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CAPITOLO 3: DALLA TRADIZIONE AL MERCATO ATTUALE

3.3 Il tartufo Bianco d’Alba in Cina

Si è già sottolineato precedentemente come i dati in riferimento al consumo del tartufo Bianco non permettono di delineare un’analisi chiara e definita a riguardo, tantomeno

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riguardo la situazione dei consumatori cinesi. Il settore è al momento più che mai in espansione, ma censimenti e rilevamenti di dati riguardanti i gusti e le preferenze del consumatore cinese ancora devono essere effettuate, per questo motivo nel seguente paragrafo si cercherà di ripercorrere il legame che intercorre tra tartufo Bianco d’Alba e la Cina, tenendo in considerazione alcuni eventi e personaggi che fanno da tramite tra questo prodotto di lusso e il mondo dei consumatori d’oltreoceano.

Senza dubbio l’evento per eccellenza che da anni è protagonista in questo settore è l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. L’evento, che ha visto la sua prima edizione nel 1999, ogni anno si svolge all’interno delle sale dell’antico castello di Grinzane Cavour, all’interno delle quali vengono battuti all’asta i lotti di tartufi più pregiati in collegamento satellitare con altre città nel mondo. Tutto il ricavato viene devoluto in beneficienza a diverse associazioni o enti, sia in Italia che nelle diverse città in cui viene battuto. Nel caso di Hong Kong, il ricavato è da sempre donato all’organizzazione Mother’s Choice, (che aiuta e sostiene i bimbi orfani e le giovani mamme in difficoltà).

Quello che si intende sottolineare sono sicuramente i protagonisti di questa asta e il ruolo centrale che Hong Kong ha avuto in questi anni. Se si osserva lo storico delle aste battute fino ad ora riportato nella sezioneDal 1999 ad oggi all’interno del sito internet dedicato al Castello

di Grinzane e Cavour, Hong Kong risulta partecipare quasi ogni anno, aggiudicandosi il tartufo più grande a cifre da record. Nel 2005 il lotto più grande (1.200 grammi) veniva assegnato ad Hong Kong per l’importo di € 95.000,00. Nello stesso anno il premio “Ambasciatore del Tartufo Bianco d’Alba nel mondo” ad Hong Kong veniva assegnato per la prima volta ad Umberto Bombana5, proprietario del rinomato ristorante stellato 8 e ½ Bombana situato

nella medesima città e location assegnata anche negli anni seguenti per l’Asta Mondiale. Nel 2006 il lotto più importante (1.509 grammi) venne aggiudicato ad un banchiere di Hong Kong per l’importo di € 125.000,00 battendo un nuovo record.

5 Originario di Bergamo, nato nel 1963, Umberto Bombana rappresenta la cucina italiana nel mondo ed è l’unico

ad aver ricevuto Tre Stelle Michelin fuori dall’Italia. A soli vent’anni è partito per Los Angeles e nel 1993 arriva ad Hong Kong aprendo il ristorante presso il Ritz Carlton. Ad ora è diventato un mito della cucina italiana in Oriente e grazie al suo ristorante 8 e ½ ha raggiunto il massimo livello. Nel 2017 ha ricevuto il premio alla carriera ottenendo il quarto posto tra gli Asia’s 50 Best Restaurant. La sua fama ormai lo ha portato ad essere definito “The king of white truffle”, dato che ha portato questo prodotto ad essere il simbolo dei suo ristoranti, che oltre ad Hong Kong si trovano anche a Shanghai e Pechino. (Bertera, Maurizio, 2017)

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Per il terzo anno consecutivo un tartufo gemello del peso complessivo di 750 grammi, è stato aggiudicato ad Hong Kong ad un giovane asiatico del mondo della finanza, che ha superato ogni concorrente, nonché il primato dell’anno precedente, offrendo la somma di € 143.000,00.

Durante l’XI edizione dell’Asta Mondiale, avvenuta nel 2009, il lotto più importante, un tartufo del peso di 750 grammi, venne aggiudicato a Hong Kong per € 100.000,00 in collegamento con il ristorante Crown Wine Cellars. (Dal 1999 ad oggi)

Nel 2010, ancora una volta Hong Kong si vede protagonista dell’asta, aggiudicandosi un tartufo del peso di 936 grammi per la cifra di 105.000,00, in diretta dal ristorante 8 e ½, dello chef Umberto Bombana.

E così è anche l’anno successivo con l’assegnazione di 2 tartufi gemelli del peso totale di 1.253 grammi, aggiudicati per € 98.000,00.

Durante la XIV edizione nel 2013, il lotto finale, venne conteso in diretta satellitare tra le platee di Grinzane e Hong Kong, costituito da una coppia di tartufi della massima qualità, per un peso di 950 grammi. Ad aggiudicarselo, una famosa scrittrice cinese che ha preferito mantenere l’anonimato, per la cifra di 90.000 euro.

Nel 2014 invece, il lotto più grosso (un tartufo del peso di 1 kg) è stato battuto da un imprenditore gourmet di Hong Kong, che ha voluto mantenere l’anonimato e che ha investito l’enorme somma di 100.000,00 euro.

Ma è nel 2015 che per la prima volta si ha la partecipazione nelle sale nel castello di Grinzane, di uno dei più rinomati e originali chef cinesi, nonché grande apprezzatore del tartufo bianco, Dong Zhenxiang6, che è riuscito ad aggiudicarsi un lotto da 520 grami. Il tartufo più grande,

però, ancora una volta viene assegnato ad Hong Kong per la cifra di 100.000,00 euro.

L’anno successivo, è lo chef cinese Dong Zhengxiang, che riesce ad aggiudicarsi il tartufo più grande del peso di 1.1170 grammi, battendolo alla cifra di 100.500,00 euro. Inoltre, proprio a lui è stato assegnato uno dei tre riconoscimenti come “Ambasciatore del Tartufo Bianco

6 Fondatore e proprietario della catena di ristoranti di lusso Da Dong Roast Duck, conosciuti per la sua specialità,

l’anatra alla pechinese. Con nove ristoranti a Pechino, due a Shanghai e uno a New York, Da Dong è considerato uno dei più influenti chef cinesi. (Da Dong)

Nella sua carriera conta diversi riconoscimenti e premi al suo ristorante quali Best Beijing Duck e miglior ristorante cinese dell’anno così come il premio per il miglio chef. (Tracy Wang,2016)

Nel suo menù è uno degli unici chef a presentare il tartufo Bianco unito ai piatti della tradizione cinese. (Da

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d'Alba nel mondo”, già pluripremiato grazie alla sua catena di ristoranti di lusso Da Dong, di Pechino. L’ultima edizione, che ha avuto luogo lo scorso anno (2017) è avvenuta in collegamento con Hong Kong presso il ristorante 8 e ½ Bombana dove è stato battuto un lotto con un tartufo del peso complessivo 850 grammi, conquistato dal finanziere Eugene Fung per € 75.000,00.

Oltre all’Asta Mondiale, però, la presenza cinese all’interno della cultura del tartufo Bianco d’Alba si aggiudica da qualche anno a questa parte anche una posizione all’interno della confraternita enogastronomica denominata "Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba".

Questa associazione nacque il 22 febbraio 1967 a Grinzane Cavour e comprendeva ventuno membri che si diedero uno statuto nel quale, ancora oggi, si sostiene che il lo scopo è quello di diffondere in tutto il mondo i prodotti della terra di Alba e delle Langhe, in particolare il vino e i tartufi. Negli anni l’Ordine dei cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba è cresciuto e oggi ci sono membri non solo italiani, ma provenienti da tutto il mondo. Le delegazioni nate nel corso del tempo, infatti, sono collocate a Milano, Italia del Nord Est, nonché in Svizzera, a Hong Kong, a New York, a Napa e san Francisco Bay Area e a Taiwan. (Ordine dei Cavalieri del

Tartufo e dei Vini di Alba- La Storia)

Quello che più è rilevante per la nostra riflessione è sicuramente la fondazione della delegazione di Hong Kong e di quella di Taiwan, che rappresentano i due tramiti tra il tartufo Bianco d’Alba e la Cina, oggetto di questo studio.

Nel 2006 viene costituita per la prima volta una delegazione asiatica a Hong Kong e nel 2016 undici nuovi cavalieri sono stati nominati all’interno dell’Ordine e il noto chef pluristellato Umberto Bombana è stato nominato Cavaliere Onorario. (Ordine dei Cavalieri del Tartufo e

dei Vini di Alba- Delegazione di Hong Kong)

Più recente, invece, è stata la costituzione della delegazione di Taiwan (avvenuta nel luglio 2017). Domenica 17 dicembre 2017 presso il ristorante Fleur de Sel - Taichung, di Taiwan si è svolto il primo capitolo di Costituzione della Delegazione e nomina di nuovi cavalieri e del Maestro della Delegazione, con il ruolo assegnato a Xiaowen Huang. (Ordine dei Cavalieri del

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La nascita di questi due organi certamente ha permesso di creare legami tra la delegazione italiana e la Cina, contribuendo alla diffusione di un prodotto e di una cultura ad esso legata che fino a pochi anni fa erano ancora sconosciuti al mondo asiatico. Le attività e gli scambi tra le parti hanno quindi agevolato la creazione di un forte interesse da parte dei cinesi per il mondo del tartufo italiano, che seppur ancora in fase di sviluppo verso questo Pese, ha già dimostrato di avere enormi potenzialità nei confronti di questo mercato.

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