Capitolo 1 – Telco Digital Transformation
1.7 Strategie di digitalizzazione dei principali Telco mondiali
Di seguito sono descritte le strategie di digitalizzazione che alcuni tra i principali operatori nel mondo stanno perseguendo.
32 Deutsche Telekom, la più grande azienda di telecomunicazioni d’Europa con sede in Germania, ha affrontato la trasformazione digitale attraverso la semplificazione delle architetture di rete verso uno scenario di all-ip migration, la cloudification delle funzionalità di rete e dei servizi e lo sviluppo di una nuova architettura IT che ha permesso l’ottimizzazione e l’automazione dei processi di operations e di business. Sono state investite risorse anche per la formazione e lo sviluppo di skills specialistiche per il personale e l’evoluzione dei rapporti coi fornitori anche attraverso nuovi modelli di collaborazione che coinvolgono anche community open source.
Orange, la maggiore impresa di telecomunicazioni in Francia, ha investito in nuove tecnologie in ambito SDV, NFV e Telco Cloud. Gli obiettivi sono quelli di automazione dei processi e di sviluppo di nuovi servizi digitali anche attraverso la creazione di ambienti di sviluppo con i fornitori di tecnologie. Il loro portafoglio di offerta si è quindi arricchito di numerose soluzioni in ambito Cloud Computing.
Telefonica, la principale compagnia di telecomunicazioni in Spagna, ha deciso di spingere ulteriormente sulla digitalizzazione attraverso l’introduzione di Aura, assistente virtuale che automatizza il rapporto coi clienti e rende più rapide l’erogazione e l’assistenza dei prodotti e servizi della società. Per arrivare a questa soluzione, sono stati effettuati ingenti investimenti su tecnologie di intelligenza artificiale e di raccolta ed elaborazione dei big data sia commerciali che di rete, oltre ad investire in maniera importante sulla virtualizzazione dell’infrastruttura di rete in ambito NFV e SDN. Il primo risultato raggiunto è stato quello di massimizzare l’efficienza del processo di customer care ma l’obiettivo strategico che l’azienda intende raggiungere attraverso Aura è quello di entrare nel mercato dei personal big data in modo da diventare il principale custode dei dati dei propri clienti.
Vodafone, azienda multinazionale di telecomunicazioni con sede a Londra, ha lanciato il progetto “Ocean” che ha lo scopo di trasformare la rete attraverso le nuove tecnologie in ambito SDN e NFV. L’obiettivo dell’azienda è quello di creare un ecosistema digitale, basato sulle proprie risorse di rete, che sia quanto più possibile standardizzato in modo da potersi svincolare dai diversi fornitori di tecnologia. In questo senso si possono leggere anche gli investimenti per la creazione di un Telco Cloud che possa inoltre essere il sostegno fondamentale ai servizi digitali che saranno sviluppati grazie alla nascente rete 5G. Recentemente è entrata nel mercato dei media in Spagna e Germania attraverso acquisizioni di aziende di contenuti via cavo.
AT&T, la maggiore compagnia telefonica statunitense con sede a San Antonio, Texas, la cui rete copre 127 paesi nel mondo, è una delle prime aziende di telecomunicazioni che ha percepito l’importanza dei dati ed ha deciso di investire su di essi. Essa si propone di offrire “data-powered services” investendo in intelligenza artificiale e big data analytics. Il suo percorso
33 evolutivo prevede la creazione di un ecosistema di rete e servizi basato sulla condivisione, valorizzazione ed elaborazione dei dati in modo da soddisfare le esigenze delle diverse tipologie di clienti. Tutto ciò si basa sulla virtualizzazione delle risorse di rete grazie a pesanti investimenti in tecnologie SDN e NFV. Tra le numerose iniziative digitali, quella di maggior successo è stato il lancio dei servizi di Smart Home che all’inizio del 2017 avevano già raggiunto più di 500 mila clienti attivi. Inoltre, è entrata nel business dei contenuti multimediali attraverso l’acquisizione di DirecTV, famoso operatore via cavo americano.
NTT, una delle principali compagnie telefoniche al mondo con sede in Giappone, sta investendo da molti anni per il superamento della propria architettura di rete monolitica verso una struttura più aperta e flessibile caratterizzata dalla massima modularizzazione delle funzionalità degli apparati. La virtualizzazione è quindi vista come elemento fondamentale per soddisfare i crescenti requisiti che i nuovi servizi digitali offerti richiedono.
SK Telecom, operatore di telefonia mobile leader di mercato nella Corea del Sud, si è trasformato in una platform service company attraverso la creazione di una piattaforma aperta anche alle community di sviluppatori di servizi innovativi. Su questa piattaforma vengono erogati una moltitudine di servizi digitali che comprendono anche contenuti multimediali ed advertising. Alla base di questa trasformazione c’è la virtualizzazione e softwarizzazione della rete con il disaccoppiamento infrastrutturale e funzionale ottenuto grazie al Cloud Computing.
Per migliorare la qualità della rete sono inoltre state sviluppate soluzioni di machine learning che elaborano i big data provenienti sia dai terminali degli utenti che dalla rete stessa in modo da prevenire i guasti e rendere automatizzati il controllo e la gestione della rete.
Telstra, compagnia telefonica con posizione dominante in Australia, ha avviato un programma di razionalizzazione delle piattaforme di rete con l’obiettivo di portare innovazioni a livello nazionale. Negli ultimi anni ha investito molto sulla digitalizzazione: già più del 60% delle transazioni vengono effettuate online da parte dei clienti ed il 13% delle revenues totali è ottenuto attraverso l’erogazione di servizi digitali. Il focus aziendale è stato soprattutto su servizi specifici in ambiti come eHealth, Media e Cloud sviluppati attraverso acquisizioni e fusioni con altre aziende e la creazione di business unit dedicate.
TIM, il principale operatore di telecomunicazioni in Italia, ha avviato da diverso tempo un progetto di Network Transformation con l’obiettivo di razionalizzare e far evolvere la propria infrastruttura di rete con soluzioni innovative quali Cloud, NFV e SDN. Dal 2008, con il progetto Next Generation Data Center, ha sviluppato un proprio Cloud interno per consolidare gli ambienti hardware obsoleti e per accelerare l’erogazione di risorse di calcolo per i nuovi applicativi. Partendo da queste risorse e dalle competenze sviluppate grazie al progetto ha
34 potuto dopo un solo anno sviluppare la prima offerta di servizi Cloud per il mercato business.
Dal 2009 è entrata nel settore della distribuzione online di contenuti multimediali grazie al lancio della piattaforma TIMvision. A partire dal 2013 si è focalizzata sullo sviluppo e la proposizione al mercato di soluzioni incentrate sull’innovazione digitale attraverso la creazione di linee di business dedicate in diversi ambiti come sicurezza, identità digitale, servizi professionali, servizi cloud e soluzioni per l’IoT. Non fa più uno sviluppo ad hoc per ogni singolo progetto ma ha costruito un’architettura di base trasversale a tutti i segmenti basata sull’adozione di piattaforme, grazie alle quali può sviluppare soluzioni personalizzate per ogni cliente in ogni settore.
Da questa analisi si evince come il settore delle telecomunicazioni stia vivendo una profonda trasformazione sistemica verso la digitalizzazione, favorita anche dal raggiungimento di una maturità tecnica ed economica in molti ambiti. Gli obiettivi comuni sono quelli di semplificare e rendere più agili e flessibili lo sviluppo ed il dispiegamento dei servizi in modo da poterne offrire di nuovi, digitali ed innovativi, e ciò ha comportato un’evoluzione tecnologica delle infrastrutture di rete degli operatori. Attraverso questi cambiamenti gli operatori stanno cercando di rendere nuovamente sostenibile il proprio business grazie anche all’accesso a nuove forme di remunerazione.
Le varie strategie degli operatori elencati convergono verso gli stessi obiettivi ma si differenziano per il modo in cui vengono raggiunti in particolare per quanto riguarda il dispiegamento in rete delle nuove tecnologie e l’acquisizione delle nuove competenze necessarie. La maggior parte degli operatori, tra cui il leader americano AT&T e quello europeo Deutsche Telekom, sta sviluppando la nuova infrastruttura di rete in modo indipendente e parallelamente rispetto alle reti legacy. Altri operatori come Telefonica hanno invece adottato un approccio inerziale basato sull’introduzione progressiva delle nuove tecnologie nella rete attuale. Per quanto riguarda invece l’acquisizione di nuove competenze per questo cambiamento, gli operatori stanno rivolgendo i loro sforzi principalmente nell’assunzione di skills in ambito software, di cui storicamente sono carenti. Ciò però è ottenuto attraverso differenti modalità: alcuni operatori, Vodafone su tutti, stanno optando per lo sviluppo interno dei software mentre molti altri, come Orange e Telstra, si avvalgono di partnership con i fornitori di tecnologia oppure di collaborazioni con altri sviluppatori.
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