PROGETTO RADON PRONE AREAS E CARTOGRAFIA DIGITALE
6.2 Strategia di campionamento
La base cartografica scelta per il progetto “radon prone areas” è stata la Carta Tecnica Regionale. Ciò ha permesso di utilizzare gli strumenti informatici e cartografici già esistenti e di essere coerenti con il data base cartografico dell’ARPA Friuli Venezia Giulia in tutti i settori di competenza dell’agenzia.
I 219 comuni della regione Friuli Venezia Giulia sono coperti da 983 elementi 1:5000 della Carta Tecnica Regionale (vedi figura 6.1). Ogni elemento 1:5000 individua esattamente una delle maglie (circa 3.2x2.8 km2) in cui viene suddiviso il territorio regionale per il progetto radon prone areas.
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Figura 6.1 Maglie in cui è stata suddivisa la regione Friuli Venezia Giulia corrispondenti
agli elementi 1:5000 della Carta Tecnica Regionale
In considerazione del fatto che nella regione sono presenti zone in cui è scarsa o addirittura nulla la presenza di edifici, è stata fatta, sempre sulla base della Carta Tecnica Regionale, una prima ricognizione per valutare il numero di edifici presenti in ogni maglia, all’interno della quale sarebbe poi stato possibile estrarre il numero desiderato di edifici in cui effettuare le misure di radon. Il risultato della ricognizione è riportato nella figura 6.2: in essa sono chiaramente evidenti le zone completamente disabitate corrispondenti alla montagna ed alla laguna.
Sulla base della ricognizione descritta si è scelto di considerare, per la successiva estrazione degli edifici da indagare, soltanto le maglie con più di 10 edifici. Sono state così individuate 734 maglie.
Allo scopo di poter eseguire in seguito indagini più approfondite nelle aree a più alta concentrazione di radon indoor e di studiare le eventuali correlazioni tra tali concentrazioni ed i parametri geomorfologici, geologici ed idrogeologici della regione, si è scelto di effettuare un numero di misure maggiore nelle maglie che, dalle informazioni
79 già in possesso dell’agenzia, era presumibile avrebbero mostrato concentrazioni più elevate delle altre.
Figura 6.2 Numero di edifici per maglia: dati provenienti dalla Carta Tecnica Regionale
(Giovani et al., 2005)
Si è scelto, quindi, di suddividere il territorio regionale in maglie rispettivamente chiamate standard e di attenzione. L’individuazione delle maglie di attenzione è stata effettuata sulla base dei dati di concentrazione di radon indoor in possesso dell’ARPA FVG e sulla base di alcuni dati geologici di carattere generale.
In particolare è stata considerata la già citata campagna di misura del radon indoor che ARPA FVG ha condotto in tutte le scuole, pubbliche e private, e gli asili nido del Friuli Venezia Giulia. I risultati di questa campagna di misura sono riassunti nella figura 6.3. Nella figura 6.4 sono invece riportati i principali lineamenti tettonici della regione che erano stati opportunamente digitalizzati prima della pubblicazione degli stessi sul sito della regione.
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Figura 6.3 Comuni del Friuli Venezia Giulia in cui la concentrazione di radon misurata
in almeno un locale in almeno una scuola è risultata superiore rispettivamente a 200, 400 e 500 Bq/m3
Figura 6.4 Numero di edifici per maglia e lineamenti tettonici principali (Giovani et al.,
81 Sono state considerate maglie di attenzione tutte le maglie attraversate da un lineamento tettonico o comprese, anche parzialmente, all’interno del territorio di un comune in cui siano state misurate concentrazioni superiori a 200 Bq/m3 in almeno un locale in almeno una struttura scolastica. In questo modo sono state individuate 512 maglie di attenzione e 222 maglie standard.
Sulla base del numero di maglie standard e di attenzione si è giunti alla definizione del numero di edifici da estrarre per singola maglia standard, che è risultato pari a 2, e per maglia di attenzione, che è risultato pari a 4.
Di seguito viene riportata la procedura eseguita da ARPA FVG per effettuare le operazioni sopra descritte e cioè il calcolo del numero di edifici all’interno di ciascuna maglia, l’intersezione delle maglie con i lineamenti tettonici e con i comuni sul cui territorio fossero state misurate concentrazioni di radon indoor > 200 Bq/m3 in almeno un’aula di almeno una scuola, il calcolo del numero di maglie di attenzione e standard e del numero di siti.
6.2.1 Procedura di classificazione delle maglie di campionamento
Sono state classificate le maglie corrispondenti agli elementi 1:5000 della CTRN secondo due criteri: rischio, che determina maglie di attenzione o maglie standard, e popolazione. Rischio
attenzione:
- l’area delimitata dall’elemento 1:5000 della CTRN interseca il territorio di un Comune nel quale sia presente almeno una scuola con almeno un’aula con concentrazione di radon > 200 Bq/m3;
oppure:
- l’area delimitata dalla CTRN è interessata da una delle strutture tettoniche raccolte nel file Lineamenti tettonici.dwg;
standard:
- altrimenti. Popolazione
Dopo una prima classificazione che divideva le maglie in 5 classi, come riportato in figura 6.4, si è scelto di effettuare la seguente classificazione delle maglie di campionamento definite dagli elementi 1:5000 della CTRN (solo 3 classi).
• non popolata: l’elemento contiene n Edifici civili, con n < 10;
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• densamente popolata: l’elemento contiene n Edifici civili, con n > 25;
Su tale base, si è stabilito di classificare le maglie e ripartire le misure secondo lo schema seguente:
• Classe 0: area non popolata, sottesa alla CTRN (219 carte, 0 misure); • Classe 1: area scarsamente popolata e non a rischio (30 carte, 0 misure); • Classe 2: area scarsamente popolata ed a rischio (44 carte, 2 misure); • Classe 3: area densamente popolata e non a rischio (178 carte, 2 misure); • Classe 4: area densamente popolata ed a rischio (512 carte, 4 misure).
La filosofia è stata quella di escludere le aree sostanzialmente disabitate e di dare maggior peso a quelle più densamente edificate. Il prodotto finale sarà infatti una classificazione dei comuni relativa al rischio radon, che possa, eventualmente, in qualche modo tener conto, oltre che delle concentrazioni rilevate, anche della destinazione d’uso delle aree in cui le concentrazioni vengono misurate.
La classificazione delle maglie è stata realizzata nell’ESRI Shapefile N samples.shp, i cui campi possono essere così descritti:
• Ed_civ: numero di edifici civili contati nell’elemento CTRN; • Text: codice dell’elemento CTRN;
• RClass: classe dell’elemento CTRN, secondo quanto descritto in precedenza;
• Nome: Comune che ha causato la classificazione “attenzione” dell’elemento della CTRN;
• Scuole: vale 1 se la classificazione “attenzione” è legata alle misure nelle scuole;
• tett: vale 1 se la classificazione “attenzione” è legata alle informazioni relative alla tettonica;
• N_samples: numero di siti in cui collocare dosimetri nell’elemento della CTRN.
I siti in cui collocare dosimetri, secondo questa classificazione, sono risultati complessivamente:
2 * (44 + 178) + 4* 512 = 444 + 2048 = 2492
Per il conteggio degli edifici all’interno di ciascuna maglia è stato utilizzato uno script costruito ad hoc. Ulteriori arricchimenti del file N_samples.shp, relativi alla classificazione degli elementi della CTRN, sono stati realizzati utilizzando le funzioni del menù GeoProcessing Wizard di Arcview ai file N_samples.shp stesso e Comuni_radon.shp. Quest’ultimo opportunamente costruito sulla base dei risultati delle campagne effettuate di campionamento e misura della concentrazione di radon indoor negli edifici scolastici della regione effettuate da ARPA FVG.
83 La maglia rappresenta l’unità base per l’estrazione, mentre l’analisi dei dati, ai fini del calcolo delle radon prone areas, in funzione delle richieste normative, potrà essere effettuata, per motivi di rappresentatività statistica, sull’insieme di almeno 4 maglie contigue. Il numero totale di edifici da indagare è così risultato pari a 2492. In ognuno di essi sono stati posizionati 2 dosimetri per ogni semestre di misura.
Allo scopo di rendere il più omogeneo possibile l’insieme di dati dalla cui analisi definire le radon prone areas, si è scelto di posizionare i dosimetri in abitazioni che abbiano almeno un locale normalmente utilizzato a piano terra e di posizionare tutti i dosimetri a piano terra.
Nelle precedenti campagne di misura della concentrazione di radon indoor, ARPA FVG ha effettuato migliaia di misure con i rivelatori CR39 in configurazione RADOSYS. In tutte le campagne precedenti il risultato della concentrazione di radon all’interno di un singolo locale è sempre derivato dalla media della concentrazione misurata in due dosimetri esposti esattamente nella stessa posizione. Lo scarto tra i valori di concentrazione misurati dall’analisi dei due rilevatori è risultato quasi sempre inferiore al 5% e soltanto in rari casi (meno dell’1%) lo scarto è risultato superiore al 20%. In considerazione di ciò si è deciso di posizionare due dosimetri al piano terra di ogni abitazione, in locali diversi (indicativamente camera da letto e soggiorno), riservandosi di posizionare, per controllo, i dosimetri in coppia in circa 50 abitazioni.