, avvegnacliè
non
resterà desiderio di sorte nelcapo
quarto del sesto libro della covertura dell'atrio ,che
apparisce e si tenneda
tutti perfermo
dovervi essere^ se egli stesso si sforzadarne
l'altezza allorché stabilisce la postura dei lacunari,ma ninno
osservò, che,sebbene
si facessemotto
alla distesa delle più
minuziose
coseche
entrano nell'atrio, di essanon
vi resterebbenè punto nò poco
designazione alcuna.Al che
giovaaggiugnere
, e pure è rimarchevolecome non
vi si sia portata attenzione,che
negli atrii viha
spesso delleco-lonne
5 e di essenon avrebbe
fatto parola Yitruvio ; eche verranno meno
tutte le altre meraviglie , delle qualiha
dovi-zia ciascuncomentatore
, ed io pernon rendermi
più oltre no-ioso, trascuro di registrare potendosi inbuona
parteappo
lo Stralico riscontrareImperò
tengo si chiara lamente
di Yi-truvio , e tanto dappressoda
altri vagheggiata ,da punto non
dubitare polermisi ripetere l'osservazione giàfatta alla scover-ta dell'uovo
tenuto dallapunta
in giù : alche sembra pur
fa-cile replicare colla risposta all'uopo
data.§. 18.
Ad
intendere lemaniere come
facevansi le rima-nenti coverture dell' atrionon
viha
difficoltà veruna, se i più accorti,come che
andasseromolto
lungi dal vero nel definirenominationibusitain re varias habet utili- minentes utiparietes proiecluriscorum te-iales.Trabesenimsrqjrn columnas,etpara- gantur. Ita unanuaeque res et locum, et status, etantaspomintur: in contignatloni- geniis, et ordinem proprium tuetur. Lib.
bus tignaetaxes: sub tectissi maloraspa- IV, cap. II.
Hasunt, columeninsumtnofastigio citimi- 1)Ve^li Mazois, Ruines de Pompei, To-nis, linde etcolumnae dicuntur: et tran- moII
—
Lo stesso, Palais de Scaurusetc.stra, etcapreoli: sicommoda, columen: et cìiap.V, edaltri ancora, che per brevità cantherii prominentes ad ecctremam sub- sitralasciono.
gnmdationem: supra cantherios. Tempia: 2) Citata ediz. di Vitruvio, Tomo III,
deinde insuper si'btegidas asseres ita prò- par. II, pag. 23.
( )
il cavedio in genere, pure, perchè dotti in archeologia e
filo-logia
, spigolando nel testo
ne
indovinarono il sentimento.Di
certoben
videro eglino nelle parole adoperate ^)che
Vitruvio vollenei cavedii corintii le travi ed i compluvii collocati nel-l'istessa ragioneche
in quelli detti alla toscana, eche
daiprimi non
allontanavansi senon
per essere le travi e le interpensive sostenutepure da
colonne ^), però
non sempre
del corrispon-dente ordine,ma
diqualunque
di quelli conosciuti in archi-tettura ^); eche
i tetrastili dai primi e dai secondinon
diffe-renziavansi senon
per avere solo quattro colonne angolari ^), le qualimentre vantaggiavano
la condizione delle travi,davan
loro fermezza e
non
facevanle gravare dalle interpensive °).§.19.
Peidispluviali poiacconciamente
tennero icemen-tatoridiVitruvio, essere quelli il
meccanismo
dei quali era fatto in senso contrario, cioè collependenze non
rivolte al centro dell'atrio e deputate a stabilire ilcompluvio
depresso,ma
incli-nate verso le pareti della corte; ilperchè con
successo distin-sero per le rispettive etimologie le delicie o cleliquìe dalle col-liquie, tutte poste a sostenere lamacchina
: quelle formanti nei punti diaccozzamento
angoli sporgenti e quindi capaci a dis-sipare leacque
: queste rientranti , e suscitatrici d'idee dira-gunamento
^).La
postura delle ale opendenze
delle quattro1) Incorinthiis iisdem rationihus trahes p. 52—Marini, O.c. TomoII, pag. 18,ed
etcompluvia collocantur; sed aparietibus altri.
trabes recedentes in circuilione circa cola- 3) Marini, Op. eTom. cit. annotazione mnascomponnntur, Lib. VI, cap. III. 9"al libroVI.
2) Galiani nell'annotazionialcapoterzo 4) Vedi Galiani , Mazois, D'Apuzzo e del sestolibro dellacitataversione
—
Ma- Marini nei luoghi orora citati.zois,Palais deScaurus,chap.Y
—
D'Apuz- 5) Vedi sopra il § 14.zo, Considerazioniarchitellonic/ie\)cLr. II, 6) Quemadmodumcoìlirinhc sunt
trabe-(
22
)partite del tetto, ciascuna delle quali
dava
nella propriasezio-ne
la figura diun
triangolo rettangolo , le cui ipotenuseveni-van
rappresentate daipanconcelli ovvero asseri,ed
i cateti dai lacunari e dagli spazii intercetti dellemura;
era in questa quarta specie di cavedii, elevata inmezzo
, omeglio
nel com-pluvio per costituire l' impluvio, enon come
nelle precedenti verso le pareti. In altri termini nascenti i loro necessarii an-goli rettinon
dallemura
e dalle travi,ma
esclusivamenteda
queste ultime,, e facile il concepirecome
lemura
stesse a dit-ferenza, ripeto , di ciò clic avveniva nelle precedenti spe-cie ,
non
restassero di altro impacciateche
dell' arrivo solo dell' inferiore acutangolo; e perciò di leggierine
deriva clicbenissimo
in essemura
vi si avessero potuto aprire delle luci attead
illuminare i triclinii.Ma
percliò a ciascun utile tiene dietro ildanno prossimo,
cosinon
trascuròpunto
l'accorto Vitruvio0
di avvertireche
la copia delleacque
convenenticulae illae, super quasrcmanetpars tedi, ubi aquae coUiqucscunt', ita deliguiae di-cunturillae,super quasaquaedeliquescunt
.
Placet Schneidero, ut dicanturdeliciae a (ìeliciendi): ilemquccolliquiaedicipossent colliciaQ,ulimonuiin ihesauro. Atcumin codiceseteditionesdent heic deliquiae, ila suprascripsi ohanalo(jiam colliquiae. 5<-cutiaulemtrabeculue inclinatae ad implu-viumdicebanturcolliquiaevel colliciae, et eae insensucontrario inclinatae nuncupa^
bantur deliquiae vcl deliciae; ilategulae, in quibus colliquescebant vcl colligebantur aquae, vocabanturcolliquiaresvcl collicia-res; tegulae vero, equibus deliquescebat, vel deliciebaturaqua, deliquiaresvel
deli-ciares. Vide Catonem (De Re Rust. cap.
XIV) etFestum. Vedi Marini, 0.c.aunot.
12al libro VI.
1) Displuviata autemsunf,^n quibus de-liquiae arcani sustinenles stillicidia reii-ciunl:haechibernaculismaximaspraeslant utilitates,quodcompluviaeorumereclanon obslant luminibustricliniorum; sed ea ha-bent in refectionibus molestiain magna>n .
quod circa parietes stillicidia confluenlia continentfistulac, quae nonceleriter reci-piunt excanalibusaquamdefluentem; ila-que redundantes restagnant, et inteslinuìn opus et parietes in eisgeneribus aedifìcio-ruin corrumpunt. Lib. VI, cap. III.
(
23
)nelle
mura,
enon
ricevute subitamente dai canali in esse for-mati a fare scorrere leacque
stesse,ne
risultavache
la soper-cliianza ristagnava, e la parte interiore dellamacchina
e lemura ne
risentivano grave danno.Son
di credereche
Vitruvio mettesseacconciamente
in quartoluogo
i displuviatiperchè
di certo
da
essicominciava
la differentemaniera
di costruirli.§. 20.