebbe essere studia­ to dal punto di vista giuridico, sociale ed economico. I promotori non sognano nem­ meno di imporre ai collaboratori un que­ stionario preciso, in cui siano incasellate le loro risposte; ma soltanto di indicare i pro­ blemi più interessanti, lasciando del resto la più ampia libertà.

Il conte de Neufbourg delinea in forma più analitica il « P rojet d 'u n e en q u ête s u r la n o ­ blesse française », dalle origini fino ai gior­ ni nostri. K. Jelusig tratta brevemente de

L a n oblesse au trich ien n e avant et après la g u e r r e ; Marc Bloch ritorna sul « progetto » di Neufbourg, in un articolo, come al so­ lito, denso di idee suggestive S u r l e passé d e la n oblesse fra n ça ise].

A . Buisson, L 'ascension d 'u n e fa m ille b our­ g e o ise a u x X V et X V I s iè c le s : L es D u p ra t.

(Rev. d'hist. éc. et soc., A. XXII et XXIII, 1934-35. n. I).

[Origini familiari del cardinale A. Duprat, cancelliere per 20 anni del re Francesco I.

Segue la vicenda dei suoi antenati, borghe­ si di Saint Flour (Alvérnia), dai primi del '300J.

P. E. Jones e A. V. Judges, L on d o n popula- tion in th è late X V I I C en tu ry (The econ. hist. Review, Voi. VI, n. 1, ottobre 1935). [Discute e corregge i dati di Gregory King per il 1695 e quelli del Rickman per il 1700].

C. Morandi, L a fin e d e l d o m inio spagnolo in L om bardia e le p rem esse storiche d e lle ri­ fo rm e settecentesche (Arch. stor. it., A. XCIV, 1936, disp. II).

[Dedica un breve paragrafo alla situazione economica. Per il M. « il concetto tradi­ zionale di una decadenza progressiva della Lombardia, lungo il corso del ’600, dev'es­ sere considerato del tutto erroneo.... Nella seconda metà del '600 lo Stato di Milano aveva dato segni indubbi di miglioramen­ to » interrotto dalla crisi della successione. I germi di rinascita che si manifestano non solo nell'agricoltura, ma anche nell'in­ dustria, riapparvero all'inizio del dominio austriaco: nascita di una borghesia terriera; formazione dei primi nuclei delle odierne zone manifatturiere della Brianza, Varesot­ to, Lecchese; creazione a Milano, nel 1703, di una grossa manifattura di panni all'in­ glese, ad opera di un tedesco].

Agricoltura e commercio dei prodotti agricoli :

Marc Bloch, L e paysage a g ra ire : essai d e m ise au p oint (Ann. d'hist. éc. et soc., An. VIII, n. 39, mai 1936).

[In un'ampia rassegna di vari studi di geo­ grafia antropica regionale il B. ritorna con nuovi argomenti sopra una delle sue idee preferite, della grande importanza che lo studio del paesaggio e della distribuzione attuale delle terre e delle abitazioni rurali possono avere per la storia dell'economia agraria].

R. Latouche, A gra rzu sla n d e im w estlichen F ra n k reich tvàhrend d e s H ochm itlelalters

(Vierteljahrschr. f. soz. u. wirtschaftsg. Bd. 29, 1936, Heft. II).

[Conferenza tenuta a Berlino il 13 marzo 1936].

Alessandro Arcangeli, L a «c o rt in a» n el­ l'agricoltura m aceratese (Gior. degli econ., A. LI, 1936, n. 9).

[L’A. prende in esame una interessante so­ pravvivenza di istituti medievali : il termine cioè di cortina, usato ancora nel maceratese

per indicare il podere nelle immediate vi­ cinanze della cittì. L'A. non si propone perù di studiare questa sopravvivenza da un punto di vista storico, per il quale gli sarebbero stati preziosi gli studi del Men- chetti].

G. Dalmasso, / p rim o rd i d ella coltura della cite e della p ro d u zio n e d e l vino in Italia

(Atti e mem. dell’Accad. di Verona, Voi. CXIII, 1935).

[E l'introduzione ad una storia delle vicen­ de della viticoltura e della enologia in Ita­ lia e di cui il 1* volume, riguardante l'età preistorica e antica é uscito nel 1931 sotto la direzione di A. Marescalchi e G. Dal­ masso. Esclusivamente agli stessi periodi si riferisce anche questa breve introduzione]. G. Dalmasso, N o t e storiche su i vini d i Co-

neglia n o (Atti R. Ist. Ven. S. L. A., T. XCV, 1935-36, Parte II).

[Il più antico documento, citato dal D., che accenni alla fama dei vini di Conegliano, risale al 1431 ; nel secolo XVI se ne fa larga esportazione, da mercanti tedeschi, in Germania].

Industria e organizzazione industriale. G. Mickw itz, D i e O rganisationsjorm en zwe-

ie r byzantynischer G ew erb e im X Ja h rb u n - d ert (Byz. Zeitschrift, Voi. 36, fase. I, 1936).

[Fondandosi sul libro del Prefetto, esami­ na l’organizzazione delle banche e dell'in­ dustria della seta].

Nella Fano, R icerche sull'arte d ella lana a V e n e z ia n el X I I I e X I V secolo (Arch. Ven. A. LXVI, 1936, N. 35-36).

[L'A. sottopone a diligente analisi la parte più antica degli statuti dell'arte, che ripro­ duce integralmente in appendice, assieme ad altri documenti].

P. M. Bondois, L ’ind u strie s u c r iire française à la fin d u X V I I siècle. L es projets d e l ’in ­ tendant P ierre A rn o u l (Rév. d'hist. écon. ti soc., A. XXII et XXIII, 1934-35, n. 1).

[Il progetto mira a comporre il conflitto d'interessi fra i raffinatori nazionali ed i produttori di zucchero greggio delle colo­ nie].

P. Baud, U n e ind u strie d ’Etat sous l’ancien r é ­ g im e . L ’exploitation d es salines d e T aren- taise (Révue d’hist. éc. et soc., A. XXII et XXIII, 1934-35, fase. 2, 3, 4).

[II B. segue le vicende delle saline di

Ta-rantasia, fonte importante di reddito per..la Casa di Savoia dall'etì di Emanuele Fili­ berto fino al secolo XIX, e ne esamina l'or­ ganizzazione tecnica ed economica]. Commercio e ca pitalism o:

H. Kraumm, L andschaftlicher A u fb a u u n d V e rsch ieb u n g en des d eu tschen G rosshandels am B e g in n d e r N e u z e it (Viertcljahr. f. soz. u. wirtschaftsgeschichte, Bd. 29, 1936, Heft I).

[Secondo una concezione, che da qualche tempo si contrappone a quella di economia cittadina chiusa, il K. passa in rapida ras­ segna i vari gruppi di .città tedesche, a cui la posizione geografica assegna una parti­ colare funzione commerciale].

André E. Sayous, L e capitalism e com m ercial et fin a n cier dans les pays chrétiens d e la M éd iterra n ée occidentale d ep u is la L i r e C roisade jusq u 'à la fin d u M o y en A g e

(Vierteljahrsch. f. soz. u. wirtschaftsg., Bd. XXIX, 1936, Heft. 3).

[Riassume i suoi numerosi studi sull'atti­ vità commerciale e finanziaria, a forma ca­ pitalistica, di Venezia, Genova, Barcellona, Siviglia, tenendo conto di tutte le più re­ centi pubblicazioni su tale materia]. André E. Sayous, La g e n è s e d u systèm e ca­

p ita liste: la p ratiq ue d es affaires et leu r m entalité dans l'E sp a g n e d u X V I s iècle

(Ann. d'hist. éc. et soc., Ann. VIII, n. 40. Juillet 1936).

[Il S., che in altri suoi studi avea trattato- dei metodi commerciali di Barcellona e del sistema dei pagamenti nel commercio ispa­ no-americano, tratta qui, rapidamente, dei vari generi di affari cui questo commercio dava occasione, valendosi principalmente di alcuni trattati di tecnica mercantile pubbli­ cati in Spagna nel secolo XVI e del cata­ logo dell'Archivio delle Indie di Siviglia]. André E. Sayous, L es o rigines d u m arché à

te rm e su r m archandises ; L es origines d e la b o u rse (Révue écon. inter., A. 28, Août, 1936).

[Ricerca i precedenti delle borse merci e valori di Amsterdam nei sec. XVII e XVIII e li trova nel commercio della lana in Spa­ gna nel secolo XVI e nel commercio dei titoli di stato a Genova, fin dal sec. XIII]. G. Barbieri, U n ’inchiesta cinquecentesca su r

F u g g e r (Riv. intern. se. soc. A. XLIV, 1936, fase. VI)

[Notizie sui F. fornite, dopo il 1580, a E. V. Pinelli, da un informatore anonimo],

//>

\

Mercanti italiani all'bstero, e colonie STRANIERE IN ITALIA:

1 . Ch ia ppblli, I p iù antichi rico rdi d e l com ­ m ercio italiano in Francia (Riv. di st. d. diritto it., A. IX, 1936, fase. II).

[Il C. si propone di dimostrare l'autenticità del diploma di re Dagobcrto, che istituisce, nel 629, la fiera di Saint Denis, e che fra ¡ suoi frequentatori comprende i negolialo- res d e L o n g o b a rd ia ; e lo fa raccogliendo nu­ merosi indizi sull'attività del commercio ita­ liano nel periodo longobardo, e sui frequen­ ti passaggi di pellegrini attraverso le Alpi occidentali].

L. Mirot, E lu d e i lu c q u o is e i: F o rte g u e rra For- teguerra et sa succession (Biblioth. de l'E- cole des Chartes, XCVI, Juill.-Déc. 1935). [Continuando i suoi studi sui lucchesi sta­ biliti in Francia e sulla loro attività com­ merciale c finanziaria (stessa Biblioth. 1927, 1928, 1930), il M. si occupa ora di Forte- guerra Forteguerra, di antica famiglia, che nella I metà del '300 esercitò la sua atti­ vità commerciale in vari centri italiani, ma sopratutto in Fiandra ed in Francia; aveva aziende a Bruges e Parigi, dove commer­ ciava in sete, in panni, in pietre preziose, cd esercitava il cambio. Ma partecipò anche alla vita politica di Lucca, dove tentò di impadronirsi del potere; fu condannato a morte].

R. Lopez, I l p red o m in io econom ico d e i g e n o ­ vesi nella m onarchia spagnola (Giorn. stor. c lett. della Liguria, A. XI, 1936, fase. II). [Ottimo programma di lavoro per un ca­ pitolo importantissimo di quella storia de­ gli italiani all'estero nei primi secoli del- l'età moderna che è ancora quasi comple­ tamente da fare].

E. J. Hoogbwerff, Il conflitto fra la in sign e A ccadem ia d i S . L uca e la « banda » d e i pittori neerla n d esi (Arch. R. Dep. romana di st. p„ voi. LVIII, 1933, fase. I-IV). [Interessanti notizie sulla colonia di artisti fiamminghi e olandesi a Roma nel sec. XVII, sulla loro organizzazione in una compagnia con iscopi di mutua assistenza e di svago, e sui privilegi che essa aveva ottenuti]. Diritto e is t it u t i com m erciali:

F . Borlandi, P e r la storia d e l com m ercio e d el diritto co m m erciale italiano (Riv. stor. it. S. V., voi. I, 1936, fase. II).

ÍAmpia rassegna di alcune raccolte di do­ cumenti genovesi c senesi dei sec. XII e XIII].

A. La t te s, S u i prestiti in p o n e p e r la corsa marittima n e lle carte lig u ri (Boll. stor. bibl. subalpino, A. XXXVIII, 1936, n. 1-2). [II benemerito storico del diritto commer­ ciale esamina un contratto, del 1214, di par­ tecipazione ad una spedizione corsara, che ha il carattere del mutuo con partecipa­ zione agli utili; una forma di mutuo som- ministrato in natura (pane)].

A. La ttes, N o ie p e r la storia d e l diritto com ­ m erciale. Ancora dei documenti genovesi con la voce « securare » (in Riv. dir. comm. A. XXXIII, 1935, fase. 1-2).

[A proposito della pubblicazione del Bo- gnetti sul passaporto e salvacondotto con­ ferma la sua idea che in questi documenti del XII sec. la voce « securare » sia usata nello stesso senso della moderna voce as­ sicurazione] .

A. La ttes, L . G old schm idt e la critica re ­ cen te (Riv. di dir. comm. A. XXXIII, 1935, fase. VI).

[Calorosa cd efficace difesa dell'opera sto­ rica del Goldschmidt contro le critiche del Sayous].

U. E. Paoli, L 'autonom ia d e l diritto co m m er­ ciale nella G recia classica (Riv. di dir. com­ merciale, A. XXXIII, 1935, fase. 1-2). G. Mandich, L e privative industriali venezia­

n e (1450-1550) (Riv. di dir. commerciale, A. XXXIV, 1936, fase. 9-10).

[Con uno studio molto accurato dei docu­ menti d'archivio dimostra che vere patenti industriali per nuove invenzioni sono con­ cesse dal Senato veneziano fin dal 1444 e che una legge del 1474 disciplina in modo generale ed astratto la concessione di pri­ vative a qualunque inventore. Dà un lungo elenco di tutte le patenti industriali con­ cesse dal 1474 al 1550].

Finanze, credito, banch e:

Anthony St e e l, E n glish G o v ern m en t F in a n ­ ce, 1 5 7 7 -1 4 1 3 (Engl. Hist. Review, vol. LI, n. 201, Genn. 1936, n. 204, ott. 1936). Margaret Wintlow Hall, Early bankers in th e g e n o e s e notarial records (The econ. hist. review, vol. VI, n. I, ottobre 1935).

[Notize molto sommarie su operazioni di cambio, credito e deposito compiute da ban­ chieri genovesi nel XII secolo].

R. Doucet, F inances m unicipales et credit p u b lic à Lyon au X V I s iic le (Rev. d'hist.

tc. et soc., A. XXII et XXIII, 1934-35, n. I, 2, 3, 4).

ISi riferisce particolarmente ai grossi pre­ stiti che Francesco I ed Enrico II ottennero dalla municipalità di Lione e dai mercanti italiani stabiliti nella città].

A. Pino Branca. Riforme finanziarie e inizi di tendenze unitarie nella politica veneta di lerraferma nel tee. X VIII (Atti K. Ist. Vcn. S. L. A. T. XCV, P. 4, disp. II. 1935-36).

[Nelle scritture del magistrato dei Deputa­ ti e aggiunti alla provvision del denaro pub­ blico, istituiti per ottenere il risanamento del bilancio, il P. B. esamina le riforme suggerite ed attuate nella II metà del '700, dettate in prima linea da bisogni urgenti, ma ispirate per lo più dall'idea di una più stretta unione fra dominante e terraferma|. Viaggi, scoperte geografiche, politica co­

loniale :

Bibliograpiiie des crandes decouvertes

(Bull, of thè Intern. Committee of Hist. Sciences, n. 29, die. 1935).

[Curata da una commissione internazionale sotto la presidenza di E. Déprez, la biblio­ grafia registra libri ed articoli pubblicati dal 1912 al 1931 sui grandi viaggi e le grandi scoperte geografiche dal X secolo al

15191.

O. Kestn er. Al peti pas te und ròmisebe Mala­ ria in der Miltelallerlichen Kaiserzeit (Hist. Vierteljahrschr., A. XXX, 1936, Heft 4). [Dimostra che nel M. E. i valichi alpini non potevano essere attraversati che con grandi difficoltà da un esercito a cavallo prima della metà di maggio, e che, dalla metà di giugno fino alla metà di settembre, Roma non poteva essere assediata senza esporre l'esercito al pericolo della distru­ zione].

G. ZaCCAG.ntni, Francesco Pipino, traduttore del « Milione » cronista e viaggiatore in Oriente nel tee. X IV (Atti e Mem. R. Dep. di St. p. per l'Emilia e la Romagna, voi.

I, 1935-36).

[Completa, con nuove idee, uno studio di Luigi Manzoni su frate Fr. Pipino da Bo­ logna dei PP. Predicatori, geografo storico e viaggiatore, autore di un Itinerario di un suo viaggio in Oriente compiuto nel 1320], R Hennig, Die These einer vorkolutnbischen portugìesischen Geheirnkenntniss von Ante-riha (Hist. Vierteljahrschr., A. XXX, 1936, Heft I).

R. Almagia’, S u o li studi colombiani (Bull, of Intern. Committee of Hist. Sciences, n. 29, die. 1935).

I L’A. continua, per gli anni 33-34, la ras­ segna critica degli studi colombiani, com­ parsi in ogni parte del mondo, che egli aveva fatto, per gli anni precedenti, nel voi. V dello stesso bollettino!.

Jan Dabhovc’s k i, Conseguenze economiche delle scoperte geografiche nel territorio dal Baltico al Mar S ero (Bull. of. Intern. Com­ mittee of Hist. Sciences, n. 29, die. 1935). I Esamina rapidamente lo spostamento del­ le vie commerciali ; la perdita di importan­ za internazionale per quelle che dalla Po­ lonia, attraverso l'Ungheria, conducevano a Costantinopoli; la decadenza di Cracovia e la rapida ascesa di Danzica, diventata il massimo sbocco del commercio esterno del­ la Polonia. Segnaliamo il fatto che l'arti­ colo è stato scritto dal D., polacco, in lin­ gua italiana].

B. Mende, Les Grandes Decouvertes et l'ar-gent d e Bohème (Bull, du Committee in­ tern. de Sciences hist., n. 29, die. 1935). I Conferma con dati precisi e sicuri la gra­ ve decadenza delle miniere boeme dopo la metà del sec. XVI per la concorrenza del­ l'argento americano. La maggiore di quelle miniere, quella di Jàchimov (Joachimstal) da un rendimento netto annuale di 149.000 fiorini nel decennio 1526-1535 scende a soli 5.000 f. nel 1594-1603].

Pierre df. Genival, Le partage d e conquètes entre l'Espagne et le Porlugal au Maroc et sur la Còte au sud du Maroc (Bull, of thè Intern. Committee of Hist. Sciences, n. 29, die. 1935).

J. I.. M. Franken e E. Copf. di Valromita, L’Abissinia in alcune inchieste di funzio­ nari del sec. X V II (Riv. Stor. It. S. V., voi. I, 1936, fase. II).

R. Ricard, Le problème de l’occupation re-

strànie dans l’Afrique du S o rd (XV-XVIII sièdes) (Ann. d'hist. éc. et soc., ann. Vili, n. 41, sept. 1936).

[Con un rapido sguardo alla strria della colonizzazione dell’Africa berbera, dal sec. XV al XVIII, il R. dimostra che l'insucces­ so di portoghesi, spagnoli ed inglesi non deriva dal fatto di aver limitato l'occupa­ zione effettiva a qualche punto della costa, ma dalla resistenza incontrata, per cui la limitazione dell'occupazione rappresentò per essi una dura necessità].

RIVISTA DI STORIA ECOSOMICA - Anno II - N. 1 - Marzo 1937-XV. Finito di stampare il 20 Marzo 1937-XV nella Tipografia Fratelli Stianti, Sancasciano Val di Pesa. — Redattore responsabile: Francesco Antonio Repaci.

Documenti correlati