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L’idea implementativa alla base del DIST e, specificamente del DIST-M, è quella di permettere a un docente “volenteroso” la sua riproducibilità su un qualsiasi contenuto e competenza matematica. A tal fine, la scelta tecnologica è ricaduta su strumenti informatici open-source o gratuiti, semplici da utilizzare.

Come ambiente di e-Learning è stato utilizzato Moodle, acronimo di Modular Object- Oriented Dynamic Learning Environment. È un ambiente per l'apprendimento modulare e orientato ad oggetti, ossia basato sull'ideologia costruzionista secondo la quale ogni apprendimento sarebbe facilitato dalla produzione di oggetti tangibili. Come tutti gli ambienti di e-learning, mette a disposizione strumenti per la collaborazione. A tal proposito, di seguito, descriviamo gli strumenti di collaborazione offerti da Moodle, utilizzati nella nostra attività.

La Chat è un modulo di attività che consente ai partecipanti (coloro che condividono

la chatroom, ossia il luogo virtuale di comunicazione) di tenere discussioni sincrone in tempo reale. Moodle offre la possibilità di gestire chat di gruppo, condivise tra i membri di uno specifico gruppo, e chat globali, condivise tra tutti i partecipanti ad un’attività. Visto che la chat favorisce una comunicazione sincrona, abbiamo utilizzato quella di gruppo per gestire le interazioni all’interno di ciascun gruppo di lavoro utilizzando una chatroom dedicata.

Il Forum è un modulo di attività che consente di tenere discussioni asincrone tra i

partecipanti, la cui durata è prolungata nel tempo. Moodle mette a disposizione diversi tipi di forum tra cui scegliere. In particolare prevede l’utilizzo di un forum

standard dove chiunque può avviare una discussione e può vedere gli interventi

degli altri, e di un forum Domande e Risposte, dove lo studente può visualizzare gli interventi degli altri solo dopo aver postato il proprio. In questo modo si favoriscono

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interventi genuini, non condizionati da quelli altrui, ed è questo il motivo per cui abbiamo scelto di utilizzare questa tipologia di forum per gestire le risposte degli studenti alle domande aperte e le relative discussioni. Abbiamo, invece, utilizzato il forum standard per gestire interazioni libere tra utenti fuori dai gruppi.

Il Wiki è un modulo di attività che consente ai partecipanti di inserire e modificare

una raccolta di pagine web. Moodle offre la possibilità di implementare il wiki

collaborativo, condiviso tra i membri di un gruppo, consentendo a ciascuno di

apportare modifiche, oppure individuale, e in tal caso ciascun partecipante lavorerà individualmente alle proprie pagine web. Abbiamo utilizzato questo strumento come Diario di Bordo di ciascun gruppo, all’interno del quale ogni membro può scrivere informazioni utili, aggiungere immagini, link o altro.

Moodle, oltre ad offrire la possibilità di utilizzare strumenti di collaborazione, gestisce anche l’attività Lesson (o Lezione). Questa consente di distribuire i contenuti dell’attività in modo flessibile, realizzando pagine da fruire sequenzialmente o con diversi percorsi ed opzioni. I diversi percorsi possono essere attivati a scelta dello studente o in base alla risposta ad una domanda posta (di tipo scelta multipla e a risposta breve). A seconda dei casi, allo studente viene presentata una opportuna pagina, che può farlo avanzare nella lezione, oppure riportarlo alla pagina precedente oppure viene diretto verso un percorso ad-hoc. Abbiamo utilizzato la Lesson per realizzare percorsi personalizzati in funzione delle scelte e delle risposte dello studente. In particolare, questo strumento è stato utilizzato affinché tutti raggiungessero le medesime competenze di base (personalizzazione convergente), pre-requisito per i Frame Livello, ma, contemporaneamente, ha lasciato la possibilità a ciascuno di sviluppare le proprie potenzialità individuali (personalizzazione divergente) (Baldacci, 2005).

Il Compito di Moodle è un’attività che consente agli studenti di consegnare qualsiasi tipo di contenuto digitale, come ad esempio documenti di testo, immagini, clip audio e clip video. Il compito può anche prevedere la compilazione online di un testo sia in alternativa sia in aggiunta al caricamento di file. Gli studenti possono consegnare i lavori individualmente oppure come membri di un gruppo. Nel secondo caso è possibile impostare il Compito in modo tale che ciascuno studente possa modificare

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la consegna, ma questa diventa definitiva solo quando tutti i membri del gruppo inviano la stessa consegna. Abbiamo utilizzato questa modalità di Compito per gestire le consegne condivise all’interno di ciascun gruppo.

Il DIST-M, come già detto, utilizza il framework del digital storytelling. Per implementare la storia abbiamo deciso di utilizzare i fumetti. Il fumetto (o comics), è un genere popolare letterario largamente utilizzato per coinvolgere i giovani lettori, sia come consumatori di storie create da altri, sia come produttori di proprie. Come ogni attività di storytelling, queste esperienze sono generalmente riconosciute quali mezzi per facilitare la comprensione e, dunque, l’apprendimento. Gianna Marrone, nel suo libro “Il fumetto tra pedagogia e racconto”, pone l’attenzione sul fatto che, nei confronti del fumetto, ci siano molti pregiudizi a scuola, in quanto allontanerebbe dalla “buona” e “sana” lettura. Per la studiosa, in realtà, il fumetto rappresenta una lettura impegnata perché richiede la decodifica di almeno tre diversi tipi di linguaggi, immagini, parola scritta e simbologia grafica. Nel fumetto il rapporto tra parola e immagine è diretto e immediato e ciò può favorire il processo di apprendimento, rendendolo meno faticoso e più piacevole. (Marrone, 2005).

Per la creazione dei fumetti, abbiamo utilizzato l’ambiente Toondoo, un servizio on line gratuito che consente, previa registrazione, di creare, comics in pochi passaggi. I fumetti sono stati, poi, caricati all'interno delle pagine Moodle, sottoforma di immagini.

Per la realizzazione delle attività interattive abbiamo utilizzato il software di matematica dinamica GeoGebra. È stato, però, utilizzato in un modo inusuale, ossia come linguaggio di programmazione per implementare app interattive, integrate all’interno delle pagine Moodle. La scelta è ricaduta su GeoGebra per molteplici motivi. Innanzitutto è gratuito ed è accessibile a tutti. Inoltre lavora con oggetti grafici e supporta il GGBScript, linguaggio di programmazione molto semplice che consente di implementare algoritmi con pochissime righe di codice. GeoGebra è facilmente integrabile all’interno di Moodle, sia grazie ad alcuni plugin ad-hoc, sia incorporando il codice HTML dell'applicazione all’interno di una qualsiasi pagina Moodle.

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