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Il significato della partenza

Come già accennato, la maggioranza della critica sostiene che Nakajima abbia deciso di andare in Micronesia per motivi di salute, per fattori economici e per il fascino che l’esotico esercitava su di lui. Eppure, in una lettera al padre datata al 27 giugno 1941, ovvero il giorno prima di lasciare il Giappone, l’autore scrive: “Più ci penso, più mi sento uno stupido. Invece di sfruttare come credevo questo anno [di congedo dal lavoro di insegnante] che mi è stato gentilmente concesso, mi sono lasciato trascinare in un lavoro assurdo sebbene non me la senta. È una follia completa”.14 Hamakawa sottolinea come

in queste parole emergano “la derisione e la sofferenza insita nel ‘fragile orgoglio’” di Li Zheng, il poeta-tigre di Sangetsuki, e sostiene che l’autore “seguendo le sue inclinazioni ha buttato via un’occasione ideale per affermarsi come scrittore durante l’anno che aveva di fronte a sé”.15 Hamakawa prosegue individuando poi un’affinità tra Nakajima e il

protagonista di Rōshitsuki, che rinuncia a dedicare la propria vita al successo a causa della

sua “debolezza fisica” e del suo “fragile orgoglio”, decidendo invece di vivere giorno per giorno.16

13 In questo capitolo mi limiterò ad analizzare Nantōtan, e mi soffermerò invece su Kanshō nel terzo

capitolo.

14 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., p. 182. Cfr. NAZ 2, cit., p. 392. 15 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., pp. 182-183.

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Lo studioso sostiene quindi che le motivazioni che spinsero l’autore a partire per la Micronesia sarebbero risiedute proprio nella “psiche contorta” (kussetsu shita shinri) che Nakajima avrebbe condiviso con i due protagonisti delle opere sopraccitate e che emerge, ad esempio, dalla tragicità di cui trasudano le seguenti parole al padre contenute anch’esse nella lettera del 27 giugno: “Non penso affatto che voi possiate capire quello che vi ho scritto. […] Mi è ancora più chiaro che gli uomini sono soli”.17 Sembra quindi che

In definitiva Nakajima, approssimandosi verso la buona occasione per diventare scrittore, ha esitato a causa del suo orgoglio fragile per via della sua timidezza, e al contrario si è impegnato in un nuovo lavoro che non si può considerare urgente, ed è scappato nei Mari del Sud con la buona ragione di fortificare se stesso. Pur essendo ben consapevole che quella era una fuga pari a una follia.18

In una lettera alla moglie scritta il 20 settembre 1941, poi, egli spiegò che, sebbene fosse stato lui a voler partire, questa decisione non sarebbe stata dettata dalla sua volontà:

Penso a voi, alla casa di Hong -ch . Perché io (noi) non possiamo fare quello che vogliamo? Perché ho dovuto allontanarmi dalla casa di Hong -ch ? (È vero che in quella casa d’inverno soffrivo per via dell’asma. Ma che dire di adesso, che sono afflitto dall’asma nonostante sia estate?). Non è stato mio volere che le cose andassero così. Niente affatto.19

È possibile individuare una somiglianza tra queste parole e il seguente lamento di Li Zheng: “Perché è successa una cosa simile? Non capisco. Non capiamo mai nulla. Accettare docilmente tutto ciò che accade senza mai capire la ragione, e continuare a vivere così è il destino di noi creature viventi”.20

Una volta arrivato a Palau, poi, la salute dell’autore peggiorò, egli rimase inoltre presto deluso dal suo lavoro e dai suoi colleghi, e si può affermare che – a eccezione di Hijikata – “in genere, i rapporti umani nei Mari del Sud sono stati freddi”.21 Il 21 novembre del

1941, infatti, egli scrisse alla moglie: “[…] L’ufficio è noioso. Inoltre non ho più alcun interesse per il lavoro di compilazione, Palau è deleteria per la mia asma, non c’è niente

come già accennato nel primo capitolo. Cfr. OCHNER, Nakajima Atsushi: His Life…, cit., p. 54.

17 Ibid. Nakajima continua scrivendo: “Anche se ci troviamo l’uno di fronte all’altro, in realtà stiamo

vivendo in pianeti diversi, e non sto parlando della distanza tra Yokohama e Palau”. Cfr. NAZ 2, cit., p. 392.

18 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., p. 183.

19 Ibid., p. 184. Hamakawa scrive che la lettera è datata al 15 settembre 1941; tuttavia la data esatta sembra

essere il 20 settembre 1941. Cfr. NAZ 2, cit., pp. 422-427.

20 NAKAJIMA, Cronaca della luna sul monte…, cit., p. 43. Cfr. NAZ 1, cit., p. 30. 21 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., p. 186.

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di positivo nello stare nell’ufficio dei Mari del Sud. Ah, com’è sgradevole!”.22

Ma l’autore soffrì anche per la sua impossibilità di scrivere, come emerge dalle seguenti parole anch’esse destinate alla moglie: “Anche se siamo a fine ottobre non ho potuto scrivere nemmeno una pagina, è proprio vergognoso! Ho versato lacrime amare per via della mia inutilità. Ma nessuno capisce il significato di queste lacrime, all’infuori di te”.23

Hamakawa evidenzia ancora una volta l’affinità di Nakajima con Li Zheng, il cui “fragile orgoglio” e la cui “arrogante timidezza” hanno fatto sì che si trasformasse in una tigre:

Vi sono molti che, avendo un talento di gran lunga inferiore al mio, per essersi applicati a coltivarlo con diligenza, sono diventati poeti famosi. Ma mi rendo conto di tutto questo solo ora che sono diventato una tigre. Quando ci penso, ancora adesso sento un rimpianto che mi corrode l’anima. Ormai per me la vita degli uomini è finita per sempre.24

Similmente, anche Nakajima avrebbe rinunciato a dedicarsi alla creazione letteraria che il suo congedo dall’insegnamento gli avrebbe permesso, e sarebbe invece “fuggito”, proprio come Li Zheng. La fuga avrebbe provocato una metamorfosi in entrambi: mentre il poeta si è trasformato in tigre, allo stesso modo Nakajima si è recato in un ambiente distante e lontano dalla sua famiglia.25 “Il suo voler vivere per nove mesi nei Mari del

Sud, in un ambiente e in una condizione fisica e mentale completamente diversi da com’erano stati fino ad allora corrisponderebbe alla tigre di Li Zheng”,26 commenta

Hamakawa.

Le motivazioni della partenza dell’autore per i Mari del Sud appaiono quindi più complesse rispetto alle semplici ragioni di salute, o economiche. Nakajima sembra piuttosto indugiare di fronte alla possibilità di diventare uno scrittore di professione, e per via del suo “fragile orgoglio” e della sua “arrogante timidezza” si sarebbe allontanato in un ambiente nuovo. Tuttavia Nakajima avrebbe superato la “condizione di tigre” di Li

22 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., p. 188. Cfr. NAZ 2, cit., pp. 477-478. Hamakawa scrive che la

lettera è datata al 17 novembre 1941; tuttavia la data esatta sembra essere il 21 novembre 1941. Cfr. NAZ

2, cit., pp. 476-479.

23 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., p. 188. Cfr. NAZ 2, cit., p. 472. 24 NAKAJIMA, Cronaca della luna sul monte…, cit., p. 48. Cfr. NAZ 1, cit., p. 35. 25 HAMAKAWA, Nakajima Atsushi…, cit., p. 189.

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Zheng, arrivando a comporre, nella fase finale della sua vita, i testi più apprezzati, e quindi producendo qualcosa di valore.27 È proprio sotto questa luce che si svelerebbe il valore

dell’esperienza di Nakajima in Micronesia.