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APPENDICE DOCUMENTARIA

T ESTAMENTO DI F ERDINANDO V ITTORIA

30 Notai capitolini, uff. 27, vol. 269, Istrumenti, not. Cimarronius Gio.Antonio, anno 1718 ff. 291-299:

[f. 291r] Testamentum Illmi Domini Don Ferdinando Victoria | A di 20 Marzo

1718. Alla pnza di me Notaro, e Testimonij Infra.tti, personalme.e esistente L’Illmo Sig.r D. Ferdinando Vittoria, Figliolo della bo:me del Sig.r D. Vincenzo di Valenza in Spagna, al pnte commorante in Roma, a me cognito sano p. gratia del Sig. Iddio di Mente, senzi,loquela, vista, udito, et intelletto, in fermo però di corpo, giacendo in letto, | sapendo benisimo esser nato sotto la legge, per dovere una vol|ta morire, e render l’anima al suo Divino Creatore, e ritrovandosi | assalito dall’infermità, temendo esser prossimo il caso della sua morte, non | volendo morire , senza disporre de suoi effetti, e provedere alli suffrag|gij per l’anima sua, si è risoluto di fare il pnte suo ultimo | Noncupativo Testo, che di raggion civile, vien chiamato senza scritti, | sicome di sua spontanea volontà, et in ogn’altro miglior modo, testa | e dispone, nel modo, e forma seguenti, e cioè|Primieram.e, cominciando dall’Anima, come più nobil del corpo, e che deve | esser preferita à tutte le cose mondane, questa con la maggior riverenza | e devotione, che puole, e deve, raccomando all’Altiss.mo Iddio , alla sua Glo-|riosissima Sempre Vergine Maria, al Suo S. Angelo Custode, et à tutti li |Santi, e Sante della Celeste Corte, supplicandoli assisterli adesso, e sempre, e | particolarmente nel punto della Sua Morte, defenderlo dall’Inside, e | Tentationi Diaboliche, pregando Humilmente sua Divina Maestà | à concederli la rimissione de suoi peccati; de quali dolente, e penti-|to, gli ne chiede humil perdono, e separata che sia l’anima sua dal cor-|po, condurla seco à godere l’istessa Gloria del paradiso, p. la quale |[f. 291v] fu creata, e così sia||Il Corpo, poi formato di Terra, et in quella essendo per ritorna-|re, fatto cadavere, ordina, e vuole sia sepolto in quella | Venerabil Chiesa Parrocchiale sotto la quale accederò il |

caso della sua morte, alla qual Chiesa, lascia le raggioni | della sua sepoltura solam.e …|In tutti e singoli suoi beni, mobili, stabili, semoventi, crediti, raggio-|ni, et attioni di qualunque sorte, in qualunque luogho posti, et esis-| tenti, o sotto qualsisiano confini, laterati e […] et adesso Sis.r | Don Ferdinando Testatore, spettanti, et appartenenti, o che potes-|sero spettare, et appartenere in avvenire, et in specie talmente, | che la specialità n deroghi alla generalità, ne frutti decorsi | per lo spatio di tre annate del Benefitio Semplice Prestimonia-|le, che esso Sig.r Testatore gode nella Chiesa Parochiale di S. | Giusta, e Ruffina della città d’Oriola, cominciando dall’Anno | 1715, 1716 e 1717, quali sono stati esatti dal Sig. canonico D. Pasquale Pruis della Villa Francha, come agente di esso Sig. Don Ferdi-|nando, e di questi ne ha consegnate al Sig.r Canonico D. Isidoro Sala dal med.o luogho di Valenza, solo doppie cinquanta d’oro, e respetti-|vam.e ne va debitore il detto Sig.r Canonico Pruis delle residue | doppie venticinque d’oro, che perancho ritiene appresso di se, come | costa anche dalle di lui lettere, che esso Sig.r Testatore asserisce ri-|tenere, e conservare appresso di se, et ancho nelli frutti del soprad.o | Benefitio Prestimoniale, principiati dal corrente Anno 1718, e | che decorreranno durante la vita d’esso Sig.r Testatore, al quale | si devono dalla stessa Chiesa Parochiale, in conformità del stile | e consuetudine di detta Chiesa di S. Giusta, e Rufina, come ancho|[f. 292r]nel credito delli sette ducati di quella moneta che gli deve la Sig.ra | Teresa Glaia ved.a del defonto D. Gio:Battista Bonet, cit-|tadino dell’istessa Città di Valenza, lasciati per legato ad esso Sig. | Testatore, come costa dal testamento del med.o fù Sig.r Don Gio:Bat-|tista Bonet, e finalm.e in tutto il suo havere, et huniversa heredi-|tà, suoi Eredi universali, generali e particolari fa, instituisce, vo-|le che siano e con la sua propria Bocca hà nominato, e no-|mina li Sig.ri Antonio Ridolfi Pragni, e Margarita Angelini co-|niugi, alli quali, tanto divisam.e, e separatm.e, quanto congiun-|tamente, et in solido, per raggion d’istituttione, et in ogn’altro miglior modo lascia tutto il suo havere, et Universa Eredità, ancho con | li frutti del suo benefitio, che esso Sig.r Testatore asserisce dovette-|gli per un Anno, ratione Annate Mortis con li pesi alli detti coere-|di

nominati, et oblighi infrascritti, cioè. |Che per soffraggio dell’anima d’esso Sig.r Testatore, e remissione de suoi |Peccati, esatti che haveranno li frutti del Sud.o Benefitio, li mede-|mi Eredi siano obbligati far celebrare cento messe basse di requie | compresavi la messa cantata nella medema Chiesa Parochiale | nella quale hà eletto la sua sepoltura, quanto più presto si po-| trà. |Item, sijno obbligati li medemi suoi heredi esatti che averanno li frutti | sud.i far celebrare, nella Venerabil Chiesa della Madonna SSma | di loreto de Fornari di Roma, nell’altare privilegiato, che si rito-|va in d.a Chiesa messe duecento p. suffraggio, come sopra. | Item, altre messe dieci Votive nell Venerabil Altare di San Vincenzo | Ferrerio nella Venerabil Chiesa della Madonna SS.ma della Miner-|[f. 292v] va p. soffraggio, come sopra, parim.e esatti, che haveranno li | frutti sud.i. |Item, per raggion di Legato, et in ogni altro miglior modo, lascia p elemosi-|na alla d.a Venerabil Chiesa parochiale di Santa Giusta, e Ru-|fina della città d’Oriola nel regno di Valenza, in Spagna, | dodici doppie, e mezza d’oro di Spagna, da consegnarli de frutti | sud.i dà esigersi come sopra. |

Item, grava li med.i suoi eredi à sodisfare li debiti, che saranno contati da es-| so Sig.r Testatore in Roma, purchè non passino in tutti, la quan-|tità di doppie venti, dà sodisfarsi, con li denari, e frutti dà esigersi | come sopra, perché così. |E finalm.e p raggion di legato, et in ogn’altro miglior modo, lascio a Gioseppe | Pagliares habitante nella città Metropoli di Valenza dieci dop-!pie d’oro di Spagna per una sol volta, da pagarseli dà detti miei ! eredi con li frutti sud.i, et altrim.e.|E questo dico essere, e vuole, che sia il suo ultimo nuncupativo tes-|tamento, e la sua ultima volontà, qualevuole che vaglia p. rag-|gion di detto noncupativo (Sine scriptis)e se p. tal raggione n val-|lesse vole, che vaglia p. raggione di codicilli, o di donatione | causa mortis, ad pias causas, et in ogn’altro miglior modo, che po-|tesse valere; cassando et Annullando ogni e qualunque altro testamento, che esso Sig.r D. Ferdinando havesse fatto sino al pnte | gorno, p gli atti di qualunque altro Notaro, anche con qualsi-|siano parole, e clausole derogatorie, e delle derogatorie, deroga-| torie, e questo ordina e vuole sia preferito, e prevaglia su |ogn’altro, n solo in

questo, mà in ogn’altro miglior modo super |[f. 299r – salto numerazione x

rilegatura] quibus Actum Rome in appartamento Solite Habitationis | dict. D.

Testatoris, Domus posit ad ascensu marforij prope cauponam (?)| nuncupat. della Rosetta, Regionis Montius, Pntib: Petro Dario | filio Caroli de Vacollo, Novarien.Diecesis.

2 Detto Pietro fil. q.m Caroli de Pognio Novarien. Diecesis 3 Lazaro Zapalino (o Papalino?) , fil. Ambrosij Romano

4 Josepho Bologna fil. q.m Francisci de Messerano (?) Vercelln. D.is 5 Antonio Mattioli fil. q.m Francisci Fanen.

6 Gaudentio Sillano Fil. Caroli Novarien. et

7 Joanne Macellario Fil. Bernanrdini de Monte regali Theatine, D.s Testi|bus J. A. Cimarronius […]

DOC. XX