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SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15 (secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dei dati dell’anno successivo è ancora in corso.

In primo luogo si è presa visione della performance di insieme come risulta dai dati presenti nel Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono di poco inferiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra il 7,11 del primo quesito (conoscenze preliminari) e l’8,21 del quesito 5 (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata della valutazione per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio e presenti nel report di valutazione (33).

Q1 F (le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) evidenzia uno scarto tra la preparazione in

ingresso e il livello richiesto dagli argomenti dell’insegnamento con 13 situazioni critiche, di cui due al di sotto del 6; in particolare si nota che, eccetto due casi, le valutazioni più negative sono state rese su insegnamenti linguistici del secondo e del terzo anno, le cui conoscenze in ingresso dovrebbero essere garantite dal superamento della precedente annualità.

Q2 F (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia parimenti alcune difficoltà con 8 situazioni critiche, di cui 2 con media inferiore a 6. A tale proposito la Commissione ha effettuato anche un controllo dei programmi degli insegnamenti con punteggi critici, ma a causa della mancanza del numero delle pagine dei testi adottati non è stato possibile trovare un riscontro.

Q3 F (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia 8 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 1 al di sotto del 5.

Q4 F (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) presenta criticità minime (4), benché solo successivamente i CdS abbiano richiesto di dettagliare più puntualmente le modalità d’esame al momento della compilazione dei programmi.

Q5 F (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) non presenta particolari criticità. Tuttavia la Commissione ritiene che il quesito debba essere meglio esplicitato in quanto, in seguito a riscontro diretto, gli studenti spesso sembrano interpretare la domanda in relazione ad eventuali variazioni del calendario delle lezioni piuttosto che al rispetto dell’orario concordato.

Q6 F (il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) presenta 9 valutazioni al di sotto della media del 7, di cui 3 al di sotto della media del 6.

Q7 F (il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) presenta solo 6 valutazioni al di sotto della media del 7, di cui 1 al di sotto della media del 6.

Q8 F (le attività didattiche integrative … sono utili all’insegnamento della materia?) presenta 10 valutazioni negative, di cui 2 al di sotto della media del 6. La Commissione, però, ritiene necessario siano forniti chiarimenti in merito al quesito dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 F (l’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?), Q 10 F (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?), Q 11 F (è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento) non presentano particolare criticità.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, ovvero quello concernente la soddisfazione complessiva, esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4

e 10 per i non frequentanti; i quesiti 3,4,6 e 10 per gli studenti in teledidattica.

Per il corso L 12 la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta essere non positivo in 4 discipline che presentano valutazioni tra il 6,07 e il 6,49.

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti già descritti, ovvero, nell’ordine, i nn. 1,2,3,4,10 e 11, ha evidenziato maggiori criticità.

Meno buone, sebbene sempre di poco inferiori alla media di Ateno e di Dipartimento, risultano le valutazioni medie dei non frequentanti comprese tra il 6,45% del quesito 2 (proporzione carico di studio e crediti) e il 7,23 del quesito 5 (reperibilità docenti), probabilmente da attribuire alle specificità prettamente linguistica del CdS.

Questi nel dettaglio i dati più significativi:

Q2 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 19 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 5 con media inferiore a 6.

Q3 NF (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia 16 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 6 al di sotto del 6.

Q4 NF (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) evidenzia 11 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 7 al di sotto del 6.

Q 5 NF (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?) evidenzia 8 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 5 al di sotto del 6.

Quanto alla soddisfazione generale essa presenta 13 valutazioni come inferiori a 7 di cui 5 con media inferiore a 6.

Si precisa che il CdS non è attivato in modalità e-learning.

La Commissione, tenuto conto delle ambiguità cui il questionario di valutazione della didattica può dare adito e della discutibilità di alcuni quesiti, ritiene indispensabile che a livello di Ateneo si rediga un vademecum semplice e dettagliato che aiuti lo studente nella compilazione.

La Commissione, peraltro, invita i docenti della Classe di laurea ad illustrare agli studenti l’importanza della compilazione del questionario in appositi momenti dedicati o nel corso delle lezioni, affinché essi siano più consapevoli della funzione di tale strumento.

La Commissione, inoltre, raccomanda al CdS di verificare nelle schede degli insegnamenti la

presenza dell’indicazione puntuale delle pagine dei testi adottati, nonché, nel rispetto della specificità disciplinare, il carico di lavoro proporzionato al numero di crediti.

La Commissione auspica altresì che il Presidente del corso si interessi alla risoluzione dei casi più critici, ovvero quelli relativi a discipline con più valutazioni inferiori al 6.

La Commissione, infine, prende visione dei risultati emersi dall’indagine Alma laurea sulla soddisfazione degli studenti laureati. I dati più significativi riguardano l’adeguatezza del carico di studio per il 75,5%, la fedeltà dei laureati all’Ateneo (il 61% si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso dell’Ateneo a fronte del 54,1% della media nazionale) e la soddisfazione complessiva che tra i

“decisamente sì” e i “più sì che no” arriva al 91,8%. Valutazioni negative sono relative alle aule, definite “raramente adeguate” per il 71,4%, e alle postazioni informatiche, presenti in numero non adeguato per il 65,3%.

La Commissione, pur consapevole delle difficoltà economiche, non può che ribadire quanto auspicato nelle precedenti relazioni e sollecitare un ampliamento delle postazioni e un aggiornamento delle risorse tecnologiche (LIM) destinate alla didattica.

Letta, approvata la seguente relazione, la seduta è tolta alle ore 17,30.

Segretario Presidente

Prof.ssa Maria Ciotti Maria Grazia Moroni

Denominazione del Corso di Studio: Filologia classica e moderna Classe: LM-14/15

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2015

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente apre la seduta ricordando che alla luce delle linee guida AVA 2.01 emerge la necessità di rivedere l’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca veramente rappresentativa di tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1 L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi dell’art. 11, c. 4 del DM 270/2004.

Il Corso di studio infatti interpella autonomamente il mondo produttivo in modo da avere cognizione delle necessità dello stesso e delle opportunità/potenzialità che il laureato in Filologia classica e moderna può offrire.

A tale scopo il 28-6-2016 il Corso di studio ha incontrato i seguenti rappresentanti del mondo del lavoro: Enrica Bruni Stronati (direttrice Pinacoteca civica “Marco Moretti” di Civitanova Marche), Marco Croella (amministratore delegato Streelib Editore), Nicoletta Frapiccini (funzionario archeologo – Soprintendenza per i Beni archeologici delle Marche), Raffaella Lattanzi (presidente Associazione italiana di cultura classica – Delegazione di Macerata), Giorgio Massei (Direttore Edulingua – Laboratorio di lingua e cultura italiana), Luciano Messi (soprintendente Arena Sferisterio), Luigi Ricci (delegato del Centro Studi Marche – CESMA), Arch. Sauro Pennisi (esperto di urbanistica e valorizzazione dei beni artistici e paesaggio), Michele Spagnuolo (amministratore delegato PlayMarche s.r.l.).

La consultazione ha permesso di rilevare che, per quanto concerne le figure professionali cui il Corso di studi prepara, il ruolo di insegnante si è consolidato con le recenti politiche ministeriali di reclutamento. In questo quadro, gli esponenti del mondo della scuola e dell’associazionismo culturale hanno sottolineato positivamente l’alto livello della formazione di base impartita nel Corso di studio.

Il direttore di Edulingua ha ricordato la sinergia che si è recentemente creata con l’Università di Macerata proprio perché la formazione di un laureato in Filologia classica e moderna, non essendo di carattere esclusivamente linguistico, risponde in pieno alla missione della Scuola di insegnare la lingua italiana agli studenti stranieri avvalendosi del patrimonio culturale e artistico del territorio.

Il delegato del CESMA ha aggiunto che per promuovere un’attività di impresa oggi non basta presentare un prodotto, ma è necessario raccontarne la storia. Questa attività di “story telling”

attribuisce, infatti, a ciò che si produce un mood, una tradizione che è valore aggiunto. In tal senso,

la formazione umanistica, con le conoscenze e le capacità che si offrono in un percorso letterario, risulta la più direttamente vocata a questo genere di attività.

La funzionaria archeologa della Soprintendenza ha rappresentato due esigenze fondamentali:

la necessità che gli operatori del settore abbiano competenze di picenologia, dato il ricco patrimonio archeologico e museale della Regione Marche relativo alla civiltà picena, e che siano figure poliedriche, in grado cioè di coniugare una solida conoscenza di settore a competenze anche comunicative, scientifiche e tecnologiche. Risulta, in particolare, importante la capacità di operare rilevazioni corrette, di gestire e lavorare su analisi di tipo scientifico, di comunicare efficacemente in ambito museale e espositivo, anche avvalendosi di strumenti tecnologici dedicati alla valorizzazione del patrimonio museale (tavoli touch screen, dispositivi interattivi, software dedicati). Le competenze divulgative e di gestione dei luoghi e del patrimonio culturale sono risultate un’esigenza anche della direttrice della Pinacoteca di Civitanova.

Gli interlocutori interpellati hanno, inoltre, sottolineato l’importanza di potenziate le attività di stage e tirocinio. Il soprintendente dell’Arena Sferisterio ha invitato il corso di studio a incentivare i contatti tra studenti e figure professionali del mondo della lirica attivando attività di stage apposite.

È, infine, emersa la necessità di ampliare le competenze nell’ambito delle digital humanities.

Infatti, l’amministratore delegato di Streetlib, riferendosi in particolare al settore dell’editoria digitale, ha evidenziato la necessità di saper far dialogare competenze umanistiche e tecnologiche, poiché ambito tecnico e cultura umanistica in questo caso vanno considerati contigui. È dunque necessario che i laureati in Filologia classica e moderna si pongano il problema del gap tecnologico e abbiano a disposizione i mezzi per colmarlo. Un rafforzamento in questa direzione potrebbe inoltre favorire l’impiego nelle nuove professioni digitali: dal ruolo di lessicografo esperto nel trattamento dei dati empirici (linguistica e ICT) ai vari ruoli innovativi nella cosiddetta “economia della conoscenza”.

Tutti i partecipanti alla consultazione, infine, hanno sottolineato che è indispensabile colmare le eventuali lacune nelle competenze linguistiche in italiano.

La Commissione ritiene particolarmente significativi gli interventi che hanno sottolineato: 1) la necessità di una preparazione specifica dello studente; 2) un maggiore coinvolgimento con la realtà lavorativa. Relativamente al primo punto la Commissione auspica una preparazione più specialistica e dunque un’offerta formativa meno compressa, magari valutando, come possibile soluzione, la riattivazione di due distinte classi magistrali LM 14 e LM 15. Relativamente al secondo punto la Commissione ritiene necessaria una revisione dell’ordinamento della classe che

offra agli studenti, come già sottolineato in passato, una più significativa ed obbligatoria esperienza di stage e tirocinio.

Lo stesso dato relativo all’attività di stage, infatti, mostra una scarsa partecipazione degli studenti a questo tipo di attività: nel periodo da gennaio 2016 a settembre 2016 sono state registrate solo 11 valutazioni da parte delle aziende e degli enti ospitanti, per lo più istituzioni scolastiche.

Inoltre, se l’esito della valutazione è positivo riguardo alla preparazione teorica e metodologica e alle abilità didattiche e relazionali, tuttavia è da più voci sollecitato un ampliamento della durata dell’attività, al momento pari a sole 20 ore (1 cfu).

SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15(secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dei dati dell’anno successivo è ancora in corso.

In primo luogo si è presa visione della performance di insieme come risulta dai dati del Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono superiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra l’8,04 del primo quesito (conoscenze preliminari) e l’8,72 del quesito 5 (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata dei questionari degli studenti frequentanti (F) per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio e presenti nel report di valutazione (41).

Q1 F (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) non evidenzia situazioni critiche: solo in due casi si registrano valutazioni di poco inferiori al 7 (rispettivamente 6,8 e 6,9).

Q2 F (Il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 4 situazioni critiche, di cui 1 con media inferiore a 5. A tale proposito la Commissione ha effettuato anche un controllo dei programmi degli insegnamenti con punteggi critici; nel caso del punteggio più basso ha riscontrato un carico effettivamente eccessivo; talora, invece, a causa della mancanza del numero delle pagine dei testi adottati non è stato possibile trovare un riscontro.

Q3 F (Il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) non evidenzia particolari criticità con sole 2 valutazioni con media di poco al di sotto del 7.

Q4 F (Le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) parimenti non presenta particolari criticità (2), benché solo successivamente i CdS abbiano richiesto di dettagliare più puntualmente le modalità d’esame al momento della compilazione dei programmi.

Q5 F (Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) non presenta criticità, solo in un caso registrando una valutazione di 6,8. Tuttavia la Commissione ritiene che il quesito debba essere meglio esplicitato in quanto gli studenti talora sembrano interpretare la domanda in relazione ad eventuali variazioni del calendario delle lezioni, piuttosto che al rispetto dell’orario stabilito.

Q6 F (Il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) non presenta criticità, solo in un caso registrando una valutazione di 5,6.

Q7 F (Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) parimenti non presenta criticità con 2 valutazione al di sotto della media del 7.

Q8 F (Le attività didattiche integrative … sono utili all’insegnamento della materia?) presenta 2 valutazioni di poco inferiori alla media del 7. La Commissione ritiene comunque necessario siano forniti chiarimenti in merito al quesito, dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 F (l’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?) e Q 10 F (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?) non presentano alcuna valutazione negativa.

Q 11 F (è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento?) non presenta particolare criticità con un solo voto di poco al di sotto del 7.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, ovvero quello concernente la soddisfazione complessiva, esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4 e 10 per i non frequentanti.

Per il corso LM 14-15 la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta essere del tutto positiva.

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti del questionario, ovvero i nn. 1,2,3,4,10 e 11, pur evidenziando una flessione delle valutazioni rispetto a

quelle dei frequentanti, presenta medie superiori a quelle di Ateneo e di Dipartimento, comprese tra il 7,88 del quesito 1 (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) e l’8,85 del quesito 6 (È interessato/a agli argomenti trattati nell'insegnamento?).

L’analisi di dettaglio relativa alle 33 discipline valutate evidenzia isolate criticità:

Q1 NF (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) presenta 4 valutazioni negative.

Q2 NF (Il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 2 valutazioni con media al di sotto del 7.

Q3 NF (Il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia 2 valutazioni al di sotto del 7.

Q4 NF (Le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) evidenzia 3 valutazioni

La soddisfazione generale è molto positiva, solo in un caso registrando un voto inferiore a 6.

Si precisa che il CdS non è attivato in modalità e-learning.

La Commissione, tenuto conto delle ambiguità cui il questionario di valutazione della didattica può dare adito e della discutibilità di alcuni quesiti, ritiene indispensabile che a livello di Ateneo si rediga un vademecum semplice e dettagliato che aiuti lo studente nella compilazione.

La Commissione, peraltro, invita i docenti della Classe di laurea ad illustrare agli studenti l’importanza della compilazione del questionario in appositi momenti dedicati o nel corso delle lezioni, affinché essi siano più consapevoli della funzione di tale strumento.

La Commissione, inoltre, raccomanda al CdS di verificare nelle schede degli insegnamenti la presenza dell’indicazione puntuale delle pagine dei testi adottati, nonché, nel rispetto della specificità disciplinare, il carico di lavoro proporzionato al numero di crediti.

La Commissione auspica altresì che il presidente del corso si interessi alla risoluzione dei casi più critici, ovvero quelli relativi a discipline con più valutazioni inferiori al 6.

La Commissione, infine, ha preso visione dei risultati emersi dall’indagine Alma laurea sulla soddisfazione degli studenti laureati (dato che in realtà tiene conto di un numero di interviste pari solo al 50% dei laureati). I dati più significativi riguardano l’adeguatezza del carico di studio per il 78,6%, la fedeltà all’Ateneo (il 78,6% si reiscriverebbe allo stesso corso) e la soddisfazione complessiva che tra i “decisamente sì” e i “più sì che no” arriva al 92,9%. Positivo, nonostante la scarsità di fondi, il dato sulle biblioteche: “decisamente positive” per il 50%, “abbastanza positive”

per il 50%. Anche la valutazione delle aule è positiva per il 78,6% degli intervistati, diversamente da quella relativa alla presenza di postazioni informatiche che registra un grado di insoddisfazione pari al 57,1%.

La Commissione, pur consapevole delle difficoltà economiche, non può che auspicare un ampliamento delle postazioni e un aggiornamento delle risorse tecnologiche (LIM) destinate alla didattica.

Letta, approvata la seguente relazione, la seduta è tolta alle ore 17,30.

Segretario Presidente Maria Ciotti Maria Grazia Moroni

Denominazione del Corso di Studio: Lingue, culture e traduzione letteraria Classe: LM-37

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2016

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente apre la seduta ricordando che alla luce delle linee guida AVA 2.01 emerge la necessità di rivedere l’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca veramente rappresentativa di tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1 L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea in Lingue, culture e traduzione letteraria – LM-37 confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi tramite il confronto con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi

La Classe di laurea in Lingue, culture e traduzione letteraria – LM-37 confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi tramite il confronto con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi

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