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Grazie alle definizioni precedenti siamo pronti a dare la definizione del pairing di Hilbert.

Sia K un campo completo rispetto ad una qualche valutazione discreta vK;

supponiamo che charK = 0 e charK = p. Anche in questo paragrafo ci met- tiamo nell’ipotesi in cui il campo residuo K sia finito.

Come nella prima sezione indichiamo con µn il gruppo delle radici n-esime

dell’unit`a.

Definizione 3.6. Il simbolo di Hilbert ( , )n ∶ K× KÐ→ µn `e definito

dalla seguente formula:

(α, β)n= γ−1ΨK(α)(γ), con γn= β.

Osservazione 3.7. Se δ `e un altro elemento con δn= β, allora γ−1δ∈ µ n e

δ−1ΨK(α)(δ) = γ−1ΨK(α)(γ),

quindi il simbolo di Hilbert `e ben definito.

Per il simbolo di Hilbert valgono le seguenti propriet`a:

Proposizione 3.8.

1. ( , )n `e un’applicazione bilineare;

2. (1 − α, α)n= 1 per α ∈ Ke α≠ 1;

3.4 Il simbolo di Hilbert 65 4. (α, β)n= (β, α)−1n ; 5. (α, β)n= 1 se e solo se α ∈ NK(nβ)/K(K( nβ)∗) o equivalentemente se e solo se β∈ NK(nα)/K(K(n α)∗); 6. (α, β)n= 1 ∀β ∈ Kse e solo se α∈ K∗n; 7. (α, β)n= 1 ∀α ∈ Kse e solo se β ∈ K∗n; 8. se µmn⊂ Kallora (α, β)nm m = (α, β)n ∀m ≥ 1; 9. (α, β)n,L= (NL/K(α), β)n,K se α∈ L, β ∈ K, dove ( , )n,L e ( , )n,K

sono i simboli di Hilbert rispettivamente di L e di K e L/K `e un’esten- sione finita;

10. (σα, σβ)n,σL= σ(α, β)n,L, con L `estensione finita di K, σ∈ Gal(K/K),

Kchiusura algebrica di K e µn⊂ Lma non necessariamente µn⊂ K.

Da tali propriet`a discende facilmente il seguente il seguente corollario:

Corollario 3.9. Il simbolo di Hilbert induce il pairing non degenere:

( , )n∶ K/K∗n× K/K∗nÐ→ µn.

Fissiamo un campo K e supponiamo che µn ⊂ K∗; utilizzando la teoria

di Kummer sappiamo che le estensioni abeliane L/K di esponente n sono in corrispondenza biunivoca con i sottogruppi BL ⊂ Ktali che BL ⊃ K∗n,

L= K(n

BL) = K(γi∶ γin∈ BL) e il gruppo BL/K∗n`e duale a Gal(L/K).

Con quanto visto finora possiamo dimostrare un’altra corrispondenza; vale infatti il seguente teorema:

Teorema 3.10. Supponiamo che µn⊂ K e sia A un sottogruppo di Ktale

che (K∗)n ⊂ A. Denotiamo con B = Ail suo ortogonale rispetto al simbolo

di Hilbert ( , )n, cio`e: B = A= {β ∈ K∣ (α, β)n= 1 ∀α ∈ A}. Allora A= NL/K(L), dove L = K( nB) e A = B.

Per dimostrare ci`o abbiamo bisogno del seguente lemma:

Lemma 3.11. Sia K un campo completo rispetto ad una valutazione discreta

con charK = 0 e supponiamo che ∣K∣ < ∞. Allora K∗n `e un sottogruppo di Kdi indice finito.

Dimostrazione. Dimostriamo che ∣K/K∗n∣ < ∞.

Supponiamo che [K ∶ Qp] = m e che ζps ∈ K con ζps+1 ∉ K. Per il corollario

1.10 si ha che

UK1 ≅ Zmp × Z/psZ.

(cio`e U1

K `e prodotto di uno Zp-modulo libero di rango uguale al grado del-

l’estensione e di una parte di torsione di grado ps).

Inoltre sappiamo che, se indichiamo con π un uniformizzante di K, si ha:

K≅ {πh} h∈Z× UK ≅ {πh}h∈Z× K× U1≅ {πh} h∈Z× K ∗ × Zm p × Z/psZ. Calcoliamo K∗n: K∗n≅ {πnh}h∈Z× (K ∗ )n× nZm p × nZ/psZ. Dunque: K/K∗n≅ Z/nZ × K/(K ∗)n× Zmp /nZmp × (Z/psZ)/nZ/psZ.

Osserviamo inoltre che, se n= plh con(h, p) = 1, allora Zm

p /nZmp ≅ Z/plZ; di

conseguenza:

K/K∗n≅ Z/nZ × K/(K ∗)n× Z/plZ × (Z/psZ)/nZ/psZ.

Quindi∣K/K∗n∣ < ∞ perch´e prodotto di gruppi di cardinalit`a finita.

Possiamo ora dimostrare il teorema:

Dimostrazione.

Sia B un sottogruppo di Kcon K∗n⊂ B e [B ∶ K∗n] = m. Indichiamo con

A = B; allora se, α ∈ A, ΨK(α) agisce banalmente su K(n

β) per β ∈ B.

Infatti, dalla definizione del simbolo di Hilbert abbiamo che (α, β)n= 1 ⇐⇒ γ−1ΨK(α)(γ) = 1 con γn= β.

Ci`o significa esattamente che ΨK(α) agisce banalmente su L = K(

n

B) e,

dal teorema 3.6, α∈ NL/K(L); otteniamo quindi che A ⊂ NL/K(L∗).

Viceversa, se α∈ NL/K(L∗) allora ΨK(α) agisce banalmente su K(n

β) ⊂ L e α∈ NK(nβ)/K(K(nβ)∗)

∀β ∈ B. La propriet`a (5) della proposizione 3.8 ci dice allora che (α, β)n= 1,

e quindi che NL/K(L) ⊂ A.

3.4 Il simbolo di Hilbert 67

Per completare la dimostrazione `e sufficiente provare che un sottogruppo A in Kcon K∗n⊂ A coincide con (A⊥)⊥.

Per fare ci`o notiamo che, la restrizione del simbolo di Hilbert a A×K∗ induce un pairing non degenere

( , )n∶ A/K∗n× K/AÐ→ µn.

Vale allora il seguente risultato pi`u generale (che discende da propriet`a dei gruppi abeliani finiti):

Teorema 3.12. Sia A× A→ C una mappa bilineare dal prodotto di due

gruppi abeliani A e Ain un gruppo ciclico C di ordine m. Siano B e Bi rispettivi nuclei sinistro e destro dell’applicazione, e supponiamo che A/Bsia finito. Allora A/B `e finito e A/B`e isomorfo al duale del gruppo A/B.

(per una dimostrazione di tale risultato si pu`o consultare [La2], teorema 9.2 pp. 49).

Nel nostro caso il pairing `e non degenere; di conseguenza B= B′= {1}, da cui A/K∗n `e isomorfo al duale di K/A⊥. Essendo i gruppi finiti ci`o implica che

∣A/K∗n∣ = ∣K/A∣.

Con le stesse tecniche possiamo dimostrare che l’ordine di K/A⊥ `e uguale all’ordine di(A⊥)⊥/K∗n da cui otteniamo quindi

∣A/K∗n∣ = ∣(A)/K∗n∣.

Notiamo inoltre che banalmente A ⊂ (A⊥)⊥; infatti, se α ∈ A, allora (α, β)n = 1 ∀β ∈ A, da cui α ∈ (A⊥)⊥; per l’uguaglianza degli ordini si

ha dunque A= (A⊥)⊥.

Osservazione 3.13. Notiamo che, se charK = 0, presa L/K `e un’estensione

di Galois finita di grado n allora NL/K(L) `e di indice finito in K∗.

Infatti banalmente K∗n⊂ NL/K(L) e dal lemma 3.11 sappiamo che K∗n `e

di indice finito in K; di conseguenza anche NL/K(L∗) `e di indice finito in

K∗.

Vogliamo ora generalizzare il teorema precedente al caso generale in cui il campo K non contenga necessariamente le radici n-esime dell’unit`a. Vale allora il seguente teorema generale:

Teorema 3.14 (Teorema di esistenza). Sia K un campo completo rispetto

ad una valutazione discreta; supponiamo che charK= 0 e che ∣K∣ < ∞. Esiste allora una corrispondenza biunivoca tra le estensioni abeliane finite di K e i sottogruppi di indice finito di Kdata da:

L/K ←→ NL/K(L).

Tale corrispondenza `e una bigezione che inverte l’ordine tra il reticolo dei sottoruppi aperti di indice finito di K(rispetto ad intersezione N1∩ N2 e

prodotto N1N2) e il reticolo delle estensioni abeliane finite di K(rispetto ad

intersezione L1∩ L2 e composto L1L2).

Dimostrazione. Abbiamo precedentemente visto che se L/K `e un’estensione

abeliana finita allora NL/K(L) `e un sottogruppo di K∗ di indice finito.

Verifichiamo allora che un sottogruppo N di indice finito in K∗coincide con il sottogruppo NL/K(L) per qualche estensione abeliana finita L di K. Per fare

ci`o `e sufficiente dimostrare che N contiene il sottogruppo normico NL/K(L∗)

per qualche estensione finita L di K. Se vale ci`o infatti, indicando con ˜L la

chiusura normale di L su K, si ha:

NL˜/K(˜L) = NL/K(NL˜/L(˜L)) ⊂ NL/K(L) ⊂ N.

Di conseguenza N contiene il sottogruppo normico di un’estensione di Galois finita ˜L/K, e per la proposizione 3.5 deduciamo che N = NM/K(M∗) dove

M `e il campo fissato da(N, ˜L/K) e M/K `e un’estensione abeliana. Denotiamo allora con n l’indice di N in K∗ e distinguiamo due casi:

ˆ Supponiamo che µn ⊂ K∗; allora applicando il teorema 3.10 si ha che

K∗n = NL/K(L) per una qualche estensione abeliana finita L/K, in

quanto K∗n`e di indice finito in K; di conseguenza NL/K(L) ⊂ N.

ˆ Supponiamo che µn ⊄ Ke indichiamo con K1 = K(µn); allora K1

`e un’estensione finita di K. Applicando il teorema 3.10 al campo K1

si ha che K1n = NL/K1(L) con L/K1 estensione abeliana finita; di

conseguenza abbiamo

NL/K(L) = NK1/K(NL/K1(L)) = NK1/K(K1∗

n) ⊂ K∗n⊂ N,

da cui la tesi. (osserviamo che in questo caso l’estensione L/K `e fini- ta ma non necessariamente abeliana; tuttavia per l’osservazione fatta all’inizio della dimostrazione questo basta per ottenere il teorema).

3.4 Il simbolo di Hilbert 69

Definizione 3.7. Il campo L tale che L/K `e un’estensione abeliana di gra-

do finito con la propriet`a per cui NL/K(L) = N `e detto “class field” del

sottogruppo N ⊂ K∗.

Osservazione 3.15. Per completezza osserviamo che il teorema di esistenza

pu`o essere enunciato in modo analogo anche se il campo K ha caratteristica

p≠ 0, a patto di prendere i sottogruppi N di K∗ aperti e di indice finito; in questo caso dunque vale:

Teorema 3.16. Esiste allora una corrispondenza biunivoca tra le estensioni

abeliane finite di K e i sottogruppi aperti di Kdi indice finito data da: N ←→ NL/K(L).

Tale corrispondenza `e una bigezione che inverte l’ordine tra il reticolo dei sottoruppi aperti di indice finito di K(rispetto ad intersezione N1∩ N2 e

prodotto N1N2) e il reticolo delle estensioni abeliane finite di K(rispetto ad

intersezione L1∩ L2 e composto L1L2).

Tale enunciato `e coerente con il caso particolare trattato prima. Infatti, se

charK = 0, ogni sottogruppo N di K∗ di indice finito `e aperto. Ci`o discende dalla seguente proposizione:

Proposizione 3.17. Sia K un campo completo rispetto ad una certa val-

utazione discreta. Se charK = 0 e charK = p allora K∗n `e un sottogruppo aperto di K∀n ≥ 1.

Dimostrazione. Supponiamo che charK= p e distinguiamo due casi:

ˆ supponiamo (n, p) = 1. Allora U1⊂ K∗n e dunque K∗n`e aperto;

ˆ supponiamo n = pm per qualche m≥ 1. Osserviamo che, se charK = 0,

vale che Ui⊂ U p

i−e se i>

pe

p− 1. Iterando quindi si ha che, Ui−e⊂ U

p i−2e se i− e > pe p− 1, da cui Ui⊂ U p i−e ⊂ U p2 i−2e. Iterando ancora si ha se i> pe p− 1+ (m − 1)e Ui ⊂ U pm i−me⊂ K∗p m . Di conseguenza K∗pm `e aperto.

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