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Un film per non dimenticare: Yapian Zhanzheng

2.4 Scene di guerra: gli eroi morti per la patria

Nonostante l’argomento trattato, le scene di guerra all’interno del lungometraggio sono poche: vediamo la prima battaglia solo dopo un’ora e quaranta minuti dall’inizio della narrazione. Queste sequenze sono molto verosimili, soprattutto perché l’intento di Xie Jin è quello di essere il più realistico possibile imitando lo stile del tempo nelle navi, nelle armi e anche nei vestiti degli attori. Infatti il regista aveva deciso di acquistare alcune vecchie navi da guerra inglesi inutilizzate ormai da tempo. Insieme alla sua troupe, le trasforma in mercantili e navi da guerra del diciannovesimo secolo (Pan Jian, 2007, p. 349). Anche i costumi rispettano tale logica13. Le scene di guerra de Yapian zhanzheng provocano agli spettatori un forte shock non solo visivo, ma anche mentale. L’umanità che emana dalle figure storiche come il generale Guan Tianpei (1781-1841) e il magistrato Yao Huaixiang (1783-1840), simboli degli ufficiali che non temono la morte e servono il paese con fedeltà incondizionata, porta gli spettatori ad ammirare e rispettare le loro qualità eroiche.

Il magistrato di Dinghai è il primo suicidarsi, dedicando la morte alla patria. Dopo aver ascoltato la proposta del comandante Bremer di utilizzare Dinghai come punto di rifornimento per le truppe inglesi in cambio di un compenso, Yao risponde che nonostante non abbia mai visto una nave così grande e così potente, egli è un soldato dell’impero Qing e come tale resisterà con il suo esercito fino alla fine (time code 1:37:30). A causa della sua scelta l’intera città viene bombardata dai cannoni inglesi. Yao, tornato a terra, ordina ai soldati di rifugiarsi sulle montagne; egli però non abbandona la città. Dopo una serie di inquadrature della battaglia che si svolge sulla spiaggia e sul forte dove i cinesi resistono fino alla morte vediamo un primissimo piano del magistrato (figura 16).

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Pan Jian ci informa nel suo scritto che per riuscire a fare tutto ciò Xie Jin dovette svolgere molte ricerche su centinaia di libri e materiali video. Non si badò a spese, e i costumisti si sforzarono di raggiungere ottimi risultati nel mostrare le pratiche di cucito tipiche dell’epoca.

64 Figura 16

L’espressione dell’uomo è triste e le lacrime solcano il suo volto; piange di fronte alla rovina del suo paese. Questa, a mio avviso, è una delle immagini più drammatiche del film, dove il sentimento patriottico viene espresso in maniera diretta e semplice tramite le lacrime di un uomo devoto alla patria. A questo punto Yao decide di togliersi la vita. Vediamo il dettaglio della spada sguainata (figure 16a) e dopo il momento in cui si taglia la gola (figura 16b).

Figura 16a

Figura 16b

Il suo sguardo è fisso e semi assente mentre il sangue inizia a fluire dalla gola e si riversa sulla lama della spada. Ancora una volta una didascalia ci permette di sapere che Dinghai cade il 6 luglio del 1840 e nessun ufficiale dell’impero Qing si arrende ai nemici. Il momento della morte Yao è sicuramente uno dei più toccanti di tutto il film. Il pubblico riceve una forte scossa dalle immagini che scorrono.

65 Altra sequenza toccante e shockante allo stesso tempo è la battaglia di Canton (time code 2:14:33). Prima di scendere in battaglia il generale Guan Tianpei si toglie dalla bocca alcune protesi dentali e le poggia dentro un cofanetto (figura 17).

Figura 17

I denti sono un’estensione del suo scheletro; i capelli e la pelle rappresentano la carne e il sangue. Il generale desidera che quel piccolo scrigno sia consegnato ai suoi famigliari e affida l’incarico al suo attendente Asan. Fatto ciò, Guan si reca al forte di Humen, dove incita i suoi soldati alla battaglia. Egli mette in palio i risparmi di tutta la sua vita e promette ai suoi uomini una ricompensa in piastre d’argento se affonderanno le navi nemiche. Una musica incalzante accompagna le grida dei soldati (time code 2:16:28). Inizia la battaglia e per tutto il forte vi è un via vai di persone impegnate a portare munizioni e a caricare le armi. Le navi inglesi colpiscono con precisione il loro bersaglio, mentre i cannoni cinesi non riescono a raggiungere le imbarcazioni nemiche. In questo momento pieno di tensione arrivano due soldati che portano con se Han Zongbing. Questo si getta ai piedi del generale e lo implora di poter morire combattendo, solo così potrà espiare la sua colpa nei confronti dell’impero Qing. Guan acconsente con voce solenne, estrae la spada e taglia il codino del traditore (figura 17a).

Figura 17a

Il generale si allontana velocemente per prendere una lancia che affida a Han. Mentre questo si getta nella battaglia, l’altro gli raccomanda di fare una morte

66 eroica. Gli inglesi sono ormai sbarcati sulla spiaggia. Le truppe britanniche hanno facilmente la meglio sui nemici cinesi, armati solo di spada. A questo punto Han Zongbing salta giù dalle mura del forte e inizia a mietere vittime. Il suo volto è deformato da un’espressione feroce, i suoi capelli sono disordinati (figura 17b).

Figura 17b

L’ex uffciale si getta tra le file dell’esercito inglese uccidendo tutti quelli che gli passano accanto. Tuttavia, la sua furia omicida viene troncata dallo sparo di un fucile e l’uomo cadde a terra ucciso. Han Zongbing ha raggiunto il suo scopo: sacrificare la vita per la sua patria e morire da eroe.

Sul forte Guan Tianpei appare stanco e senza la sua veste blu (time code 2:20:55). Dopo aver portato a termine il compito assegnatogli Asan è ritornato dal suo generale. Nonostante Guan sia felice di avere il suo fedele amico accanto nel momento in cui tutto sta per finire, piange perché vede la rovina del suo paese; il forte più grande che avevano costruito è stato spazzato via in poco tempo e il suo cuore è straziato dal dolore. Anche Asan piange appoggiato al suo signore (figura 17c), intorno a loro solo morte e distruzione.

Figura 17c

La musica di sotto fondo non fa che alimentare il crescendo di dolore e sofferenza della sequenza (time code 2:21:54). Gli spettatori non possono non essere coinvolti dal forte senso tragico del momento, dalla sorte sfortunata della

67 Cina e dei suoi condottieri. Poco dopo vediamo Guan accomodato su un cannone con accanto il suo fedele Asan (figura 17d).

Figura 17d

I due vengono circondati dai nemici, che creano una sorta di muro dietro di loro e nonostante ciò le loro espressioni appaiono serene; non vi è traccia di preoccupazione sui loro volti. Anzi il generale sembra addirittura felice: con sguardo giocoso e un sorriso ingannevole fa cenno ai soldati di avvicinarsi (figura 17e).

Figura 17e

La sua mano protesa crea una diagonale immaginaria con la spada dell’ufficiale inglese, ancora puntata su di lui. Accanto a Guan vi sono delle botti piene di esplosivo: egli ha intenzione di far saltare in aria il forte con tutti i soldati inglesi che lo occupano. Dopo un breve sguardo ad Asan il generale butta sulle botti un braciere. Tutto finisce in poco tempo e vediamo una serie di inquadrature del forte in fiamme (figura 17f).

68 Figura 17g

Il piano viene oscurato dal fumo che sale in cielo. Il sacrificio del generale e dei soldati Qing non lascia gli spettatori insensibili. Grazie al suo film Xie Jin ha fatto in modo che le vicende della guerra dell’oppio e i suoi protagonisti fossero conosciuti da tutto il mondo. In questo modo personaggi come Lin Zexu, Denton, Guan Tianpei, o come Elliot e Qishan verranno ricordati per sempre, ogni uno con il proprio tragico ruolo all’interno di questo dramma storico.