3.4 Fase 2: Raccolta ed elaborazione dei dati
3.4.8 Sezione 7: la Comunità
Come visto dall’indagine preliminare al progetto, la comunità e lo sviluppo del territorio aveva un ordine di importanza che la collocava al terzo posto, dopo le politiche di welfare e le azioni intraprese nei confronti dei clienti. In aggiunta, tale sezione è interessante anche per gli obiettivi dell’agenda 2030 che hanno suscitato interesse da parte degli stakeholder: n. 4 “quality education” e n. 11 “sustainable cities”. In accordo con il GRI 413 e 415 si è dato spazio agli interventi attuati o supportati da Bluenergy e rivolti alla comunità attraverso le diverse iniziative:
- Sviluppo dell’educazione: in tale contesto si inseriscono le diverse collaborazioni che nascono tra gli istituti scolastici e le imprese. Bluenergy ha attivato collaborazioni per il progetto alternanza scuola-lavoro; ha partecipato ad eventi universitari e ospita diversi studenti universitari per attività di stage. Per giungere anche nelle scuole dell’infanzia l’azienda ha sostenuto un progetto teatrale itinerante nei diversi plessi scolastici. Ha in aggiunta creato degli opuscoli che vengono regalati ai bambini con contenuti educativi nei confronti delle energie rinnovabili. Grazie alla tiratura è stato possibile solo in questo caso stimare quanti bambini sono stati raggiunti dagli opuscoli, senza considerare però la percentuale di penetrazione di tale strumento comunicativo. Il core team ha fatto una riflessione su quanto l’ammontare economico sia un KPI efficace, l’impiego monetario va rapportato al tipo di attività sostenuta, a quante persone ha coinvolto. Considerando ciò si palesa più efficace il KPI inerente al numero di stampe di opuscoli per l’infanzia;
115 - Partecipazione alle attività culturali come eventi dedicati alla lettura, sia dando un contributo economico ai comuni e alle pro-loco organizzatrici degli eventi (in forma di sponsor) sia creando all’interno dell’evento uno spazio dell’azienda stessa.
- Attività ricreative organizzate per la collettività e di particolare importanza sia per la collettività stessa (esempio fu l’illuminazione del centro storico di Udine con i decori natalizi altrimenti assenti) che di particolare importanza per l’impegno economico sostenuto; - Attività sociali intese come aiuto e sostegno a certe categorie della
popolazione, come per esempio, l’impegno che l’azienda rinnova annualmente nei confronti delle persone diversamente abili con diverse attività a loro dedicate.
- Attività sportive per aiutare lo sport inteso come elemento di inclusione sociale e di sviluppo delle reti sociali e della salute della comunità. In tale senso le sponsorizzazioni, soprattutto alle società dilettantistiche, sono un elemento importante. Anche in tale caso il KPI è definito dall’ammontare economico destinato, ma sarebbe stato interessante, anche se di fatto non fattibile, calcolare il numero di persone coinvolte. La sponsorizzazione di una squadra di calcio dilettantistica richiede meno risorse rispetto ad una squadra professionista, ma in quale delle due il beneficio per la collettività sia maggiore non è un dato correlato all’ammontare economico.
- Beni devoluti alla comunità come, per esempio, l’acquisto di defibrillatori donati al CONI e distribuiti in diverse palestre del territorio, l’acquisto di un autotrasporto per disabili. Tali iniziative sono un contributo positivo apportato alla società da parte dell’azienda, ma contare il numero di beni devoluti non è un KPI che prevede la sua replica e quindi comparazione negli anni. In tal caso si palesa l’unicità dell’indicatore calcolato come valore per l’acquisto dei beni devoluti.
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Per raccogliere i dati qui contenuti è stata essenziale la collaborazione con l’Area Marketing dell’azienda, la quale ha fornito una lista degli eventi categorizzati e declinati in base l’ammontare economico destinato, l’ammontare monetario raccolto e devoluto in beneficienza negli eventi che prevedevano tale raccolta fondi. Il valore complessivo destinato è quindi lo stesso che, nella sezione 1, nel calcolo del valore aggiunto è stato declinato come valore destinato alla comunità.
La spesa in liberalità per misurare le iniziative a favore della comunità è un parametro che viene sancito non solo dai nuovi GRI standard, ma è previsto da anni (si ricollega al G4-EC7, nella precedente versione elaborata dal GRI per il settore multiutility). Sarebbe altrettanto valido un KPI che conti quante persone ricevono i benefici promossi dalle aziende. Sarebbe interessante stabilire un valore medio destinato ad ogni membro della società, analogamente a quanto avviene nel calcolo del valore medio destinato ai dipendenti. A nota esemplificativa, in Bluenergy si sarebbe potuto tenere traccia di altri valori quali: il numero di scuole raggiunte; il numero di bambini partecipanti alle rappresentazioni teatrali; il numero di bambini e adulti partecipanti agli altri eventi organizzati come le letture animate all’interno dell’evento “Pordenone legge”; il numero di atleti delle associazioni dilettantistiche e sportive; il numero di persone coinvolte in un evento ricreativo che prevedeva un giro in mongolfiera. Tuttavia tenere traccia di tali dati non è banale e può richiedere costi maggiori inficiando nei benefici arrecati. Il core team, per questi motivi, ha ritenuto il KPI non sviluppabile a livello generale, ma che si potrebbe prevedere per alcune attività, come ad esempio, nei specifici incontri dedicati ai diversamente abili.
Come già accennato nel capitolo II, Bluenergy nel corso dell’anno contabile 2018 ha introdotto due servizi di Social Innovation, ma non essendo ancora concluso l’anno contabile 2018 al momento della genitura del progetto in esame, non sono stai descritti nell’elaborato, si dà solo un accenno, e saranno oggetto di trattazione nel Bilancio di Sostenibilità per
117 l’anno contabile 2018. Ciò ha permesso di rispettare la coerenza temporale. I dati utili da raccogliere sono il numero di utenti che aderiscono al servizio, l’ammontare delle prestazioni mediche eseguite con la convenzione Bluenergy e il calcolo del risparmio per le famiglie, oltre che l’ammontare delle risorse raccolte dai clienti o al numero di persone sostenute dalle Onlus collegate al servizio di Bluenergy.