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Analisi traduttologica

1. IL TIPO DI TESTO

2.1 STRUTTURA LESSICALE

Per quanto riguarda il lessico, l'opera non contiene termini prettamente tecnici o scientifici, anzi in vari tratti si rivelano perfino generici. In un primo momento non si sarebbe pensato che il testo fosse a sua volta una traduzione dal rumeno, tutto questo venne fuori mentre il traduttore cercava informazioni sugli autori e la provenienza del libro. In effetti il lessico, nonostante sia ripetitivo in alcuni punti, si dimostra molto “anglicizzato” e ben strutturato, non da l'impressione che si tratti di un testo tradotto.

Durante la stesura del testo di arrivo si sono incontrate le difficoltà perfettamente tipiche del traduttore: la riformulazione di alcuni periodi, la comprensione dei concetti, certi termini che fanno pensare parecchio prima di escogitare una traduzione adeguata, per non parlare delle locuzioni che richiedono una totale reinterpretazione (come “live ammunition”, che

105 analizzeremo più avanti).

Il traduttore è rimasto abbastanza stupito di non aver mai trovato i “titoli” ben noti del tiranno come Conducător o “Genio dei Carpazi”, ma non se n’è fatto un problema (dopotutto si tratta di un “compendio”).

2.2 REALIA

Se si osservano le pagine del testo di partenza, emerge una cosa fondamentale: coerentemente con la strategia addomesticante adottata dal traduttore inglese, dalla versione rumena è stato tradotto tutto, incluso le parole che costituiscono i “realia”, cioè quei termini che rappresentano oggetti, concetti e fenomeni di una data cultura ma per i quali non esiste una traduzione adeguata o ben definita. Ovviamente questo ha influito non poco su alcune scelte traduttive di quello italiano.

Il primo dei “realia” è rappresentato dall'espressione “district of

Sibiu”, dove district si riferisce indubbiamente a Județ, ossia l'ente

amministrativo intermedio tra comune e Stato centrale, che per dimensioni e popolazione corrisponde grossomodo alla provincia italiana o al

département francese. Ma la traduzione “distretto” non era scontata, anche

perché consultando vari siti paralleli e dizionari bilingue rumeno-italiano / italiano-rumeno sono emerse varie possibilità: c'era distretto, ma anche provincia, regione, o prefettura. Quindi si può ben capire la difficoltà del traduttore di trovare un'equivalenza adeguata per essere più fedele possibile al testo di partenza, che in origine è rumeno. Alla fine si è optato per “distretto”, in modo da non allontanarsi troppo dal senso che voleva trasmettere il testo rumeno e, allo stesso tempo, per restare vicini all’opzione del collega inglese.

Nelle stesse righe, si fa riferimento a Nicu Ceauşescu come “regional

secretary of the party”, a cui corrispondono molte denominazioni in

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secretar al partid la Sibiu”, “prim-secretar al Comitetului judetean PCR Sibiu” o anche solo “prim-secretar la Sibiu”. Dopo una ricerca in Internet

sui ruoli politici del personaggio è emerso che l'aggettivo regional è comunemente usato come equivalenza per denominare la carica nelle fonti inglesi. Date le circostanze, la versione italiana è stata “segretario regionale

del partito nel distretto di Sibiu”.

Nel testo originale vengono citate le cosiddette Guardie Patriottiche, ovvero le formazioni paramilitari, sorte nell'estate 1968 (all'epoca delle tensioni tra la Romania e l'URSS per la questione della Primavera di Praga) che avevano il compito di costituire una difesa ausiliaria in caso di attacchi dall'esterno. Nel testo di partenza è usata l'espressione tra virgolette “The Patriotic Guards” evidentemente tradotta dal rumeno “Gărzile patriotice” dove il suffisso “–le” rappresenta l'articolo determinativo plurale; giungendo alla conclusione che si trattasse di un calco, si è preferito omettere l'articolo lasciando semplicemente “Guardie Patriottiche”.

Probabilmente a causa del fatto che il testo originale stesso sia a sua volta una traduzione, è emersa qualche difficoltà riguardo al “Romanian

Department of Foreign Intelligence”, ovvero il Departamentul de Informații Externe (DIE). La domanda era: come riportarlo in italiano? Alla fine,

grazie all'aiuto di un sito parallelo24, è stato risolto l'imbarazzo e la

soluzione definitiva è stata “Direzione di Informazioni Esterne”, ritenendo che l'aggettivo “Rumeno” si potesse tranquillamente omettere.

Poi, il testo originale parla di “intervention of the miners” e di “repeated returns of the miners' shock troops to Bucharest” per riferirsi alle

Mineriade (Mineriadă in singolare), cioè le azioni violente dei minatori

inviati a reprimere le manifestazioni dei partiti d'opposizione contro il nuovo regime postcomunista di Iliescu; tali espressioni sono state tradotte parola per parola nel testo italiano per non discostarsi troppo

24 http://www.sette-giorni.ro/index.php?page=detalii&categorie=romania&id=20121106-

107 dall’impostazione originale del testo inglese, ovvero: “intervento dei

minatori” e “i ripetuti ritorni delle truppe d'assalto dei minatori a Bucarest”. Il termine Mineriadă deriva da mineri (che significa “minatori”),

ed esprime appunto il concetto di “marcia dei minatori”; su alcuni siti web in italiano è usato il termine rumeno corretto tra virgolette, ossia il “prestito”, mentre in altri si pluralizza con “mineriadi”, anche se quest'ultima variante pare una storpiatura perché la parola non ha una traduzione italiana precisa. Non è stato possibile controllare la versione rumena del testo di partenza, quindi non è chiaro se la parola Mineriadă compare, ma proprio perché tali pagine costituiscono una “traduzione della traduzione” il traduttore ha ritenuto giusto considerare gli elementi culturali che il dizionario non può offrire e che DOVEVA conoscere.

A questo punto, è da sottolineare la rilevanza di una parola pronunciata da Ceauşescu nel suo discorso alla televisione del 20 dicembre 1989: il testo di partenza riporta che quella sera il dittatore usò l'espressione “hooligan

elements”, riferendosi ai manifestanti che creavano disordini a Timişoara; e

in effetti, nel filmato originale del discorso (reperibile in rete da diverse fonti) si parla di “elemente huliganice”. Ora, è chiaro che quella parola,

huligani, è un forestierismo che deriva direttamente dall'inglese; in italiano è

usato il prestito “hooligan”. Può darsi che Ceauşescu abbia utilizzato il termine straniero per prendere le distanze dalla manifestazione, come per sottolineare che quell’episodio non era una cosa da “rumeni” (e non a caso il dittatore chiama in causa l’irredentismo ungherese). Tuttavia, il traduttore ha scelto di tradurre questo termine con “teppisti” per non straniare il lettore.

Un altro dettaglio rilevante è il termine con cui il testo originale nomina la camera bassa del parlamento polacco, cioè “Diet”; una delle definizioni che il Paperback Oxford English Dictionary fornisce del termine è questa: “A law-making assembly in certain countries” quindi si tratta di un termine generico applicabile in varie istituzioni simili. Nella traduzione si è preferito sostituirlo con il nome originale “Sejm” perché un'espressione più

108 generica come “Camera bassa” non avrebbe espresso un contenuto semantico analogo, e anche con l'equivalenza “Camera dei deputati” veniva meno il significato più profondo di quest'organo legislativo. Ad ogni modo, il significato del termine è stato specificato con nota del traduttore a piè di pagina, che il traduttore utilizzerebbe anche in un contesto editoriale.

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