• Non ci sono risultati.

Subject C –Insider, promoter and playlist marketer on Spotify

APPENDIX C Interviews Transcripts

C. 3. Subject C –Insider, promoter and playlist marketer on Spotify

I: Qual è il tuo background e come sei finito a fare questo lavoro?

C: Definirlo "lavoro" è strano. Non sono una figura "tradizionale". Ho scelto questo lavoro per arrotondare, tramite conoscenti nell'ambito della musica. Ho visto una grossa possibilità con un datore di lavoro che mi ha fornito informazioni utili per poter lavorare autonomamente - lavoro ancora con lui, infatti. Ho iniziato a lavorare durante il lockdown.

Faccio promoting sulle playlist Spotify, insieme a quelle su Soundcloud. Su soundcloud funzionano meglio le promozioni, hanno un costo inferiore soprattutto per le etichette.

I: Sei sempre stato nell'ambito dei concerti e festival, vero?

C: essendo già in contatto con quel mondo, era una figura che potevo ricoprire in quell'industria.

I: Nel questionario scrivi: "da utilizzatore, mi mancano gli album e i dischi di vecchia data". Spiega meglio.

C: La maggior parte dei casi, è una questione di etichette e di scelte editoriali e contrattuali. Tanti indipendenti non sanno come monetizzare, e quindi non sanno perché dovrebbero inserire album di più di 10 anni fa sulle piattaforme. Da contratto, ora che ci penso, ci sono molti casi in cui ti avvisano le etichette di rimuovere i vecchi brani per una questione di frammentazione degli stream cioé che le entrate non sono bilanciate allo stesso modo. Le etichette spingono per avere gli stream sui brani prodotti mentre sono sotto contratto con loro stessi. Moltissimi casi, come In The Panchine (https://www.youtube.com/watch?v=d865SRSuRoQ) del TruceKlan non può essere pubblicato perché un mixtape non ha una razionalizzazione dei diritti. Non eri nella posizione per registrare determinate canzoni. Ecco perché questi vincoli ci sono su Spotify, per esempio, e non su Youtube.

Una persona l'anno scorso aveva fatto i remaster delle canzone del mixtape In The Panchine --> aveva fatto moltissimi ascolti con un remaster. Fossi negli artisti cercherei di trovare una soluzione.

I: Come le piattaforme aumentano o diminuiscono le possibilità di conoscere nuova musica? È una maniera sana o non sana?

C: Io tendo a basarmi su consigli di amici e colleghi. Sicuramente gli algoritmi sono importanti per la proposta che ti viene fatta, e mi trovo bene pure con quelli. Chiaramente, dopo un po' di tempo di stream, iniziano ad essere proposte le stesse cose. Mi piace molto che sulle piattaforme si può trovare qualsiasi cosa, che è molto importante per la scoperta di cose nuove. Per esempio, ogni volta che apro una radio [di Spotify], troverò sicuramente qualcosa di nuovo. Non per forza, in realtà, una radio è solamente algoritmica: infatti si possono trovare anche altre canzoni, come i featuring, i correlati dell'etichetta, non è tutto algoritmo insomma.

I: Parliamo dei livestreaming. Cosa ne pensi? Dove può portarci questa nuova modalità di fruizione? Ci sono dei limiti o opportunità da cogliere? C: MI sono trovato sicuramente meglio del previsto, più a mio agio di quello che potessi pensar. Non sono sicuro di essere pronto a spendere dei soldi per lo streaming. Sicuramente se ci fossero le due possibilità, andrei ad uno spettacolo live anche se costasse molto di più. é la mia passione. Per quanto riguarda le opportunità, sicuramente in questo caso ci sono nuove piattaforme di realtà virtuale che si stanno sviluppando, quindi interessantissimo quello che si potrebbe creare. Non trovo lo streaming limitante, in realtà, anzi trovo stimolante anche rimanere a casa ed esplorare in maniera diversa gli streaming. Per LiveNation sicuramente è limitante!! [LiveNation è più grande organizzatore di concerti al mondo].

I: Hai qualche informazione in più su queste start-up di realtà aumentata?

C: Sono miei amici laureati in comunicazione musicale, si sono messi insieme e hanno iniziato a lavorare ad un prodotto 3D. Sono solamente degli spunti, vorrebbero mettere telecamere diverse agli eventi live, con diverse tipologie di biglietti in base alla visuale.

C: Come la radio. C'è un mix, a una certa ora, curato da un presentatore, live su Spotify. Dovrebbero essercene di più. Potrebbe aumentare di tanto la mole di gente che frequenta la piattaforma.

I: which data you rely on while compiling new playlists, which data you look for, which data are relevant for your editorial choice?

C: Mi sento abbastanza indipendente. Di solito è tutto legato al mio gusto, non c'è una scelta riguardante i numeri, puoi immaginarli e molte volte devi inserire dei brani abbastanza già famosi di modo che la playlist diventi un po' virale, quindi così attirano ascoltatori alla playlist. Di seguito, si aggiungono brani che sono concordi al mood della playlist. Se invece dovessi inserire canzoni per esempio nella playlist "Top 40 Italia", per esempio, devo scegliere le canzoni con più ascolti. Infine, ci sono canzoni che sono lì perché devono essere lì. Se c'è un'emergente, in una playlist come quella appena citata, non è perché dovrebbe starci! Essenzialmente pagano e rientrano in playlist interessanti. Ovviamente non in "Top 40 Italia" perché salterebbe troppo all'occhio, ma in altre playlist, sì.

I: Do you believe your choices have an impact on choices of music consumption made by the listener?

C: Penso di sì. è impossibile avere una scelta imparziale nelle playlist: è impossibile che un utilizzatore possa scegliere sempre per sè stesso. Alla fine, uno dei motivi per cui gli utilizzatori pagano le piattaforme come Spotify è quello di farsi proporre le nuove scoperte senza sforzarsi. Tu paghi il servizio per non doverti sforzare di far niente.

Siamo arrivati al punto in cui in alcuni settori siamo sviluppati così tanto per finire a "scremare" le nostre azioni, togliendo il superfluo e rendendoci pigri. Si tende a togliere i passaggi intermedi usando le piattaforme, come in questo esempio.

I: What kind of pression music industry, promoters, marketers and music labels exercise on you? Do they suggest, email, write, call you to promote their products? Do they invite you at music events or presentations?

C: Se lavorassi direttamente per Spotify, la risposta sarebbe sì. Sono invitato agli eventi ma non ho pressioni di alcun genere, al momento. Non ho nemmeno linee guida e direzioni artistiche da seguire. Fossi stato dipendente di Spotify, sicuramente conosco persone che lo sono, sia dalla piattaforma che dalle pressioni esterne.

Documenti correlati