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SPIGOLATURE E NOTIZIE

N o t iz ie d e g l i S c a v i (dagli A tti dei Lincei). — Ventim iglia. — Il R . ispettore prof. cav. G irolam o R o ssi riferì, che nella proprietà Po rro , nel

GIORNALE LIGUSTICO

m. 0,54, scorniciato, con timpano adornato di tre rosoni. N ello specchio racchiuso dalla cornice, è incisa 1’ epigrafe :

L IC IN IA E A M O EN A E

Contemporaneamente l’ ispettore stesso riuscì a procurare un calco c a r ­ taceo dell’ iscrizione opistografa, rinvenuta sul principio del 1884, e d ella quale si disse nelle Notizie di quell’ anno (1). In quel tempo si p o t è avere l’ impronta di una parola soltanto di una delle due epigrafi. O r a essendosi avuta esatta riproduzione di ambedue, ho potuto riconoscere che mentre l’ epigrafe S T A T O R I A , incisa nella parte che presenta il ritratto muliebre, fu stampata colla maggiore esattezza, in quella del la to opposto, debbono essere modificate due sole lettere, e ridotto quindi il titolo alla forma normali1 , nel modo che segue:

C - S T A T O R l V S S I P P O - M A N I L M V - F · T E R T V L L A S T A T O R I A E - C - F A P P I A E · AN X X I I C · S T A T O R I O -PROCv L O · F · A N N X X V

Provengono, per quanto si assicura, dal territorio intemeliese due altri frammenti epigrafici, conservati ora nel Museo di Mentone. Il primo in lastra marmorea, della quale l’ ispettore cav. Rossi ebbe il c a lco , d ic e :

D-T - F L À V I F L À V I C LIO ' IN

Il secondo, inciso in pietra di Arles, conserva solam ente:

N E P O S

( 1 ) Cfr. Giornale Lig. a. 1884 pag. 396.

72 G IO R N A L E L IG U S T IC O

F inalm ente nella proprietà del sig. Gia m battista P a r o d i , Γ ispettore stesso vide una tavola di m armo, testé scoperta, recante il titolo :

D M

A E M I L I V S · S E C V N D I N V S A E M I L I O T H E L O N I C O B ’ M . F ascia

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Ne L a Ratio Thesaurariorum della cancelleria A n g io in a edita da N . B a ­ rone (A rch . stor. p e r la P ro v . N apoL, anno X I , fase. II, pag. 18 4 , e fase. I l i , pag. 4 1 5 , 4 23, 432) al 2 7 m ag g io del 1 3 1 6 si l e g g e : « B e r e n g a r i o S p in o la di G e n o v a , m agister h o stia riu s, riceve 12 oncie d’ oro , p ro fa cie n d a fie r i catena in portu C ivitatis neapolis, et p rò asseriendo G alea C u rie vocata Co­ r o n a t a p ro portandis equis ». Il 25 no vem bre 1 3 2 6 si p ag an o 5 fiorini d’ oro « a ll’ istrione B arto lo m m e o di G e n o v a »; il 4 marzo 1 3 3 6 si fa un pagam ento per composizio ne col console veneto di certi danni recati alla repubblica « per Petrum B arib a va y ra m de Ja n u a , et alio s Ja n u e n ses quos- cu m que; il 23 gennaio 1 3 3 3 si inscrive il sala rio di 1 0 tari d’ oro al m ese a Martino balestriere di G e n o v a « m agister astarum viroru m re g ia r u m ».

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Fino d all’ anno 1885 è uscito il seguente libro: L e Pape P ie V I I a S a ­ vons p a r M. H. Ch o t a r d, C lir m o n t Ferrand , Mont L ouis, 18 8 5 . I docu­

menti sopra i quali è compilato sono assai importanti.

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N ella Revue Politique et Littéraire (n. i i p. 342 a · 1886) Le o Q .uf.s n e l

ha inserito un breve articolo sopra N iccolò Paganini , giovand o si delle lettere al G erm i, edite alcuni anni or sono dal Bent ( The F r a s e r ’ s M a ­ gasin) il quale le prese di p ia n ta , senza c ita r le , dalle lm breviatu re del B elgran o (Cfr. G iornale L ig . anno 18 8 3 , pag. 3 17 ).

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T r o v i a m o nel Polybiblion (1886, N ovem bre p. 477) annunziato il cattivo libro del Ga r b a r i n i: Cenni storici intorno a l Borgo d i A lbissola M a r in a , patria d i Cristoforo, Colombo sì come opera « qui attribue a C h risto p h e

Co lo m b une origine italienne È davvero marchiana ! !

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N e l l ’ A rch ivio Storico Italiano (18 8 7 , T . X I X , pag. 9 0 - 1 0 8 ) il nostro collaboratore Cornelio Desimoni pubblica una dotta ed im portantissim a

g i o r n a l e l i g u s t i c o 73

recensione sopra P opera del De l a v i l l e l e Ro u l x, L a France en Orient au X I V siècle. Expédition du Maréchal Boucicaut. E noi la segnaliamo ai lettoli per le molte notizie che si riferiscono alla storia genovese, e per un curioso documento in antico dialetto quivi stampato ; che è la istru­

zione della Signoria a Segurano Saivago mandato intorno al 13 2 0 amba­

sciatore a Famagosta.

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Rileviamo dalla Miscellanea Fiorenina di eruditone e storia (anno 1886, n’ pag. 94) la seguente notizia: « Luco dei Grimaldi da G e n o v a , già potestà fiorentino, il 3 luglio 1257 fa quietanza al comune di Firenze di tutto ciò che poteva richiedere per suo‘ feudo 0 salario, per il salario dei suoi notari e berrovieri, e per le ambascerie da lui 0 da alcun suo milite sostenute : in tutto lire 3200 di denari pisani vecchi piccoli, più lire 150 per tre notai aggiunti. Egli però aveva tenuta la carica soltanto 6 mesi, laddove avrebbe dovuto reggere la città per un anno, cioè fino alle pros­

sime calende di gennaio. Della suddetta somma il Camarlingo o Massaio del Comune fiorentino gli avea già innanzi sborsate lire 1084 , un soldo e 10 denari: di presente Buonafede di Bonifazio del N e r o , ambasciatore del Comune suddetto, soddisfa all' intero debito, pagando a messer Luco, in Genova, lire 2265, soldi 18 e denari 2 in grossi denari d’ argento e d’ oro di moneta genovese. Il Potestà, il Capitano del popolo e gli A n ­ ziani di quella città approvano la ricevuta che il Grimaldi rilascia (A. S. F.

Capitoli X X V I , c. 204 t.) ».

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An n i b a l e Ga b r i e l l i stampa nel giornale Napoli Letteraria (anno 1886, n. 50) un articolo sopra Le Scampanate, desumendo specialniente le notizie da un libro di Bartolomeo Napoli edito nel secolo scorso. A questo pro­

posito non sarà inutile ricordare la monografia di uguale argomento di Giulio Re z a s c o, inserita in questo Giornale (anno 1884, pag. 3 2 1 e segg.).

E poiché abbiamo veduto alcune ricerche intorno al Giuoco del lotto nel Giornale di Erudizione (I, 37, i n , 135), ricorderemo che dallo stesso no­

stro erudito collaboratore venne a lungo discorso del medesimo Giu oco, come si può vedere nel Giornale del 1884 (pag. 196 e segg.).

Anche a proposito delle Lettere di Maometto I I (Giornale d i E ru d ii. I, 114, 141), può consulatrsi altresì con frutto il nostro Giornale (anno 1875, pag. 147 e segg.).

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Secondo C. T . Cavallucci, al quale è in vero da riconoscersi molta competenza, il ritratto della Simonetta Cattaneo moglie al V espucci,

74 G IO R N A L E L IG U S T IC O

am ata da Giu liano dei Medici e resa im m orta le dai versi del P o l i z i a n o , sarebbe il quadro del Botticelli noto sotto la denom inazione allegorica de L a P rim avera, che si conserva nella G a lle r ia d ell’ A c c a d e m ia di Belle A r t i in Firenze. Potrebbe perciò esser questo il celebre ritratto ricordato dal V asari.

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Due scritture degne di considerazione sono venute in luce testé negli A tti della R. Accadem ia delle Sciente d i Torino (vol. X X I I , pag. 75 e 87).

L a prima è opera del prof. Er m a n n o Fe r r e r ò , il quale discorre de L a p a tria d i P ertin a ce , confutando 1’ opinione di coloro che lo h anno rite­

nuto ligure d’ A lb e n g a o de’ luoghi circostanti, mentre egli rico no sce v e ­ ridica l ’ afferm azione di Dio ne C assio, che assegna A l b a c o m e patria di quell’ imperatore. L a seconda m em oria è dettata da Fe d e l e Sa v i o, già noto per un buon la vo ro sopra i m archesi di M on fe rra to ; egli seguitando que’ suoi studi m archionali raccoglie qui accurate notizie intorno al Marchese Bonifacio del Vasto ed Adelaide contessa d i S ic ilia reg in a d i Gerusalem m e.

È noto che Bonifacio tu signore di S a v o n a e d’ altre terre della L ig u r ia , e che da lui discesero i m archesi di C e va , C la ve san a e del Carretto.

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O ra solamente ci viene sotto gli occhi una m onografia di Fr a n c e s c o Ma z z e i, L a M acine a M ontughi, v illa storicamente illustrata, Fire n ze , L e Monnier 1 8 8 5 ; quivi la parte m ag g io re riguarda i casi di L i v i a Vern a z z a genovese, m oglie di D . G iovanni De M ed ici, alla quale appartenne la villa, e dove m orì. E g l i attinge la sua narrazio ne da curiosi ed im p o r­

tanti documenti dell’ A rc h iv io di Stato di Firenze. F in o dal 18 8 2 il Bei- grano a ve va ricordato le vicende di questa d o n n a, pur g io v a n d o si di a l­

cuni documenti dello stesso archivio (cfr. Caffaro, 18 8 2 , n. 269-275).

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