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rifunzionalizzazione di un edificio universitario

Il d.lg 163/2006 Codice dei Contratti pubblici prevede,

all’art.26, la possibilità di stipulare contratti di sponsorizzazione

volti alla realizzazione a cura e spese di uno sponsor di lavori di

recupero e ristrutturazione di beni appartenenti ad Amministra-

zioni Pubbliche.

In particolare, l’Università di Bologna, volendo realizzare

alcuni interventi di manutenzione sulla sede ufficiale della facol-

tà di Giurisprudenza e non avendo a disposizione risorse finan-

ziarie sufficienti, non intendendo neanche violare il piano trien-

nale e annuale dell’ateneo che già pianificava gli interventi in

materia d’edilizia universitaria, ha inteso procedere attraverso

avviso di sponsorizzazione.

L’avviso, pubblicato nel 2008, è andato deserto; i potenziali

sponsor, per i motivi più disparati (quali il calo di produzione e la

diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione) hanno rite-

Non è escluso, comunque, che in un periodo futuro, nel qua-

le si sia almeno in parte superata la crisi economica che attana-

glia il nostro paese, lo strumento sponsorizzazione che si identi-

fica in una sorta di partenariato pubblico privato, volto al reperi-

mento di risorse idonee a far fronte alle esigenze della Pubblica

Amministrazione possa essere più agevolmente utilizzato per fi-

nalità del genere.

L’intervento riguarda uno storico Palazzo di Bologna, Pa-

lazzo Malvezzi, sede della Facoltà di giurisprudenza. Tale strut-

tura, di grande pregio architettonico necessitava di importanti in-

terventi di messa in sicurezza, messa a norma e ridistribuzione

degli spazi, nonché il restauro di importanti elementi artistico-

decorativi; una ulteriore zona dell’edificio (il primo piano) dove-

va essere destinata ai convegni e in tale direzione restaurata.

Un progetto preliminare fu realizzato da un importante stu-

dio di progettazione per un importo di circa € 4.165.000,00, oltre

IVA, e si proponeva la messa in sicurezza del Palazzo e la ridi-

stribuzione degli spazi interni, secondo le più moderne esigenze.

Comprendeva: restauro e rifunzionalizzazione dell’immobile,

laudo, esecuzione dei lavori di restauro, messa a norma degli im-

pianti elettrici e meccanici e rete trasmissione dati.

L’obiettivo era quello di rendere funzionale un edificio, che

in parte avrebbe dovuto essere destinato agli uffici amministrativi

e di Presidenza della Facoltà.

Nello schema del contratto di sponsorizzazione (sponsoriz-

zazione tecnica), l’università di Bologna concedeva uno spazio

pubblicitario presso l’immobile oggetto dell’intervento, per tutta

la durata del contratto, nel quale avrebbe dovuto comparire il

nome dello sponsor ed eventuali messaggi pubblicitari. In più, lo

sponsor aveva la facoltà di indicare l’intera opera di restauro nei

propri spot pubblicitari. Tale ultima possibilità ha come precipuo

fine di dare lustro all’impresa che si occupa della realizzazione e

che ha investito importanti risorse economiche per il restauro di

un Palazzo di pregio storico.

L’università avrebbe avuto, comunque, la possibilità di rifiu-

tare che nello spazio pubblicitario venissero inserite immagini o

frasi che potessero ledere l’immagine e il decoro dell’università

stessa.

veniva utilizzato per la soddisfazione di interessi pubblici, attra-

verso notevoli risparmi di spesa da una parte e per concedere una

pubblicizzazione allo sponsor (anche se di carattere marginale ri-

spetto al risparmio di spesa e alla soddisfazione di interessi pub-

blici) che si fa carico del finanziamento dell’opera dall’altra, del-

la realizzazione della medesima65.

Si tratta comunque di un imponente opera di ristrutturazione

che difficilmente potrebbe essere affrontata da un’unica impresa

(si tenga presente anche il quadro economico del nostro paese

non consiglia imponenti investimenti che rischiano di mettere in

crisi imprese, anche tra le più solide).

Si è ragionato anche in direzione di eventuali investimenti e

sponsorizzazioni parziali, intendendo e concedendo la possibilità

a singole imprese di occuparsi di una parte del restauro.

L’avviso, pertanto, consente ad un’unica impresa di aggiu-

dicarsi l’intero intervento, oppure prevede che siano realizzati in-

terventi parziali (compresi la progettazione definitiva ed esecuti-

va, la direzione dei lavori etc).

       65

In un caso simile, è naturale che il ruolo dello sponsor sarà più rilevante nel caso in cui chi opera la ristrutturazione dell’intero edificio è un’impresa specializzata nel restauro degli edifici. Infatti, un’impresa che si occupa prevalentemente di tale tipo di attività assume par- ticolare prestigio nell’occuparsi del restauro di un importante struttura e, conseguentemen- te, la sua immagine pubblicizzata assume grande rilievo e visibilità, aspetti di certo fonda- mentali per imprese che svolgono tale tipo di attività.

Anche in questo caso, per la procedura di scelta dello spon-

sor, si applica l’art. 26 del codice dei contratti, ed in particolare,

nella esecuzione della scelta devono essere rispettati i principi

indicati nel Trattato ed in particolare i principi di economicità, ef-

ficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza etc.

In ogni caso, proprio per garantire il rispetto delle regole

dell’evidenza pubblica, la singola amministrazione deve rispetta-

re le procedure concorrenziali, anche attraverso la creazione di

norme regolamentari, che garantiscano il rispetto della disciplina

e, in particolare, dei Principi contenuti nel Trattato.

L’Amministrazione ha posto in essere un avviso pubblico

indirizzato anche a non imprenditori. È chiaro che tuttavia possa-

no essere preferiti coloro i quali riescono a perseguire meglio fini

di pubblico interesse ed in particolare, le offerte che interessano

l’intero progetto, non tralasciando i tempi e i modi di realizza-

zione, nonché le proposte che permettono un miglioramento ri-

spetto al progetto redatto dall’Università.

Per quanto riguarda la consegna del bene l’affidamento momentaneo dello stesso allo sponsor che si occupa della ristrut-

pleta realizzazione dell’opera poteva far pensare all’istituto della

vendita di cosa futura ex art.1472 c.c.. Ma nel caso di sponsoriz-

zazione, il bene oggetto di ristrutturazione esiste sin dall’inizio e

rimane invece di proprietà esclusiva dell’amministrazione.

L’impresa sponsor si occuperà esclusivamente della sua gestione

(direzione dei lavori, ristrutturazione, manutenzione, collaudo).

La riconsegna dell’immobile avviene attraverso un verbale

sottoscritto dai contraenti, a condizione che l’intervento sia rea-

lizzato a regola d’arte e che le operazioni di collaudo si siano

concluse positivamente.

Tutte le garanzie relative ad assicurazioni, penali e quant’altro

rimangono a carico dello sponsor. In tal modo l’Amministrazione

viene sollevata da qualsiasi responsabilità., civile e penale (lo

schema contratto di sponsorizzazione deve essere allegato).

La difficoltà di reperimento sul mercato di uno sponsor, e-

merse nel caso in esame, potrebbero essere dovute all’eccessiva

onerosità dell’investimento economico richiesto. Gli sponsor, che

hanno valutato e considerato l’investimento su palazzo Malvezzi,

lo hanno sino ad ora probabilmente ritenuto poco redditizio e po-

che potrebbe non garantire una visibilità e un ritorno d’immagine

di portata così ampia portata da garantirne la convenienza.

1.10 Gli accordi di collaborazione negli Enti Locali: “gestio”