• Non ci sono risultati.

Sintesi qualitativa

Cum narrativo

1.6 Sintesi qualitativa

Servendomi dei risultati dell’analisi offerta nel paragrafo precedente, vengo ora a definire due tendenze comuni per quanto riguarda la traduzione del

cum narrativo che, alla luce dei grafici ottenuti, riguarda maggiormente gli

studenti del classico.

1. Quando il costrutto si presenta con un verbo che indica un’azione di moto5, la scelta traduttiva più usata è quella che ricorre al gerundio. Pur non potendo disporre di un’ampia casistica, ho ritenuto opportuno soffermarmi su questo punto, dato che si ha l’adozione del modo indefinito nel 91% dei casi, e della subordinata esplicita solo nel restante 9%.

A conferma di quanto enunciato porto i seguenti esempi:

Huc ex Asia Sulla decedens cum venisset, quamdiu ibi fuit, secum habuit Pomponium

C-9-26: qui scendendo Silla dall’Asia, essendo arrivato, per tutto il tempo che vi rimase, ebbe con sé Pomponio

C-9-27: Silla, essendo venuto qui mentre si allontanava dall’Asia, per tutto il tempo che rimase lì, tenne con sé Pomponio

5I verbi di moto esprimono il cambiamento, sia esso nello spazio o nel tempo, di un corpo da un punto rispetto ad un altro; i più comuni sono venio – e composti – fugo, proficisor, intro, ambulo; in italiano andare, tornare, camminare, correre, scendere, venire, partire

Inde, cum Romam venisset, effecit ut consul crearetur

C-17-2: fece in modo che, essendo giunto a Roma fosse nominato console C-17-3: fece in modo che giungendo a Roma fosse eletto console

C-17-9: fece sì che fosse fatto console, essendo arrivato a Roma si occupasse della guerra

C-17-41: ottenne che, essendo arrivato a Roma fosse eletto console

Princeps huius civitatis Phalereus Demetrius cum patria pulsus esset iniuria, ad Ptolemaeum se regem Alexandriam contulit

S-35-85: il sovrano di questa città Demetrio Falerio, essendo stato bandito dalla patria per oltraggio, si recò dal re Tolomeo ad Alessandria

S-35-86: il sovrano di questa città Demetrio Falerio, essendo stato cacciato dalla patria per un’ingiustizia, si rifugiò presso il re Tolomeo in Alessandria S-35-87: Demetrio Falerio, primo cittadino di queste città, essendo stato cacciato dalla patria ingiustamente, si rifugiò ad Alessandria presso il re Tolomeo

S-35-88: primo di questa città Demetrio Falerio, essendo stato cacciato dalla patria con ingiustizia, si recò da Tolomeo re d’Alessandria

S-35-89: il più illustre di questa città, Demetrio Falerio, allorché fu cacciato dalla patria per un torto, si recò dal re Tolomeo ad Alessandria

Cum Romanorum exercitum fugavissent, agros vastando, Romae appropinquaverunt

C-49-106: avendo messo in fuga l’esercito dei Romani, devastando i campi, si avvicinarono a Roma

C-49-107: avendo messo in fuga l’esercito dei Romani, distruggendo i campi, si avvicinarono a roma

C-49-108: essendo stato messo in fuga l’esercito dei Romani, distruggendo i campi, si avvicinarono a Roma

Galli, cum in urbem intravissent, omnes senes trucidaverunt

C-49-106: i Galli, essendo entrati nell’Urbe, uccisero tutti gli anziani

C-49-107: i Galli, dopo che furono entrati nelle città, massacrarono tutti gli anziani C-49-108: i Galli, essendo penetrati nelle città, trucidarono tutti gli anziani

Cum […] atque ita initia hieme in Illyricum profectus esset […] subitum in Gallia coortum est

S-51-109: e in tal maniera, iniziando l’inverno, essendo andato nell’Illirico […] in Gallia scoppiò una guerra improvvisa

S-51-110: e così, all’inizio dell’inverno, essendosi diretto in Illiria […] insorse una guerra improvvisa in Gallia

S-51-111: e in tal modo, con l’inizio dell’inverno, essendosi messo in cammino verso l’Illirico […] in Gallia scoppiò un’improvvisa guerra

S-51-112: e così, all’inizio dell’inverno, essendo partito verso l’Illirico […] nacque in Gallia un’improvvisa guerra

S-51-113: e così, iniziando l’inverno, essendo partito verso l’Illirico […] una guerra improvvisa scoppiò in Gallia

Quidam […] tradidit, cum obsideretur Grumetum oppidum et iam ad summam desperationem ventum esset, duos servos ad hostes transfugisse

C-62-118: un tale […] tramandò, essendo assediata la città di Grumento ed essendo già giunti ad una grande disperazione, che due servi fossero passati ai nemici

C-62-119: un tale […] riferì che, essendo occupata la città di Grumento e già essendo giunti alla suprema disperazione, due servi passarono ai nemici C-62-120: un tale […] tramandò, essendo occupata la città di Grumento, già essendo giunta alla suprema disperazione, che due servi erano passati ai nemici C-62-121: un tale […] narra che, mentre la piazzaforte di Grumeto era presidiata ed essendo giunti ormai alla suprema disperazione, due schiavi passarono ai nemici

Socratem fuerunt, cum usque ad vesperum contentius ambularet quaesitumque esset ex eo qua re id faceret, respondisse

S-65-122: tramandano che Socrate, camminando fino a sera alquanto con sforzo e dal momento che gli era stato chiesto perché facesse ciò, avesse risposto S-65-123: tramandano che Socrate, camminando fino a sera alquanto in fretta e essendogli stato chiesto perché facesse ciò, avesse risposto

S-65-124: tramandano che Socrate, camminando in qualche luogo al tramonto ed essendogli stato chiesto per quale motivo facesse ciò, avesse risposto S-65-125: tramandano che Socrate camminando fino a sera alquanto speditamente ed essendogli stato chiesto perché facesse ciò, avesse risposto

Cum autem ad hostium castra accessisset, a praefectu equitum agnitus […] est

C-77-141: ma essendosi avvicinato all’accampamento dei nemici, fu riconosciuto dal comandante della cavalleria

C-77-142: poi avendo acceduto all’accampamento dei nemici, fu riconosciuto dal prefetto dei cavalieri

C-77-143: ma essendosi avvicinato all’accampamento dei nemici, fu conosciuto da un prefetto di cavalleria

Cum fugientes hostes ad naves egisset, onustam navem dextra manu tenuit

C-84-153: avendo inseguito i nemici che fuggivano alle navi, tenne la nave con i denti fino all’ultimo

C-84-154: dopo aver inseguito i nemici che fuggivano alle navi, tenne con la mano destra la nave carica

C-84-155: avendo inseguito i nemici che fuggivano alle navi, tenne con la mano destra la nave carica

Num igitur censetis eum, cum aetate processiset, solitum esse salutare Lysanorum eum qui Aristides erat?

C-92-179: pensate dunque che lui, essendo avanzato in età, fu solito salutare Lisimaco?

C-92-181: lo considerate forse dunque che, essendo avanzato con l’età, fosse udito salutare chi fosse Aristide chiamandolo Lisimaco?

2. Mi soffermo ora sulla preferenza tra le due traduzioni, implicita o esplicita, per indicare un rapporto di dipendenza con valore di contemporaneità o anteriorità, e, nel caso di quest’ultimo, come il legame temporale non sia mantenuto nella lingua d’arrivo.

Mentre per la contemporaneità (espressa in latino con il congiuntivo presente o imperfetto) prevale la soluzione implicita rispetto all’esplicita, nel caso di un rapporto di anteriorità la differenza si appiana notevolmente, pur rimanendo il gerundio la tipologia più adottata: questo vanta 45 occorenze rispetto alle 38 dell’esplicita. È molto interessante notare come, quando nella frase introdotta da cum compare il congiuntivo al perfetto o piuccheperfetto, il rapporto di anteriorità non viene rispettato:

Ego cum vidissem indolem tuam, inieci manum

C-6-14: quando ho conosciuto il tuo carattere, ho posato le mie mani su di te C-6-15: io quando sperimento la tua indole, pongo le mani

Hux ex Asia Sulla decedens cum venisset, quamdiu ubi fuit, secum habuit Pomponium

C-9-16: quando poi giunse in Atene, mentre si ritirava dall’Asia, per tutto il tempo in cui rimase lì, tenne con sé Pomponio

C-9-18: allontanandosi Silla dall’Asia, quando venne lì, per tutto il tempo che vi trascorse, ebbe con sé Pomponio

C-18-5: e poiché tutta l’assemblea gli gridò contro, disse

C-18-43: e dato che l’intera adunanza lo sollevò in segno di approvazione, disse

Brutum et Cassium laudavisse dicor, quorum res gestas cum plurimi composuerint, nem sine honore memoravit

C-21-47: sono accusato di aver lodato Bruto e Cassio, le cui imprese, quando molti ne trattarono, nessuno le ricordò senza tributar loro rispetto

C-21-52: sono detto di aver lodato Bruto e Cassio, dei quali le imprese, sebbene le seppellissero, nessuno le ricordò senza orrore

Non eram nescius, Brute, cum, quae summis ingeniis exquisitaque doctrina philosophi Graeco sermone tractavissent

C-58-115: non ero ignaro, Bruto […] quando affidato alla lingua latina quella, della quale trattavano in lingua greca con sommi intelletti e l’eccellente dottrina dei filosofi

C-58-116: sapevo bene, Bruto, che scrivendo in lingua latina quelle cose che filosofi di grande intelligenza e di raffinata sapienza trattavano in greco C-58-117: sapevo bene, o Bruto, che poiché i filosofi di sommo ingegno e di raffinata cultura trattavano queste cose con la lingua greca

Manumisit utrumque illa, cum vitam ex illis accepisset in quos vitae necisque potestatem habuerat

C-62-118: quella li liberò entrambi, dato che riceveva la vita da coloro per i quali aveva potere di vita e di morte

C-62-119: quella liberò entrambi (l’uno e l’altro), dopo che riceveva la vita da quelli

Marcellus, cum tam praeclaram urbem vi copiisque cepisset, non putavit ad laudem populi Romani hoc pertinere

C-88-167: Marcello, poiché prese una tanto magnifica città con forza e truppe, non pensò che ciò si riferisse alla lode del popolo romano

Et Cloelia virgo, una ex obsidibus, cum castra Etruscorum forte haud procul ripa

Tiberis locata essent, frustrata custodes, dux agminis virginum inter tela hostium

Tiberim tranavit

C-90-170: e fanciulla Clelia, una degli ostaggi, dal momento che l’accampamento degli Etruschi era situato non lontano dalla riva del Tevere, illuse le sentinelle e Clelia comandante di una schiera di fanciulle passò a nuoto il Tevere tra i dardi dei nemici

C-90-171: e Clelia, la fanciulla, una tra gli ostaggi, dal momento che gli accampamenti degli Etruschi erano situati non molto lontano dalle rive del Tevere, elusa la vicinanza delle sentinelle

C-90-172: e Clelia vergine, sola dagli assedi, quando gli accampamenti degli Etruschi non erano lontani dal luogo della riva del Tevere, inutili le guardie, guida della schiera di fanciulle attraverso il complotto

C-90-173: e, la fanciulla Clelia, uno degli ostaggi, dato che gli accampamenti degli Etruschi si trovavano casualmente non lontano dalla riva del Tevere, elusa la vigilanza delle sentinelle, attraversò a nuoto il Tevere tra le frecce dei nemici

Num igitur censetis eum, cum aetate processisset, solitum esse salutare Lysanorum eum qui Aristides erat?

C-92-178: se lui ricordava, quando l’età avanzava che fosse Aristice, che era solito salutare Lisimaco?

C-92-180: forse dunque lo giudicate, poiché dato che l’età avanzava era solito salutare Lisimaco colui che era Aristice?

Relativamente, invece, alla preferenza di una subordinata esplicita rispetto a un’altra, è la sensibilità del traduttore, o talvolta il contesto, a indirizzarne la scelta: è innegabile che i due tipi di secondaria più utilizzati, causali e temporali,

sono quelli che capita più spesso di utilizzare nelle interazioni comunicative quotidiane.

Per la concessiva, invece, che vanta un ristretto numero di occorrenze, va notato che è costruita preferibilmente con il gerundio introdotto dalla congiunzione pur. Lo studente, cioè, tende a utilizzare «resa salvagente», che gli permette una soluzione rapida, con una scelta morfologica semplice (evita di mettere alla prova il suo dominio della morfologia verbale, modale e personale).

Secondo una considerazione globale, infine, ciò che risulta chiaro è come gli studenti, all’opera con un un codice linguistico che non appartiene loro, tentino di seguire la forma traspositiva più semplice, che permetta un risultato corretto, senza incorrere nel rischio di errori di quella che può essere definita traduzione «liberale».

Questo fa riflettere, quindi, su come venga percepita l’opera traduttiva da parte degli studenti: se come puro esercizio o come ricerca di senso, e quindi se come pratica «lessemica», volta dunque a tradurre singole parole, o come «sememica», che punta a restituire un senso globale dell’intero periodo.