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w/o notice?? imbruttire l'artista senza avvisare

La performance di w/o notice?? è, come tutte le performance di Kamenashi, lunga e articolata in varie fasi sia prima che dopo l'esecuzione vera e propria del brano. Inizia con la proiezione di un video in bianco e nero, con una musica tipica che richiama chiaramente il sottofondo classico di un qualunque film muto anni '20, in cui Kamenashi è di spalle, seduto ad un tavolo pieno di oggetti: materiali da disegno, posacenere, bigiotteria e persino una cravatta rossa a pois. Del suo abbigliamento si notano per ora il gilet e la camicia bianca. Sul naso un paio di occhiali da vista. Su un foglio scrive con il pastello a cera le parole w/o

notice?? 予告もなしに?? (without notice?? Yokoku mo nashi ni??, Senza alcun preavviso??), il

titolo del solo che andrà ad eseguire e la sua traduzione in giapponese. Nel mentre giocherella con gli oggetti sparpagliati sul tavolo, si fuma un paio di sigarette, si toglie una scarpa, la annusa. In questa fase il tutto è riprodotto in modalità accelerata e col procedere della scenetta il bianco e nero si tinge gradualmente di colori ed il ritmo di riproduzione rallenta. Finita l'opera, si infila un dito nel naso, una volta estratto ne esamina attentamente il contenuto, dopodiché prende un fazzoletto dal tavolo, si soffia il naso e lo getta via. Il video si oscura, si accendono le luci sul palco. Kamenashi è seduto su una sedia da ufficio. Indossa la stessa tenuta del video, al collo ha la cravatta a pois. Vicino a lui un tavolo con dei tubetti di vernice spray e alle sue spalle è appeso un telo sul quale sono scritte le sue iniziali K.K., il titolo del brano w/o notice?? e simboli come smile, teschi e un simbolo della pace; nell'aria risuona ancora la musica del video. Muovendosi sulle ruote della sedia da ufficio, Kamenashi

si spinge verso la telecamera, arrivando a un primissimo piano. Dopo una prima timida occhiata incuriosita all'interno, si infila provocatoriamente un dito nel naso. Dopo averlo sfilato, ne fissa compiaciuto il contenuto per poi soffiarlo contro la telecamera. Ritorna poi verso il tavolo. Alzandosi, prende una bomboletta di vernice viola e si dirige al telo appeso. Sotto la scritta “w/o notice??” ne riscrive la traduzione in giapponese, dopodiché scrive le parole “I love 東京” (Io amo Tokyo) disegnando un cuore a vernice rossa al posto di “love”. Si rimette poi a sedere. Ha in mano una macchina fotografica, di cui si mette a guardare il contenuto, che viene mostrato al pubblico su uno schermo alle sue spalle. Tra alcune foto, anche molto ambigue, di lui e dei suoi compagni, compaiono anche le foto di una ragazza, di cui non si vede mai chiaramente il viso. Kamenashi inizia a sospirare e partono le prime note della base, mentre ancora nell'aria risuona la musica da film muto, che però sfuma subito dopo. La base si silenzia nuovamente, mentre nell'aria risuonano ora i passi di lui. Si ferma, accenna due passi di danza. Sul video compaiono due piedi con un paio si sandali evidentemente femminili illuminati da una luce rosea, che sembrano accennare due passi di risposta. Kamenashi si volge al pubblico, illuminato da una luce azzurra, mentre poco distante compare un alone di luce rosa simile a quello che illumina i piedi sullo schermo. Con le parole “Party time” e uno schiocco di lingua parte definitivamente la base. I passi di lui si alternano a quelli dei piedi di lei nel video, mentre i suoi occhi sono fissi sul cerchio di luce rosa sul palco come se lei fosse al suo fianco. Con la macchina fotografica fa uno scatto nella direzione dell'alone rosa, sullo schermo compare una sagoma rosa di donna. Kamenashi inizia a cantare, dirigendosi al centro del palco dove c'è una appendiabiti a cui è appesa una giacca che l'idol si infila. Si mette poi a ballare, sempre ammiccando all'alone rosa che si muove insieme a lui sul palco. Entra in scena un gruppo di Juniors che gli porge un bastone e un cilindro con cui l'idol continua a ballare. Alle loro spalle cala dal soffitto un secondo telo bianco, su cui l'alone rosa si posa delineando una silhouette di donna. Kamenashi sale le scale per raggiungere la parte superiore del palco dove sta il telo con la figura proiettata seguito dai Juniors e si infila dietro il telo, sul quale inizia ad essere proiettata anche la sua sagoma, illuminata da un alone azzurro, al fianco di quella femminile. Sempre da dietro il telo, Kamenashi lancia cappello, bastone, giacca e cravatta ai Juniors che li recuperano ad uno ad uno per poi ritornare sul palco, ora illuminato da una soffusa luce blu mentre il focus rimane sul telo dietro al quale i due ballano insieme. Il suono di una macchina fotografica accompagna alcune pose statiche dei due ormai innamorati e finalmente il telo cala. Dietro

non c'è nessuno. Le luci illuminano Kamenashi che si trova al centro del passaggio principale di fronte al palco, del tutto spogliato degli abiti di scena a parte i pinocchietti; al posto della camicia e del gilet indossa una maglietta nera con sopra uno smile. Alle parole “Please kiss me!” riprende a cantare l'ultimo ritornello, dando fine alla performance.

Questa di w/o notice?? può essere considerata una delle performance più coraggiose di Kamenashi, se non la più inusuale e azzardata. Si tratta infatti della prima performance in cui questo artista propone un'immagine di se stesso in cui non è la sensualità il primo canale di comunicazione tra l'idol e il pubblico. Al contrario, si presenta con un aspetto decisamente “imbruttito”, con occhiali da vista e una tenuta con gilet e pinocchietti neri, decorati con paillettes ipercolorate che rendono la sua immagine inelegante. Ad accentuare questo aspetto è l'atteggiamento goffo, impacciato, a tratti asociale e maleducato che mima sul palcoscenico, in totale contrasto con il fare sensuale, ammiccante e provocatorio che è da sempre un marchio di fabbrica delle sue performance. Lui sin dai propri esordi, approfittando dell'immagine della sua band, ha sempre adottato un atteggiamento dalla rigida costruzione perfezionista, mentre il principio secondo il quale elaborare la propria persona è quello della bellezza leggiadra e intatta dalle sbavature della fallibilità. In questa sua performance sembra voler ingaggiare una sfida con se stesso e con il suo pubblico: è la sensualità della persona di Kamenashi sul palco così potente da andare oltre i limiti di un palese imbruttimento fisico e comportamentale?

Bisogna innanzitutto sottolineare che la performance di Kamenashi si svolge dopo una performance di Tanaka Kōki. La sua canzone si intitola PARASITE e la performance è segnata da un'immagine di mascolinità roboante e aggressiva e quasi violenta, in cui il performer incarna il classico bullo da strada. Arriva sul palco in moto, prende a calci una cassa acustica e si strappa la maglietta. La performance di Kamenashi si pone in diretto contrasto con questa, proponendo un'immagine virile molto più pacifica e innocua, ovvero l'antitesi di quella proposta prima da Tanaka. La melodia stessa è totalmente opposta alla precedente. Mentre il sound della performance di Tanaka è un rock metal dal sound potente, in cui il suono vibrante della chitarra si mischia al rombo della motocicletta, quella di Kamenashi ha una melodia leggera, dal gusto R&B e dal ritmo vivace ma non aggressivo.

A questo proposito è doveroso aggiungere che all'interno dei concerti di idol c'è spesso una strutturazione della scaletta in modo da creare un'alternanza tra le solo performance così che ad una performance dai toni particolarmente forti, o perché punta sulla sensualità o

perché punta sull'aggressività come quella di Tanaka, ne segue sempre una dai toni blandi e sobri o comunque in grado di sdrammatizzare l'atmosfera creata dalla precedente. Viceversa, se la performance precedente è molto sobria e di gusto classico, ne segue una più aggressiva e che propone una mascolinità più impetuosa sul palco, in grado di vivacizzare il momento di calma piatta. Si tratta quindi di una sequenza non casuale in cui la singola performance mette in risalto le peculiarità di quella precedente o di quella seguente. Si viene a creare un gioco di contrasti atto anche a far risaltare le personae degli idol sul palco, che raramente eseguono performance che esulino dallo stile personale connaturato al singolo membro come performer, indipendentemente da quello generale della band.