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The remittance basis: il regime dei “res non-dom” e la sua evoluzione

Capitolo II Lo scenario fiscale nelle top leagues europee

2.2 Regno Unito

2.2.3 The remittance basis: il regime dei “res non-dom” e la sua evoluzione

Gli individui residenti ma non domiciliati nel Regno Unito hanno la possibilità di fruire del regime dei “res non-dom”, che consiste nella tassazione dei redditi di fonte UK con aliquote ordinarie, mentre per i redditi e le plusvalenze provenienti dall’estero è prevista una tassazione solo nella misura in cui essi vengono rimessi in Regno Unito. Quindi, detto in altri termini, gli utili e i redditi esteri non rimessi in UK non saranno oggetto di tassazione britannica. Con il termine remittance viene inteso «trasporto, il trasferimento, la ricezione e l’utilizzo di qualsiasi tipologia di bene, liquido ed illiquido, in UK, direttamente od indirettamente (ad es. a persone correlate).»73. Il meccanismo fiscale della base di rimessa è poco

comune a livello mondiale. Originariamente il regime dei “res non dom” prevedeva che i redditi di fonte estera non venissero accertati e venissero tassati in capo al residente non domiciliato solamente per i redditi esteri rimessi o goduti nel Regno Unito. Una prima modifica al regime è avvenuta con il Finance Act del 2008, in cui è stata introdotta una flat tax di 30.000 GBP per i residenti non domiciliati di lunga durata, ovvero per gli individui residenti in Regno Unito almeno 7 dei precedenti 9 anni fiscali. Il 6 aprile 2012 è stato introdotto il pagamento di 50.000 GBP per i residenti non domiciliati di “lunghissima durata”, cioè per coloro che sono stati residenti in UK per almeno 12 dei 14 precedenti anni fiscali. Un’ulteriore evoluzione del regime è avvenuta il 6 aprile 2017 e prevede che, nel momento in cui un individuo è stato residente nel Regno Unito per almeno 15 dei 20 precedenti esercizi fiscali, esso verrà considerato deemed domiciled, pertanto non potrà più beneficiare del regime della remittance basis e verrà tassato secondo il principio fiscale della arising basis. Un esempio della situazione potrebbe essere un bambino che è cresciuto con genitori non domiciliati in Inghilterra e quindi in età adulta verrà considerato deemed domiciled, perciò tassato dal fisco inglese per tutti i redditi prodotti nel mondo. Ad oggi, per poter accedere al regime dei “res non dom”, è necessario richiedere la remittance basis all’HMRC oppure ad un consulente fiscale. Inoltre, è necessario compilare ogni

73 SCHIAVONE, Il resident non domiciled inglese. Aspetti teorici, profili critici e soluzioni

operative nel contesto pre- e post Brexit, in Diritto tributario internazionale e dell’UE,

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anno un apposito allegato da inserire nella dichiarazione fiscale e infine indicare, sempre in dichiarazione dei redditi, la parte di reddito che verrà rimessa in UK. Nel caso in cui un soggetto non intenda fruire del regime per un anno fiscale, i redditi accumulati precedentemente per essere rimessi in UK, devono essere sottoposti a tassazione ordinaria. Gli individui idonei a poter fruire della remittance basis sono:

1) I residenti non domiciliati (o non deemed domiciled) in Regno Unito che pagano annualmente, se necessario, la remittance basis charge (RBC). 2) I residenti non domiciliati in UK che hanno redditi e utili esteri, inferiori a 2.000

GBP, non rimessi all’interno del paese. La remittance viene applicata in maniera automatica e non è necessario che venga fatta alcuna richiesta formale per accedere al regime. In questo caso i redditi di fonte non UK non vengono tassati dal fisco britannico.

3) I residenti non domiciliati in UK che sono stati residenti nel Regno Unito per un periodo non superiore a 6 anni dei 9 precedenti, o coloro che hanno meno di 18 anni, oppure coloro che non hanno alcuna fonte di reddito o di guadagno nel Regno Unito e non rimettono alcun reddito o guadagno di fonte non-UK all’interno del Paese.

La RBC è una flat tax prevista per i residenti non domiciliati di lunga durata che intendono continuare ad avvalersi del regime della remittance basis, il cui importo è variabile a seconda di quanto l’individuo sia rimasto residente fiscale nel Regno Unito. La RBC viene considerata come è una sorta di anticipo d’imposta su redditi e guadagni di fonte estera e il pagamento di essa non viene considerato come reddito rimesso in UK. Essa ammonta a:

• 30.000 GBP se il contribuente è stato residente fiscale in Regno Unito per 7 degli ultimi 9 anni.

• 60.000 GBP se il contribuente è stato residente fiscale in Regno Unito per 12 degli ultimi 14 anni.

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Tuttavia, per i contribuenti di cui al punto 1) è prevista la possibilità del pagamento della RBC, mentre per i soggetti di cui ai punti 2) e 3) non è previsto l’addebito per la remittance basis charge.74

Il regime, oltre al vantaggio di non tassare i redditi non-UK non rimessi all’interno del Paese, permette anche che vi siano esenzioni su effetti personali e su beni di valore inferiore a 1.000 GBP e anche per i beni portati in Regno Unito per riparazioni per meno di 275 giorni o per esposizioni pubbliche. Inoltre, per i residenti non domiciliati, è prevista la possibilità di effettuare non-taxable remittance per finanziare imprese presenti nel territorio britannico. Infatti, è possibile investire illimitatamente in società azionarie e attività commerciali tramite azioni, titoli o prestiti rispettando, tuttavia, delle regole per la rimessa del finanziamento. Questa è una fattispecie fiscale molto favorevole per un res non dom che intende avviare o continuare i propri affari commerciali in UK. Tra gli svantaggi del regime, per i soggetti di cui al punto 1), vi è la rinuncia ad alcune indennità e all’esenzione annuale CGT75. Di conseguenza, il regime dei “res non

dom” si configura come un meccanismo che consente una pianificazione fiscale nel lungo periodo.

Un individuo di un Paese estero che decide di risiedere in UK è ovviamente considerato un residente non domiciliato e pertanto può optare per il regime fiscale della remittance. Allo stesso modo un calciatore non-UK domiciled che si trasferisce in un club di Premier League inglese diventa residente non domiciliato in Inghilterra e perciò può sfruttare il regime della remittance basis, per far sì che i redditi e i capital gains di fonte estera non vengano tassati dal fisco inglese. Ibrahimovic è un calciatore svedese che nel luglio 2016 è passato dal Paris Saint Germain al Manchester United76. Con il suo approdo in Premier League,

Ibrahimovic è diventato un residente non domiciliato in Inghilterra e quindi ha potuto beneficiare del regime previsto per i “res non dom”. All’epoca del trasferimento, lo svedese aveva un patrimonio stimato di 114 milioni di dollari e percepiva annualmente 30,4 milioni di dollari di introiti oltre ai 7 a stagione che

74 PWC, https://taxsummaries.pwc.com/united-kingdom/individual/taxes-on-personal-

income.

75 Capital Gain Tax, cioè l’imposta sulle plusvalenze. Fonte:

https://taxsummaries.pwc.com/united-kingdom/individual/other-taxes.

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gli versava lo United. Ibrahimovic possiede numerosi accordi di sponsorizzazione all’estero, come ad esempio con la casa automobilistica svedese Volvo, la marca di abbigliamento sportivo della Nike e la Vitamin Well con sede in Svezia. Quindi, non rimettendo questi redditi esteri in Inghilterra, Ibrahimovic ha potuto usufruire dell’esenzione fiscale della remittance e conseguire un notevole risparmio fiscale, pari a circa 3,15 milioni di dollari all’anno77.