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3) VALUTAZIONE DELL’AMBIENTE DI BUSINESS

4.1 Storia dell’impresa

Ogni attività imprenditoriale possiede degli elementi caratteristici e nel caso dell’azienda Serena Wines 1881, sono due: una terra e una famiglia. Siamo nel 1881 quando Pietro Serena, con l’aiuto del figlio Luciano, fonda a Crocetta Trevigiana, vicino a Cornuda, la ditta “Pietro Serena Coloniali” iniziando così un primo commercio di vino in botti di legno con il Cadore. Questo fatto segnerà la storia dell’azienda che ancora oggi, dopo più di 130 anni di attività, vanta alcuni storici clienti di quella zona. Erano anni difficili in cui le città si stavano popolando, le campagne impoverendo e prima la Grande Guerra, poi Mussolini, poi ancora la Seconda Guerra Mondiale di certo non contribuirono a rendere il contesto sociale migliore. Fortunatamente però la ditta di Pietro riuscì lo stesso ad arrivare nelle mani dei figli di Luciano, Corrado e Adolfo, i quali continuarono la tradizione del vino sfuso, incominciando ad utilizzare però anche le più pratiche damigiane. La questione del dove collocare il vino per la sua migliore conservazione e del come riporlo per la sua più pratica movimentazione sarà determinante per il destino dell’attività, tanto che il successivo utilizzo della tecnologia del fusto a pressione, ha le sue origini nelle ordinarie necessità di lavoro in azienda.

1967

Fino agli anni ‘70 la terza generazione, rappresentata dai fratelli Corrado, Adolfo e Lino Serena, non ha mai sentito il bisogno di intraprendere nuovi business, poi però il boom economico presentò loro delle nuove opportunità di crescita. Ben presto infatti Corrado intraprese un’attività per conto proprio a Montebelluna, portata avanti poi dal figlio e tutt’ora attiva con il nome “Montelvini”, mentre gli altri due fratelli portarono avanti insieme l’originaria attività per diversi anni. Nel 1967 però, Adolfo Serena decise di compiere per conto proprio un passo che lui riteneva determinante per l’espansione aziendale e spostò a Susegana la sede dell’azienda “Vinicola Serena”. Quello che differenziava la nuova sede era un impianto di imbottigliamento che permetteva di vendere il proprio prodotto anche in comode bottiglie di vetro da uno e da due litri, oltre che alle solite damigiane. Un rinnovamento che permise ad Adolfo Serena di espandere il proprio business nelle zone di Treviso e Belluno. La sede di Susegana incominciò quindi a diventare una realtà affermata nel territorio e già alla fine degli anni ’70 erano ormai numerosi i premi ricevuti, tra cui la “Medaglia d’oro al merito del lavoro” consegnata al titolare Adolfo Serena in Campidoglio a Roma, il 27 novembre 1979. In quegli

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anni entrarono in azienda anche i due figli, Gerardo e Giorgio Serena che, una volta conseguite le lauree rispettivamente in economia e commercio per il primo e in chimica per il secondo, decisero di continuare con l’attività del padre.

1987

Il business dei vini in bottiglia continuava a crescere ma ad un certo punto qualcosa nell’ambiente del vino stava cambiando e di certo i Serena non rimanevano a guardare. Stavano infatti nascendo nuovi modi di consumare il vino, in particolar modo in quei luoghi affollati di gente come bar, birrerie, pizzerie, ristoranti, pub e paninoteche. Luoghi che stavano prendendo sempre più piede nelle realtà urbane e che stavano trasformando il modo di fruizione del cibo di tradizione. Così i due fratelli si misero a riflettere su diverse possibili soluzioni per far fronte a questo nuovo trend di consumo, fino ad arrivare ad un’idea innovativa, il vino in fusto, un modo di stoccaggio del prodotto che rispecchiava perfettamente le richieste della nuova ristorazione e del catering. Di certo non fu una scelta facile da intraprendere visto che uno dei più grandi pericoli che minacciavano la qualità del vino era rappresentato dal processo chimico dell’ossidazione, in special modo quando la mescita riguardava grandi quantità. I fusti Serena però erano stati progettati in una maniera innovativa tale da permettere di mantenere il vino intatto per diverso tempo, ottimi quindi per consumi di un certo tenore, oltre che a rappresentare una pratica modalità di movimentazione del prodotto stesso. Vennero fatti ingenti investimenti per velocizzare e incrementare la produzione, cercando di migliorare la tecnologia e introducendo nuovi impianti, tanto da diventare dopo pochi anni incontrastati leader nazionali del vino in fusto. Sempre più clienti erano attratti da questa nuova tecnologia, tanto che la sede di Susegana ormai cominciava a stare stretta e si decise quindi un nuovo e definitivo trasloco a Conegliano, la terra del Prosecco. Oltre ai fusti anche il mercato del vino in bottiglia di vetro stava dando risultati soddisfacenti e quindi parte degli sforzi erano rivolti anche all’ideazione di originali etichette dedicate ai diversi target di mercato a cui l’azienda intendeva rivolgersi.

2003 – PRESENTE.

L’anno 2003 rappresentò un nuovo inizio pieno di soddisfazioni per i Serena che inaugurarono il nuovo complesso di 35.000 metri quadrati, di cui 18.000 coperti con una capacità di stoccaggio di 50.000 ettolitri, dotato di impianti di produzione di altissima tecnologia capaci di fabbricare 400 fusti all’ora, 3.500 al giorno, 800.000 all’anno. Un bel passo in avanti se pensiamo agli appena 40 fusti all’ora che venivano prodotti nel primo impianto di infustamento a Susegana.

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In tutti questi anni di attività, ormai oltre 130, l’azienda Serena Wines 1881 ha sempre lavorato adeguando i propri standard qualitativi in modo da rispondere efficacemente ad un mercato in costante sviluppo ed espansione. L’azienda dispone di un’ampia gamma di vini in fusto e in bottiglia: vini frizzanti, spumanti DOC, DOCG e IGT bianchi e rossi. Si prende cura dell’intero ciclo produttivo, che va dall’approvvigionamento della materia, seguito dai processi di lavorazione e controllo fino ad arrivare all’imbottigliamento, stoccaggio e trasporto.

Nel decennio entra a far parte della gestione aziendale anche la quinta generazione dei Serena, rappresentata dai figli Luca e Chiara che si occupano rispettivamente dei mercati esteri e marketing.

Nel 2017, visto lo sviluppo che l’azienda sta avendo nei mercati esteri, è stata fatta una scelta importante ribrandizzando l’azienda da “Vinicola Serena” a “Serena Wines 1881”, pur mantenendo un forte legame con le tradizioni e le origini del territorio Veneto, punto di riferimento per la produzione del vino Prosecco.

Attualmente gli obiettivi dell’azienda sono, per quanto riguarda il mercato dei vini in fusto tenere consolidata la posizione di leadership mentre per quanto riguarda il mercato dei vini in bottiglia, espandere la propria rete commerciale a livello internazionale, in particolare in America e nell’Estremo Oriente, oltre che introdurre nella propria gamma il vino biologico, una tipologia di vino che non rappresenta solo una nicchia di mercato ma che sta attirando sempre di più nuovi consumatori, soprattutto del Nord Europa. Il tutto sempre con un occhio di riguardo al cliente, all’ambiente e alla qualità del prodotto, una caratteristica da sempre caratterizzante dell’impresa e motivo di orgoglio.

4.2 I brand dell’impresa