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59 3.2 Depositi di piana costiera: studi pregress

3.3. Facies del Bacino Padano centrale: il sondaggio MN

3.3.1. Stratigrafia del sondaggio MN

Il log litostratigrafico del sondaggio MN1 (Fig. 25) mostra come la successione attraversata sia dominata dall’alternanza in varie proporzioni di depositi fini (argille e limi) e depositi grossolani (sabbie e ghiaie) che, considerata l’assenza di fossili di organismi marini o di ambiente salmastro, è stata attribuita al sistema di pianura alluvionale.

Nella successione sedimentaria attraversata sono state distinte due associazioni di facies principali: di piana inondabile (floodplain) tipicamente argilloso-limosa e di canale fluviale (fluvial

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A queste si aggiungono facies di argine fluviale (levee), di canale di rotta (crevasse channel) e ventaglio di rotta (crevasse splay).

Fig. 23. Postazione operativa per la realizzazione del sondaggio MN1.

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Associazione di piana inondabilie

Descrizione

L’associazione di piana inondabile (Fig. 26a) è comunemente costituita da una successione omogenea di argille e limi, con subordinate intercalazioni sabbiose. Il colore di questi depositi è grigio-grigio scuro ed è generalmente presente una laminazione piano-parallela.

A vari livelli stratigrafici si registrano arricchimenti in frustoli vegetali e orizzonti torbosi (Fig. 26b). Localmente sono stati osservati gusci di gasteropodi di acqua dolce.

All’interno di questi depositi si notano, inoltre, ritmiche alternanze centimetriche di sabbia fine e silt il cui contatto può presentarsi sia netto che graduale. Questi depositi mostrano spesso laminazione piano-parallela e, subordinatamente, laminazione incrociata a piccola scala e a basso angolo.

Sono anche presenti localmente livelli di sabbia fine, con spessori inferiori ad 1 m, caratterizzati da limiti netti e sequenze granulometriche positive. Talvolta sono state osservate anche sequenze granulometriche di tipo coarsening-upward.

Interpretazione

La messa in posto di argille e limi massivi, talora pedogenizzati, è caratteristica di ambienti sedimentari a bassa energia dominati da decantazione di sedimento e deboli processi di trazione in cui, occasionalmente, si verificano episodi di esposizione subaerea. Queste condizioni sono tipiche delle piane inondabili e questa associazione di facies è principalmente rappresentata da depositi di tracimazione.

Le fitte alternanze sabbia-silt, invece, considerata la caratteristica collocazione al tetto dei corpi di canale fluviale e le caratteristiche litologiche, possono essere interpretate come depositi di argine fluviale. I corpi sedimentari sabbiosi con tetto netto e tipiche sequenze granulometriche FU sono interpretabili come facies di canale di rotta, mentre, gli orizzonti sabbiosi a tendenza granulometrica CU e che passano verso l’alto a depositi più fini, possono essere attribuiti a ventagli di rotta. I depositi di rotta sono distinti dai corpi di canale fluviale principalmente sulla base del loro esiguo spessore e di una granulometria più fine.

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b a

Fig. 26. Esempi di facies dal sondaggio MN1. a: depositi di piana inondabile (da 96 a 100 m di profondità). b: particolare di depositi torbosi intercalati ad argille di piana inondabile alla profondità di circa 78,30 m.

Associazione di canale fluviale

Descrizione

L’associazione di facies di canale fluviale (Fig. 27a) comprende corpi sedimentari costituiti da sabbie da grossolane a fini, con spessori variabili da 2 a 20 m. Localiarricchimenti in ghiaie si incontrano tra 5 e 10 m di profondità. La base di questi corpi sabbiosi è marcatamente erosiva (Fig. 27b) e tipiche sono le tendenze granulometriche positive. Frequenti sono gli episodi di amalgamazione verticale, testimoniati da superfici erosive che separano diverse sequenze FU che mostrano spesso alla base la presenza di ciottoli o ghiaia (es. tra 52 e 73 m di profondità). La stratificazione, dove preservata dall’azione meccanica del carotiere, è sia incrociata ad alto angolo (Fig. 28a) sia piano-parallela (Fig. 28b). La presenza di argilla e limo in questi depositi è nettamente subordinata, mentre, a varie profondità e soprattutto verso la base, si rinvengono

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frammenti di legni anche di grosse dimensioni (Fig. 29). La transizione verso l’alto a sedimenti fini, accompagnata spesso da depositi ricchi in materiale organico, può essere netta o graduale. In questa associazione di facies, infine, si registra l’assenza di fossili.

Interpretazione

La presenza di superfici erosive basali, l’elevato spessore e la tendenza granulometrica positiva fanno supporre che questi depositi siano attribuibili a facies di canale fluviale. Questa interpretazione è confortata anche dalla presenza di strutture sedimentarie che indicano una componente unidirezionale di trasporto e dalla presenza di legni nei depositi di barra. Il passaggio netto o graduale da queste facies ad orizzonti argillosi sovrastanti è indicativo di un abbandono del canale rispettivamente brusco o graduale, spesso associato a condizioni di impaludamento testimoniate dalla presenza di materiale organico al tetto delle sabbie fluviali.

b

a

Fig. 27. Esempi di facies dal sondaggio MN1 a: depositi di canale fluviale del sondaggio MN1 (da 32 a 36 m di profondità). b: particolare di base erosiva di sabbie di canale su argille di piana inondabile (profondità 72,60 m circa).

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a b

Fig. 28. Esempi di strutture sedimentarie dal sondaggio MN1. a: laminazione ad alto angolo all’interno del sondaggio MN1 (da 111,50 a 111,70 m di profondità). b: laminazione piano-parallela all’interno del sondaggio MN1 (da 112,50 a 112,70 m di profondità).

Fig. 29. Legno di spessore superiore a 30 cm intercettato all’interno di depositi di canale nel sondaggio MN1 alla profondità di circa 87 m.

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A complemento dei dati litologici, nella fase conclusiva della perforazione è stato eseguito da Regione Lombardia un Log Gamma Ray (GR) secondo le modalità illustrate nel secondo capitolo di questa tesi.

Come si nota in Figura 25, il log conferma l’attribuzione delle facies operata in carota. In particolare, l’intensità della radiazione gamma, misurata in gradi API, è proporzionale al contenuto in argilla del sedimento esaminato con massimi, mediamente anche superiori a 50 API in corrispondenza dei pacchi argillosi attribuiti all’associazione di piana inondabile e ai depositi di argine fluviale e con valori mediamente inferiori a 25 API negli orizzonti sabbiosi di canale fluviale. Il log evidenzia, inoltre, un basso contenuto in argilla all’interno del corpo di canale affiorante e la presenza di sequenze granulometriche positive o FU (indicate dalle frecce verdi in Figura 25) dei corpi amalgamati tra 109 e 114,5 m e tra 52,50 e 72,60 m di profondità.