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In w/o notice?? anche la simbologia ha un ruolo di non scarsa rilevanza. Nell'ambito dell'intera esibizione è fortemente presente il motivo dello smile. Non è solamente lo smile classico, sono presenti anche variazioni sul tema, ironiche e deformate. I primi ad essere notati sono i tre di grandi dimensioni sul telo dipinto, dei quali uno è il classico smile sorridente, mentre gli altri due presentano occhi a croce e uno addirittura fa una linguaccia e un occhiolino. Quando Kamenashi si infila la giacca, sulla schiena è ben visibile uno smile di paillettes, con cuori rossi al posto degli occhi, motivo ripreso più volte in dimensioni più

piccole sull'intero completo del performer. La scarsa discrezione di questi particolari dell'outfit spinge lo spettatore a notare anche controvoglia queste decorazioni.

La presenza così ingerente di un simbolo goliardico può essere a prima vista un messaggio legato all'intento ironico e parodistico della performance, nel corso della quale sono ben visibili nei punti in cui l'attenzione è focalizzata a seconda del momento. Nella prima parte dell'esibizione, quando lui scrive con la vernice spray sul telo, sono ben visibili sul lato destro. Quando poi Kamenashi si infila la giacca, lo fa voltato di spalle rispetto al pubblico, perché esso sia in grado di vedere al meglio lo smile ricamato sulla schiena. Sono poi presenti in piccole dimensioni per tutto l'arco della performance. Uno è sul tavolo da lavoro dove Kame sta disegnando. Uno è ricamato sui pinocchietti che indossa. Altri due sono sul petto della giacca e sul polso della manica destra e uno è sul cappello a cilindro che indossa poco prima di scomaprire dietro il telo bianco. Affiancati ad altri simboli, come quello della pace, stelline colorate, cuori, teschi in superdeformed, accentuano il carattere di leggerezza della performance, aggiungendo una nota infantile e naif, con un particolare richiamo all'estetica kawaii.

È importante notare come questa sia una delle rare occasioni in cui Kamenashi si serve di espedienti estetici provenienti dall'estetica kawaii dopo il debutto, dato che nell'ideare le sue performance, live e non, Kamenashi ricerca uno stile più sobrio e più improntato sulla resa di un'immagine adulta e sensuale, quasi perfetta nella sua erotica infallibilità. Bisogna aggiungere in proposito che l'immagine dell'intera band KAT-TUN è in questo senso atipica rispetto quelle generalmente costruite per i gruppi della Johnny's Entertainment. I KAT-TUN nacquero come la band di “ragazzi cattivi”. Più che sulla graziosità e sul modo dolce e gentile, si scelse di puntare sulla sensualità e su una plateale strafottenza che li rende simili ad una gang di teppisti o ad una rock band piuttosto che a un gruppo di idol. Quando infatti fecero il loro debutto nell'anno 2006 vennero lanciati con l'eloquente slogan “Wild and Sexy”.

Questi sono poi simboli semplici e dal significato immediato, non solo smile, ma anche cuori, stelle ed altri che sembrano rimandare al mondo delle emoticons, i simboli utilizzati all'interno delle conversazioni digitali come messaggi o email. Diventano quindi un simbolo dalla doppia valenza. Prima di tutto il fatto che gli abiti di Kamenashi, che sono di fatto di colori seriosi come nero, bianco e viola scuro, vengano decorati con immagini di questo tipo mette in risalto l'aspetto infantile del personaggio, sdrammatizzandone la tenuta e conferendole una nota umoristica. È poi anche possibile notare in questi simboli un rimando

alla cultura otaku, in quanto somigliano effettivamente ai simboli utilizzati all'interno di mail o chat. Rimandano ad una comunicazione telematica e mediata, che esclude totalmente il contatto fisico e il faccia a faccia con le altre persone. Una conversazione che, nel caso delle email, sembra cercare il contatto con gli altri ma che di fatto lo rifugge, divenendo allo stesso tempo simile ad un monologo, in quanto assume le caratteristiche di entrambe le modalità di conversazione, ma non coincide di fatto con nessuna delle due.104 Un tipo di conversazione

che è congenita al mondo degli otaku, dato che non presuppone necessariamente una vita sociale e può avvenire anche mentre si è soli nel proprio rifugio personale, costituito dai propri affetti e dai propri feticci.

In secondo luogo, non può non essere presa in considerazione un'evidente citazione del famoso simbolo legato al gruppo grunge Nirvana. Si tratta di un simbolo adottato dalla band all'inizio della loro carriera verso la fine degli anni ottanta. È ispirato al logo di uno strip club di Seattle di nome “Lusty Lady” e, pur non essendo mai stato utilizzato in copertine di album e singoli, è sempre stato legato alla band ed è stato utilizzato nel design di magliette e gadget ufficiali di concerti e manifestazioni legati alla band.105

Kamenashi ha dichiarato in più di un'occasione di ascoltare e di essere un grande estimatore dei Nirvana106 e, sebbene non ci sia prova certa dell'esattezza di questo

collegamento, non è affatto escluso che vi abbia fatto riferimento. Ciò è anche comprovato dal fatto che lo smile più simile a quello dei Nirvana è quello disegnato sulla maglietta che Kamenashi ha indosso nell'ultima parte dell'esibizione. È infatti disegnato in giallo su sfondo nero con la lingua fuori dalla bocca. Le uniche differenze con il simbolo originale sono gli occhi, che in questo caso non sono due croci, ma due tondi con una linea orizzontale a metà, come a voler sembrare rappresentare due occhi “assonnati”, un'espressione non molto differente dallo smile “ubriaco” ispirato dal logo del locale di Seattle. Un'altra differenza è il lato da cui sporge la lingua, destra nel caso del simbolo della band, sinistra nel caso di Kamenashi.

104SUGIYAMA LEBRA, Takie, The Japanese Self in Cultural Logic, Honolulu, University of Hawaii Press, 2004, cit., p. 203.

105http://www.famouslogos.us/nirvana-logo/

Va inoltre sottolineato che anche Tanaka nella performance precedente all'interno del concerto ha uno smile simile ma di colore nero ricamato sula schiena. Questo probabilmente a sottolineare un rapporto di continuità tra le solo performance e anche per creare una sorta di contrasto tra la roboante, aggressiva, quasi rozza, mascolinità di Tanaka e la mascolinità apparentemente timida e goffa portata sul palco da Kamenashi.