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Stampa ed esportazione dei dati

5. Rappresentazione ed esportazione dei dati

5.3 Stampa ed esportazione dei dati

Durante la progettazione del sistema, era previsto di rendere accessibile il DBMS a diverse applicazioni, tra cui una sorta di “traduttore”, concepito con lo scopo di convertire i dati delle unità stratigrafiche nei modelli cartacei in uso.

L’interfaccia web unita a questo applicativo avrebbero consentito di inserire direttamente le informazioni nel database e di ottenere una copia digitale dei documenti, evitando la reiterazione di un lavoro già svolto.

Nella ricerca di risorse per lo sviluppo sono state individuate le tecnologie adatte ad integrare la stampa direttamente nell’interfaccia.

Prima di tutto è stato deciso quale formato avrebbero dovuto avere i file, idoneo a garantire un output non modificabile, così da non creare due versioni dei dati incongruenti (database e stampa). Si è optato per il PDF (Portable Document Format),

141 Cfr. par. 1.2.1.

142 Le strutture murarie vengono automaticamente attribuite a dinamiche di costruzione. Allo stesso modo i resti antropologici sono associati dal sistema alla frequentazione di un’area.

che a differenza di altri formati (RTF, .docx, etc.) assicura lo stesso layout dei contenuti a prescindere dalla versione e dal software di lettura utilizzato.

In seguito è stato valutato il linguaggio in cui realizzare la funzionalità. Per il recupero delle informazioni è apparso più efficiente e corretto l’utilizzo di PHP, accedendo direttamente al database anziché mediare l’estrazione del dato da JavaScript143.

Sono stati individuati perciò diversi strumenti e librerie PHP adatte alle esigenze del progetto: prerequisiti fondamentali sono stati la distribuzione libera/open source e la compatibilità con l’applicazione144. La scelta è ricaduta su TCPDF, libreria leggermente

più complessa rispetto ad altre, che fornisce numerose funzioni per personalizzare il layout dei dati.

Per vagliarne le potenzialità si è cercato di riprodurre il formato della scheda US ministeriale e di compilarla adattando i diversi tipi di dato presenti nel database. Nella stesura del codice si è proceduto separando il formato tabellare dalle informazioni che sono collocate al suo interno.

Per quanto riguarda strati, tagli e superfici di trasformazione, si è mantenuto il layout più diffuso e richiesto dall’ICCD145. La parte più consistente del lavoro non è stata quindi

l’aspetto della scheda, rimasto invariato nei tre casi, ma la collocazione di diverse tipologie di dati nelle stesse aree di compilazione. La restituzione della scheda USM e dei resti antropologici ha invece richiesto una diversa grafica in alcune sezioni146,

mantenendo però una certa uniformità con la scheda “classica”.

I buoni risultati ottenuti per le unità stratigrafiche hanno favorito la selezione di elementi considerati significativi, per i quali sono stati creati altrettanti modelli stampabili.

143 In più PHP nella sua sintassi garantisce una serie di funzioni basilari per il disegno e la stampa.

144 Le tre principali librerie individuate sono FPDF, FPDI e TCPDF (vd. in Sitografia). FPDF è il progetto originale su cui si basano FPDI e TCPDF, che presentano però un maggior numero di funzioni.

145 Cfr. con le norme contenute nel sito dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/473/standard-catalografici/Standard/103

146 Ad esempio nella scheda USM l’area dedicata ai componenti è stata adattata per i materiali da costruzione, mentre nella scheda antropologica sono inserite le informazioni su defunto e sepoltura (sesso, età, posizione corpo, etc.).

Includendo il lavoro realizzato per le unità stratigrafiche si raggiunge un totale di 17 schede147:

 US (5 tipologie)  Sequenza  Edificio

 Spazio non edificato  Complesso architettonico  Periodo  Fase  Cartografia  Iconografia  Fotografia  Fonti scritte  Letteratura  Fonti Orali

Per i nuovi moduli, non dovendo ottemperare a nessuno standard, l’attività di sviluppo è stata più libera. La restituzione delle schede è stata progettata per mantenere un certo ordine sia dal punto di vista grafico che concettuale.

Per la collocazione dei dati si è sfruttato maggiormente il vantaggio di visualizzare insieme informazioni che nel database sono logicamente separate. Alcuni dati poi non sono inseriti direttamente dall’utente, ma estratti dal sistema in modo automatico sotto forma di statistiche148.

Un quadro riassuntivo è stato realizzato in modo particolare per le sequenze di scavo. Se una sequenza contiene delle unità stratigrafiche ed è stata proposta una periodizzazione,

147 In Appendice sono riportati i modelli principali realizzati. Alcune schede, che presentano un layout ripetitivo rispetto alle altre, sono state volutamente omesse.

148 Era stato anche considerato di inserire nei documenti i grafici contenuti nelle tab Riepilogo ma non si è riusciti a convertire i diagrammi in formato immagine. I grafici sono comunque esportabili separatamente in formato PDF.

il sistema provvede a creare un sommario in ordine gerarchico e cronologico. I dati sono visualizzati in forma tabellare dall’elemento maggiore fino agli elementi subordinati (Periodo, Fasi, Attività, US).

La complessità nello sviluppo è stata nel considerare che, soprattutto quando l’indagine stratigrafica è in corso, le evidenze non sempre trovano subito una precisa collocazione. Sono quindi stati formalizzati tutti i casi possibili, per consentire la stampa del report anche con un’interpretazione incompleta (tab. 4).

Il salvataggio in formato PDF è stato poi esteso anche a tutte le griglie (grids) presenti nell’interfaccia. Riprodurre i dati in forma tabellare, oltre che meno impegnativo rispetto alle schede, è ritenuto pratico soprattutto nei casi di record numerosi come le unità stratigrafiche. Inoltre il trattamento di dati quantitativi ha stimolato l’ampliamento della funzionalità, includendo per le griglie l’esportazione come foglio elettronico.

Lo strumento utilizzato in questo caso è PHPExcel149, che permette la creazione di file in

formato .xlsx. La libreria PHP è stata scelta per la sua compatibilità al progetto e la distribuzione open source.

Nell’interfaccia i documenti sono resi accessibili grazie all’inserimento di appositi pulsanti. Per le schede sono collocati in alto a destra nei pannelli di compilazione, mentre nelle grids si trovano presso la barra del titolo di ogni finestra. In più per gli elenchi l’utente ha la possibilità di decidere alcune impostazioni di stampa (contatore righe, orientamento pagina).

Caso US inserita in Attività US inserita in Fase (e Periodo)

1 No No

2 Si No

3 No Si

4 Si Si

tab. 4. Studio dei casi possibili nella periodizzazione delle US.

149 https://phpexcel.codeplex.com/

Parte II

6. Il contesto di studio