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ALLUVIONE 31 OTTOBRE – 02 NOVEMBRE 2010

4.3. Sondaggi geognostici

Come già accennato in precedenza, di fondamentale importanza si è rivelata l’osservazione e la descrizione di carotaggi che hanno permesso di delineare la successione stratigrafica delle valli d’interesse, nonché di poter effettuare le correlazioni stratigrafiche tra le valli e la pianura veneta antistante.

In particolar modo, in accordo con la Direzione Difesa del Suolo della Regione Veneto, si è avuta la possibilità di poter analizzare i sondaggi geognostici eseguiti per la realizzazione del progetto definito delle casse di espansione ad uso dei torrenti Tramigna, Alpone, Chiampo-Agno-Guà.

Nel dettaglio, si è avuto accesso a:

 n. 7 sondaggi geotecnici a carotaggio continuo (denominati MTC-S1, MTC-S2, MTC-S3, MTC-S4, MTC-S5, MTC-S6, MTC-S7) effettuati dalla Ditta “Georicerche s.r.l.” ed eseguiti a supporto del progetto di realizzazione di un opera d’invaso sul Torrente Alpone, in località “Colombaretta”, nel Comune di Montecchia di Crosara (VR) . I lavori di carotaggio sono iniziati in data 26 febbraio

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2013 e si sono conclusi in data 24 aprile 2013. Le carote sono state deposte dalla Ditta in apposite cassette catalogatrici di p.v.c. contenenti ognuna 5 m di carotaggio e trasportate presso il magazzino della Protezione Civile di Monteforte d’Alpone. Qui, ove le cassette sono state riposte, per cortese autorizzazione della Ditta medesima e del responsabile della Protezione Civile di Monteforte, le cassette catalogatrici sono state riaperte dallo scrivente e, con il supporto del Relatore o del dott. Sandro Rossato, sono state debitamente nominate con la sigla “MTC (MonTecchia di Crosara)”, pulite dallo strato superficiale di alterazione, fotografate, descritte e campionate.

 n. 10 sondaggi geotecnici a carotaggio continuo (denominate S1, VTR-S2, VTR-S3, VTR-S4, VTR-S5, VTR-S6, VTR-S7, VTR-S8, VTR-S9,VTR-S10) effettuati dalla Ditta “Vicenzetto s.r.l” nell’area interessata dalla progettazione definitiva del bacino di laminazione del torrente Tramigna in località S. Lorenzo nel comune di Soave (VR), nel periodo Febbraio-Marzo 2013. I sondaggi sono stati riposti dagli operatori in cassette catalogatrici di p.v.c. contenenti ognuna 5 m di carotaggio e trasportate presso il magazzino di Villa Estense (PD), di proprietà della Ditta ove, su cortese permesso della medesima, sono state riaperte dallo scrivente e, con il supporto del Relatore o del dott. Sandro Rossato, debitamente nominate con la sigla “VTR (Val TRamigna)”, pulite dallo strato superficiale di alterazione, fotografate, descritte e campionate.

 n. 9 sondaggi geotecnici a carotaggio continuo (MTB 1, MTB 2, MTB 3, MTB 4, MTB 5, MTB 6, MTB 7, MTB 8, MTB 9) realizzati dalla medesima Ditta “Vicenzetto s.r.l.” nell’area interessata dalla progettazione definitiva dell’espansione e miglioramento del bacino di laminazione presso Montebello Vicentino ad uso del torrente Chiampo, Agno-Guà, nel periodo aprile maggio 2013. I sondaggi sono stati riposti dagli operatori in cassette catalogatrici di p.v.c. contenenti ognuna 5 m di carotaggio e trasportate presso il magazzino di Villa Estense (PD), di proprietà della Ditta ove, su cortese permesso della medesima, sono state riaperte dallo scrivente e, con il supporto del Relatore o del dott. Sandro Rossato, sono state debitamente nominate “MTB (MonTeBello)”, pulite dallo strato superficiale di alterazione, fotografate, descritte e campionate come descritto ora.

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DESCRIZIONE STRATIGRAFICA E SEDIMENTOLOGICA

Inizialmente si è proceduto alla pulizia delle carote utilizzando palette da stucco allo scopo di poter togliere i primi centimetri di sedimento alterato, con l’obbiettivo di raggiungere la zona centrale della carota non ancora soggetta ad alterazione per esposizione all’aria. La scelta dell’ausilio di palette da stucco per la pulizia della carote, e non del classico e più comune filo in acciaio armonico, deriva dal fatto che i sondaggi sono stati conservati in magazzini senza opportuna protezione dalle intemperie del momento, favorendo il processo di indurimento della carote per disseccamento delle argille. Inoltre i sondaggi sono stati analizzati in un tempo successivo rispetto alla loro estrazione dal suolo, dando così modo ad esse di seccarsi. Di conseguenza, il filo in acciaio armonico non sarebbe risultato idoneo all’asportazione del primo strato d’alterazione. Successivamente, si sono scattate le fotografie che, in prima istanza sono state eseguite sull’intera cassetta catalogatrice e poi ad ogni metro, scattando una foto ogni 30 cm circa.

Consegue la descrizione della carota, la quale è stata eseguita prima in dettaglio, cercando di procedere per intervalli che sembravano avere caratteristiche omologhe, e successivamente si è proceduto a fare un resoconto generale dell’intero sondaggio, corredando la descrizione con il disegno a mano delle stratigrafie nel quale venivano ed essere evidenziate tutte le caratteristiche riportante anche nella descrizione. Tra le varie proprietà descritte si ricordano la tessitura, il colore, la struttura, la consistenza, il grado di consolidazione, l’effervescenza, le geometrie sedimentarie, gli orizzonti pedologici, il contenuto paleontologico animale e vegetale. Inerentemente la stima percentuale delle diverse categorie di sedimento riconosciute durante l’analisi del sondaggio, come il riconoscimento della presenza di limo o argilla, essa è stata condotta attraverso la manipolazione dei sedimenti inumiditi (plasticità, adesività) (Sanesi, 1977; Cremashi & Rodolfi, 1987).

L’effervescenza, che serve a rivelare i tenori di carbonati presenti nel sedimento, è stata distinta in quattro gradi di effervescenza ed è stata valutata con l’utilizzo dell’Acido Cloridrico (HCl) diluito al 10% e misurata sugli intervalli stratigrafici che si sono riconosciuti in fase di descrizione.

Per quanto concerne i colori dei sedimenti, essi sono stati stimati solo dove l’avanzato stato di ossidazione ancora lo permetteva, con l’ausilio dell’apposita tavola cromatica di riferimento prodotta dalla Munsell Color Company (1996). Per

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la descrizione di questa proprietà sono stati considerati sedimenti umidi osservati alla luce non diretta del sole, quando presente.

Oltre a queste proprietà fisiche sono state descritte, quando possibile, le percentuali di abbondanza, le dimensioni e i colori di eventuali elementi pedologici quali screziature, noduli di ossidi, concrezioni carbonatiche e patine. Si sono poi descritti i resti vegetali e paleontologici, generalmente rappresentati da frammenti di gusci di gasteropodi esclusivamente continentali.

Per quanto riguarda i campionamenti eseguiti, essi sono stati raccolti laddove nel carotaggio si presentava un intervallo di sedimento organico, o sufficientemente ricco in materia organica, allo scopo di poterlo sottoporre a datazione col radiocarbonio. Solo in un secondo momento, di tutti i campioni raccolti e adeguatamente conservati, si è scelto quali destinare a datazione presso il laboratorio Ion Bean Laboratory dell’EHT di Zurigo (Svizzera) con l’obbiettivo di inserire all’interno della scala temporale l’evento significativo individuato dalla descrizione.

Una volta raccolti tuti questi dati, si è proceduto alla trascrizione delle descrizione e al rielaborazione del disegno dei log stratigrafici con l’ausilio del software Adobe Illustrator CS5; si sono realizzati i log stratigrafici con colonnine di 5 m e, al termine di tutto, si è creato il log stratigrafico complessivo del carotaggio.

Si ritiene ora indispensabile precisare che tale procedimento di analisi dei sondaggi non è stato possibile applicarlo a tutte le carote qui riportate. Ci si riferisce al caso specifico ai sondaggi di Montebello Vicentino (MTB) e Soave (VTR).

Per i carotaggi di Montebello Vicentino, le modalità di descrizione rispecchiano quelle già discusse in precedenza solo per un numero relativamente ristretto di carote. Di fatto le caratteristiche proprie delle medesime (costituite in stragrande maggioranza da ghiaia) e le cattive condizioni metereologiche del giorno prescelto per l’analisi delle suddette (si ricorda che le carote erano all’aperto senza possibilità di protezione) ha indotto la scelta di aprire comunque tutte le cassette catalogatrici e di operare con una descrizione dettagliata solo per quelle che, a primo sguardo, sembravano possedere orizzonti interessanti, lasciando alle rimanenti solo una descrizioni veloce, spesso desunta da quanto già descritto all’interno della relazione geologica redatta per il progetto definitivo del bacino di laminazione.

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Lo stesso vale per alcuni sondaggi di Soave (VTR). Essendo carotaggi relativamente superficiali e situati ai margini più meridionali della valle, si è deciso di eseguire un’analisi dettagliata solo per quelli più interni (VTR1; da VTR5 a VTR10), lasciando ai rimanenti una descrizione veloce, spesso desunta dalla relazione geologica. In fine, si è oltremodo deciso di non considerare tali carotaggi in fase di correlazione tra le valli e l’Adige, in quanto la relativa superficialità di tali sondaggi rispetto a quelli di Montecchia di Crosara e Montebello, di certo non avrebbe restituito correlazioni interessanti.

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