più è l‟uso quasi esclusivo della voce lagrima.
CODESTO412 […] gli fa dimenticare codesta altezza […] (DC, N67, 5ott, 2; Pa,
Fd85, 2; F89, 247).
COTESTO413 […] ma che m‟importa di tutto cotesto […] (DC, N67, 3ott, 1[3],
3ott, 2[3], 5ott, 2, 8ott, 1[3]; B81, 141; Sf83, 155; Sf86, 114; D, Na72, 93; P77, 17; Comp, Cb82, 50; H83, 236; H88, 185; DP, Fd82, 5; H83, 104; H88, 179; Pa, F89, 250; Q, F89, 163[2]).
CASTIGARE […] il Signore vi castiga! (DP, Fd82, 5).
Antonelli cfr. G. ANTONELLI, Tipologia linguistica del genere epistolare nel primo Ottocento…,
121-4. Pochi casi di sonorizzazione compaiono nei giornali messinesi (C. SCAVUZZO,
Studi sulla lingua dei quotidiani messinesi…, 36-7) e in quelli analizzati da Bisceglia Bonomi (I.
BISCEGLIA BONOMI, Note sulla lingua di alcuni quotidiani milanesi…, 188). Per l‟alternanza
sorda/sonora in Svevo cfr. F. CATENAZZI, L‟italiano di Svevo…, 30. Persiste l‟oscillazione
in Croce (D.COLUSSI, Tra logica e grammatica…, 72-3).
412 In TB: «per cotesto in toscano». In T: «lo stesso che cotesto, ma è poco usato». In
GB: «lo stesso e più comune di cotesto». Attestato in P, RF, GDLI. Dalla LIZ [800, prosa e poesia] risulta che la voce è attestata, tra gli altri, in Il Conciliatore (14); Manzoni, Fermo
e Lucia (1), Promessi sposi 1827 (18), Promessi sposi 1840 (17); Leopardi (4); Tommaseo
(14); Nievo (8); Verga (4); Collodi (5); De Amicis (2); Serao (1). A proposito dell‟alternanza sorda/sonora Serianni annata: «[…] è proprio la difficoltà ad impadronirsi di un uso considerato la quintessenza della toscanità, e dunque dell‟italiano modello, a spingere i compilatori di grammatiche del secondo Ottocento a insistere tra l‟altro sull‟uso di codesto: l‟unica incertezza riguarda la dentale intervocalica, sorda o sonora» (L. SERIANNI, Gli epistolari ottocenteschi e la storia della lingua, in G.
ANTONELLI, C. CHIUMMO, M. PALERMO, La cultura epistolare nell‟Ottocento. Sondaggi sulle
lettere del CEOD, Roma, Bulzoni, 2004, 62-3). Per l‟uso in Bresciani cfr. E.PICCHIORRI,
La lingua dei romanzi di Antonio Bresciani…, 161. Per l‟uso in Nievo cfr. P. V. MENGALDO,
L‟epistolario di Ippolito Nievo…, 260. Per l‟uso in Collodi cfr. C.COLLODI, Le avventure di
Pinocchio… LXXVIII. Per l‟uso in Verga cfr. S. RIOLO,Tra italiano di Sicilia e «italiano di
Firenze»…, 211.
413 Attestato in TB, T, RF. In P: «non popolare». GB e GDLI rimandano a codesto.
«Codesto (oggi meno comunemente, cotesto) indica cosa vicina o relativa a chi ascolta» (L. MORANDI-G.CAPPUCCINI, Grammatica Italiana…, 94). Dalla LIZ [800, prosa e poesia]
risulta che la voce è attestata, tra gli altri in Il Conciliatore (25); Leopardi (92); Tommaseo (11); Verga (85); De Roberto (12); Capuana, Giacinta (1), Profumo (1). LIZ [800 prosa]: 155 codesto/252 cotesto. Per l‟uso nella prosa di Leopardi cfr. M. VITALE, La lingua della
prosa di G. Leopardi: Le “Operette morali”, Firenze, La nuova Italia, 1992, 69.Per l‟uso della
forma in Giacinta cfr. F. BRUNI, Sondaggi su lingua e tecnica narrativa del verismo, in Cultura
meridionale e letteratura italiana (atti dell‟XI Congresso AISLLI, Napoli-Salerno, 14-18 aprile
1982), a cura di P. Giannantonio, Napoli, Loffredo, 1984, 501; E. TESTA, Lo stile
semplice…, 118; per l‟uso nel Marchese di Roccaverdina cfr.A. STUSSI,Lingua e problemi di lingua
in Capuana…, 163. Per l‟uso in Verga cfr. F. BRUNI, Sulla lingua del «Mastro-don
133
GASTIGARE414[…] il Signore vi gastiga! (DP, H83, 104; H88, 79415).
GASTIGO416È il gastigo di Dio! (DP, H83, 116; H88, 88417; A, Fd84, 4; R85, 289;
Pa, Fd85, 2; F89, 240; Q, F89, 154).
CASTIGO Si meritava peggior castigo! (Mostr, H83, 32; H88, 22; DP, Fd82, 6;
Conv, Cb86418, 4; Sf86, 148).
LACRIME Il vecchio scienziato lo aperse tremando dalla commozione, e colle
lacrime agli occhi (DC, N67, 9ott, 2; B81, 167; Sf83, 185; Sf86, 138).
LAGRIMA419 […] piena d‟infami sorrisi e lagrime ingannatrici […] (DC, N67,
3ott, 2[2]; B81, 136; Sf83, 148; Sf86, 109; D, Na72, 94, 96; P77, 18, 23; Sf,
414 Attestato in TB, T, P, RF, GB rimanda da castigare a gastigare, lo stesso in GDLI.
Dalla LIZ [800, prosa e poesia (è stato considerato l‟intero paradigma)] risulta che la voce è attestata, tra gli altri, in Manzoni Promessi sposi, 1840 (6); Leopardi (4); Tommaseo (4); Verga (2); Capuana, Giacinta (1). LIZ [800 prosa]: 17 castigare/3 gastigare. Manzoni sostituisce castigare con gastigare (A.MANZONI,I promessi sposi nelle due edizioni del
1840 e del 1825, Milano, Trevisini, sd., 46; F.D‟OVIDIO, Le correzioni ai Promessi sposi…,
100). Nelle Operette Leopardi mantiene la sonora in gastigare e lagrima (M.VITALE, La lingua
della prosa di G. Leopardi…, 34-5). Per l‟uso in Tommaseo cfr. D. MARTINELLI, Voci del
toscano vivo in «Fede e bellezza»…, 327. L‟unico caso di alternanza registrato da Masini nei
giornali milanesi è castigo/gastigo (A.MASINI,La lingua di alcuni giornali milanesi…, 41-2). 415 In Fd82, 5: «[…] il Signore vi castiga!».
416 Attestato in TB, T, P, RF; GB rimanda da castigo a gastigo. GDLI registra castigo e
gastigo. Non registrato in FTosc. Dalla LIZ [800, prosa e poesia (sono state considerate le
forme al singolare e al plurale)] risulta che la voce è attestata, tra gli altri, in Manzoni,
Promessi sposi 1840 (11); Leopardi (6); Tommaseo (1); Verga (10); Collodi (1); Capuana, Giacinta (1), Profumo (3). LIZ [800 prosa]: 219 castigo/38 gastigo. Nel Dei delitti e delle pene,
Beccaria preferisce castigo al più toscanista gastigo (G.CARTAGO, La lingua del «Dei delitti e
delle pene»…, 145). Usato da Manzoni nella Quarantana nel tentativo di introdurre
elementi del fiorentino vivo (M. VITALE, La lingua di Alessandro Manzoni…, 29). Per la
presenza nel racconto capuaniano Gli americani di Rabbato cfr. S. C. SGROI, Dal dialetto
alla lingua nazionale. Testimonianze di italiano popolare (regionale, ed altro) agli inizi del Novecento…, 308.
417 In Fd82, 6: «È il castigo di Dio?».
418 In ms 48/20, carta 6; ms 48/20 bis, carta 5 si legge: «gastigo».
419 In TB lagrima e lacrima. In T: «sin. lacrima». P, RF e GB rimandano a lacrima. In
GDLI: «letter.». Dalla LIZ [800, prosa e poesia (sono stati considerati singolare e plurale)] risulta che la voce è adoperata prevalentemente in testi poetici ed è attestata, tra gli altri, in Foscolo (69); Il Conciliatore (56); Pellico (26); Manzoni, Fermo e Lucia (19),
Promessi sposi 1827 (26), Promessi sposi 1840 (1); Leopardi (33); Tommaseo (23); Nievo
(120); Verga (455); De Roberto (2); De Amicis (8); Serao (21); Capuana, Giacinta (21),
Profumo (10); Collodi (1); Svevo (42); D‟Annunzio (11). LIZ [800 prosa]: 123 lagrima/38 lacrima. Concorde ai lessicografi e agli scrittori della seconda metà del Settecento, nel Dei delitti e delle pene, Beccaria preferisce lagrima a lacrima (G.CARTAGO, La lingua del «Dei delitti
e delle pene»…, 145). Nell‟Ortis foscoliano è costante la forma lagrima e derivati (G.
PATOTA, L‟«Ortis»…, 57-9). Manzoni sostituisce lagrima con lacrima (A. MANZONI, I
promessi sposi nelle due edizioni del 1840 e del 1825…, 127; L. SERIANNI, Le varianti
fonomorfologiche dei «Promessi sposi»…, 183-5). In Grossi si ha una prevalenza del tipo
sonorizzato (P. PARADISI, Considerazioni fonomorfologiche sul Marco Visconti…, 766-7).
134 Rn80, 164; B81, 55; Sf83, 1; Sf86, 1; F, Fd81, 4; B81, XX; Comp, Cb82, 49[2], 50; H83, 229, 233, 236; H88, 180, 183, 185; Sc, Fd82, 4[2]; H83, 188, 191; H88, 1447, 149; DP, Fd82, 5, H83, 111; H88, 85; Ap, Fd83 18nov, 3[2], 25nov, 3[2], 4; R85, 168, 170, 203, 219, 224; A, Fd84, 3; R85, 276; Conv, Cb86, 4[2]; Sf86, 146, 152; G, CN88, 1; Ass, F89, 18; T, F89, 177, 187; T, F89, 190, 197, 204, 213; Mi, F89, 262, 263, 264).
LAGRIMETTA420Ora ci sono le lagrimette (DP, Fd82, 5, H83, 112; H88, 85). SGRICCIOLO421 […] ecco lì quella pettegolina che faceva la graziosa con quello
sgricciolo del figlio di maestro Mommo (DP, Fd82, 5[2]; H83, 111, 114; H88, 84, 87).