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Capitolo 4: ERM, Corporate Governance e Firm Risk-Taking in Europa…

4.3 Analisi dello scenario europeo: campione, metodologia e

4.3.4 Variabili di controllo

Il grado di Firm Risk-Taking e l’efficacia di ERM vengono definite variabili dipendenti endogene, vale a dire che il loro valore, indicatore, rispettivamente, del livello di rischio assunto dall’impresa e dell’efficacia del processo, viene influenzato da molteplici caratteristiche specifiche dell’impresa, interne o esterne.

Le caratteristiche della Corporate Governance, della struttura proprietaria e degli auditors che si vanno a studiare in quest’analisi costituiscono solo una parte della totalità dei fattori

Il database ORBIS fa una distinzione chiara tra partecipazione diretta e totale: la partecipazione diretta è definita come il

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legame che indica che A possiede una certa percentuale di B (20%); la partecipazione totale invece è la somma della partecipazione diretta e indiretta detenuta da A. Ad esempio, A possiede direttamente il 20% di B e indirettamente il 40% di C, ossia A possiede il 100% di D che a sua volta possiede il 60% di C: la partecipazione totale detenuta da A è il 60%.

che possono in qualche modo influire sul livello di efficacia di ERM, così come si può dire per l’implementazione del processo e il grado di Firm Risk-Taking: in questo senso, non è possibile prescindere dalla considerazione di altre caratteristiche determinanti, in ragione della distorsione che ne risulterebbe.

Per questo motivo, si parla di variabili di controllo quando si includono nello studio alcune variabili correlate che controllano per fattori causali omessi nell’analisi, ossia per quelle variabili indipendenti non considerate nello studio ma che possono avere un effetto causale diretto sulla variabile dipendente . 260

In merito allo studio presente, le variabili di controllo utilizzate sono: Leverage, Size, Paese, Opportunità di crescita . 261

Leverage

Si intende il livello di indebitamento dell’impresa, misurato come il rapporto tra i debiti a lungo termine e il valore di mercato dell’equity, approssimazione dei costi d’agenzia esistenti tra l’azienda e i suoi obbligazionisti . Lo studio empirico condotto da Pagach 262

and Warr (2011) mostra che le imprese con un alto livello di indebitamento sono più propense a implementare ERM, mentre Liebenberg and Hoyt (2003) hanno trovato che le aziende che avevano nominato un CRO (proxy dell’adozione di ERM) erano più indebitate.

Size

La dimensione dell’impresa è misurata dal logaritmo dei total asset. Quando un’impresa è più grande, la minaccia incombente degli eventi muta per natura, tempistiche, misura ed effetto, con la conseguenza che aumenta la necessità di implementare tecniche sempre più efficaci di gestione integrata dei rischi aziendali. Per questo motivo, imprese più grandi

Ad esempio, si controlla per quelle caratteristiche dell’impresa che negli studi accademici precedenti sono risultare essere

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associate con le attività di risk management e con il Firm Risk-Taking.

Inizialmente si era ritenuto interessante includere nell’analisi i diversi settori di operatività delle imprese, al fine di

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indagare se l’appartenenza a un settore piuttosto che ad un altro avesse un effetto sulla decisione di implementare ERM e sul grado di efficacia del processo, coerentemente con la letteratura di riferimento. Tuttavia, la decisione di non integrare la variabile del settore nell’analisi muove da due considerazioni: in primo luogo, la maggior parte della letteratura studia la relazione tra l’appartenenza al settore finanziario e ERM, senza entrare nel merito delle possibili differenze che sorgono dall’operare all’interno di un settore non finanziario; in secondo luogo, i settori rappresentati nel campione non sono rappresentativi dell’intera popolazione, così come l’adozione di ERM per settore, per cui la loro inclusione nel modello avrebbe prodotto un risultato distorto.

Desender, K.A., & Lafuente, E. 2009. The Influence of Board Composition, Audit Fees and Ownership Concentration

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on Enterprise Risk Management. Working Paper. Autonomous University of Barcelona and Centre for Entrepreneurship and Business Research (CEBR)

sono più avvantaggiate nell’implementazione di ERM in ragione della maggiore quantità di risorse a loro disponibili . A supportare tale affermazione, gli studi di Beasley et al. 263

(2005) e Desender (2009) mostrano che esiste una relazione positiva tra la dimensione dell’impresa e l’adozione delle pratiche di ERM.

Paese

La residenza dell’impresa in un determinato Paese può influenzare la decisione di adottare ERM, in ragione della presenza di leggi e regolamenti pubblicati dagli organismi istituzionali nazionali che impongono dei requisiti da rispettare in relazione alle scelte di Corporate Governance, le quali a loro volta influenzano i processi organizzativi aziendali e quindi le scelte in merito a ERM. In particolare, sebbene nel campione in esame tutti i Paesi rappresentati abbiano pubblicato un Codice di Corporate Governance, i Paesi del Nord Europa sono quelli che hanno istituito un numero maggiore di governance codes . 264 265

La variabile di controllo relativa al Paese è una dummy che acquisisce un valore pari a 1 se le imprese hanno sede in Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Norvegia, Svezia o Finlandia; 0 altrimenti.

Opportunità di crescita

Liebenberg and Hoyt (2003), Beasley et al. (2008) e Gordon et al. (2009) ipotizzano che ERM è particolarmente importante per le imprese che affrontano una crescita significativa: tali imprese affrontano maggiori incertezze e necessitano un più efficace processo di risk management finalizzato sia a controllare il rischio a cui sono soggette sia ad includere il profilo di rischio delle opportunità di crescita nei processi organizzativi di decision-making . 266

Le opportunità di crescita costituiscono l’ultima delle variabili di controllo utilizzate, la quale viene misurata attraverso la crescita media annua dei ricavi degli ultimi 3 anni

Colquitt, L., R.E. Hoyt, and R.B. Lee. 1999. Integrated risk management and the role of the risk manager. Risk

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Management and Insurance Review, 2, 43–61

Secondo Thomsen et al. (2008), i codici di Corporate Governance pubblicati dai Paesi Scandinavi (Danimarca,

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Norvegia, Finlandia e Svezia) sono piuttosto omogenei tra di loro, tanto che spesso si parla di Nordic Governance. Oltretutto, nel 2015 è stato pubblicato il Nordic Corporate Governance Code, a sottolineare l’unicità della visione in merito ai principi di good Corporate Governance della Scandinavia.

Cuomo, F., Mallin, C., & Zattoni, A. (2016). Corporate governance codes: A review and research agenda. Corporate

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governance: an international review, 24(3), 222-241.

Paape, L. and Speklé, R.F. (2012), “The adoption and design of enterprise risk management practices: an empirical

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(2014-2016), il cui punteggio è pari a 1 se la crescita è inferiore al 10%; a 2 se la crescita è compresa tra il 10 % e il 25%; a 3 se la crescita supera il 25% . 267

La maggior parte delle imprese sia nel campione esteso (il 75%) sia in quello ridotto (l’81%) hanno registrato una crescita inferiore al 10% (come si evince dai relativi dati nella Tabella 4.2a e Tabella 4.2b).