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Art. 41 -

Immobili e aree di particolare interesse storico, architettonico o paesaggistico

Definizione

1. Sono gli edifici, i giardini e i manufatti di particolare interesse storico, architettonico o paesaggistico di origine civile, agricola o produttiva collocati all’interno del tessuto urbano consolidato per i quali il PGT prevede interventi di conservazione e valorizzazione, anche, in adeguamento a quanto previsto nel Piano Territoriale Metropolitano della Città Metropolitana di Milano. Tali edifici, giardini e manufatti sono individuati in cartografia con apposita simbologia e individuazione che rimanda all’Allegato B – “Schede immobili di particolare interesse storico, architettonico o paesaggistico” alle presenti norme.

Destinazione d'uso

2. Destinazioni d’uso ammesse corrispondono a quelle dei tessuti urbani all’interno dei quali gli immobili individuati ricadono.

Modalità di attuazione, Indici e parametri urbanistici

3. Per gli edifici, i giardini e i manufatti indicati nell’elenco successivo è vietata la demolizione. Ogni intervento dovrà garantirne la loro conservazione e valorizzazione.

4. Le modalità di attuazione sono quelle ammesse dalle presenti norme in riferimento alla classificazione definita dalla tavola del Piano delle Regole: “Classificazione in ambiti territoriali omogenei” per ogni edificio, giardino o manufatto individuato nell’Elenco successivo e nella cartografia. La disciplina dei tessuti urbani di cui ai successivi articoli vale laddove non in contrasto con la presente.

5. Si applicano Indici e Parametri urbanistico nonché Prescrizioni e indirizzi morfologici per gli interventi edilizi definiti nell’Allegato B “Schede immobili di particolare interesse storico, architettonico o paesaggistico”.

Prescrizioni particolari

6. Gli interventi edilizi qualificabili come nuova costruzione e ampliamento a saturazione della capacità edificatoria del lotto sono ammessi laddove garantiscono la conservazione e la

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sia garantita la conservazione dei caratteri storici, architettonici e paesaggistici degli edifici e delle relative aree non edificate, sempreché si tratti giardini di impianto storico o di valore.

L’ammissibilità di cui sopra è definita dalla Commissione del paesaggio comunale in contradditorio con l’Amministrazione e gli operatori e i relativi progettisti.

7. Una particolare attenzione dovrà essere prestata alla conservazione e al recupero dei giardini di impianto storico o di valore (mantenimento del disegno, mantenimento delle essenze arboree presenti, se possibile, o loro reimpianto con essenze similari, etc.).

8. Alla Commissione del Paesaggio comunale è demandata altresì l’esplicitazione dell'oggetto specifico della tutela laddove la sua individuazione nella tabella non risultasse sufficientemente chiara o dia adito a fraintendimenti.

9. L’ampliamento una tantum pari al 10% del Volume esistente è ammesso, anche in deroga all’indice di copertura e permeabilità esistente, da realizzarsi anche non in aderenza all’edificio, purché sia garantita la conservazione dei caratteri storici, architettonici e paesaggistici degli edifici e delle relative aree non edificate sempreché si tratti giardini di impianto storico o di valore.

10. L’Elenco che segue riporta gli edifici, giardini o manufatti disciplinati dal presente articolo.

EDIFICI RELIGIOSI:

a) Santuario della Beata vergine del Pilastrello[Scheda n. 7];

b) Chiesa Prepositurale dei SS. Nazaro e Celso[Scheda n. 9];

EDIFICI CULTURALI:

c) Biblioteca comunale (Ex Asilo nido Pio XI) [Scheda n. 10];

EDIFICI CIVILI STORICI:

d) Villa Storica di pregio Conti Perini [Scheda n. 1];

e) Edificio in linea, cooperativa Consumo Edificatrice l’Aurora[Scheda n. 2];

f) Villa storica monumentale Patellani De Bortoli Rivolta [Scheda n. 3];

g) Corte “Cascinetta”, Via XXV Aprile[Scheda n. 4];

h) Complesso cascinale, Via Manzoni n. 29 [Scheda n. 5];

i) Complesso cascinale, Via Manzoni n. 39[Scheda n. 6];

j) Cinematografo, Via Isimbardi[Scheda n. 11];

k) Edifici residenziali storici in linea, via Isimbardi[Scheda n. 12];

l) Villa storica, via Isimbardi 12,7 [Scheda n. 13];

m) Edifici residenziali storici in linea, via Centurelli n.34-44[Scheda n. 14];

n) Edifici residenziali storici in linea, via Centurelli n.12-26[Scheda n. 15];

o) Villa storica, via Roma 21 [Scheda n. 16];

EDIFICI INDUSTRIALI, DIREZIONALI:

p) Capannone ex Iso Rivolta [Scheda n. 17];

q) Edificio a blocco (ex Cino del Duca) [Scheda n. 18];

r) Complesso direzionale, via Campestre[Scheda n. 19];

MONUMENTI

s) Cappella Famiglia Patellani presso il civico Cimitero[Scheda n. 8];

t) Stele con statua della Vergine della Castela.

11. Il PdR riporta in cartografia con apposita simbologia e numerazioni gli elementi di valore storico – architettonico e i siti ed opere di interesse archeologico-industriale disciplinati nel PTC del Parco

Pag. 33 di 63 per le disposizioni specifiche.

Art. 42 -

Ambiti prevalentemente residenziali [TUC - A]

Definizione

1. Il Piano delle Regole individua gli ambiti prevalentemente residenziali caratterizzati da una densità edilizia medio alta in cui sono presenti una molteplicità di tipologie edilizie dai complessi unitari di palazzi e palazzine fino ad edifici unifamiliari, singoli o associati, oltre che edifici plurifamiliari. Gli usi residenziali si accompagnano alle attività terziarie, commerciali, all’artigianato di servizio e a tutte quelle funzioni che costituiscono “effetto città”. Obiettivo del PdR è garantire e accrescere la complessità dell’ambiente urbano, garantire una sufficiente flessibilità d’uso, il mantenimento e la riqualificazione degli immobili, la loro efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e, più in generale, la possibilità che questa città si adatti alle mutate esigenze dei cittadini.

Finalità

2. Per questi ambiti, il Piano delle Regole, riconfermando l’edificazione esistente, persegue le finalità di seguito elencate:

- il contenimento dell’edificato esistente a fronte del recupero ambientale e paesaggistico;

- tutela delle attività commerciali;

- favorire interventi di rigenerazione e ricucitura degli spazi urbani;

- il mantenimento della quantità complessiva di spazi di verde privato pertinenziale.

Destinazione d'uso

3. Destinazioni d’uso ammesse = usi prevalentemente residenziali di cui all’articolo 15 delle presenti NTA.

Modalità di attuazione 4. Titolo edilizio diretto

Indici e parametri urbanistici

5. Indice fondiario IF = <0,65 mq/mq o esistente se superiore 6. Indice di copertura IC = <35% o esistente se superiore 7. Indice di permeabilità fondiaria IPF = >30%

8. Altezza massima (H) non deve superare i limiti stabiliti all’art. 30 delle presenti NTA Opere ammesse

9. Tutti i tipi di intervento Incremento volumetrico

10. L’incremento complessivo massimo è pari al 20% dell’indice di edificabilità massimo utilizzando sia le forme le forme di incentivazione, ai sensi dell’articolo 21 “Incremento per gli obiettivi della città pubblica” delle NTA del PdS, che la perequazione ai sensi dell’articolo 8 comma 4 degli Indirizzi Normativi del DdP. Tale incremento è alternativo alle forme di incentivazione previste agli articoli 37, 38, 39 delle NTA del PdR.

Prescrizioni particolari

11. Gli interventi edilizi attuati all’interno dell’Ambito prevalentemente residenziale [TUC-A] che interessino beni o aree vincolate ai sensi del D.Lgs. 42/2004 sono assentibili previo ottenimento della prevista autorizzazione paesistica.

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limiti di altezza posti dal piano di avvicinamento, le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano, se e in quanto compatibili rispettivamente con le disposizioni di cui all’articolo 29.

13. Nell’Ambito prevalentemente residenziale [TUC-A] ricadenti all’interno delle aree a rischio idraulico di esondazione del fiume Seveso, individuate al già richiamato elaborato cartografico 4.aPR, sono attuati nel rispetto dell’art. 32 delle presenti norme.

Indirizzi morfologici

14. Le indicazioni e le prescrizioni di tipo morfologico devono essere prese a riferimento negli interventi sugli edifici esistenti e nelle nuove edificazioni. Il rispetto delle indicazioni morfologiche riguarda anche gli interventi di natura pubblica, compatibilmente con la tipologia delle opere pubbliche da realizzare.

15. Negli interventi di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione e in quelli di nuova edificazione in genere devono essere preferibilmente garantiti: a) il rispetto e il completamento della rete viaria esistente, ove previsto; b) un razionale rapporto con gli spazi pubblici urbani presenti nel contesto urbano circostante; c) la continuità visiva degli spazi verdi e delle alberature, che potrà avvenire anche attraverso le parti private oltre che pubbliche o asservite all’uso pubblico; d) la continuità dei percorsi ciclopedonali esistenti e previsti.

16. Negli interventi di nuova edificazione e in quelli di ristrutturazione urbanistica che interessino aree contigue agli spazi aperti, sono previste idonee fasce di protezione ambientale, come specificato nell’art. 31 delle presenti norme.

17. Le attrezzature adibite a servizi pubblici o di interesse pubblico o generale, compatibilmente con gli usi per cui sono destinate, devono inserirsi nel contesto urbano rispettandone i caratteri morfologici, ed in particolare le altezze prevalenti, la continuità degli spazi verdi e i principali allineamenti.

18. Gli interventi per le nuove attività commerciali - collocate all’interno del tessuto consolidato ove previsto dalla presente normativa – di norma devono inserirsi in modo da non alterare i caratteri, gli elementi connotativi e le relazioni tra le diverse parti del tessuto urbano per le quali il presente Piano delle Regole prevede la tutela e la conservazione e in modo che il riadattamento funzionale di unità edilizie esistenti sia coerente con gli elementi tipologici, morfologici e strutturali del complesso edilizio da trasformare.

19. Gli interventi di recupero dei sottotetti devono conformarsi ai caratteri d’insieme formali e strutturali dell’originario organismo architettonico.

20. Negli interventi edilizi la collocazione degli edifici principali ed accessori nel lotto deve rispondere a un principio di regolarità compositiva anche con i lotti contigui. Nei tessuti residenziali ad impianto aperto si consiglia una composizione planimetrica che prediliga la simmetria dei lotti contigui.

21. Nei tessuti residenziali dove è riconoscibile il carattere unitario del progetto insediativo che connota in modo evidente l’organizzazione spaziale degli edifici e degli spazi pertinenziali non edificati si consiglia negli interventi edilizi, il mantenimento dell’impianto morfologico ed edilizio esistente; il mantenimento delle caratteristiche e organizzazione degli spazi verdi pertinenziali; il mantenimento delle soluzioni architettoniche e morfologiche (unitarietà delle altezze, delle aperture in facciata, ...).

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rispetto alla strada e comunque adeguarsi agli allineamenti degli edifici esistenti.

23. Negli interventi edilizi, gli edifici principali, nel caso di lotti adiacenti o vicini ad elementi di disturbo quali strade ad alto scorrimento o complessi produttivi, devono prioritariamente collocarsi alla massima distanza consentita da questi, anche se ciò significa disattendere l’allineamento con gli edifici attigui.

24. Laddove esistenti, i giardini e gli spazi aperti di pertinenza devono godere di un’idonea esposizione solare e avere una forma compatta. Per questa ragione si consiglia una disposizione dell’edificio principale non centrale rispetto al lotto, al fine di permettere un maggior sfruttamento del terreno, in particolare per i compendi di piccole dimensioni, ma fatti salvi gli obblighi relativi al rispetto degli allineamenti.

25. Gli interventi edilizi di ampliamento devono rispondere al massimo livello di integrazione con l’edificio esistente.

26. Per le costruzioni accessorie si consiglia l’edificazione in blocchi edilizi esterni all’edificio principale, purché costituenti insieme organico con l’edificio principale stesso, oppure in adiacenza ai muri di confine. È consigliabile che dette costruzioni accessorie vengano costruiti a confine del lotto in corrispondenza di quelli dei compendi confinanti. Il percorso carrabile all’interno del lotto deve essere il più possibile limitato.

27. Gli interventi edilizi con titolo abilitativo convenzionato nei tessuti residenziali mantengono i caratteri morfologici del tessuto: tipologie edilizie, allineamenti, numero di piani dell’edificio.

Art. 43 -

Ambiti delle attività economiche [TUC - AE]

Definizione

1. Il Piano delle Regole individua gli ambiti delle attività economiche all’interno delle quali delle industrie, delle attività artigianali, terziarie e ricettive o commerciali, perlopiù costruite a partire dal secondo dopoguerra. Gli obiettivi da perseguire sono il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili, la riduzione dell’impatto ambientale, il governo della sosta e dei flussi di traffico e, soprattutto, assicurare una maggiore flessibilità e complessità d’uso di questi tessuti, ammettendo l’insediamento di una maggiore varietà di usi.

Destinazione d'uso

2. Destinazioni d’uso ammesse = usi prevalentemente attività economiche di cui all’articolo 15 delle presenti NTA.

Modalità di attuazione 3. Titolo edilizio diretto.

Indici e parametri urbanistici

4. Indice fondiario IF = < 1 mq/mq o esistente se superiore 5. Indice di permeabilità fondiaria IPF = >15%

6. Altezza massima (H) non deve superare i limiti stabiliti all’art. 30 delle presenti NTA Opere ammesse

7. Tutti i tipi di intervento Incremento volumetrico

8. L’incremento complessivo massimo è pari al 20% dell’indice di edificabilità massimo utilizzando sia le forme le forme di incentivazione, ai sensi dell’articolo 21 “Incremento per gli obiettivi della città pubblica” delle NTA del PdS, che la perequazione ai sensi dell’articolo 8 comma 4 degli Indirizzi

Pag. 36 di 63 37, 38, 39 delle NTA del PdR.

9. È ammessa un ampliamento una tantum fino al 10% della SL ammmissibile in caso di saturazione dei parametri edilizi [SL e SCOP], ai fini del contenimento del consumo di suolo e drenaggio urbano purchè realizzato all’interno del sedime esistente. Tale incremento è alternativo alle forme di incentivazione previste agli articoli 37, 38, 39 delle NTA del PdR.

10. Per gli ampliamenti, le nuove costruzioni o le demolizioni parziali con ricostruzione è ammessa la deroga all’indice di permeabilità fondiaria, ma solo nel caso sia dimostrata l’invarianza idraulica per tutto il lotto oggetto dell’intervento con relative costruzioni e aree pavimentate anche quando già esistenti e non oggetto di opere. Sono comunque fatte salve indicazioni diverse emerse dai procedimenti di verifica e/o autorizzazione ambientali (via, vas, aua, etc…) motivate dalla specificità delle produzioni e degli usi svolti o progettati.

Prescrizioni particolari

11. Nell’Ambito delle Attività Economiche [TUC-AE] interessato dal Piano del Rischio aereo, dai limiti di altezza posti dal piano di avvicinamento, le disposizioni di cui ai commi successivi si applicano, se e in quanto compatibili rispettivamente con le disposizioni di cui all’articolo 29.

12. Nell’Ambito delle Attività Economiche [TUC-AE] ricadenti all’interno delle aree a rischio idraulico di esondazione del fiume Seveso, individuate al già richiamato elaborato cartografico 4.aPR, sono attuati nel rispetto dell’art. 32 delle presenti norme.

13. Nell’Ambito delle Attività Economiche [TUC-AE]l’insediamento delle attività di logistica o autotrasporto incidenti su una superficie territoriale superiore a 5.000 mq è subordinato a studio di impatto viabilistico e sono assoggettati a Piano attuativo o Permesso di costruire convenzionato.

Logistica

14. Le aree produttive per logistica di nuovo insediamento, ai sensi dell’articolo 29 comma 5 del PTM di Città metropolitana di Milano, per migliorare la compatibilità ambientale e territoriale devono rispettare le seguenti modalità progettuali:

- Adozione di pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici su almeno il 70% delle superficie piana di copertura degli edifici, e adozione di fonti geotermiche, dove ecologicamente sostenibili, ed altre forme energetiche rinnovabili;

- Adozione di soluzioni del tipo “tetti verdi”, “pareti verdi”, macchie e filari alberati con funzioni di mitigazione microclimatica e laminazione delle acque meteoriche;

- Adozione del principio di invarianza idraulica, attraverso gli studi di approfondimento e la realizzazione degli interventi di laminazione secondo le indicazioni del Regolamento regionale n. 7/32017 smi;

- Miglioramento dell’accessibilità con interventi di razionalizzazione delle immissioni finalizzate a risolvere eventuali situazioni di pericolosità degli incroci o a contenere gli impatti sui flussi di traffico della viabilità principale.

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