UN APPROCCIO BASATO SUL REGRESSION DISCONTINUITY DESIGN
4. Il settore dei trasport
Tuttavia, l’azione del governo si è indirizzata negli anni anche verso l’adeguamento delle infrastrutture come i trasporti, la cui dotazione è un pre- supposto indispensabile per lo sviluppo di un paese, anche allo scopo di fa- vorire gli scambi e il movimento di merci e persone.
La Cooperazione internazionale ha dato un contributo essenziale allo svi- luppo locale, fornendo capitali per adeguare strade, ferrovie, porti e aeroporti del paese. Nel 2004, l’Albania ha firmato l’accordo con la Commissione Eu- ropea e alcuni stati dei Balcani su “Development of the south East Europe Core Regional Transport Network”, che prevedeva la costruzione di 4.300 Km di ferrovie nei Balcani occidentali, 6.000 Km di strade, porti e aeroporti, il cui costo stimato era di 17 miliardi di euro. Nel 2008, il Ministero dei La- vori Pubblici e dei trasporti, con la “Strategia settoriale per i trasporti 2008- 2013, ha programmato interventi sulle reti ferroviarie, sui porti e aeroporti e, soprattutto, sulla rete stradale, in funzione della realizzazione del “Corridoio Pan Europeo” per il collegamento della Puglia con il mar Nero, passando per l’Albania, Repubblica della Macedonia del Nord, Bulgaria e, attraverso 2 diramazioni, anche Grecia e Turchia (PROGETTO NOSTRA).
Il governo ha poi approvato il Piano d’azione 2016-2020, predisposto con l’assistenza tecnica dell’Unione Europea (IPA), che si pone l’obiettivo di in- crementare i collegamenti interni e rendere il sistema di trasporto nazionale conforme agli standard comunitari attraverso 43 azioni di intervento da rea- lizzare in 5 anni.
Nello specifico, utilizzando fondi europei, internazionali e nazionali, il progetto IPA si propone: «1) la creazione di un’infrastruttura stradale inte-
grata nel piano nazionale, regionale e paneuropeo (Autostrada adriatico-io- nica, direttrice nord-sud); 2) il miglioramento della qualità dei servizi nei porti marittimi; 3) il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria e la sua in- tegrazione nella rete regionale ed europea (connessione al corridoio 8, diret- trice ovest-est)» (ICE 2018, p. 18). Ciò implica l’esigenza di adeguare le in- frastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali per ridurre i costi di produzione e aumentare le esportazioni (Farnesina 2019) e procedere verso un maggiore coordinamento del sistema di trasporto, creando un mercato in- tegrato tra infrastrutture stradali, marittime e aeree.
Per quanto riguarda il trasporto aereo, attualmente l’unico aeroporto at- tivo è quello di Tirana. È però in fase di apertura l’aeroporto di Kukes nel nord del paese, che diventerà il secondo aeroporto dell’Albania, destinato prevalentemente alle compagnie low-cost per le quali l’accesso all’aeroporto di Tirana è precluso a causa dei diritti di concessione, che determinano prezzi elevati. Allo stato attuale il Ministero delle infrastrutture e dell’energia ha concluso le valutazioni per la concessione dell’aeroporto per 35 anni (Alba- nianews 2019). Nelle intenzioni del governo l’apertura di questo aeroporto è importante anche perché si ritiene possa dare un contributo allo sviluppo di quest’area, una delle più povere del paese.
A gennaio 2018 è stato approvato, inoltre, il decreto legge per la costru- zione dell’aeroporto di Valona, necessario per lo sviluppo turistico del sud dell’Albania e per incrementare i rapporti commerciali con l’Italia, creando opportunità per nuovi investimenti nel settore del turismo e del commercio. Attualmente sono una ventina le compagnie aeree straniere che collegano l’Albania a diversi aeroporti italiani, oltreché della Polonia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e Ungheria.
A febbraio 2019 il governo albanese ha ufficializzato la costituzione della prima compagnia aerea albanese, che sarà finanziata dallo Stato e collaborerà con la Turkish Airlines (Turismo.AL 2019a). Un obiettivo della compagnia è quello di ridurre i prezzi dei biglietti, sia per i cittadini albanesi che per gli stranieri, al fine di incentivare il turismo di massa e la crescita economica del paese. Allo stato attuale, essendo la compagnia aerea “Air Albania” certifi- cata, ha potuto iniziare la sua attività a metà aprile 2019 (Turismo.AL 2019b). È prevista inizialmente l’apertura di una tratta Tirana-Istanbul, a cui si aggiungeranno successivamente voli per l’Europa.
Negli ultimi anni, le amministrazioni albanesi stanno potenziando anche la rete ferroviaria, caratterizzata da tempi di percorrenza anacronistici. Tra gli interventi previsti, il progetto in fase di realizzazione della tratta Durazzo- Tirana, con una ramificazione per il collegamento con l’aeroporto interna- zionale “Madre Teresa” di Tirana, il cui costo complessivo di 90 milioni di
euro sarà finanziato per 35,4 milioni dalla Commissione Europea, nell’am- bito del Western Balkans Investment Framework, per 36,8 milioni dalla BERS e per la restante parte dal governo albanese1.
È previsto, inoltre, il collegamento ferroviario Grecia-Albania con la co- struzione di una linea che passa per Follorine-Kastoria-Pogradec, finanziata da Interreg-IPA Grecia-Albania, che svilupperà i collegamenti nei Balcani e nell’Europa Centrale. Altre nuove tratte sono la Fier-Vlore, il cui costo com- plessivo è di 52 milioni di euro, già finanziata dalla Commissione Europea per 720.000 euro, e la Durazzo-Rrogozhinë per il collegamento della rete albanese con quella macedone nel sud-est del Paese.
L’Albania è facilmente raggiungibile anche per via marittima. Dall’Italia diverse compagnie di navigazione assicurano partenze dai porti di Trieste, Ancona, Bari e Brindisi verso i porti di Durazzo, Valona, Saranda e Shengijn. Diverse sono le opere di adeguamento dei porti. Tra queste la costruzione del terminal per i passeggeri del porto di Durazzo, conclusa nel 2013, i lavori nel porto di Saranda per l’attracco delle navi da diporto, il miglioramento del settore marittimo albanese e la riabilitazione del porto di Shengijn (Camera di commercio italiana in Albania 2016) e quello per l’approfondimento del fondale del bacino.
A maggio 2013, la rete stradale era di 18.000 Km, di cui 3.636 erano strade nazionali e 10.500 strade interurbane. Tale infrastruttura risultava ina- deguata, sia nella dimensione che nello stato di conservazione. Si rendeva, pertanto, necessario reperire nuovi capitali necessari per la costruzione di nuove strade e la manutenzione di quelle esistenti. Nel piano Nazionale del trasporto si indicano come obiettivi prioritari: il collegamento con la rete dei Balcani, il miglioramento della rete stradale esistente (anche per garantire una maggiore sicurezza nelle strade), la costruzione dell’Autostrada Adria- tico-ionica, il By-pass di Valona per il collegamento dell’autostrada Levan- Valona con la strada costiera di Valona-Saranda (Camera di Commercio Ita- liana in Albania 2016).
5. Conclusioni
L’Albania negli ultimi trent’anni ha subito un profondo cambiamento, che ha gettato le basi per lo sviluppo economico e sociale del Paese. I governi
1 Albania-Investimenti, Fiduciaria e Trust, Speciale infrastrutture: firmato accordo con Com-
missione Europea per costruzione ferrovia Tirana-Durazzo per 35 milioni di euro. https://albaniainvestimenti.com/2018/05/12/speciale-infrastrutture-albania-firmato-accordo- con-commissione-ue-costruzione-ferrovia-tirana-durazzo-per-35-milioni-di-euro/.
che si sono succeduti nel tempo hanno portato avanti le riforme necessarie per rendere il sistema albanese più democratico e dotare il Paese delle infra- strutture necessarie per lo sviluppo. Ma, soprattutto, al processo di sviluppo ha contribuito in maniera decisiva la cooperazione internazionale, sia con gli aiuti finanziari necessari per l’adeguamento e l’ammodernamento delle in- frastrutture del Paese, sia con l’ausilio della consulenza degli stessi organi- smi, che hanno permesso al Paese di attuare le riforme necessarie all’au- mento dell’efficienza nell’apparato dello Stato e nel sistema giudiziario.
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