• Non ci sono risultati.

Scelta editoriale per la trascrizione La scelta è quella di pubblicare un testo

Quali fonti è possibile rintracciare riguardo ED Analisi delle fonti saussuriane divise come fondi endogene ed esogene.

EDIZIONE 3. Scelta editoriale per la trascrizione La scelta è quella di pubblicare un testo

quanto più neutro possibile. La filologia in Saussure comincia quando Saussure scrive. Comprendere la pratica di scrittura di Saussure aiuta a comprendere lo sviluppo e la costruzione dei testi, Necessità che appare fondamentale nel momento in cui ci troviamo con dei testi non in stato finale, ma che presentano invece una serie di riscritture, integrazioni e stratificazioni testuali. Nella storia della filologia saussuriana che comincia precisamente con il CLG e che da subito ha offerto difficoltà di ricollocazione dei materiali e di autorialità, il tentativo di questa edizione, come da tradizione dei Cahiers Ferdinand de Saussure e del Cercle Ferdinand de Saussure, è quello di fare un lavoro in vista dello spirito di Saussure, ma ancora di più di tutelarne l’autorialità.

E’ stato utile in questo lavoro ricostruire un modello con cui abbiamo riprovato a riallocare le pagine in fasi successive e in gruppi successivi per cercare di trovare un filo conduttore tra tutti i testi. In questo modo è apparsa la frammentarietà del testo e allo stesso tempo i numerosi intrecci teorici che legano queste pagine. Crediamo che solo pensando i manoscritti come oggetti tridimensionali, ovvero pensandoli per la loro natura e non estraendone solo il succo testuale, e quindi pensando il gruppo di materiali che costituiscono ED come corpi relazionati tra loro in una mappa topografica-logica ci si riesca a muovere agevolmente riproducendo la pratica e l’artigianalità della scrittura82. Allo stesso modo i riferimenti teorici costiuiscono termine di confronto e verifica delle concordanze sui materiali. Per questa ragione pubblichiamo un testo restituito e un testo con tutte le cancellature messe per mano da Saussure in modalità di testo a fronte. I criteri della trascrizione non sono diplomatici e non seguono il !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

82 Non è un caso che Saussure utilizzasse in alcuni casi vere e proprie mappe logiche di dimensioni notevoli - AdS 384. p. 126 è un foglio grande 110x75cm, da cui poi sezionava e ritagliava le varie parti per ricomporle in testi coerenti per la pubblicazione.

modello Marchese (cf. Marchese, 1996 e 2001), anche perché infine alleghiamo a questo volume un cd con tutte le foto delle pagine che riteniamo appartengano a ED. In ogni caso all’inizio di ogni gruppo di fogli si trova una nota filologica esplicativa del perché quel foglio o quella serie di pagine si trova in quel luogo testuale. In appendice si troverà inoltre una tabella riepilogativa di tutti i rilevamenti e concordanze dei documenti.

NOVITà DEL TESTO Offriamo inoltre una riallocazione di alcune pagine che si trovavano in differenti luoghi d’archivio. In particolare quelle che sono le pagine di Ms.fr. 3951/9, 10, 11 conosciuta come Nota alka – che Robert Godel per primo e Engler in seguito hanno riconosciuto come appartenenti ad un progetto di libro riguardo la filosofia della linguistica e quest’ultimo l’ha giustamente allocata immediatamente dopo ED – e le pagine proveniente dal fondo del 1996, ovvero AdS 383/2, che indubbiamente appartengono al progetto di ED83.

EPISTEMOLOGIA EMPIRISMO CFR. DOSSIER HEINE

Il lavoro è partito dal confronto prioritariamente tra il fondo dei manoscritti e l’edizione di Gallimard. In seguito abbiamo proceduto a trattare esclusivamente i materiali di cui si compone ED. L’impressione generale dei manoscritti di Saussure è che utilizzi un tipo di supporto diverso per tipi diversi di lavori. Per esempio il materiale per gli appunti per i corsi sono tutti identici, così come quelli per le traduzioni di Eschilo, così come i materiali per le note degli articoli sul lituano tra il 1894-1896 e ancora per le note propriamente di ED. L’analisi dei materiali è proceduta per tipo di carta e caratteristiche specifiche; per le diverse sistemazioni dei fogli – pieghe (grandezza, numero e verso di piegatura), macchie84 di inchiostro, strappi e danneggiamenti dovuti alle tarme sulla carta messi in relazione con quelli presenti sulle buste; per le tracce paratestuali – numerazioni diverse, rimandi. In questo modo si è potuto procedere alla costituzione dei diversi minigruppi di fogli. Per quanto riguarda un altro tipo di tracce testuali, gli esempi utilizzati da Saussure, sono di certo utili, ma in alcuni casi potrebbero non essere sufficienti perché non discriminanti rispetto ad un uso molto diffuso e ripetuto. In seguito è arrivata la comparazione dei nostri rilevamenti con quelli che sono gli appunti di Rudolf Engler sulle carte e che in molti casi sono apparsi discordanti, ma in altri hanno offerto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

83 Infra, numerazione che si ritrova esclusivamente nelle pagine di ED; materiale; argomento con evidenti legami in ED, ovvero queste pagine rappresentano la trattazione estesa di cui si trovano diversi tentativi della dimostrazione della falsità della regola di fonetica istantanea, e poi con la nota lettera di Saussure a Gaston Paris del 31 dicembre 1891 in cui appunto è citata la risoluzione di questo problema. Altri materiali di linguistica generale si ritrovano in Ms. fr. 3952, ma che crediamo siano piuttosto legati ad una fase successiva a Ed e si avvicinino piuttosto alle Note Item.

84 Non è un caso che dei fogli allegati a una busta con una graffetta siano riconoscibili propriamente dai segni di inchiostro e dai segni dell’aggraffatura.

preziose indicazioni85. Alzando il livello al quadro teorico di ogni pagina cercando di trovare le concordanze che apparivano dai materiali e quindi cercando di mettere a punto un doppio canone interpretativo delle fonti: materiali e tematicità. Infine abbiamo tenuto da conto tutte le tracce disponibili nell’epistolario e nelle altre note attraversando non solo il fondo del 1996 organizzato da Rudolf Engler, Archives Ferdinand de Saussure, ma anche quello costituito da Robert Godel, Papiers Ferdinand de Saussure. In questo modo abbiamo potuto riallocare alcune pagine già note e riportarle direttamente in relazione con ED, ma aumentando il numero di concordanze disponibili. Allo stesso modo è stato possibile ritrovare con chiarezza e attraverso questa rete di rimandi altre fonti direttamente riconducibili a ED: nel caso specifico i fogli che sono una esplicazione della regola di fonetica istantanea e che mettono in relazione diretta diverse temporalità con quattro diversi punti di vista delle discipline afferenti alla linguistica. Legare la temporalità, alla questione del punto di vista e alla possibilità di indagine del linguista c’è sembrato una possibile chiusura del cerchio logico tra cambiamento, stato di lingua e lavoro epistemologico del linguista che si trova a dover affrontare un oggetto in continuo mutamento.

Rispetto al fatto che ED sia soltanto un opuscolo vorremmo sottolineare il fatto che Saussure utilizza questo termine anche quando parla del Mémoire, opera che consta di 300 pagine, e dev’essere considerato quindi piuttosto una forma di attenzione verso il possibile lettore86.

Nel testo che ho intenzione di pubblicare sono : restituite tutte le cancellature di Saussure ; rispettati gli a capo e la scansione delle pagine ; i bianchi del discorso ;

le abbreviazioni sono lasciate tali ; !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

85 I riferimenti alle buste in cui si trovavano i diversi fogli e la prova di introduzione molto più chiara e diretta, ma mai pubblicata, rispetto a quella apparsa invece nell’edizione Gallimard.

86 Saussure scrive per pubblicare e le avvertenze disseminate nel testo che valgono per sé ma anche per un possibile compositore di tipografia ne sono la testimonianza (a tal proposito cf. Gambarara, 2008, CFS60). In generale l’attenzione che Saussure dedica allo stile della scrittura in vista del possibile lettore o uditore è sempre presente. Un confronto tra lo stile utilizzato nei suoi appunti personali e quello invece utilizzato per le note per i corsi di linguistica generale o per le conferenze del novembre 1891 ne sono una testimonianza. In luogo di una scrittura per rimandi e contorta che lavora per abbreviazioni e per rimandi intratestuali, troviamo testi chiari e dipanati pronti per essere serviti agli studenti non esperti e agli studiosi saussuriani che in seguito ne tratteranno i lavori partendo da questi testi ammorbiditi. Ecco la differenza con ED, che invece è un cantiere all’opera, una galleria in fase di allestimento che mostra le prove e le ipotesi valutate e quelle ancora da valutare. Per niente facile da leggere e interpretare, così come per niente facile da scrivere e portare a compimento per l’autore che presenta le proprie idee al tribunale personale delle sue conoscenze e che cerca con l’escamotage dell’ascoltatore e del lettore di riuscire a prendere le distanze dal testo e valutarne obiettivamente il valore scientifico. E quando non ci riesce allora ecco che scrive agli amici e colleghi più vicini – Paris, Meillet - i pochi di cui ci si possa fidare e che giudicheranno il lavoro con, si spera, la massima onestà.

Ho sciolto quanto più possibile le abbreviazioni di trascrizione usate da Engler : per esempio quando Saussure lega due parole, nesera in luogo ne sera, scrivendo senza staccare la penna dal foglio, allora Engler segnala ciò con ‘+’, ovvero ne+sera ; altre volte Saussure utilizza una linea orizzontale sopra una lettera per significare che è una doppia – ho restituito le doppie ed eliminato le ‘+’ non essendo discriminanti testualmente rispetto al mantenimento di tali segni. Nel testo diplomatico ‘< >’ indicano i passaggi aggiunti da Saussure sopra o sotto il rigo al posto di altri cancellati. Nel caso che ci sia un richiamo dentro il testo a un’aggiunta disposta sul margine sinistro della pagina troviamo ancora ‘< >’, ma in nota ne è segnalata la diversa natura. Inoltre usiamo questo simbolo anche per delimitare lo spazio che indica una riscrittura con l’aggiunta di ® come per esempio : <elles ® eux>; che significa che Saussure ha scritto prima elles e poi vi ha riscritto sopra eux.

Lo stesso criterio è stato utilizzato da Engler nella cura del quarto fascicolo di CLG/E e da Marinetti e Meli per la trascrizione delle Leggende Germaniche. Allo stesso modo, in recenti articoli scientifici il cui primo obiettivo era una esposizione del contenuto è stato seguito questo stile (Fehr 1996, Joseph 2009, Marchese 2008, 2010).

Le indicazioni paratestuali non immediatamente dirette al lettore, ma a sé stesso o allo stampatore ;

Abbiamo mantenuto ‘|’ per indicare una ripresa della scrittura dopo una cancellatura.

Le note sono di carattere filologico indicando il gruppo dei fogli a cui appartiene il documento e le sue caratteristiche materiali, le vicissitudini filologiche. Le note di questo testo riguardano le concordanze testuali e la sistemazione del testo.

Avremo due tipi di note: un primo tipo a margine del testo linearizzato, mentre un secondo tipo a margine del testo restituito.

Nelle note al testo linea rizzato segnalo anche il contorno materiale della pagine trascritte, ovvero le pagine che precedono e quelle che seguono immediatamente per cercare di analizzare dei legami tra queste pagine e quindi una successione originaria oppure se ci si trova di fronte a una risistemazione successiva durante un tentativo di rendere sistematico il testo.

TESTO RESTITUITO

Nel testo restituito offro tutto il testo in pulito senza cancellature e senza le scansioni degli a capo, ma mantenendo i capoversi.

Le note riguardano i rapporti teorici e la sistemazione del testo.

Ho sciolto le abbreviazioni utilizzata da Saussure: per esempio l’uso della phi greca per il ph. Diversi montaggi testuali:

l’altro secondo l’ordine di scrittura di Saussure, ma sempre nelle due versioni perché ciò aiuterebbe a capire ancora meglio i giri di scrittura di Saussure.

QUANDO CI SONO DEI PASSAGGI CANCELLATI E SOSTITUITI CON ALTRI PASSAGGI, ALLORA METTIAMO PRIMA IL PASSAGGIO CANCELLATO E POI QUELLO CHE LO SOSTITUISCE. Per esempio nelle aggiunte al margine sinistro allora indicheremo prima il passaggio cancellato e poi l’aggiunta – in questo modo il lettore vedrà la progressione delle aggiunte riducendo le note in cui dovremo proporre la genesi del testo. La genesi del testo resterà comunque descritta in casi molto contorti che ne necessitano la presenza.

Tra ‘[ ]’ troviamo indicate le pagine del manoscritto come numerate dall’archivio e la numerazione delle pagine messa da Saussure (in alcuni casi il numero di pagina è seguito da un simbolo) : [74] [1!.].

Utilizziamo ‘[ ]’ con uno spazio vuoto nel mezzo anche per segnalare i testi non terminati da Saussure.

In tutto ELG la " sanscrito è diventata ç.

Propongo diverse letture della stessa trascrizione :

4. Leggere il testo secondo le trascrizioni parziali per genere di documento e caratteristiche genetiche della scrittura.

5. Leggere il testo secondo la separazione in lotto I e lotto II ovvero significando con le pagine del lotto II il riutilizzo da parte di Saussure. [ scrivi paragrafo su lotto I e lotto II] 6. Ricostituire il testo come Saussure l’aveva lasciato.

7. Proporre una ricostruzione e risistemazione del testo.

Datazione de l’Essenza doppia del linguaggio 1891

13 ottobre: nomina di Saussure come professore straordinario al Consiglio di Stato di Ginevra

d’Etat.

6, 10, 13 novembre: prima e seconda (e terza?) lezione del primo corso ginevrino di Phonètique du grec et du latin (cf. Ms.fr. 3951/1; Sechehaye).

6 dicembre: Parallèlie (AdS 372, 119)

dove viene il pezzo di foglio e tenuto in 372 perché serve come esempio.

Ottobre: Quaternione AdS 372, p. 51-58 (utilizzato in seguito).

30 dicembre: Lettera a Gaston Paris: “Dopo le lezioni di Ginevra ho lavorato cinque settimane

a un progetto etc etc”.

a) Il primo criterio per datare un manoscritto sono le date messe per mano dell’autore e che è possibile trovare sul manoscritto stesso. Per quanto riguarda il manoscritto di ED abbiamo tre occorrenze relative alla datazione: AdS 372, p. 119; AdS 372, p. ; AdS 372, p. 54-58 con la data del giorno dell’avvenimento stampata, ovvero il 13 ottobre 1891 Plainpalais, Genève. La data sul faire part non costituisce un carattere definitivo rispetto all’uso. Indica piuttosto un periodo temporale, ovvero immediatamente precedente la data del faire part, ma per quel che riguarda l’uso, allora la data stampata non è indicativa. Nel caso specifico l’uso del faire part può essere intervenuto anche nel 1892. In effetti lo stesso Engler nella trascrizione del XXXX aveva scelto di sistemare le pagine del faire part, ovvero le pagine del quaternione in fondo al volume come ultimo approdo della logica del testo.

Sulle pagine di Saussure troviamo altre due datazioni. Una si trova sulle pagine in cui è trattata la parallélie, datata 6 dicembre, l’altra si trova sulle pagine in cui discute ed è data 16 dicembre.

b) Un secondo livello di datazione è legato ad altri documenti non appartenenti al dossier del manoscritto stesso. In particolare in ADS 372, p. 255-256 troviamo un riferimento a un articolo apparso sull’Internationale Zeitschrift für Allgemeine Sprachewissenschaft. L’articolo citato è di Grunzel e riguarda le lingue Uralo-Altaiche. L’articolo cui Saussure fa riferimento si trova nel numero del 1890, in particolare l’ultimo numero della rivista. Nelle stesse pagine compare la seconda occorrenza del termine épichronie, in luogo di sincronia che abbiamo visto appartenere a ED (AdS 383/2, p.).

Se accettiamo che le pagine dove Saussure parla di epicronia appartengono a ED, allora possiamo vedere come nelle pagine di 372, p. 269-270 dove Saussure utilizza il termine epicronia, vedremo che c’è un riferimento riguardo a un articolo sulle lingue ouralo-altaiche publicato nel numero V del 1890 della rivista Internationale Zeitschrift fur allegmeine sprachwissenschaft L’articolo in questione è quello di Joseph Grunzel Zur phonetik der altaischen sprachen. Gesetze ihrer vokal-und konsonantenharmonie e la collezione completa della rivista si trova nella biblioteca di Saussure. Questo riferimento ci offre almeno un termine

post-quem per un’altra datazione delle prime pagine di ED87.

c) Terzo livello di considerazioni rispetto alla datazione di un manoscritto sono gli scritti paralleli di Saussure durante lo stesso periodo, in particolare le note dei corsi e gli altri lavori scientifici. Per i primi possiamo pensare al corso di Fonetica del greco e del latino (es. le pagine sull’alternanza vedi articolo 1891). Per i secondi possiamo considerare il lituano (l’occorrenza e uso del termine parallélie) metti date lituano rilevate sui quaderni: concordanze 3952 e 376-378; date 385-387 precedenti; documenti 3953 che appartengono a ED.

d) Quarto livello, infine, sono altri documenti come per esempio gli epistolari o i diari dell’autore (Gaston Paris, Meillet, Streiteberg….). Il punto di partenza per ricostruire la datazione di ED resta la lettera che Saussure scrive a Gaston Paris il 31 dicembre 1891 (cf. Decimo, 1994) in cui annuncia che dopo le conferenze inaugurali di Ginevra (6, 9, 13 novembre 1891) crede di aver risolto il problema della regola di fonetica istantanea. A questa regola Saussure dedica diverse pagine di ED (372 e 383). Abbiamo quindi un primo passo che ci offre la possibilità di vedere come le pagine in cui ci sono i primi tentativi di redazione di questa regola siano prima della fine del dicembre 1891 – pagine viola, azzurre.

e) Quinto livello sono le considerazioni derivanti dalle comparazioni materiali e dall’analisi genetica del documento. Per esempio notiamo come i fogli quadrettati rossi e di carta giallina, siano sempre utilizzati dopo tutti gli altri, ovvero per aggiungere delle caratterizzazioni e sviluppare temi che hanno debuttato su altri tipi di fogli. Dobbiamo quindi considerare che l’uso di questi fogli sia intervenuto in un periodo immediatamente successivo all’utilizzo degli altri fogli. (Fogli azzurri vedi lettere sul lituano. Ancora concordanza di argomenti sulle pagine come per esempio epichronia.)

Saussure continua a pensare e a lavorare a ED anche dopo il 1891, ovvero oltre il frammento di datazione che si ritrova in ED. La mia idea è che Saussure nel periodo che va dagli ultimi anni parigini, fino al trasferimento a Ginevra e il congresso degli orientalisti con un periodo che si spinge fino alla Thèorie des sonantes e la recensione di Schmidt (cf. Marchese, 2001) quindi il 1897, Saussure pensa ancora a ED e accumula appunti riguardo ED. Per questo possiamo vedere l’affinità, con un allargamento notevole del materiale utilizzato per gli Item. Proprio gli Item potrebbero segnare la barriera entro cui Saussure smette di occuparsi di ED. Gli Item, !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

87 Ma una verifica degli articoli contenuti in Internationale Zeitschrift ci offre la possibilità di altre fonti di confronto riguardo cui Saussure doveva tenere conto per quel che riguarda la sua attività. Così leggendo l’articolo pubblicato in due parti nel 1889 e nel 1890 di René De La Grasserie De la classification des langues, possiamo vedere come Saussure nelle tre prime conferenze ginevrine sembra discutere costantemente tutti i punti toccati da De la Grasserie nella sua introduzione all’articolo. Verifica ciò: Ci sono somiglianze, ma non è definitivo questo confronto.

infatti, sembrano costituire un altro tentativo, questa volta per brevi paragrafi di riassumere una teoria del linguaggio. Questo tentativo è la spia da un lato di una nuova formulazione teorica incernierata dal formato e dallo stile della trattazione, dall’altro di un tipo di lettura. Alcuni Item sono degli anni 90, altri sono invece successivi, ma Item ha un corpo stratificato. Possiamo mettere in relazione la formulazione teorica specifica delle Note Item con la ricerca sugli anagrammi (cf. iposema, parasema, con ipogramma, paragramma).

Intro Engler meta filologia fare filologia del lavoro dei filologi.

Nouveaux documents Saussure (finisce la storia e inserisco queste parti – nella storia devi inserire anche il fatto di dover lavorare sui documenti di Engler) descrizione, edizione, fondo.)

(Suggestions 20 VI 2000 — Avant-propos) di Rudolf Engler

Documents retrouvés par la famille et remis à la BPU en 1996. Matériaux ramassés et classés provisoirement par les soins de la bibliothèque. Appel à R Engler pour l'identification et le classement ultérieur de la partie linguistique: Grammaire comparée, Indo-européen, Latin- Grec, Germanique, Gothique, Lituanien, Théorie (Science du langage).

A côté de livres de notes rencontré enveloppe grand format contenant assemblage de feuilles du format (prévalent) 21x13.4cm, partiellement inscrites De la double essence (ou essence double) du langage accompagnées en partie de enveloppes petites (12x15,4) inscrites portant la même inscription – non sono le buste regimental, ma sono le altre (la misura di Engler

non è del tutto precisa).

Inclus bout de papier brun découpé (d'un paquet?) portant comme mention Science du langage.

p. 59 ale - Entre les feuilles petit carton blanc citant Whitney «En traitant séparément le double sujet des modifications de formes & des modifications de Sens dans les mots, nous ne créons point une division artificielle et ne faisons que reconnaître des distinctions naturelles. Etc...».

Dans assemblage différent (feuilles en majeure partie volantes, non groupées bien que

partiellement en enveloppes de classement) série de pages pareilles à celles décrites ci-

texte suivi débutant par «On est plongé dans une profonde rêverie en voyant comparer, dans

Documenti correlati