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Full Stochastic, una versione dell'oscillatore dove il trader può impostare le variabili dello stocastico lento in maniera discrezionale, sempre ponendo

Grafico 27: Relative Strength Index.

3. Full Stochastic, una versione dell'oscillatore dove il trader può impostare le variabili dello stocastico lento in maniera discrezionale, sempre ponendo

attenzione a non annullare la possibilità delle due linee di generare crossover.

A livello operativo, i possibili segnali che ci può dare lo stocastico, sia in periodi di trend che situazioni di mercato laterale, potrebbero essere i seguenti:

• caso in cui la Kline, più veloce, perfora la Dline, più lenta, in una zona di ipercomprato dall'alto verso il basso si genera un segnale di vendita, invece se in una zona di ipervenduto la Kline perfora la Dline dal basso verso l'alto si genera un segnale di acquisto;

• caso opposto, vale a dire, con la Dline perforante la Kline, così da rendere le perforazioni più significative;

• altra indicazione ci può essere data dalla divergenza fra tendenza dei prezzi e dello stocastico: una divergenza rialzista è caratterizzata da una tendenza negativa dei prezzi e una positiva dell'oscillatore stocastico, con il segnale di inversione che potrebbe arrivare da una rottura della resistenza formata dalla linea del 50 dell'oscillatore o di una resistenza di prezzo presente nel grafico; mentre una divergenza ribassista è caratterizzata da una tendenza positiva dei prezzi e una negativa dell'oscillatore stocastico, con un segnale di inversione che potrebbe arrivare da una rottura del supporto formato dalla linea del 50 dell'oscillatore o di un supporto di prezzo presente nel grafico.

Il MACD

Disegnato da Gerald Appel, il Moving Avarage Convergence/Divergence rientra nella famiglia degli oscillatori ed è formato da due linee: una più elettrizzante chiamata MACD line e una linea più lenta chiamata Signal line.

La MACD line è calcolata come sottrazione fra la media mobile esponenziale dei prezzi di chiusura solitamente a 26 giorni e la media mobile esponenziale dei prezzi di chiusura a 12 giorni. La Signal line è data dalla media mobile esponenziale di solito a 9 giorni della MACD line.

Formalmente avremo che:

Sotto il punto di vista operativo, segnali sono derivanti dal crossover delle medie mobili: quando la MACD line, più veloce, incrocia dall'alto verso il basso la Signal line, più lenta, offrirà un segnale di vendita, al contrario quando la MACD line perforerà dal basso verso l'alto la Signal line indicherà un segnale di acquisto.

Il MACD possiede alcune caratteristiche proprie degli oscillatori, ovvero variano attorno ad un valore centrale e si possono settare zone di ipercomprato e di ipervenduto, ottenendo una maggior significatività dai segnali generati in queste bande.

Altri segnali operativi derivano dalle divergenze del MACD rispetto al trend dei prezzi, evidenzianti l'inerzia caratteristica del mercato: una divergenza ribassista si avrà quando le due linee sono molto sopra la linea dello zero in zona di ipercomprato e tendono a scendere mentre il trend dei prezzi continua a salire, segnalando un

possibile massimo; al contrario, nel caso in cui le due linee sono molto sotto la linea dello zero, in zona di ipervenduto e tendono a salire mentre il trend dei prezzi continua a scendere, si crea una divergenza rialzista che può essere possibile minimo raggiunto dal mercato.

CAPITOLO 2 – L’ANALISI CANDLESTICK ED HEIKIN-ASHI

2.1 LA CANDLESTICK ANALYSIS

Le prime notizie storiche relative alla Candlestick Analysis si riscontrano in Giappone nella seconda metà del 1600. Tuttavia, è solamente nei due secoli successivi che la procedura si sviluppa a tal punto da diventare quel che oggi noi identifichiamo come Candlestick analysis. L’obiettivo principe della metodologia nel corso del 1700 e del 1800 era la previsione dell’andamento futuro delle quotazioni del riso sul mercato di Dojima, prima forma conosciuta di mercato a termine22. Il padre della teoria e della tecnica nipponica è Munehisa Homma (1724-1803), discendente di una famiglia benestante dell’epoca che grazie anche alle informazioni privilegiate ricevute dalla campagna in merito all’andamento della produzione di riso e ad un’accurata annotazione delle condizioni climatiche annuali, riuscì ad operare con notevole profitto sul mercato del riso di Dojima tanto da divenire l’operatore più temuto e rispettato e da meritare il soprannome di “Dio del mercato”. Delle sue notevoli qualità in campo finanziario decise di servirsi anche il governo nipponico con cui Homma collaborò in veste di consulente finanziario negli ultimi anni della sua vita venendo insignito del titolo di “Samurai”23. I suoi libri sono considerati pietra miliare della Candlestick analysis.

Nella logica del Candlestick la determinazione del prezzo è vista come una battaglia tra le forze della domanda e quelle dell’offerta; lo sbilanciamento tra di esse e

22 A. CAVANNA, “Candlestick giapponesi”, Trading library, Milano 2001, pag. 13-14. 23 S. NISON, “Candlestick charting techniques”, op. cit., pag. 16.

soprattutto la sua evoluzione temporale rappresentano il principale centro di interesse della Candlestick analysis. L’interpretazione della tecnica orientale non può prescindere dall’avere sempre bene in mente che il suo target non è l’individuazione del livello di prezzo che potrà essere raggiunto in seguito, bensì la determinazione e la descrizione dello stato di equilibrio/disequilibrio del mercato24. In un mercato in equilibrio le forze contrapposte della domanda e dell’offerta tendono a bilanciarsi mentre in caso di disequilibrio una delle due prende il sopravvento sull’altra e la misura di tale disequilibrio può essere assunta come indicatore d’intensità del trend sottostante. Il Candlestick chart è un grafico temporale e per la sua implementazione sono necessari gli stessi dati utilizzati per un normale bar chart: prezzo di apertura, prezzo di chiusura, prezzo minimo e prezzo massimo della seduta di riferimento.