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Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

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Academic year: 2022

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Denominazione del Corso di Studio: Filosofia Classe: L-05

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2015

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

Docenti

P. A.

G A.

Studenti

P. A.G. A.

1. Maria Ciotti X Denisa Mahilaj laureata

2. Gianluca Frenguelli X Valentina Russo X

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente apre la seduta ricordando che alla luce delle linee guida AVA 2.01 emerge la necessità di rivedere l’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca veramente rappresentativa di tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1 L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

(2)

Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea in Filosofia confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi dell’art. 11, c. 4 del DM 270/2004.

Il Corso di studio, infatti, interpella autonomamente il mondo produttivo in modo da avere cognizione delle necessità dello stesso e delle opportunità/potenzialità che il laureato in Filosofia può offrire.

A tale scopo il 28-6-2016 il CdS ha incontrato il dott. Valerio Placidi della Grottini Communication, azienda che si occupa della gestione di punti vendita e anche dello sviluppo di un software di analisi della motion capture.

Il CdS ha avuto modo di analizzare con il dott. Grottini gli obiettivi formativi, le figure professionali e gli sbocchi previsti, i risultati di apprendimento e il quadro delle attività formative del CdS. Per quanto riguarda gli obiettivi formativi è emerso che la capacità di argomentare e di considerare la realtà come un “intero”, la capacità di avere una visione di orizzonte devono essere considerate competenze specifiche e distintive del laureato in Filosofia. Inoltre, per quanto concerne le figure professionali di riferimento sono stati indicate figure dirigenziali, manageriali e figure “di raccordo” tra reparti diversi delle aziende. L’offerta formativa, infine, è stata articolata in maniera coerente con l’acquisizione delle competenze indicate.

La Commissione concorda con le iniziative che il CdS intende attivare in seguito all’incontro con il dott. Placidi, ovvero la realizzazione di un questionario, rivolto sia agli studenti di Filosofia sia alle aziende, per verificare la consonanza delle competenze utili e acquisite, e l’organizzazione di un ulteriore incontro per stabilire una reciproca conoscenza e collaborazione tra il CdS e le aziende, tra l’offerta formativa e le esigenze del mondo del lavoro.

In particolare la Commissione auspica che il CdS sensibilizzi gli studenti sull’importanza delle attività di stage, come già segnalato nella precedente relazione della Commissione.

Infatti i dati dimostrano la scarsa propensione degli studenti verso queste attività formative:

nel periodo da gennaio 2016 a settembre 2016 è stata raccolta 1 sola valutazione da parte delle aziende e degli enti ospitanti, per quanto molto positiva.

(3)

Per quanto concerne la coerenza tra le attività didattiche programmate e gli specifici obiettivi formativi, il monitoraggio non ha evidenziato criticità. Pertanto, in mancanza di modifiche agli ordinamenti o ai piani di studio, la Commissione non ritiene necessario procedere ad ulteriori valutazioni.

SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15 (secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dei dati dell’anno successivo è ancora in corso.

In primo luogo si è presa visione della performance di insieme come risulta dai dati del Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono superiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra il 7,98 del quesito 8 (le attività didattiche integrative… sono utili all’insegnamento della materia?) e l’8,96 del quesito 10 (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata dei questionari degli studenti frequentanti (F) per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio e presenti nel report di valutazione (26).

La Commissione sottolinea, peraltro, la mancanza della rilevazione per alcuni insegnamenti presenti nel piano PdS: Pedagogia generale, Filosofia dell’abitare, Storia della filosofia greca e romana, Storia del pensiero cinese, Laboratorio di pratica della Lingua straniera: Tedesco.

Q1 (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) Le medie delle valutazioni degli studenti frequentanti confermano un dato più che positivo c’è solo un insegnamento al di sotto della media del 6.

Q2 (Il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) La media conferma un buon rapporto tra crediti e carico di studio. Solo due insegnamenti hanno una valutazione al di sotto della media del 7.

Q3 (Il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) La media conferma una piena soddisfazione da parte degli studenti relativamente al materiale didattico ci sono solo due insegnamenti al di sotto della media dell’8.

(4)

Q4 (Le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) La media è molto buona c’è un solo insegnamento lievemente al di sotto della media del 7.

Q5 (Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) La media è molto alta c’è un solo insegnamento al di sotto della media del 6.

Q6 (Il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) presenta una media molto alta 8,8 e solo 1 insegnamenti al di sotto della media del 7.

Q7 (Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) presenta solo 1 valutazione al di sotto della media del 8.

Q8 (Le attività didattiche integrative … sono utili all’insegnamento della materia?) presenta una valutazione negativa al di sotto della media del 6. La Commissione, però, ritiene necessario siano forniti chiarimenti in merito al quesito dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 (L’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?), Q 10 F (Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?), Q 11 F (È interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento) non presentano particolare criticità.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, ovvero quello concernente la soddisfazione complessiva, esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4 e 10 per i non frequentanti; i quesiti 3,4,6 e 10 per gli studenti in teledidattica.

Per il corso di Filosofia la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta essere del tutto positiva, non presentando alcuna valutazione al di sotto del 7.

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti del questionario, ovvero i nn. 1,2,3,4,10 e 11, pur evidenziando una flessione delle valutazioni rispetto a quelle dei frequentanti, risulta più che discreto, presentando medie superiori a quelle di Ateneo e di Dipartimento, comprese tra il 7,66 del quesito 1 (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) e l’8,62 del quesito 6 (È interessato/a agli argomenti trattati nell'insegnamento?).

Nel dettaglio si riportano i dati più critici:

Q 1 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) ci sono solo 4 insegnamenti hanno una valutazione al di sotto della media del 6.

(5)

Q2 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia solo 2 insegnamenti che hanno una valutazione al di sotto della media del 7.

Q3 NF (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia solo 3 insegnamenti che hanno una valutazione al di sotto della media del 6.

Q4 NF (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) evidenzia solo evidenzia solo 4 insegnamenti che hanno una valutazione al di sotto della media del 6.

Q5 NF (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?) evidenzia 1 sola valutazione al di sotto del 7 e 4 insegnamenti che hanno una valutazione al di sotto della media del 6.

Quanto alla soddisfazione generale essa presenta 2 sole valutazioni inferiore al 6. La Commissione, peraltro, sottolinea che nel report dei non frequentanti ci sono alcuni insegnamenti il cui voto finale è 10, pur presentando delle valutazioni insufficienti.

Per quanto riguarda gli insegnamenti in modalità e-learning, la valutazione complessiva risulta pienamente soddisfacente; nessun insegnamento è al di sotto della valutazione media del 7.

La Commissione, tenuto conto delle ambiguità cui il questionario di valutazione della didattica può dare adito e della discutibilità di alcuni quesiti, ritiene indispensabile che a livello di Ateneo si rediga un vademecum semplice e dettagliato che aiuti lo studente nella compilazione.

La Commissione, peraltro, invita i docenti della Classe di laurea ad illustrare agli studenti l’importanza della compilazione del questionario in appositi momenti dedicati o nel corso delle lezioni, affinché essi siano più consapevoli della funzione di tale strumento.

La Commissione, inoltre, raccomanda al CdS di verificare nelle schede degli insegnamenti la presenza dell’indicazione puntuale delle pagine dei testi adottati, nonché, nel rispetto della specificità disciplinare, il carico di lavoro proporzionato al numero di crediti.

La Commissione auspica altresì che il presidente del corso si interessi alla risoluzione dei casi più critici, ovvero quelli relativi a discipline con più valutazioni inferiori al 6.

La Commissione, infine, ha preso visione dei risultati emersi dall’indagine Alma laurea sulla soddisfazione degli studenti laureati (dato che in realtà tiene conto di un numero limitato di interviste [19]). I dati più significativi riguardano l’adeguatezza del carico di studio per il 66,7%

decisamente adeguato e per il 27,8% abbastanza adeguato, la fedeltà all’Ateneo (il 94,4% si reiscriverebbe allo stesso corso) e la soddisfazione complessiva che tra i “decisamente sì” e i “più sì che no” arriva al 94,4%. Positivo, nonostante la scarsità di fondi, il dato sulle biblioteche:

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“decisamente positive” per il 44,4%, “abbastanza positive” per il 44,4%. Anche la valutazione delle aule è positiva per il 77,8% degli intervistati, diversamente da quella relativa alla presenza di postazioni informatiche che registra un grado di insoddisfazione pari al 27,8%.

La Commissione, pur consapevole delle difficoltà economiche, non può che auspicare un ampliamento delle postazioni e un aggiornamento delle risorse tecnologiche (LIM) destinate alla didattica.

Letta, approvata la seguente relazione, la seduta è tolta alle ore 17,30.

Segretario Presidente Maria Ciotti Maria Grazia Moroni

(7)

Denominazione del Corso di Studio: Lettere e Storia Classe: L-10

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2016

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

Docenti

P. A.

G A.

Studenti

P. A.G. A.

1. Maria Ciotti X Denisa Mahilaj laureata

2. Gianluca Frenguelli X Valentina Russo X

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente apre la seduta ricordando che alla luce delle linee guida AVA 2.01 è emersa la necessità di rivedere l’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca che rappresenti veramente tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

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Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea in Lettere e Storia confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi dell’art. 11, c. 4 del DM 270/2004.

Il Corso di studio infatti interpella autonomamente il mondo produttivo in modo da avere cognizione delle necessità dello stesso e delle opportunità/potenzialità che il laureato in Lettere e Storia può offrire.

A tale scopo il 28-6-2016 il Corso di studio ha incontrato i seguenti rappresentanti del mondo del lavoro: Enrica Bruni Stronati (direttrice Pinacoteca civica “Marco Moretti” di Civitanova Marche), Marco Croella (amministratore delegato Streelib Editore), Nicoletta Frapiccini (funzionario archeologo – Soprintendenza per i Beni archeologici delle Marche), Raffaella Lattanzi (presidente Associazione italiana di cultura classica – Delegazione di Macerata), Giorgio Massei (Direttore Edulingua – Laboratorio di lingua e cultura italiana), Luciano Messi (soprintendente Arena Sferisterio), Luigi Ricci (delegato del Centro Studi Marche – CESMA), Arch. Sauro Pennisi (esperto di urbanistica e valorizzazione dei beni artistici e paesaggio), Michele Spagnuolo (amministratore delegato PlayMarche s.r.l.).

La consultazione ha permesso di rilevare che per quanto concerne le figure professionali cui il Corso di studi prepara, il ruolo di insegnante si è consolidato con le recenti politiche ministeriali di reclutamento. In questo quadro, gli esponenti del mondo della scuola e dell’associazionismo culturale hanno sottolineato positivamente l’alto livello della formazione di base impartita nel Corso di studio.

Il delegato del CESMA ha aggiunto che per promuovere un’attività di impresa oggi non basta presentare un prodotto, ma è necessario raccontarne la storia. Questa attività di “story telling”

attribuisce, infatti, a ciò che si produce un mood, una tradizione che è valore aggiunto. In tal senso, la formazione umanistica, con le conoscenze e le capacità che si offrono in un percorso letterario, risulta la più direttamente vocata a questo genere di attività.

Gli interlocutori presenti hanno raccomandato di incentivare la sinergia con enti e istituzioni locali e regionali specie allo scopo di potenziare le attività di stage e tirocinio. Il soprintendente dell’Arena Sferisterio ha invitato il corso di studio ad attivare degli stage che consentano agli studenti di conoscere le figure professionali proprie del mondo della lirica.

(9)

È, inoltre, emersa la necessità di ampliare le competenze nell’ambito delle digital humanities.

Infatti, l’amministratore delegato di Streetlib, riferendosi in particolare al settore dell’editoria digitale, ha evidenziato la necessità di saper far dialogare competenze umanistiche e tecnologiche, poiché ambito tecnico e cultura umanistica in questo caso vanno considerati contigui. È dunque necessario che i laureati in Lettere e Storia si pongano il problema del gap tecnologico e abbiano a disposizione i mezzi per colmarlo. Un rafforzamento in questa direzione potrebbe inoltre favorire l’impiego nelle nuove professioni digitali: dal ruolo di lessicografo esperto nel trattamento dei dati empirici (linguistica e ICT) ai vari ruoli innovativi nella cosiddetta “economia della conoscenza”.

Infine, tutti i partecipanti alla consultazione hanno sottolineato che è indispensabile colmare le eventuali lacune nelle competenze linguistiche in italiano.

La Commissione concorda con il suggerimento proposto relativamente al potenziamento dei rapporti con il mondo del lavoro e auspica che il CdS sensibilizzi gli studenti sull’importanza delle attività di stage, come già segnalato nella precedente relazione della Commissione.

Lo stesso dato relativo all’attività di stage, infatti, mostra una scarsa partecipazione degli studenti a questo tipo di attività: nel periodo da gennaio 2016 a settembre 2016 sono state registrate 17 valutazioni da parte delle aziende e degli enti ospitanti. L’esito delle valutazioni, per lo più rese da docenti tutor di istituzioni scolastiche, è positivo riguardo alla preparazione teorica e metodologica e le abilità didattiche e relazionali, mentre lascia adito a margini di miglioramento per quanto concerne conoscenza dei testi classici e la durata dell’attività di stage, specie rispetto ai tempi burocratici per avviare la procedura.

Per quanto concerne la coerenza tra le attività didattiche programmate e gli specifici obiettivi formativi la Commissione sottolinea che, in mancanza di modifiche agli ordinamenti o ai piani di studio, non ritiene necessario procedere ad ulteriori valutazioni.

SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15 (secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dell’anno successivo è ancora in corso.

(10)

In primo luogo si è presa visione della performance d’insieme come risulta dai dati dei questionari di valutazione, confrontati con le performance di ateneo e di dipartimento, così come risultano dalla consultazione del Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono superiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra il 7,35 del primo quesito (conoscenze preliminari) e l’8,36 del quesito 11 (riguardante l’interesse nei confronti della materia).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata della valutazione per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio (36), il cui numero di questionari compilati sia superiore a 4. Sotto tale cifra non si ritiene infatti veritiero il dato percentuale di soddisfazione.

Q1 F (le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) lascia intravvedere un minimo scarto tra la preparazione in ingresso e il livello richiesto dagli argomenti dell’insegnamento, con 6 corsi che ricevono una valutazione inferiore al 7.

Q2 F (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia alcune difficoltà con 4 situazioni critiche, una delle quali con votazione media inferiore a 6. A tale proposito la Commissione ha effettuato un controllo dei programmi d’esame degli insegnamenti (non soltanto quelli con punteggi critici); tale controllo è tuttavia stato soltanto parziale, dato che la mancanza dell’indicazione del numero delle pagine dei testi adottati non ha reso possibile trovare un riscontro per alcune delle materie. Per quanto riguarda gli insegnamenti per i quali il controllo è stato possibile, non si evidenziano programmi con un carico didattico eccessivo.

Q3 F (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) non mostra punteggi critici.

Q4 F (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) presenta la stessa situazione del Q3, con valutazioni totalmente positive da parte dei frequentanti.

Q5 F (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) non presenta particolari criticità. Tuttavia la Commissione ritiene che il quesito debba essere meglio esplicitato in quanto gli studenti spesso sembrano interpretare la domanda in relazione ad eventuali variazioni del calendario delle lezioni piuttosto che al rispetto dell’orario concordato.

Q6 F (il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) presenta un livello di generale soddisfazione, con una sola valutazione al di sotto della media del 7.

Q7 F (il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) presenta soltanto valutazioni positive.

Q8 F (le attività didattiche integrative … sono utili all’insegnamento della materia?) presenta 2 sole valutazioni negative. La Commissione, però, ritiene necessario siano forniti chiarimenti in

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merito al quesito, dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 F (l’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?), Q 10 F (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?), Q 11 F(è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento) non presentano criticità.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, concernente la soddisfazione complessiva, va evidenziato che esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4 e 10 per i non frequentanti; i quesiti 3,4,6 e 10 per gli studenti in teledidattica.

Per il corso L 10 la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta essere del tutto positiva.

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti del questionario, ovvero i nn. 1,2,3,4,10 e 11, pur evidenziando una flessione delle valutazioni rispetto a quelle dei frequentanti, presenta valutazioni medie superiori a quelle di Ateno e del Dipartimento, valutazioni comprese tra il 7,09 del quesito 1 (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) e l’8,25 del quesito 6 (è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento).

Questi nel dettaglio i dati più significativi:

Q1 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 9 valutazioni con media al di sotto del 7.

Q2 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) si presenta come il peggiore per risultati, con 8 valutazioni negative, la metà delle quali con media al di sotto del 6.

Q3 NF (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) presenta 5 corsi con una valutazione inferiore a 7.

Q4 NF (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) presenta 1 solo voto inferiore a 7, ma 2 inferiori a 6.

Q 5 NF (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?) evidenzia 2 sole valutazioni con media al di sotto del 7.

Quanto alla soddisfazione generale essa presenta una sola valutazione inferiore al 7, peraltro in una materia che presenta diversi voti negativi nelle 5 voci del questionario.

(12)

Per quanto riguarda i corsi in modalità e-learning, prevista per il solo curriculum storico, la valutazione complessiva risulta pienamente soddisfacente, ma con numeri perlopiù scarsamente significativi dal punto di vista statistico.

La Commissione, tenuto conto delle ambiguità cui il questionario di valutazione della didattica può dare adito e della discutibilità di alcuni quesiti, ritiene indispensabile che a livello di Ateneo si rediga un vademecum semplice e dettagliato che aiuti lo studente nella compilazione.

La Commissione, peraltro, invita i docenti della Classe di laurea ad illustrare agli studenti l’importanza della compilazione del questionario in appositi momenti dedicati o nel corso delle lezioni, affinché essi siano più consapevoli della funzione di tale strumento.

La Commissione, inoltre, raccomanda al CdS di verificare nelle schede degli insegnamenti la presenza dell’indicazione puntuale delle pagine dei testi adottati, nonché, nel rispetto della specificità disciplinare, il carico di lavoro proporzionato al numero di crediti.

La Commissione auspica altresì che il presidente del corso si interessi alla risoluzione dei casi più critici, ovvero quelli relativi a discipline con più valutazioni inferiori al 6.

Infine, la Commissione ha preso visione dei risultati emersi dall’indagine Alma laurea sulla soddisfazione degli studenti laureati (dato che in realtà tiene conto di un numero di interviste pari al 56% dei laureati). I dati risultano perlopiù positivi. I più significativi riguardano la soddisfazione del rapporto con i docenti (75,9%) la valutazione del sistema bibliotecario (79,3%) e la soddisfazione complessiva, che arriva al 79,3%. Meno soddisfacenti risultano l’adeguatezza del carico di studio (68,9%), l’adeguatezza delle aule (65,5%), l’organizzazione degli esami (61%). Negative risultano le valutazioni delle attività didattiche integrative (34,4%) e delle postazioni informatiche, non adeguate per il 51,7%. Non entusiasmante, e quindi da monitorare, il dato relativo alla fedeltà dei laureati all’Ateneo: il 58,6% si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso dell’Ateneo a fronte del 79,9% della media nazionale.

La Commissione, pur consapevole delle difficoltà economiche, non può che ribadire quanto auspicato nelle precedenti relazioni e sollecitare un ampliamento delle postazioni e un aggiornamento delle risorse tecnologiche (LIM) destinate alla didattica.

Letta, approvata la seguente relazione, la seduta è tolta alle ore 17,30.

(13)

Segretario Presidente

Maria Ciotti Maria Grazia Moroni

(14)

Denominazione del Corso di Studio: Lingue e culture straniere occidentali e orientali Classe: L-11

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2008

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

Docenti

P. A.

G A.

Studenti

P. A.G. A.

1. Maria Ciotti X Denisa Mahilaj laureata

2. Gianluca Frenguelli X Valentina Russo X

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente ricorda che alla luce delle linee guida AVA 2.01 emerge la necessità di rivedere l’art.

26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca che rappresenti veramente tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1 L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

(15)

Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea in Lingue e culture straniere occidentali e orientali – L-11 confronta la propria offerta formativa e i relativi requisiti di apprendimento attesi attraverso il confronto con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi dell’art. 11, c. 4 del DM 270/2004.

Il Corso di studio tiene infatti costanti rapporti con il mondo produttivo attraverso i contatti che si vengono a creare in occasione dello stage obbligatorio per gli studenti e individua momenti di incontro appositi per verificare l’adeguatezza della propria offerta formativa con il mondo del lavoro. Negli ultimi tre anni si sono tenute consultazioni annuali con cadenza periodica.

In particolare la consultazione del 27 aprile 2016 è consistita in una tavola rotonda sulle professioni dell'editoria e ha interpellato le case editrici Hacca, Rrose Sélavy, Giombetti &

Antonello ed ELI - La Spiga e il traduttore editoriale Giovanni Giri. In questa ultima occasione è emersa la necessità di rafforzare le competenze linguistiche dei laureati del CdS nella redazione di testi scritti in lingua italiana.

In occasione dell’incontro del 28 giugno 2016 il CdS si è confrontato con i seguenti interlocutori: Aldo Canovari della Liberi libri editore; Sara Paoletti, responsabile del placement per ISTAO - Istituto italiano Olivetti Business school; Nadia Capotosti, learning program manager della ICA vernici; Simone Giaconi della Giaconi editore; Beatrice Loreti della ELI casa editrice; Sara Paoletti, responsabile del placement per ISTAO.

La consultazione ha confermato la congruenza degli obiettivi generali e dei risultati di apprendimento attesi del CdS con le figure occupazionali che si intende formare. Tuttavia, sono state indicate anche le seguenti proposte di miglioramento:

- la necessità di potenziare l’insegnamento della lingua italiana (capacità di scrivere e di muoversi tra i vari registri linguistici e saperli armonizzare, conoscenze grammaticali e lessicali, conoscenze di ambito socio-economico e storico-politico);

- l’opportunità di formare figure professionali disponibili ad andare all’estero, capaci di muoversi in altri paesi con padronanza della lingua e dell’orizzonte culturale di riferimento;

- potenziare le competenze utili nell’ambito dell’editoria digitale.

(16)

La Commissione concorda con i suggerimenti proposti nell’ambito delle consultazioni svolte ed auspica che siano potenziati laboratori di scrittura e comunicazione in lingua italiana, nonché, con la collaborazione dell’Ateneo, i programmi Erasmus e le competenze nell’editoria digitale.

Per quanto riguarda le attività di stage nel periodo da gennaio 2016 a settembre 2016 sono state raccolte 55 valutazioni da parte delle aziende e degli enti ospitanti. L’esito delle valutazioni è positivo con particolare riguardo alle conoscenze e competenze linguistiche possedute dagli studenti, le loro abilità relazionali, la flessibilità.

Per quanto concerne invece la coerenza tra le attività didattiche programmate e gli specifici obiettivi formativi, il monitoraggio non ha evidenziato criticità. Pertanto, in mancanza di modifiche agli ordinamenti o ai piani di studio, la Commissione non ritiene necessario procedere ad ulteriori valutazioni.

SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15 (secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dei dati dell’anno successivo è ancora in corso.

In primo luogo si è presa visione della performance d’insieme come risulta dai dati presenti nel Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono superiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra il 7,66 del primo quesito (conoscenze preliminari) e l’8,64 del quesito 5 (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata della valutazione degli studenti frequentanti (F) per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio e il cui numero di questionari compilati sia superiore a 4 (65).

Q1 F (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?): per 11 insegnamenti le conoscenze preliminari non sono risultate sufficienti (tra il 6.0 e il 6.8, in un caso 5.4). Il dato è eterogeneo: di questi 11

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insegnamenti, 7 sono relativi alla prima annualità di lingue sia orientali sia occidentali, e 4 ad insegnamenti non linguistici.

Q2 F (Il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?): per 9 insegnamenti il carico non risulta proporzionato. Ad un’analisi dei programmi, però, con l’eccezione forse di un caso (5 volumi adottati, a quanto sembra, nella loro completezza), non è possibile concludere che il carico sia effettivamente inadeguato.

Q3 F (Il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?):

sono presenti 5 valutazioni con media leggermente al di sotto del 7.

Q4 F (Le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) presenta criticità minime (2), entrambe leggermente sotto il 7 (6.9, 6.6). La richiesta da parte dei CdS di indicare in maniera più specifica, chiara e dettagliata le modalità d’esame è peraltro avvenuta dopo la compilazione dei programmi.

Q5 F (Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) presenta criticità minime (3 risultati sotto il 7). Tuttavia la Commissione ritiene che il quesito debba essere meglio esplicitato in quanto, in seguito a riscontro diretto, gli studenti spesso sembrano interpretare la domanda in relazione ad eventuali variazioni del calendario delle lezioni piuttosto che al rispetto dell’orario concordato.

Q6 F (Il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) presenta 7 valutazioni leggermente al di sotto della media del 7 (6.6-6.9).

Q7 F (Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) presenta 5 valutazioni leggermente al di sotto della media del 7, di cui 3 leggermente al di sotto (6.8, 6.8, 6.9) e 2 al di sotto del 6.

Q8 F (Le attività didattiche integrative… sono utili all’insegnamento della materia?) presenta solo 2 valutazioni negative. Nonostante il dato sia buono, la Commissione ritiene però necessario che siano forniti chiarimenti in merito al quesito dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 F (L’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?), con 2 risultati leggermente al di sotto del 7, e Q 10 F (Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?), con 1 solo risultato leggermente al di sotto del 7, non presentano particolari criticità.

Q 11 F (è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento) non presenta alcun risultato al di sotto del 7.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, ovvero quello concernente la soddisfazione complessiva, esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti

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che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4 e 10 per i non frequentanti; i quesiti 3,4,6 e 10 per gli studenti in teledidattica.

Per il corso L 11 la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta positiva: soltanto 3 insegnamenti ottengono una valutazione leggermente al di sotto del 7 (6.96, 6.98, 6.94).

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti del questionario, ovvero i nn. 1,2,3,4,10 e 11, pur evidenziando una flessione delle valutazioni rispetto a quelle dei frequentanti, presenta valutazioni medie superiori a quelle di Ateno e del Dipartimento, valutazioni comprese tra il 7,42 del quesito 1 (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) e l’8,25 del quesito 5 (Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?).

L’analisi di dettaglio relativa alle discipline valutate evidenzia queste criticità:

Q2 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 12 valutazioni inferiori a 7 (tra cui 10 leggermente inferiori e 2 molto critiche, inferiori a 5.

Q3 NF (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia 2 sole valutazioni leggermente al di sotto del 7.

Q4 NF (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) 9 valutazioni al di sotto del 7.

Q 5 NF (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?): 6 valutazioni al di sotto del 7.

Quanto alla soddisfazione generale essa presenta 7 valutazioni inferiori al 6, di cui 6 leggermente inferiori al 7, e 1 inferiore al 6.

Si precisa che il CdS non è attivato in modalità e-learning.

La Commissione, tenuto conto delle ambiguità cui il questionario di valutazione della didattica può dare adito e della discutibilità di alcuni quesiti, ritiene indispensabile che a livello di Ateneo si rediga un vademecum semplice e dettagliato che aiuti lo studente nella compilazione.

La Commissione, peraltro, invita i docenti della Classe di laurea ad illustrare agli studenti l’importanza della compilazione del questionario in appositi momenti dedicati o nel corso delle lezioni, affinché essi siano più consapevoli della funzione di tale strumento.

La Commissione, inoltre, raccomanda al CdS di verificare nelle schede degli insegnamenti la presenza dell’indicazione puntuale delle pagine dei testi adottati, nonché, nel rispetto della

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specificità disciplinare, il carico di lavoro proporzionato al numero di crediti.

La Commissione auspica altresì che il presidente del corso si interessi alla risoluzione dei casi più critici, ovvero quelli relativi a discipline con più valutazioni inferiori al 6.

La Commissione, infine, ha preso visione dei risultati emersi dall’indagine Alma laurea sulla soddisfazione degli studenti laureati del corso. I dati più significativi riguardano l’adeguatezza del carico di studio (decisamente adeguato per il 16.7%, abbastanza adeguato per il 55.6%);

l’organizzazione soddisfacente per più della metà degli esami (44.4%), la relativa fedeltà dei laureati (il 50% si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso) e la soddisfazione complessiva (“decisamente sì” per il 16.7% e per il 77.8% “più sì che no”). Positivo, nonostante la scarsità di fondi, il dato sulle biblioteche: “decisamente positive” per il 36.1%, “abbastanza positive” per il 61.1%. Le aule sono “spesso adeguate” per il 50.0%, e le postazioni informatiche, presenti ma in numero non adeguato per il 58.3%.

Pur consapevole delle difficoltà economiche, la Commissione non può che ribadire quanto auspicato nelle precedenti relazioni e sollecitare un ampliamento delle postazioni e un aggiornamento delle risorse tecnologiche (LIM) destinate alla didattica.

Letta, approvata la seguente relazione, la seduta è tolta alle ore 17,30.

Segretario Presidente Maria Ciotti Maria Grazia Moroni

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Denominazione del Corso di Studio: Discipline della mediazione linguistica Classe: L-12

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2016

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

Docenti

P. A.

G A.

Studenti

P. A.G. A.

1. Maria Ciotti X Denisa Mahilaj laureata

2. Gianluca Frenguelli X Valentina Russo X

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente apre la seduta ricordando che alla luce delle linee guida AVA 2.01 è emersa la necessità di rivedere l’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca che rappresenti veramente tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

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Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea in Discipline della mediazione linguistica confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi dell’art. 11, c. 4 del DM 270/2004.

Il Corso di studio tiene infatti costanti rapporti con il mondo produttivo attraverso i contatti che si vengono a creare in occasione dello stage obbligatorio per gli studenti ed individua momenti di incontro appositi per verificare l’adeguatezza della propria offerta formativa con il mondo del lavoro. Sono state di recente tenute una consultazione telematica il 20-11-2015, in occasione dell’ultima modifica ordinamentale (ODU 2016), e un incontro con le aziende il 28-6-2016.

Il giorno novembre 2015 il CdS ha proceduto alla consultazione telematica dei seguenti interlocutori: Active shoes-Monte Urano; Atlantide Viaggi- Civitanova Marche; GoAsia-Ancona;

Hotel Acquamarina-Civitanova Marche; Il Piccione nel mondo-Macerata; Mariver srl-Ancona;

Nuova faltur Viaggi-Tolentino; Plados spa-Montecassiano; Promindustria spa-Fermo; Saditappo- San Benedetto del Tronto; The Victoria company-Jesi.

La consultazione ha riconfermato la necessità di una figura professionale capace di ricoprire funzioni di: traduttore di testi specialistici e interprete di trattative aziendali; di responsabile dei rapporti internazionali per imprese, enti e istituzioni pubbliche e private, con funzioni di assistenza linguistica e interculturale, di gestione documentale e di promozione del territorio e delle attività produttive.

Il 28 giugno 2016 il CdS si è confrontato con i seguenti interlocutori: Aldo Canovari della Liberi libri editore; Nadia Capotosti, learning program manager della ICA vernici; Simone Giaconi della Giaconi editore; Beatrice Loreti della ELI casa editrice; Sara Paoletti, responsabile del placement per ISTAO.

Dalla consultazione è emerso innanzi tutto un generale apprezzamento del corso di laurea, che, così come configurato, soprattutto a seguito delle recenti modifiche di ordinamento, sembra rispondere appieno alle aspettative ed esigenze del mondo del lavoro. Si sono inoltre formulate alcune proposte riguardanti il potenziamento della lingua cinese e una più approfondita formazione in ambito terminologico-specialistico e commerciale.

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Relativamente alle attività di stage, l’esito delle valutazioni è positivo con particolare riguardo alle conoscenze e competenze linguistiche possedute dagli studenti, le loro abilità relazionali e di problem solving, la capacità di gestire il proprio tempo.

Per quanto concerne la coerenza tra le attività didattiche programmate e gli specifici obiettivi formativi la Commissione ha provveduto a monitorare la coerenza dei singoli insegnamenti e dell’impianto didattico del CdS (Piano degli Studi) con gli obiettivi generali e specifici del CdS secondo l’ultima modifica ordinamentale (ODU 2016).

In relazione a ciò la Commissione ritiene che le ultime modifiche apportate vadano nella direzione di una maggiore rispondenza del Corso di studi alle esigenze del mondo del lavoro, come ad esempio l’ulteriore spostamento verso la contemporaneità dell’offerta formativa e il raddoppiamento delle ore dello stage obbligatorio che passano da 150 a 300. La Commissione precisa, in ogni caso, che un’adeguata valutazione dell’offerta formativa complessiva potrà essere condotta solo al termine di un ciclo di studi, anche in considerazione di un effettivo miglioramento dell’occupabilità dei laureati.

SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15 (secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dei dati dell’anno successivo è ancora in corso.

In primo luogo si è presa visione della performance di insieme come risulta dai dati presenti nel Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono di poco inferiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra il 7,11 del primo quesito (conoscenze preliminari) e l’8,21 del quesito 5 (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata della valutazione per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio e presenti nel report di valutazione (33).

Q1 F (le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) evidenzia uno scarto tra la preparazione in

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ingresso e il livello richiesto dagli argomenti dell’insegnamento con 13 situazioni critiche, di cui due al di sotto del 6; in particolare si nota che, eccetto due casi, le valutazioni più negative sono state rese su insegnamenti linguistici del secondo e del terzo anno, le cui conoscenze in ingresso dovrebbero essere garantite dal superamento della precedente annualità.

Q2 F (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia parimenti alcune difficoltà con 8 situazioni critiche, di cui 2 con media inferiore a 6. A tale proposito la Commissione ha effettuato anche un controllo dei programmi degli insegnamenti con punteggi critici, ma a causa della mancanza del numero delle pagine dei testi adottati non è stato possibile trovare un riscontro.

Q3 F (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia 8 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 1 al di sotto del 5.

Q4 F (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) presenta criticità minime (4), benché solo successivamente i CdS abbiano richiesto di dettagliare più puntualmente le modalità d’esame al momento della compilazione dei programmi.

Q5 F (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) non presenta particolari criticità. Tuttavia la Commissione ritiene che il quesito debba essere meglio esplicitato in quanto, in seguito a riscontro diretto, gli studenti spesso sembrano interpretare la domanda in relazione ad eventuali variazioni del calendario delle lezioni piuttosto che al rispetto dell’orario concordato.

Q6 F (il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) presenta 9 valutazioni al di sotto della media del 7, di cui 3 al di sotto della media del 6.

Q7 F (il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) presenta solo 6 valutazioni al di sotto della media del 7, di cui 1 al di sotto della media del 6.

Q8 F (le attività didattiche integrative … sono utili all’insegnamento della materia?) presenta 10 valutazioni negative, di cui 2 al di sotto della media del 6. La Commissione, però, ritiene necessario siano forniti chiarimenti in merito al quesito dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 F (l’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?), Q 10 F (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?), Q 11 F (è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento) non presentano particolare criticità.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, ovvero quello concernente la soddisfazione complessiva, esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4

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e 10 per i non frequentanti; i quesiti 3,4,6 e 10 per gli studenti in teledidattica.

Per il corso L 12 la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta essere non positivo in 4 discipline che presentano valutazioni tra il 6,07 e il 6,49.

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti già descritti, ovvero, nell’ordine, i nn. 1,2,3,4,10 e 11, ha evidenziato maggiori criticità.

Meno buone, sebbene sempre di poco inferiori alla media di Ateno e di Dipartimento, risultano le valutazioni medie dei non frequentanti comprese tra il 6,45% del quesito 2 (proporzione carico di studio e crediti) e il 7,23 del quesito 5 (reperibilità docenti), probabilmente da attribuire alle specificità prettamente linguistica del CdS.

Questi nel dettaglio i dati più significativi:

Q2 NF (il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 19 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 5 con media inferiore a 6.

Q3 NF (il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) evidenzia 16 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 6 al di sotto del 6.

Q4 NF (le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) evidenzia 11 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 7 al di sotto del 6.

Q 5 NF (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?) evidenzia 8 valutazioni con media al di sotto del 7, di cui 5 al di sotto del 6.

Quanto alla soddisfazione generale essa presenta 13 valutazioni come inferiori a 7 di cui 5 con media inferiore a 6.

Si precisa che il CdS non è attivato in modalità e-learning.

La Commissione, tenuto conto delle ambiguità cui il questionario di valutazione della didattica può dare adito e della discutibilità di alcuni quesiti, ritiene indispensabile che a livello di Ateneo si rediga un vademecum semplice e dettagliato che aiuti lo studente nella compilazione.

La Commissione, peraltro, invita i docenti della Classe di laurea ad illustrare agli studenti l’importanza della compilazione del questionario in appositi momenti dedicati o nel corso delle lezioni, affinché essi siano più consapevoli della funzione di tale strumento.

La Commissione, inoltre, raccomanda al CdS di verificare nelle schede degli insegnamenti la

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presenza dell’indicazione puntuale delle pagine dei testi adottati, nonché, nel rispetto della specificità disciplinare, il carico di lavoro proporzionato al numero di crediti.

La Commissione auspica altresì che il Presidente del corso si interessi alla risoluzione dei casi più critici, ovvero quelli relativi a discipline con più valutazioni inferiori al 6.

La Commissione, infine, prende visione dei risultati emersi dall’indagine Alma laurea sulla soddisfazione degli studenti laureati. I dati più significativi riguardano l’adeguatezza del carico di studio per il 75,5%, la fedeltà dei laureati all’Ateneo (il 61% si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso dell’Ateneo a fronte del 54,1% della media nazionale) e la soddisfazione complessiva che tra i

“decisamente sì” e i “più sì che no” arriva al 91,8%. Valutazioni negative sono relative alle aule, definite “raramente adeguate” per il 71,4%, e alle postazioni informatiche, presenti in numero non adeguato per il 65,3%.

La Commissione, pur consapevole delle difficoltà economiche, non può che ribadire quanto auspicato nelle precedenti relazioni e sollecitare un ampliamento delle postazioni e un aggiornamento delle risorse tecnologiche (LIM) destinate alla didattica.

Letta, approvata la seguente relazione, la seduta è tolta alle ore 17,30.

Segretario Presidente

Prof.ssa Maria Ciotti Maria Grazia Moroni

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Denominazione del Corso di Studio: Filologia classica e moderna Classe: LM-14/15

Sede: Macerata

Primo anno accademico di attivazione: Ordinamento didattico vigente 2015

Relazione della Commissione paritetica docenti-studenti

Il 14-12-2016 alle ore 10,30 presso la Direzione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si è riunita la Commissione paritetica docenti-studenti, come di seguito composta:

Docenti

P. A.

G A.

Studenti

P. A.G. A.

1. Maria Ciotti X Denisa Mahilaj laureata

2. Gianluca Frenguelli X Valentina Russo X

3. Costanza Geddes da Filicaia X Alessia Castiglione laureata

4. Maria Grazia Moroni X Andrea Mangiola X

5. Tatiana Petrovich Njegosh X Martina Polini X

6. Donatella Pagliacci X Edoardo Ripanti X

7. Diego Poli X Federico Dari X

La Presidente apre la seduta ricordando che alla luce delle linee guida AVA 2.01 emerge la necessità di rivedere l’art. 26 del Regolamento didattico di Ateneo riguardante le Commissioni paritetiche docenti-studenti così che l’organo sia costituito da una componente studentesca veramente rappresentativa di tutte le classi del Dipartimento.

A tal riguardo la Commissione decide, nelle more della revisione del Regolamento in questione, di sollecitare il Presidente della Classe a designare uno studente del corso di studio che partecipi, pur senza diritto di voto, ai lavori della Commissione, auspicando, ovviamente, che l’Ateneo avvii quanto prima la revisione del Regolamento.

1 L’ANVUR raccomanda che il coinvolgimento degli studenti dei singoli CdS nell’analisi dei questionari sia diretto e non mediato da rappresentanti provenienti da altri CdS.

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Sezione A MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA Prospettive occupazionali e esigenze del mondo produttivo.

Coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati

La Classe di laurea confronta la propria offerta formativa ed i relativi requisiti di apprendimento attesi con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ai sensi dell’art. 11, c. 4 del DM 270/2004.

Il Corso di studio infatti interpella autonomamente il mondo produttivo in modo da avere cognizione delle necessità dello stesso e delle opportunità/potenzialità che il laureato in Filologia classica e moderna può offrire.

A tale scopo il 28-6-2016 il Corso di studio ha incontrato i seguenti rappresentanti del mondo del lavoro: Enrica Bruni Stronati (direttrice Pinacoteca civica “Marco Moretti” di Civitanova Marche), Marco Croella (amministratore delegato Streelib Editore), Nicoletta Frapiccini (funzionario archeologo – Soprintendenza per i Beni archeologici delle Marche), Raffaella Lattanzi (presidente Associazione italiana di cultura classica – Delegazione di Macerata), Giorgio Massei (Direttore Edulingua – Laboratorio di lingua e cultura italiana), Luciano Messi (soprintendente Arena Sferisterio), Luigi Ricci (delegato del Centro Studi Marche – CESMA), Arch. Sauro Pennisi (esperto di urbanistica e valorizzazione dei beni artistici e paesaggio), Michele Spagnuolo (amministratore delegato PlayMarche s.r.l.).

La consultazione ha permesso di rilevare che, per quanto concerne le figure professionali cui il Corso di studi prepara, il ruolo di insegnante si è consolidato con le recenti politiche ministeriali di reclutamento. In questo quadro, gli esponenti del mondo della scuola e dell’associazionismo culturale hanno sottolineato positivamente l’alto livello della formazione di base impartita nel Corso di studio.

Il direttore di Edulingua ha ricordato la sinergia che si è recentemente creata con l’Università di Macerata proprio perché la formazione di un laureato in Filologia classica e moderna, non essendo di carattere esclusivamente linguistico, risponde in pieno alla missione della Scuola di insegnare la lingua italiana agli studenti stranieri avvalendosi del patrimonio culturale e artistico del territorio.

Il delegato del CESMA ha aggiunto che per promuovere un’attività di impresa oggi non basta presentare un prodotto, ma è necessario raccontarne la storia. Questa attività di “story telling”

attribuisce, infatti, a ciò che si produce un mood, una tradizione che è valore aggiunto. In tal senso,

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la formazione umanistica, con le conoscenze e le capacità che si offrono in un percorso letterario, risulta la più direttamente vocata a questo genere di attività.

La funzionaria archeologa della Soprintendenza ha rappresentato due esigenze fondamentali:

la necessità che gli operatori del settore abbiano competenze di picenologia, dato il ricco patrimonio archeologico e museale della Regione Marche relativo alla civiltà picena, e che siano figure poliedriche, in grado cioè di coniugare una solida conoscenza di settore a competenze anche comunicative, scientifiche e tecnologiche. Risulta, in particolare, importante la capacità di operare rilevazioni corrette, di gestire e lavorare su analisi di tipo scientifico, di comunicare efficacemente in ambito museale e espositivo, anche avvalendosi di strumenti tecnologici dedicati alla valorizzazione del patrimonio museale (tavoli touch screen, dispositivi interattivi, software dedicati). Le competenze divulgative e di gestione dei luoghi e del patrimonio culturale sono risultate un’esigenza anche della direttrice della Pinacoteca di Civitanova.

Gli interlocutori interpellati hanno, inoltre, sottolineato l’importanza di potenziate le attività di stage e tirocinio. Il soprintendente dell’Arena Sferisterio ha invitato il corso di studio a incentivare i contatti tra studenti e figure professionali del mondo della lirica attivando attività di stage apposite.

È, infine, emersa la necessità di ampliare le competenze nell’ambito delle digital humanities.

Infatti, l’amministratore delegato di Streetlib, riferendosi in particolare al settore dell’editoria digitale, ha evidenziato la necessità di saper far dialogare competenze umanistiche e tecnologiche, poiché ambito tecnico e cultura umanistica in questo caso vanno considerati contigui. È dunque necessario che i laureati in Filologia classica e moderna si pongano il problema del gap tecnologico e abbiano a disposizione i mezzi per colmarlo. Un rafforzamento in questa direzione potrebbe inoltre favorire l’impiego nelle nuove professioni digitali: dal ruolo di lessicografo esperto nel trattamento dei dati empirici (linguistica e ICT) ai vari ruoli innovativi nella cosiddetta “economia della conoscenza”.

Tutti i partecipanti alla consultazione, infine, hanno sottolineato che è indispensabile colmare le eventuali lacune nelle competenze linguistiche in italiano.

La Commissione ritiene particolarmente significativi gli interventi che hanno sottolineato: 1) la necessità di una preparazione specifica dello studente; 2) un maggiore coinvolgimento con la realtà lavorativa. Relativamente al primo punto la Commissione auspica una preparazione più specialistica e dunque un’offerta formativa meno compressa, magari valutando, come possibile soluzione, la riattivazione di due distinte classi magistrali LM 14 e LM 15. Relativamente al secondo punto la Commissione ritiene necessaria una revisione dell’ordinamento della classe che

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offra agli studenti, come già sottolineato in passato, una più significativa ed obbligatoria esperienza di stage e tirocinio.

Lo stesso dato relativo all’attività di stage, infatti, mostra una scarsa partecipazione degli studenti a questo tipo di attività: nel periodo da gennaio 2016 a settembre 2016 sono state registrate solo 11 valutazioni da parte delle aziende e degli enti ospitanti, per lo più istituzioni scolastiche.

Inoltre, se l’esito della valutazione è positivo riguardo alla preparazione teorica e metodologica e alle abilità didattiche e relazionali, tuttavia è da più voci sollecitato un ampliamento della durata dell’attività, al momento pari a sole 20 ore (1 cfu).

SEZIONE B MONITORAGGIO QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Il monitoraggio degli esiti del questionario della valutazione della didattica è stato condotto sui dati relativi all’a.a. 2014-15(secondo il prospetto analitico fornito dall’ufficio pianificazione in data 15 novembre 2016), in quanto la rilevazione dei dati dell’anno successivo è ancora in corso.

In primo luogo si è presa visione della performance di insieme come risulta dai dati del Monitor Integrato di Ateneo (MIA). Da tale report è possibile rilevare che gli esiti della valutazione sono superiori sia alle medie di Ateneo sia a quelle di Dipartimento, con valori compresi tra l’8,04 del primo quesito (conoscenze preliminari) e l’8,72 del quesito 5 (gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?).

Si è quindi proceduto all’analisi dettagliata dei questionari degli studenti frequentanti (F) per i soli insegnamenti previsti dal piano di studio e presenti nel report di valutazione (41).

Q1 F (Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?) non evidenzia situazioni critiche: solo in due casi si registrano valutazioni di poco inferiori al 7 (rispettivamente 6,8 e 6,9).

Q2 F (Il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?) evidenzia 4 situazioni critiche, di cui 1 con media inferiore a 5. A tale proposito la Commissione ha effettuato anche un controllo dei programmi degli insegnamenti con punteggi critici; nel caso del punteggio più basso ha riscontrato un carico effettivamente eccessivo; talora, invece, a causa della mancanza del numero delle pagine dei testi adottati non è stato possibile trovare un riscontro.

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Q3 F (Il materiale didattico, indicato e disponibile, è adeguato per lo studio della materia?) non evidenzia particolari criticità con sole 2 valutazioni con media di poco al di sotto del 7.

Q4 F (Le modalità d’esame sono state definite in modo chiaro?) parimenti non presenta particolari criticità (2), benché solo successivamente i CdS abbiano richiesto di dettagliare più puntualmente le modalità d’esame al momento della compilazione dei programmi.

Q5 F (Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre attività didattiche sono rispettati?) non presenta criticità, solo in un caso registrando una valutazione di 6,8. Tuttavia la Commissione ritiene che il quesito debba essere meglio esplicitato in quanto gli studenti talora sembrano interpretare la domanda in relazione ad eventuali variazioni del calendario delle lezioni, piuttosto che al rispetto dell’orario stabilito.

Q6 F (Il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?) non presenta criticità, solo in un caso registrando una valutazione di 5,6.

Q7 F (Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?) parimenti non presenta criticità con 2 valutazione al di sotto della media del 7.

Q8 F (Le attività didattiche integrative … sono utili all’insegnamento della materia?) presenta 2 valutazioni di poco inferiori alla media del 7. La Commissione ritiene comunque necessario siano forniti chiarimenti in merito al quesito, dal momento che gli studenti rispondono anche quando il programma del Corso non prevede attività integrative.

Q 9 F (l’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?) e Q 10 F (il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?) non presentano alcuna valutazione negativa.

Q 11 F (è interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento?) non presenta particolare criticità con un solo voto di poco al di sotto del 7.

Quanto al punto 12 del report dei questionari di valutazione, ovvero quello concernente la soddisfazione complessiva, esso fornisce la media della valutazione relativa solo ad alcuni quesiti che il NdV ha ritenuto più significativi: i quesiti 4,5,6,7 e 9 per gli studenti frequentanti; i quesiti 3,4 e 10 per i non frequentanti.

Per il corso LM 14-15 la soddisfazione generale degli studenti frequentanti risulta essere del tutto positiva.

L’analisi del dato relativo agli studenti non frequentanti, che rispondono a 6 degli 11 quesiti del questionario, ovvero i nn. 1,2,3,4,10 e 11, pur evidenziando una flessione delle valutazioni rispetto a

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