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Solar walls

Nel documento 31- LIBRO EFFICIENZA ENERGETICA ENEA (pagine 145-149)

Schede di approfondimento su tecnologie ed interventi di risparmio energetico

Unità 10.3.7: Solar walls

Un solar wall è un collettore solare, registrato e brevettato internazionalmen- te, per il riscaldamento dell'aria, ideato ed ampiamente sperimentato in Nord America.

È costituito da un rivestimento esterno realizzato in materiale metallico (pre- valentemente in colori scuri), progettato per riscaldare l'aria esterna. Può essere applicato a pareti esistenti e collegato alla maggior parte dei sistemi di ventilazione eventualmente già presenti. Consiste in un rivestimento appli- cato sulle mura perimetrali maggiormente esposte all'azione dei raggi solari, riscaldando l'aria esterna da immettere nel fabbricato anche in giornate nuvo- lose. La superficie è cosparsa di minuscoli fori che consentono all'aria di flui- re liberamente assorbendo tutto il calore solare irradiato dalla lamiera di allu- minio. L'aria riscaldata sale lungo l'intercapedine fino in prossimità del tetto dove vengono installati a distanze regolari dei ventilatori, il cui compito è quello di convogliare l'aria esterna nel sistema, dotati di valvole modulatrici di tiraggio e di ricircolo, di sensori e regolatori della temperatura dell'aria, non- ché di condotti che distribuiscono l'aria riscaldata dal sole. L'impianto di distri- buzione dell'aria recupera il calore stratificato che si forma a soffitto generan- do correnti di convezione naturale all'interno dell'edificio che convogliano il calore verso la zona che si vuole riscaldare.

Vantaggi ambientali:

Questo sistema permette di riscaldare ambienti con notevoli risparmi di ener- gia annullando i consumi di combustibile (es. metano o gasolio) per i mesi pri- maverili e autunnali e diminuendoli nel periodo più freddo.

Utilizzatori finali:

Questa tecnologia trova la sua applicazioni in aziende che effettuano l'essic- camento di prodotti alimentari in particolare:

Fonte

"Isolamento cassonetti degli avvolgibili". Schede ENEA per l'efficienza ener- getica.

• riso;

• frutta secca (es. noci, nocciole, ecc); • caffè;

• te; • spezie.

Lezione 10.4:

Tecniche di edilizia sostenibile: riciclaggio di materiali edili per demoli- zione selettiva

La lezione seguente presenta una metodologia per la rimozione progressiva e la differenziazione per tipologia, dei materiali edili derivanti da demolizione e in vista del loro riciclo, riuso o smaltimento.

Descrizione

In Italia la tecnica di demolizione più diffusa è quella "tradizionale" che viene effettuata con l'ausilio di mezzi meccanici quali escavatori, frantumatori, mac- chine con bracci telescopici attrezzabili con pinze, pale idrauliche e cesoie, e che consente di separare tre tipi di materiale:

• legno;

• ferro e calcestruzzo combinato con laterizio; • altro.

Una nuova tecnica che negli ultimi tempi si sta diffondendo nel nostro Paese è quella della demolizione selettiva, tecnica già sperimentata e consolidata in altri Paesi europei. Questa tecnica viene eseguita con le stesse attrezzature impiegate per la demolizione tradizionale e con l'aggiunta di un martello pneumatico e una minipala per effettuare una vera e propria decostruzione, che parte dalle coperture fino alle fondazioni. Le migliori esperienze di demo- lizione selettiva realizzate con successo nel mondo suggeriscono il metodo più efficace da seguire, ossia separare e poi stoccare i materiali operando la demolizione in quattro fasi successive:

• materiali e componenti pericolosi: per evitare di provocare inquinamenti e per proteggere gli operatori del cantiere dal rischio di manipolare in modo improprio sostanze nocive, prima di tutto è indispensabile verificare se nell'e- dificio sono presenti materiali e componenti pericolosi (es: materiali conte- nenti amianto, interruttori contenenti PCB ecc.). Una volta identificati e loca- lizzati questi materiali, si procederà a bonificare l'edificio, rimuovendoli e quindi smaltendoli nel rispetto delle modalità previste dalle specifiche norme; • componenti riusabili: dopo la bonifica dagli eventuali materiali pericolosi, si passerà allo smontaggio di tutti quegli elementi che possono essere impie- gati di nuovo. In molti casi, mattoni, tegole, travi, elementi inferriate e para- petti, serramenti ecc., se smontati con cura e senza essere danneggiati, pos- sono essere riutilizzati. Riutilizzati tali e quali, oppure, dopo semplici tratta- menti (pulitura, revisione del funzionamento, riparazione, verniciatura) che li adattano al nuovo utilizzo;

• materiali riciclabili: una volta asportati i materiali pericolosi e i componen- ti riusabili, si può continuare il lavoro demolendo la parti di edificio costituite da materiali o aggregati riciclabili. Riciclabili significa che questi materiali, sot- toposti a trattamenti adeguati, possono servire a produrre nuovi materiali, con funzioni ed utilizzazioni anche diverse da quelle dei residui originari. Ad esempio frammenti e macerie di laterizi o calcestruzzo, anche misti, che a

Fonte

seguito di frantumazione, miscelazione, vagliatura o altri trattamenti costitui- scono materiali idonei alla realizzazione di rilevati, re-interri, riempimenti,sot- tofondazioni. Oppure residui di legno che triturati, essiccati e incollati in impianti industriali idonei possono trasformarsi in pannelli di truciolare; • rifiuti non riciclabili: tutto quello che resta dopo le selezioni è l'insieme di quei materiali che tecnicamente o economicamente (o per la eventuale pre- senza di elementi estranei o eterogenei) non è possibile valorizzare. Materiali che quindi devono necessariamente essere avviati allo smaltimento.

L'utilizzo della tecnica della demolizione selettiva consente di produrre una minore quantità di rifiuti aumentando la frazione di scarti recuperabili, inoltre con- sente di ottenere un'ulteriore separazione dei vari tipi di materiali riciclabili, quin- di di ottenere frazioni mono-materiali adatte al trattamento in appositi impianti di riciclaggio che consentono la valorizzazione degli scarti come materie prime secondarie. La demolizione selettiva comporta, però, dei costi aggiuntivi rispet- to alle tecnologie di demolizione tradizionali, stimati circa dal 10% al 20%.

Figura. Schema per la demolizione selettiva.

Vantaggi ambientali

I vantaggi ottenibili dalla demolizione selettiva riguardano più fronti:

• l'incremento netto della quantità e della qualità dei materiali da avviare ai rispettivi processi di riciclaggio, con risparmio di materie prime vergini che, nel caso della frazione litoide, sono anche risorse limitate;

• la riduzione delle emissioni nocive nel suolo derivanti dal deposito di mate- riale non completamente inerte sul territorio secondo la prassi del riutilizzo delle macerie per riempimenti.

La demolizione selettiva, consente di recuperare materiale omogeneo di qua- lità elevata come materia prima, inoltre può contribuire a ridurre i casi di recu- peri di scarsa qualità e dubbia sicurezza per l'ambiente, quale quello dei riempimenti che, a fronte di un grosso abbattimento dei costi, generano potenziali emissioni nel suolo provenienti dai contaminanti presenti.

Utilizzatori finali

• imprese edili che operano nel settore edile

Fonte

"Isolamento cassonetti degli avvolgibili". Schede ENEA per l'efficienza ener- getica.

Nel documento 31- LIBRO EFFICIENZA ENERGETICA ENEA (pagine 145-149)