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2. IL DELTA BLUES 57

2.2. GLI STILI REGIONALI

In un’analisi di questo tipo vanno in genere presi convenzionalmente in considerazione gli Stati in quanto corrispondenti in linea di massima a singoli stili, talora accorpati in una macroregione, come ad esempio la East Coast, che ignorano le demarcazioni e i confini politici.

Il blues si sviluppa in tutto il Dixie come zona di origine, ma fin dai primi del ‘900 si sviluppa una forte movimento migratorio, soprattutto verso Nord, che crea una vera e propria diaspora dei neri e che contribuisce a diffondere, di conseguenza, anche la musica, fatto che contribuisce ad una diffusione a livello nazionale dell’idioma musicale meridionale. Taluni ritengono di poter individuare uno stile seguendo la migrazione verso Nord, e distinguendo un blues “campagnolo” o rurale, da uno “cittadino” o urbano, corrispondente spesso ad una città specifica.

E' tuttavia difficile credere a questa differenziazione stilistica così netta e marcata legata alla migrazione, ma piuttosto ad un processo evolutivo che ha sì mutato certe caratteristiche, ma che non ha cambiato l’elemento distintivo di fondo di un linguaggio che cambia nei dettagli ma rimane pur sempre quello del Sud, da cui proviene. In altri termini, se non è del tutto falso sostenere, seguendo la tradizione, che esiste ad esempio un Chicago Blues, è altrettanto vero che quel blues altro non fu che lo sviluppo del Delta Blues in chiave urbana, con un inevitabile mutamento delle sonorità che piano piano si rese autonomo, meritandosi una catalogazione a parte. Si vedrà più avanti come lo sviluppo delle tecnologie nei sistemi di amplificazione abbia giocato un ruolo chiave nell'evoluzione degli stili.

In questa breve e necessariamente limitata rassegna, saranno elencate e descritte per sommi capi le caratteristiche generali degli stili dei diversi luoghi di provenienza del blues, lasciando ad altra sede la vera e propria analisi degli stili più legati direttamente, soprattutto per il legame geografico, al Mississippi e al Delta61.

61 Data la vastità e la portata dell’argomento, è stato scelto come criterio di lasciare ad un capitolo a parte le zone più direttamente legate al Delta (qui indicate in nota 64 solo come nomi in elenco con il rimando al capitolo in questione), e di limitare a questo paragrafo gli altri territori meno legati al Delta: Texas e East Coast, per i quali è stata fatta una descrizione, anche se necessariamente brevissima. Per una descrizione completa e dettagliata si rimanda a Fabrizio Venturini, (op. cit.) e AA. VV., Enciclopedia del blues e della

musica nera, op. cit. In poche righe è stato comunque introdotto il Mississippi e il Delta. Sono state

tralasciate altre zone per non superare limiti imposti dall’argomento della tesi. Per l’elenco le fonti sono VENTURINI F., op. cit. e AA. VV., Enciclopedia del blues e della musica nera , 1994, op. cit.

MISSISSIPPI

Il blues del Mississippi si identifica spesso con il Delta, e non del tutto a torto, in quanto quello stile ebbe influenza su tutto il territorio mississippiano, anche se esistono zone a sé stanti come quelle delle Hills (a Nord-Est del Delta), della capitale Jackson e dell’area ad Est, tutte zone che rispetto al Delta sembrano aver avuto influenze esterne più forti, presentando per ciò stesso sfumature e caratteri differenziati.

TEXAS

Il Texas blues costituisce forse il filone più celebre del blues insieme a quello del Mississippi Delta, avendo dato origine ad uno stile completamente diverso almeno alle radici: esponenti del Texas Blues furono Blind Lemon Jefferson, consideratone il fondatore; il suo allievo Sam Lightnin’ Hopkins per arrivare fino a T. Bone Walker, tra i padri indiscussi del moderno blues elettrico, per arrivare fino al rock-blues di Stevie Ray Vaughan. Rispetto alle ritmiche ipnotiche del Mississippi e alle sonorità slide, il Texas blues si caratterizza soprattutto per un lavoro sulle corde singole e per un complicato e vario gioco di arpeggi non immune da influenze Messicane di tipo spanish.

Il Texas blues è particolarmente interessante in quanto costituisce un po’ la controparte del Delta. Discuterne qui le ragioni storiche che portarono a questa diversità va oltre gli obbiettivi di questo lavoro. Ricorderemo solamente che il Texas, in origine non era uno stato schiavista e vide tardi entrare i neri nel suo territorio62, cosa che inevitabilmente ritardò la creazione di un vero stile locale. Inoltre la miniaturizzazione della proprietà rispetto alle grandi piantagioni del Mississippi, rese superflue le squadre di lavoro, le workgangs, e questo favorì lo sviluppo di canti individuali privi di una scansione ritmica precisa, caratteristica che in Jefferson e in Lightnin’ Hopkins è rimasta come substrato fortissimo.

COSTA ORIENTALE (GEORGIA, CAROLINA, VIRGINIA, PIEDMONT)

Questa realtà è talmente variopinta e territorialmente così vasta che un riassunto, anche stringato, sarebbe pressoché impossibile. Basterà in quest’occasione dire che la zona della Costa Orientale è legata profondamente al folklore bianco, e lo stile (parlo soprattutto della chitarra) che si sviluppò attingeva alle più varie tradizioni e tecniche, creando così un blues

62 I dati dell'U.S. Census Bureau danno l'ingresso degli schiavi neri in Texas intorno al 1850 (www.census.gov).

caratterizzato spesso dall'uso di un complesso e raffinato fingerpicking. profondamente differente dalle sonorità oscure del Delta e anche da quelle allucinate e aritmiche del Texas.

DETROIT

Detroit, che insieme a Chicago è il centro urbano che si caratterizza come prolungamento del Delta, possiede un sound tipicamente urbano, a fianco di quello sicuramente più famoso (e per molti versi più ricco variegato) della Windy City. Uno dei protagonisti mississippiani più celebri della scena di Detroit fu John Lee Hooker. Lo stile di Detroit non fu tuttavia particolarmente caratterizzato e tuttavia ebbe altri rappresentanti di ottimo livello come Eddie Burns, Alberta Adams e Johnnie Bassett. Questa città resta tuttavia interessante perché, come avvenne a Chicago, fu anch'essa il risultato dell'evoluzione del sound rurale del Sud, anche se non si può parlare di un vero e proprio stile della Motor City. (detta anche The Motor City, definizione che diventò anche il titolo di un celebre blues di John Lee Hooker63).

Di Detroit vanno segnalati l'importante Hastings Street, la strada dove si concentrava la scena blues più importante della città insieme al Black Bottom Neighborhood. A Hastings Street e al locale Henry's Club è dedicata la prima hit di John Lee Hooker: Boogie Chillen. Sempre John Lee Hooker scrisse un Hastings Street Boogie.

Altre zone degli Usa altrettanto importanti per lo sviluppo del blues ma che non è possibile qui trattare nemmeno a grandi linee, furono aree caratterizzate dalla presenza di importanti centri urbani: Kansas City, St. Louis, Nashville, New York/Harlem, California nera (Los Angeles, Oakland, Sacramento)64.

63 JOHN LEE HOOKER, Urban Blues, BGO.

64 Per quanto riguarda alte zone geografiche fuori dal Mississippi caratterizzate da ben definiti tipi di blues verranno, per la loro peculiare e speciale attinenza o per le loro interrelazioni con il Delta, trattati nel capitolo successivo in paragrafi appositamente dedicati: Memphis e Tennessee Louisiana Alabama Arkansas e Chicago.