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Capitolo 2: Primi passi verso Enterprise Risk Management

2.2 Rischio come opportunità: verso un’ottica integrata

2.2.1 Non solo risk hedging: creazione di valore dal rischio

Il cuore del processo di risk management è il trattamento del rischio , che non consiste 89

solo nell’eliminazione o la riduzione del rischio, ma è il più ampio insieme delle decisioni volte a modificare il profilo di rischio aziendale . Come è stato precedentemente 90

riportato infatti, dal momento che il risk hedging non è sempre la scelta ottimale e può in alcuni casi distruggere valore, l’impresa dovrebbe decidere quali rischi coprire e quali invece evitare o accettare sulla base degli obiettivi strategici prefissati e sul proprio livello di tolleranza al rischio. Le tecniche di gestione del rischio possono essere utilizzate ex ante, e quindi secondo un’ottica di prevenzione, tanto quanto con lo scopo di minimizzare le perdite subite in occasione dell’evento, in un’ottica ex-post.

Seguendo il processo illustrato da Shimpi (2001) e ampliato da Damodaran et al. (2016), è possibile dire che l’impresa, nel momento in cui si trova a scegliere il trattamento del rischio più adeguato, segue una scala di intensità che va dalla non assunzione del rischio fino alla ritenzione senza copertura. In questo senso, dopo aver deciso consapevolmente di correre il rischio, l’impresa deve scegliere come trattarlo: può quindi considerare una politica di Risk Mitigation prima di lanciarsi completamente in una politica di copertura o di accettazione totale. Avendo inoltre più volte rimarcato l’importanza della visione del rischio come un qualcosa di positivo da sfruttare per perseguire l’obiettivo di creazione del valore, si aggiunge alle politiche di gestione tradizionali anche quella alternativa di Risk Increasing (Fig. 2.2).

Si tratterà in dettaglio l’intero processo di risk management nel paragrafo 2.3

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Floreani, A. (2004). Enterprise Risk Management. I rischi aziendali e il processo di risk management (ISU, Università

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Figura 2.2: Processo di trattamento del rischio

Fonte: elaborazione personale

Risk Avoidance

Tale politica di gestione del rischio viene implementata quando l’impresa, dopo un attento processo di valutazione , ritiene che il rischio generato dal progetto in questione sia 91

inadeguato, decidendo quindi di non dare seguito al progetto, evitando in questo modo l’incertezza che ne consegue.

Alla base di tale politica la volontà di preservare il valore d’impresa: si tratta di progetti per i quali il costo della copertura sarebbe superiore al valore generato con il progetto, con la conseguente distruzione del valore . 92

In altre parole quindi, un rischio viene evitato nel momento in cui l’impresa qualifica un’attività come troppo rischiosa da intraprendere, il che la porta ad abbandonare il progetto. Occorre evidenziare che l’espressione “troppo rischiosa” non ha una valenza assoluta, ma al contrario è profondamente legata alle politiche di governance specifiche di quell’impresa: il management deve essere in grado di tracciare la linea di separazione tra rischio accettabile e non accettabile, da cui deriva che quello che può essere un progetto

che si discuterà ampiamente nel paragrafo 2.3

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Damodaran, A., & Roggi, O. (2016). Elementi di finanza aziendale e risk management. La gestione d'impresa tra valore e

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rischio. Maggioli Editore

Risk Avoidance

Risk Acceptance Risk Mitigation

Risk Hedging

Risk Retention Risk Increasing

rischioso per un’impresa potrebbe non essere affatto considerato come tale da un’altra. Tale questione sarà comunque oggetto di ampia discussione nei successivi paragrafi.

Risk Mitigation

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Le tecniche di riduzione del rischio note come Risk Mitigation consentono di agire sul downside risk sono attraverso un’adeguata politica di diversificazione del portafoglio degli investimenti. L’obiettivo di questa azione è quello di ridurre il più possibile il rischio ritenuto utilizzando l’abbattimento del rischio specifico sostenuto da soggetti che 94

investono in attività non correlate tra loro . 95

Tra le tecniche di Risk Mitigation rientrano anche le attività di prevenzione e di controllo della perdita legata all’accadimento dell’evento rischioso: l’una cerca di ridurre la probabilità che un’evento accada o l’intensità con gli si manifestano le sue conseguenze, agendo quindi ex-ante; l’altra cerca invece di ridurre l’intensità della perdita una volta che l’evento si è realizzato, in un’ottica ex-post, andando ad incidere sugli effetti economico- finanziari.

Risk Hedging

Una possibile strategia di gestione del rischio è quella già discussa nel paragrafo precedente, la quale permette all’impresa di coprirsi dal rischio trasferendolo ad altri soggetti attraverso l’acquisto di polizze assicurative o contratti a termine che possano ridurre la variabilità dei flussi di cassa . Questa tipologia di gestione del rischio per tale 96

peculiarità è anche nota come Risk Transfer, dal momento che il rischio viene comunque assunto, ma trasferito a soggetti terzi.

Risk Retention

Con Risk Retention si intende la decisione dell’impresa di assumere in toto il rischio e mantenerlo al suo interno, senza realizzare alcuna attività di gestione effettiva. Solitamente

In letteratura con Risk Mitigation viene espresso il più ampio concetto del processo di Risk Treatment: si vedano

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Hubbard (2009) e Aabo (2010)

Essendo questo l’obiettivo principale di tale politica, il Risk Mitigation è anche noto in letteratura come Risk Reduction:

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si veda titolo di esempio Shimpi (2001)

Damodaran, A., & Roggi, O. (2016). Elementi di finanza aziendale e risk management. La gestione d'impresa tra valore e

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rischio. Maggioli Editore

Damodaran, A., & Roggi, O. (2016). Elementi di finanza aziendale e risk management. La gestione d'impresa tra valore e

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tale politica gestionale ha per oggetto da una parte quei rischi che, in seguito all’attività di identificazione e valutazione, sono volontariamente assunti dal management; dall’altra parte, i rischi non conosciuti e non conoscibili, per i quali non è possibile assumere consapevolmente alcuna decisione.

Come conseguenza, tutti i rischi che non sono evitati o gestiti con politiche alternative, sono automaticamente accettati nella loro interezza e vanno a formare quello che è il rischio d’impresa “residuo”. Il rischio residuo è il rischio che rimane dopo che sono state implementate le decisioni afferenti al processo di risk treatment e l’esposizione viene accettata perché coerente con il livello di risk tolerance dell’impresa.

Risk Increasing

Tale politica di gestione del rischio è profondamente ancorata allo sfruttamento delle opportunità di un evento rischioso. In questo caso l’esposizione al rischio viene aumentata: tale decisione può scaturire dalla volontà di sfruttare il potenziale rendimento offerto dall’implementazione di una determinata attività.

Nel processo decisionale riguardante la politica di trattamento da adottare, l’impresa dovrebbe considerare i costi e i benefici associati a ciascuna risposta al rischio. Il costo dell’alternativa può dipendere non solo dai costi diretti legati all’implementazione della scelta, come tempi e sforzi, ma anche dai costi indiretti, quali il costo-opportunità di aver deciso di adottare una politica piuttosto che un’altra. I benefici associati coinvolgono invece una valutazione più soggettiva legata al contesto di applicazione della politica e alla realizzazione degli obiettivi preposti . 97

Di conseguenza, la decisione di evitare di correre un rischio deve essere una scelta consapevole e strutturata dell’impresa, la quale dipende dalle specifiche caratteristiche dell’ambiente interno ed esterno alla stessa. Tuttavia, per poter conseguire l’obiettivo finale di creazione e massimizzazione del valore, l’impresa deve essere in grado di identificare le situazioni in cui correre il rischio è la politica ottimale da perseguire attraverso una duplice finalità: minimizzare il downside risk da un lato e sfruttare l’upside risk dall’altro.

Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO), 2004. Enterprise Risk Management—

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