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I SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI (SIT)

CAPITOLO 4: Un sistema informativo nella gestione della

4.2 I SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI (SIT)

La conoscenza del territorio è a monte di qualsiasi intento di pianificazione, progettazione e gestione delle opere infrastrutturali, al fine di sfruttare al meglio le risorse disponibili e soddisfare le esigenze della collettività.

I Sistemi Informativi Territoriali (SIT), derivati dagli anglosassoni Geographical Information System (GIS), sono sicuramente gli strumenti più moderni e adeguati per rappresentare e gestire in modo integrato le informazioni sui molteplici aspetti del territorio.

Un Sistema Informativo Territoriale può essere definito come un sistema integrato di risorse umane e tecnologiche capace di acquisire, elaborare ed associare dati relativi al territorio. Questo avviene sia sotto forma di rappresentazioni grafiche, sia mediante informazioni descrittive di tipo anagrafico ed alfanumerico.

Figura 4.2 – Struttura e finalità di un SIT.

Attraverso un SIT è possibile:

- associare e correlare dati, anche di diversa natura (geografici, alfanumerici e grafici) agli elementi presenti sul territorio;

- monitorare ed elaborare tali dati;

Il valore di tale strumento consiste nel fatto che esso non si presenta come un elaborato finito (ad esempio una carta topografica), ma piuttosto come una struttura dinamica aggiornabile con continuità. Grazie alla capacità di memorizzare e organizzare una gran mole di dati, i SIT si configurano come delle banche dati di notevole entità.

Il campo d’applicazione dei Sistemi Informativi Territoriali è estremamente vasto: va dall’urbanistica al traffico stradale, dall’attività edilizia alle reti tecnologiche, dalla geologia alla protezione civile, dall’ambiente alle attività socio- economiche, ecc. Anche se utilizzati prevalentemente per uno specifico scopo, essi non sono mai strettamente monotematici, proprio in virtù dell’importanza dei legami tra i vari aspetti del territorio. Con particolare riguardo a quest’ultimo punto si potrebbe dire che un Sistema Informativo Territoriale è dato dall’associazione e integrazione di più sottosistemi informativi congruenti per scala (comune rappresentazione cartografica di base) e contenuto informativo. Ciò richiede evidentemente il contributo congiunto di tutti gli Enti territoriali interessati.

Da quanto detto, appare evidente che un SIT deve essere progettato, seguendo delle fasi fondamentali:

- valutazione delle esigenze dell’Ente interessato alla conoscenza, alla pianificazione e alla gestione del territorio in esame;

- definizione degli obiettivi da realizzare;

- individuazione delle informazioni da rilevare, implementare ed aggiornare;

- definizione di un modello funzionale di SIT che risponda agli obiettivi prefissati e che sia facilmente gestibile dal personale preposto nell’Ente committente.

L’efficienza del sistema è da ricercare anche nell’entità della banca dati. L’aspetto più caratteristico di questo archivio è la georeferenziazione dei dati, che consiste nell’associazione degli stessi a un riferimento, cioè a un punto, una linea, un simbolo o un’area che hanno una precisa collocazione spaziale. Tale associazione tra le informazioni alfanumeriche e la cartografia viene effettuata secondo uno schema logico che permette l’interrogazione del sistema.

Mediante la definizione di un apposito SIT, che consenta di ottenere in tempo reale tutte le informazioni relative al patrimonio infrastrutturale e alle condizioni di esercizio, la gestione di una rete stradale e delle sue strutture annesse risulta evidentemente semplificata.

Il SIS è lo strumento di base per la realizzazione del CS reso obbligatorio dall’art.13 comma 6 del Nuovo Codice della Strada. Secondo tale norma ogni Ente proprietario di strade dovrà istituire e mantenere aggiornato il proprio Catasto in modo autonomo, ma con modalità univocamente determinate a livello centrale.

Il supporto cartografico è costituito da una cartografia numerica del territorio in esame, mentre i dati relativi alle infrastrutture sono contenuti in due archivi: un Database alfanumerico, che contiene i dati relativi alla rete e ai suoi elementi correlati, ed un Database grafico che ne contiene invece i disegni e la documentazione fotografica.

Il contenuto informativo del SIS dipende evidentemente dalla mole di dati archiviati e dal modo in cui sono organizzati, cioè posti in relazione tra loro mediante legami di natura spaziale, temporale, funzionale, ecc.

Il complesso dei dati, georeferenziati, fornisce le informazioni e costituisce la base per la definizione di un modello della rete stradale utile per monitorare tutte le caratteristiche strutturali e funzionali della rete stradale.

Il dettaglio delle informazioni deriva dal livello di gestione in cui si vuole utilizzare il SIS: è evidente infatti che, dalla pianificazione alla manutenzione, si richiede una precisione delle informazioni compatibile con gli obiettivi perseguiti.

E’ altresì evidente che, all’aumentare della scala, le informazioni diventano più particolareggiate e puntuali, passando dalla visualizzazione dell’assetto della rete stradale fino ad arrivare ai dettagli sugli elementi strutturali e di corredo. Sebbene, però, un sistema informativo permetta di visualizzare la rappresentazione in un qualsiasi rapporto di scala senza perdere le informazioni ad essa associata, non bisogna dimenticare che la cartografia numerica deriva da un rilevamento e che esso è stato effettuato ad una determinata scala. Per questo l’ingrandimento su rapporti di scala maggiori di quello del rilevamento potrebbero evidenziare delle carenze di particolari.

consortili, ecc.): tale rappresentazione, però, non sarà estesa a tutto il territorio, ma ristretta ad una fascia attorno alla strada, per tutta la lunghezza della stessa. Questa striscia di terreno dovrà essere sufficientemente ampia da inquadrare l’infrastruttura viaria nel contesto in cui si colloca, permettendo di cogliere le interferenze con le altre opere e l’impatto che provoca ai vari fattori ambientali.

La referenziazione alfanumerica delle entità grafiche dovrà avvenire per tutti gli elementi significativi della strada cioè geometria, traffico, incidentalità, percorribilità, ma anche per le opere che ne consentono l’esercizio quindi manufatti, arredo, strutture complementari.