illimitata di occupazione.
90 L a cosa non è sicura, perchè non è possibile chiarire se Rubaldo fu baiulo d i C arlo d’A ngiò prima o dopo il 20 maggio 1258, cioè prima o dopo l’annulla
6. - P u r rim a n d a n d o un giudizio sull’azione d ip lo m a tic a d el Ca p ita n o d e l p o p o lo nella Contea a quando avremo esa m ina to anche la sua a z io n e m ilita re , ci sembra opportuno mettere in risalto già fin d ora u n a sp e tto negativo riscontrabile sia nel p rim o com e n e l se condo p e r i o d o della fase diplom atica: una certa len tezza d ’in te r ven to. I l p r i m o documento datato che testimonia l ’esistenza di una p o litic a v en tim ig lie se pro p ria del governo po p olare è solo d el 2 8 n o v e m b r e d e l 1 2 5 7 , ed è la delega dei pieni poteri a Iacobo B occa negra. A n t e r i o r e al 28 novembre, ma probabilmente soltanto di po ch i g io rn i, c o m e si è detto, è il trattato con G u glielm in o, conte di V e n t i m ig li a . Così dalla elezione di Guglielmo B occanegra a l l ’attu a zione di u n a v e r a e pro pria politica ventimigliese s a reb b e ro in te r corsi sei-sette mesi. E ppure il governo genovese d o v e v a n u tr ire so spetti s u lle inte nzioni espansionistiche di Carlo d ’A n g iò già da a l cu ni a n n i.
I l s e c o n d o periodo diplomatico inizia il 10 a p r ile 1 2 5 8 , a pochi giorni d e l la cessione delle proprietà di Bonifacio e G io rg io al conte di P r o v e n z a , m a a tre mesi da quella di Guglielmino. C on ben mag g ior p r o n t e z z a si comporta Carlo d’Angiò quando p r e n d e possesso dei n u o v i acq u isti !
C o m e s p ieg a re questo ritardo d’intervento? O ltre le ragioni di c a ra t t e re ge nerale, già ricordate, quali le difficoltà d e lla situazione m ilit a r e a C a g lia r i e a San Giovanni d’Acri, e di q u e lla economico- f in a n z ia r ia a G enova, che dovevano naturalmente assorbire la m ag gior p a r t e d e l le cure del Capitano del popolo, non è da escludere che ve ne sian o sta te altre, più ristrette, dovute alla p a rtic o la re situazione v e n tim ig lies e.
Cartaenia. Esponiamo il contenuto delle fonti (a.s.g., Cartul. 57 cit.. c. 142 v . ) :
il notaio G uglielm o Beimondo dichiara di aver rogato un istrumento nel quale Folco Curio rinuncia ai suoi diritti su Dolceacqua in favore del conte Giorgio; il notaio, però, non sa dire il giorno e l’anno in cui avvenne la rinuncia, perchè non ha con sè il cartulario ; inoltre dichiara di avere rogato, dopo, un altro istrumento contrario a qu ello precedente, e di averlo fatto timore, in Cespitello, ubi detine
batur in carceribus Rubaldi Balbi baiulis domini Provincie. Queste notizie sono
contenute in un atto del 31 dicembre 1262. Anche noi siamo nella stessa situazione di Guglielm o Beimondo: una maggiore determinazione cronologica, con gli eie. menti in nostro possesso, è impossibile.
D a lle fo n t i si rica v a l ’im p re s s io n e che n on tu tto an dasse bene n e l l ’a m m in is tr a z io n e genovese d e lla Contea. N ie n te di p iù di una im p re s s io n e , c h e non è p o s s ib ile d e fin ir e m e g lio p e r gli scarsi ele m en ti a n o stra disposizione, m a ch e, alm en o in p a r te , h a un fo n d a m ento n e l la r e a l t à . Nel c a m p o m ilit a r e , p e r ese m p io, a lc u n e m isu re attuate d a l C a p it a n o del p o p o lo , q u a li il g iu ra m e n to im p osto al ca ste lla n o g e n o v e se di R o c c a b r u n a , Iacobo d e lla V o lt a , ed i rip e tu ti in te r v e n ti p e r i m p e d ir e le a b it u a l i assenze dei se rv e n ti da i v a r i ca stelli, r i v e l a n o u n rila ssa m en to n e lla d iscip lin a , che è p e r lo m eno stra n o in u n a zon a di c o n fin e ed in m om en ti di tensione. Si deve p e n s a r e c h e p r o p r i o le a u t o r it à genovesi del posto ign orassero la r e a le s i t u a z io n e ? Questo n e l ca m p o m i l i t a r e ; m a p o tre b b e essere un sin to m o d e l lo stato g e n e ra le di tutta l ’am m in istra zio n e che, non d i m e n t i c h i a m o l o , a lm e n o p e r tu tto il 1 2 5 7 , rim a se q u ella dei governi p r e c e d e n t i, cio è gu elfa. P u ò d a r s i che G u glie lm o B o ccanegra non a b b ia t r o v a t o pre sso l ’a m m in is tra z io n e genovese n e lla Contea la col l a b o r a z io n e n e ce ssa ria p e r un in te rv e n to efficace e tem pestivo ; forse gli m a n c ò u n a esatta e t e m p e s t iv a in fo rm a z io n e s u ll’ev o lv ersi d e lla s itu a z io n e . Il rico rso a l l ’o p e ra d el fra tello Iacobo po treb b e anche essere stato suggerito al C a p ita n o del popolo d a lla necessità di poter d i s p o r r e d i u n a p e rso n a fid a ta e capace, e dal desiderio di r i p a r a r e in q u a lc h e m o d o al rita r d o d ’interven to.
Ili
L ’ A Z I O N E M I L I T A R E
D E L C A P I T A N O D E L P O P O L O
1. ■ C o n te m p o ra n e a m e n te a l l ’azione diplom atica, i l C a p ita n o del p o p o lo m e t te in atto anche alcune m isure m ilita ri t e n d e n ti a r a f f o r z a re la p osizione genovese in Contea e a sostenere l'a z ion e d ip lo m a tica stessa. A lcu n e di esse sono l ’attuazione di ac cordi già s tip u la ti, com e l ’occ u p a zion e del castello di Dolceacqua, a ltre sono in iz ia tiv e n u o ve.
G e n o v a , in forza delle convenzioni del 1 2 5 1 , era en tra ta in pos sesso d e i c a ste lli di V en tim iglia 01. In relazione con l ’a g g ra v a rs i d e lla situ a z io n e p o litica ne lla Contea, il governo del C ap ita n o d el p o p o lo v u o le a u m e n t a r e le ragioni di sicurezza m ediante l ’acquisto di t e r re n i e di case co n fin a n ti coi castelli o con le strade di accesso ai m e d e sim i. G ià Iacoho Boccanegra, prob a b ilm en te d u ran te il suo sog giorno v e n tim ig liese in occasione de lla missione di p le n ip o t e n z ia r io , e cioè n e l d ic e m b re 1 2 5 7 , aveva proceduto al rilie v o ed a lla v a l u t a zione di d iv e rs i im mobili p er un lo ro acquisto da p a r te del com un e di G e n o v a . P rob a b ilm e n te Iacobo ne deve aver fatto u n estratto c a tastale, con m a p p a e prezzo dei singoli appezzam enti ed im m o b ili già co n c o rd a to coi p ro p rie ta ri, e lo deve a ver m an dato al f r a t e llo C a p ita n o d e l popolo.
91 Liber lurium cit., doc. DCCCXI ; i castelli di Ventimiglia erano tre :