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E UN TEMPO PER ODIARE”

possibile che Dio provi questo tipo di odio?

Sono interessanti al riguardo le parole di Pro-verbi 6:16-19: “Ci sono sei cose che Geova in effetti odia; sı, sette cose sono detestabili alla` sua anima: gli occhi alteri, la lingua falsa, e le mani che spargono sangue innocente, il cuo-re che architetta disegni nocivi, i piedi che corrono in fretta al male, il falso testimone che spaccia menzogne, e chiunque suscita contese tra fratelli”.

Come si nota, Dio odia certe cose. Eppure non odia necessariamente la persona che le

“Un tempo per amare

E UN TEMPO PER ODIARE”

“Ci sono sei cose che Geova in effetti odia; sı, sette cose sono detestabili` alla sua anima: gli occhi alteri, la lingua falsa, e le mani che spargono sangue innocente, il cuore che architetta disegni nocivi, i piedi che corrono in fretta al male, il falso testimone che spaccia menzogne, e chiunque suscita

contese tra fratelli”.— PROVERBI 6:16-19

fa. Prende in considerazione circostanze atte-nuanti quali debolezze della carne, ambien-te, educazione e ignoranza. (Genesi 8:21; Ro-mani 5:12) Lo scrittore di Proverbi spiega il concetto con un bell’esempio: “Geova ri-prende colui che ama, come fa anche il padre col figlio di cui si compiace”. (Proverbi 3:12) Un genitore potrebbe odiare il comporta-mento disubbidiente del figlio, ma siccome continua a volergli bene fa tutto quello che puo per aiutarlo a cambiare e lo disciplina.` Nel suo amore, Geova fa lo stesso quando c’e` speranza di salvare un peccatore.

Quando l’odioe giustificato` Che dire per`

o di chi viene a conoscenza della volonta di Dio ma si rifiuta di farla? Una` persona del genere non si attira l’amore di Dio, ma il suo disfavore. Se pratica intenzio-nalmente le cose che Geova odia, diviene og-getto del suo odio. Ad esempio la Bibbia dice:

“Geova stesso esamina sia il giusto che il mal-vagio, e la Sua anima certamente odia

chiun-que ama la violenza”. (Salmo 11:5) Non c’` e perdono per chi non si pente, come rende chiaro l’apostolo Paolo nella lettera che scris-se agli ebrei: “Se pratichiamo il peccato vo-lontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verita, non rimane pi` u al-` cun sacrificio per i peccati, ma c’e una certa` paurosa aspettazione del giudizio e c’e un’ar-` dente gelosia che consumera quelli che si op-` pongono”. (Ebrei 10:26, 27) Perche un Dio di´ amore dovrebbe comportarsi cosı?`

Quando una persona pratica intenzional-mente un grave peccato, cio che` e cattivo pu` o` radicarsi cosı tanto in lei da diventare inestir-` pabile. La persona puo divenire depravata,` incorreggibile, irrecuperabile. La Bibbia la pa-ragona a un leopardo che non puo cambiare` le macchie del suo mantello. (Geremia 13:23) Essendo impenitente, l’individuo commette cio che la Bibbia chiama “peccato eterno”,` quello per cui non esiste perdono. — Marco 3:29.

Questo accadde nel caso di Adamo ed Eva.

Dato che Adamo ed Eva erano stati creati per-fetti e il comando che Dio aveva dato loro era stato esplicito e compreso da entrambi,e evi-` dente che il loro peccato fu intenzionale e quindi inescusabile. Nelle parole che in se-guito Dio rivolse loro non ci fu alcun invito a pentirsi. (Genesi 3:16-24) Anche Giuda Isca-riota, che invece era imperfetto, commise un peccato imperdonabile. Era vissuto a stretto contatto con il Figlio di Dio ma nonostante cio lo trad` ı. Ges` u stesso si rifer` ı a lui come al`

“figlio della distruzione”. (Giovanni 17:12)

“Se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verita, non` rimane piu alcun sacrificio per i peccati,` ma c’e una certa paurosa aspettazione` del giudizio”.— EBREI 10:26, 27

Un genitore amorevole disciplina suo figlio per aiutarlo

La Bibbia mostra che anche il Diavoloe un` peccatore incallito destinato alla distruzio-ne. (1 Giovanni 3:8; Rivelazione [Apocalisse]

12:12) Questi individui si sono attirati l’odio di Dio.

Comunque e rassicurante sapere che non` tutti coloro che hanno peccato sono irrecupe-rabili. Geova `

e molto paziente e non prova al-cun piacere nel punire quelli che hanno pec-cato per ignoranza. (Ezechiele 33:11) Li invita a pentirsi cosı da essere perdonati. Leggiamo:`

“Lasci il malvagio la sua via, e l’uomo danno-so i suoi pensieri; e torni a Geova, che avra mi-` sericordia di lui, e al nostro Dio, poiche egli´ perdonera in larga misura”. — Isaia 55:7.`

Un punto di vista equilibrato su amore e odio

Quali imitatori di Dio, i veri cristiani devo-no capire quandoe il “tempo per amare” e` quando invecee il “tempo per odiare”. Il sen-` timentalismo puo indurre a perdere un pun-` to di vista equilibrato sull’amore e sulla mise-ricordia. Ma le parole del discepolo Giuda possono aiutarci a mantenere il giusto equili-brio fra misericordia e odio per il peccato:

“Continuate a mostrare misericordia ad altri, facendo cio con timore, mentre odiate perfi-` no la veste macchiata dalla carne”. (Giuda 22, 23) Dovremmo quindi odiare cio che` e` male ma non la persona che lo fa.

Ai cristiani viene anche comandato di mo-strare amore ai nemici facendo loro del bene.

“Continuate ad amare i vostri nemici e a pre-gare per quelli che vi perseguitano”, disse Gesu. (Matteo 5:44) Ecco perch` e i testimoni´ di Geova non smettono di predicare la buona

notizia del Regno di Dio, anche se alcuni non accettano il messaggio che portano. (Matteo 24:14) Adottando il punto di vista biblico, i Testimoni pensano che ogni persona possa essere oggetto dell’amore e della misericordia di Geova. Quando i loro sforzi per aiutare le persone non vengono apprezzati, o quando sono respinti o perfino perseguitati, seguono il consiglio dell’apostolo Paolo: “Continuate a benedire quelli che vi perseguitano; benedi-te e non maledibenedi-te . . . Non rendebenedi-te a nessuno male per male”. (Romani 12:14, 17) Ricorda-no chee Geova a stabilire chi` e degno del suo` amore e chi invece merita il suo odio. `

E lui il Giudice supremo nelle questioni che riguar-dano la vita o la morte. — Ebrei 10:30.

`E vero, “Dio `e amore”. In quanto a noi, mo-striamo apprezzamento per il suo amore e sforziamoci di conoscere e fare la sua volonta.` I testimoni di Geova della vostra zona saran-no felici di farvi vedere direttamente nella vo-stra Bibbia quale la volont` a di Dio e come po-` tete farla. In questo modo vi risparmierete l’odio di Dio e vi attirerete il suo amore.

“Lasci il malvagio la sua via, e l’uomo dannoso i suoi pensieri; e torni a Geova, che avra misericordia` di lui, . . . poiche egli perdoner´ a`

in larga misura”.

Molti detenuti hanno tratto beneficio dall’amore e dalla misericordia di Dio

S

E DOVESTE descrivere Geova Dio con una sola parola, quale scegliereste? Nell’VIII se-colo a.E.V., il profeta Isaia ricevette una visione in cui ud`

ı delle creature spirituali che magnifica-vano Geova usando un termine che descrive un aspetto fondamentale del suo stesso essere: la santit`

a. Ci`

o che Isaia vide e ud`

ı dovrebbe infon-derci timore reverenziale e allo stesso tempo av-vicinarci di pi`

u a Geova. Mentre prendete in considerazione le parole contenute in Isaia 6:

1-3, provate a calarvi nella scena.

Cosa vede Isaia? “Vedevo Geova, seduto su un trono alto ed elevato”, riferisce. (Versetto 1) Isaia non vede effettivamente il Sovrano Signore Geova. Gli occhi letterali non possono scrutare il mondo spirituale. La Bibbia afferma chiaramen-te: “Nessun uomo ha mai visto Dio”. (Giovanni 1:18) Quella di Isaia `

e una visione, ma ` e cos`

ı vivi-da e realistica vivi-da lasciarlo in previvi-da a timore reve-renziale, come se avesse visto Geova stesso.1

Isaia poi osserva qualcosa che forse nessun al-tro essere umano ha avuto il privilegio di vedere in visione. Scrive: “Serafini stavano al di sopra di [Geova]. Ciascuno aveva sei ali. Con due si co-priva la faccia, e con due si coco-priva i piedi, e con due volava”. (Versetto 2) Isaia `

e l’unico scrittore biblico a far menzione dei serafini, creature spi-rituali d’altissimo rango che stanno alla presen-za di Geova e sono sempre pronte a fare ci`

o che egli vuole da loro. Coprendosi faccia e piedi, di-mostrano il rispetto e la riverenza che spettano a Colui che hanno il privilegio di servire.

1 L’enciclopedia biblica Perspicacia nello studio delle Scritture spiega: “Quando una persona riceveva una visio-ne di origivisio-ne divina da sveglia, sembra che questa venis-se impressa nella sua mente a livello cosciente. In venis-seguito era in grado di ricordare e descrivere o mettere per iscrit-to la visione con le sue parole”. — Edita dai Testimoni di Geova.

Isaia `

e pervaso da timore non solo per quello chevede ma anche per quello che ode. Forman-do un coro celeste, i serafini innalzano un canto.

Isaia scrive: “Questo chiam`

o quello e disse:

‘Santo, santo, santo `

e Geova degli eserciti’ ”.

(Versetto 3) Il termine ebraico reso “santo” co-munica l’idea di purezza e include “il concetto di completa libert`

a e separazione da ci` o che `

e peccaminoso”. In quello che forse `

e un

ininter-rotto canto antifonale, i serafini pronunciano la parola “santo” tre volte, mettendo cos`

ı in risalto che Geova `

e santo in sommo grado. (Rivelazio-ne [Apocalisse] 4:8) La santit`

a, quindi, `

e un trat-to caratteristico della sua natura. Geova `

e puro e irreprensibile in senso assoluto.

Sapere che Geova `

e santo dovrebbe spingerci ad accostarci di pi`

u a lui. Perch´

e? A differenza dei governanti umani che possono diventare corrotti e prepotenti, Geova `

e completamente li-bero da ci`

o che `

e peccaminoso. La sua santit`

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