• Non ci sono risultati.

Le tendenze nei singoli paesi europei

fra cambiamenti demografici e digitalizzazione

2. Il contesto demografico europeo

2.2. Le tendenze nei singoli paesi europei

L’analisi condotta per singoli paesi porta alla suddivisione dell’Europa in tre fondamentali categorie con riguardo al rischio d’invecchiamento: Alto rischio, medio rischio e nessun rischio nel breve/medio periodo.

Paesi che non denotano nel medio periodo il rischio di invecchiamento della popolazione Fra questi il Belgio che mostra incrementi di popolazione nella fascia dei giovani (15-39) in linea con quelli della fascia dei più anziani (65-74). La Danimarca mo-stra una crescita nella fascia giovanile con un incremento meno accentuato nell’ultima fascia di età considerata. La Germania, presenta una popolazione gio-vane in ripresa a partire dal 2013, associata a un aumento della popolazione di 55-64 anni e a una diminuzione del gruppo di età maggiore. Questa diminuzio-ne delle età più anziadiminuzio-ne, insieme all’aumento dei giovani, attenua notevolmente il problema dell’invecchiamento della popolazione. L’Austria ha una situazione demografica in cui la popolazione tra i 15-39 anni aumenta leggermente,

men-tre la fascia tra i 65-74 anni diminuisce. Questo riduce sostanzialmente il rischio di invecchiamento della popolazione. Basso il rischio di invecchiamento della popolazione anche in Lussemburgo dove la popolazione cresce in modo presso-ché armonico in tutte le classi.

Paesi che mostrano invece un alto rischio di invecchiamento

È il caso dell’Estonia dove la popolazione in giovane età diminuisce, mentre la popolazione in età prossima al pensionamento aumenta. Anche l’Irlanda, a cau-sa di un calo della popolazione giovane e un corrispettivo aumento nelle altre due classi, fa prevedere un significativo rischio di invecchiamento. Stessa situa-zione si riscontra in Grecia e in Spagna dove la popolasitua-zione si riduce significati-vamente nella fascia tra i 15-39 anni mentre le due fasce d’età superiori aumen-tano in modo significativo. Anche la Francia, per il fenomeno concomitante del declino della popolazione giovane (superiore al 3%) ed il parallelo aumento del-le altre due fasce di età, si può annoverare fra i paesi a rischio di invecchiamen-to. Concreto il rischio in Italia ed in Ungheria: la popolazione delle fasce d’età più elevate aumentano nel periodo analizzato, mentre la popolazione del grup-po di 15-39 anni diminuisce significativamente in ambedue i paesi. Anche la Po-lonia, la Slovenia, la Slovacchia e il Portogallo sembrano essere a rischio invecchia-mento con la popolazione giovane che si riduce e una crescita nelle classi di popolazione più anziana. La Repubblica Ceca registra una riduzione della popola-zione in tutti i settori della popolapopola-zione attiva e un aumento della fascia di età tra i 65 e i 74 anni. Gli effetti negativi di questo fenomeno sono leggermente attenuati dalla riduzione della popolazione di età compresa tra i 55 e i 64 anni.

Caso a sé quello della Finlandia dove la popolazione aumenta in età più giovane ma diminuisce nella fascia d’età 55-64 anni. In entrambi i casi, questi aumenti e diminuzioni sono lievi e inferiori all’aumento della fascia d’età 65-74 anni e di conseguenza sale il rischio di invecchiamento della popolazione.

Paesi che presentano andamenti particolari per i quali non si può parlare di un rischio vero e proprio di invecchiamento

Fra tutti i paesi, spicca la Croazia dove la popolazione diminuisce tra i 15-39 anni, mentre c’è un aumento delle classi di età tra i 55 e i 64 anni, e una lieve diminuzione della popolazione tra i 65-74 anni. È anche il caso della Bulgaria dove ad una diminuzione della popolazione nella classe giovanile e ad un in-cremento di quella compresa nella classe più anziana, corrisponde però ridu-zione della popolaridu-zione in età prossima alla pensione. Questo finisce per atte-nuare il problema dell’invecchiamento. In Lituania e in Lettonia le diminuzioni nella fascia di età giovanile e in quella più anziana sostanzialmente si compen-sano, rendendo il problema dell’invecchiamento della popolazione non

imme-diato, sebbene vi sia un aumento della popolazione in età prossima al pensio-namento. Singolari i casi di Cipro e Malta dove la popolazione, appartenente a tutte le fasce di età, aumenta nel periodo analizzato. Nei Paesi Bassi la popola-zione tra i 15-39 anni rimane praticamente costante, anche se la popolapopola-zione nelle fasce di età superiori aumenta. Ciò implica un processo di invecchiamento della popolazione che può essere valutato come mite a causa della sostanziale stabilità della popolazione nel gruppo dei 15-39 anni. Anche il Regno Unito mo-stra andamenti particolari: vi è un aumento della popolazione di età compresa tra i 15-39 anni e lo stesso vale per la popolazione di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Sebbene la popolazione sia aumentata anche nelle ultime fasce d’età, il rischio di invecchiamento appare moderato. In Svezia la popolazione della fa-scia di età più giovane aumenta, il che significa, insieme alla diminuzione della fascia di età 55-64 anni, un rallentamento del processo di invecchiamento della popolazione. Si rileva però, nell’ultima fascia di età, quella dei 65-74 anni, un aumento in termini assoluti che nel futuro può destare qualche preoccupazione.

In Romania, la popolazione di età compresa tra i 15 e i 39 anni diminuisce, ri-manendo praticamente invariata nella fascia d’età 55-64 anni e aumentando nel-le ultime fasce di età analizzate. Ciò implica un processo di lieve invecchiamen-to della popolazione.

Infine, essendo un paese partner del progetto e paese candidato per l’ingresso nella Unione Europea, abbiamo analizzato anche gli andamenti demografici della Turchia. Questa presenta un notevole aumento della popolazione in gene-rale, aumento che risulta più alto nelle fasce di età tra i 15-39 e i 55-64 anni ri-spetto a quello della popolazione tra i 65-74 anni. Tutto ciò riduce il rischio di invecchiamento della popolazione.

Nella tabella 1 vi è un tentativo di sintesi delle analisi svolte.

Al fine di fornire un quadro di sintesi immediatamente comprensibile delle ten-denze della popolazione per le diverse classi di età, presentiamo nel grafico 3 la percentuale di aumento o diminuzione della popolazione per i singoli paesi del-la UE28 (al 31/12/2019 e quindi comprendente il Regno Unito) più del-la Turchia, come già detto, nella duplice veste di paese richiedente l’ingresso nella UE e partner del progetto.

Per il periodo considerato e per le fasce di età, la popolazione è in forte calo in Lettonia (-16,5%), mentre nella direzione opposta si muove il Lussemburgo che registra un aumento della popolazione del 24% concentrato nella fascia d’età 15-39 anni. Nel caso della Turchia, si registra un aumento complessivo dell’8%.

Nella fascia di età compresa tra i 55 e i 64 anni, si può osservare che solo la Bulgaria, la Repubblica Ceca, la Danimarca, la Finlandia e la Svezia subiscono una diminuzione della popolazione in termini relativi. D’altra parte, si può evi-denziare l’aumento della popolazione sia in Lussemburgo che in Turchia.

Tabella 1 – Paesi classificati secondo il rischio di invecchiamento

Alto rischio Medio rischio Basso rischio

Repubblica Ceca Bulgaria Belgio

Estonia Lettonia Danimarca

Irlanda Lituania Germania

Grecia Malta Lussemburgo

Spagna Paesi Bassi Austria

Ungheria Romania

Francia Svezia

Italia Regno Unito

Polonia Cipro

Portogallo Croazia

Slovenia Turchia (partner di progetto) Slovacchia

Finlandia

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

Grafico 3 – Popolazione UE-28 e Turchia 2008-2017 per fasce d’età (valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

Nella fascia di età prossima al pensionamento, come nel caso del gruppo dei 65-74 anni, l’aumento della popolazione è generalizzato: comunque, si eviden-ziano i casi della Repubblica Ceca, Irlanda e Finlandia, con oltre il 40%, Malta con circa il 65%, così come la Turchia, con il 33% di aumento della popolazio-ne.

Alla luce delle considerazioni sopra svolte acquista ancor più valore la tabella 1 con l’indicazione del rischio di invecchiamento per i 28 stati europei (al 31/12/2019) più la Turchia.

3. Le tendenze dell’occupazione nel settore finanziario nelle fasce di