• Non ci sono risultati.

Sviluppi recenti della disciplina delle acque sotterranee: Il Ground Water Model Bill

Plachimada Struggle: la guerra dell’acqua

Capitolo 3 Il diritto dell’acqua

3. Sviluppi recenti della disciplina delle acque sotterranee: Il Ground Water Model Bill

Nonostante l’incerto epilogo del caso legale di Plachimada, possiamo affermare che nell’ultimo decennio la necessità di riformare il quadro normativo relativo alle acque sotterranee è stata finalmente avvertita con una certa urgenza. Accanto a tale constatazione però, la crescente importanza della risorsa ne ha fatto un argomento politicamente sensibile, tanto da rallentare l’adozione di provvedimenti a tutela della risorsa da parte degli Stati, al punto che solo quelli particolarmente colpiti dalla crisi idrica hanno intrapreso azioni regolative della materia72. Sfortunatamente neanche in questi casi è stata formulata una soluzione in grado di affrontare globalmente le problematiche relative all’uso e alla protezione dell’acqua sotterranea. Piuttosto in questi contesti, si sono introdotti cambiamenti parziali, che hanno interessato essenzialmente i suoi usi nell’agricoltura73. Il risultato è che sono stati ottenuti dei progressi che, seppur per certi

69 S. Koonan, op.cit., capitolo 3

70 Più precisamente in riferimento al caso di Plachimada gli SLP presentati all’esame della Corte Suprema sono in totale 5: uno presentato da parte del KPCB, uno dal Governo del Kerala e tre dal Consiglio Locale. 71 Per maggiori informazioni riguardo lo Special Leave Petition, visitare ITATonline.org

http://www.itatonline.org/articles_new/index.php/special-leave-petitions-the-complete-law/ 72

P. Cullet, op. cit 73 ibidem

65 versi appaiono indubbiamente importanti, rimangono in ogni modo limitati ad alcuni ambiti, così da non risolvere il problema nella sua sostanzialità.

La necessità di un approccio più ampio è messa in luce da due constatazioni: in primo luogo, nel contesto indiano le acque sotterranee costituiscono la principale fonte idrica destinabile al soddisfacimento del diritto all'acqua della stragrande maggioranza della popolazione. Si deduce che una regolamentazione efficace non può interessare esclusivamente l'utilizzo della risorsa per l'irrigazione. Secondariamente, le politiche esistenti si sono sviluppate per fronteggiare le problematiche emergenti dalla scarsità delle acque freatiche, ma non forniscono le basi per lo sviluppo di misure per la protezione generale della risorsa. Vi è pertanto la necessità di instaurare una cornice normativa delle acque sotterranee che, riconoscendo il legame esistente tra tutela del diritto all’acqua e protezione delle acque sotterranee, sia in grado di provvedere al rispetto di entrambi i principi, così da riflettere anche gli importanti sviluppi giurisprudenziali degli ultimi decenni.

E’ in quest’ottica che la Planning Commission ha sviluppato il Model Bill for the

Conservation, Protection and Regulation of Groundwater 201174 nel contesto del Dodicesimo Piano Quinquennale. La premessa su cui si sviluppa in nuovo Model Bill 2011 è che nell’attuale cornice normativa il riconoscimento di un controllo esclusivo sulle acque freatiche ai proprietari terrieri, invalida l’efficacia della capacità regolativa riconosciuta agli enti locali di governo, causando in questo modo problematiche che vanno a gravare soprattutto sui piccoli agricoltori e sul mondo rurale. Bisogna quindi eliminare la concezione storica che legittima l’accesso alla risorsa in base ad un concetto di proprietà vantabile su di essa. La riforma della regolamentazione alle acque sotterranee deve inoltre partire dall’idea che solo la tutela di questa risorsa costituisce una garanzia per la sostenibilità a lungo termine, e che è necessario riconoscere una priorità al suo impiego per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali dell’uomo.

Il Model Bill 2011 sembra finalmente costituire una risposta adeguata a queste esigenze. Nel documento infatti trova legittimazione la dottrina del public trust75, in connessione della quale viene riaffermata l’importanza del principio di sussidiarietà e di

74

Model Bill for the Conservation, Protection and Regulation of Groundwater , 2011,

http://www.planningcommission.nic.in/aboutus/committee/wrkgrp12/wr/wg_model_bill.pdf 75 Model Bill 2011, Section 9

66 decentramento del potere76: l’acqua del sottosuolo è identificata come un bene pubblico e in quanto tale, necessita della tutela dalle istituzioni pubbliche. E’ necessario però che il garante della risorsa sia essenzialmente l’autorità pubblica eletta al più basso livello, in modo che si instaurino nuovi meccanismi di accountability che assicurino una gestione più efficace e responsabile della risorsa; meccanismi che non si potrebbero sviluppare se il governo statale costituisse l’unico garante della materia. Elemento altrettanto significativo è che nel Model Bill 2011 viene esplicitamente riconosciuto il diritto fondamentale all’accesso all’acqua in quantità e qualità adeguate per la conduzione di una vita dignitosa77. Ed è in primo luogo il soddisfacimento di tale diritto che l’autorità competente deve agire nella sua funzione di trustee78, anche applicando principi di protezione come il prevention principle e il precautionary principle79.

In breve segnaliamo inoltre che attraverso il Model Bill 2011 si vuole garantire l’implementazione efficace ed effettiva degli obiettivi e dei nuovi principi da esso introdotto, attraverso la previsione di specifiche disposizioni per l’introduzione di nuovi organismi e meccanismi di controllo, nonché di cellule di monitoraggio cui è assegnato il compito di supportare l’azione delle istituzioni. Ulteriori progressi sono compiuti tramite l’elaborazione di strumenti aggiuntivi volti a favorire la protezione delle acque sotterranee, come è il caso per esempio dei groundwater security plans e dei

groundwater protection zones80.

In conclusione, considerando la centralità del ruolo rivestito delle riserve sotterranee nel soddisfacimento idrico del paese, appare evidente che il nuovo modello di legge proposto dal Governo indiano va a costituire una base più che valida per lo sviluppo di una nuova regolamentazione delle acque freatiche che si emancipi delle vecchie limitazioni e si adatti alle varie peculiarità regionali, così da costituire un quadro normativo finalmente efficace. Un’importante tassello degli sviluppi verso questa direzione è stato senz’altro il riconoscimento della legittimità di un diritto umano all’acqua, ma anche la costatazione dell’importanza dell’intervento delle autorità governative e della comunità nella sua tutela.

76

Model Bill 2011, Section 18, 20 77 Model Bill 2011, Section 8 78

Model Bill 2011, Section 10 79

Model Bill 2011, Section 6(2)

67 Se gli Stati indiani saranno in grado di integrare le direttive del Model Bill 2011 c’è motivo di credere che esperienze come quelle di Plachimada non potranno più verificarsi: scindendo il diritto sulle acque freatiche da quello della proprietà terriera, le falde acquifere sarebbero viste come le acque di superficie di fiumi e laghi la cui tutela, come abbiamo visto, è volta alla garanzia di un equo accesso alla risorsa.