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Tindouf e Reggane sill (Algeria) - AREA 1

Nel documento UNIVERSITY OF TRIESTE (ITALY) (pagine 136-143)

7.2 Presentazione di tre aree importanti di depositi CAMP in Africa

7.2.1 Tindouf e Reggane sill (Algeria) - AREA 1

Geografia e topografia. L’area scelta si trova in Algeria, nel deserto del Sahara, tra 119 e

3575 metri s.l.m. ed è compresa fra le longitudini -9°W e +1.5°W e le latitudini +23°N e +31°N. In tale zona sono a disposizione sia dati di precedenti satelliti e di terra, ad elevata risoluzione (EGM2008), sia dati globali con la migliore risoluzione (GOCO R4) rispetto alle precedenti missioni satellitari.

Le vulcaniti, i dicchi doleritici ed i lineamenti tettonici si possono identificare delle immagini storiche dell’archivio di Google Earth, e, naturalmente, cambiano a seconda del periodo, a causa dei movimenti delle dune del Sahara e delle diverse condizioni meteorologiche.

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Fig. 7.7 a. Ubicazione dell’area in esame, immagine di Google Earth modificata con i depositi CAMP.

In rosso i sill doleritici (Chabou, 2010) intrusi nei bacini sedimentari di Tindouf (T) e Reggane (R); FZ: Foum Zguid dyke; KK: Ksi-Ksou dyke; Ig: Igherm dyke (a volte scritto Ighrem); AD: Asdrem (o Asderm?) dyke; SAFZ: South Atlas Fracture Zone; AADS: Anti Atlas Draa sills. Il cerchio indica la sotto area modellata dove si rileva un’anomalia gravimetrica di 65 mGal. La posizione dei dicchi è indicativa. H) depositi CAMP presso Hank; B) affioramenti CAMP presso Bechar (Algeria).

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Fig. 7.8 b): topografia da ETOPO1 con la CAMP ed i lineamenti di Neev (1982) in blu. In verde i

lineamenti di Milesi (2013).

Tettonica. Da un punto di vista tettonico, il bacino di Tindouf è interessato da due importanti

linee: a nord il dicco di Foum Zguid mentre a sud il dicco Ksi-Ksou interseca il bacino ed il sill intruso in esso. Verosimilmente questi due dicchi doleritici giganti possono aver alimentato il flusso di magma all’interno dei bacini.

130 Geologia. Le colate laviche della valle di Draa e dintorni sembrano esser state alimentate dal

dicco presso Foum Zguid. Nell’area sono segnalati ipocentri di terremoti da Ritsema et al. (2000).

Nella fig. 7.8 alla topografia sono stati sovrapposti in rosso gli affioramenti della CAMP secondo Milesi (2013), De Min et al. (2003) ed ingrassetto Chabou (2010). I lineamenti topografici sembrano correlare bene con i lineamenti tettonici di Neev et al. (1982a) in blu e combaciano perfettamente con i dicchi CAMP nella parte bassa dell’immagine. In verde sono riportati i lineamenti di Milesi et al. (2013).

Il sito individuato è descritto, ad esempio, da Chabou (2010) e non compare nella carta tettonica UNESCO (Milesi, 2013). Nelle figure seguenti, i vari data set sono integrati.

Nella zona in esame, la CAMP è presente nei bacini di Tindouf (T), Reggane (R), Hank (H) e nell’area di Bechar (B, vedi fig. 7.7). Nei bacini di Tindouf, Reggane, i sill doleritici mesozoici della CAMP spessi fino a 276 m sono intrusi nei sedimenti da Neoproterozici a Paleozoici che descrivono una forma a due lobi (Chabou, 2010). Verosimilmente l’intrusione è concordante con gli strati sedimentari; il letto dell’intrusione è probabilmente concavo con concavità verso l’alto e rastremata verso l’esterno (fig. 7.22c). L’area totale sotto la quale si trovano i due sill è di oltre 240000 km2. Quest’area rappresenta la propaggine più orientale della provincia ignea. L’evoluzione delle rocce magmatiche è simile ai flussi di lava del Marocco; alle montagne Ksour (Algeria settentrionale) ed agli sciami di dicchi del bacino di Taoudenni (Mali). Pertanto si ipotizza un’origine comune all’interno del mantello sub-continentale.

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Fig. 7.5 a) Carta strutturale del Marocco (Saadi et al., 1982) 1:2M (cortesia del prof. Nasrrddine

Youbi). I: dicco Ighrem; Z: Foum Zguid. Un deposito della neo definita LIP Tagragra di Akka (T) è situato tra i due dicchi doleritici della CAMP. Nella valle di Draa, vi sono tre braccia di affioramenti CAMP. In rosso: affioramenti di Youbi et al., 2003. In b) Carta geologica dell’UNESCO (Choubert et al., 1987) 1: 5M. In entrambe il contorno nero (C), a forma di lobo occupante gran parte della figura, è di Chabou et al. (2010). Le piccole differenze tra le mappe sono dovute alle diverse scale originali. In legenda, la CAMP.

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Seguono le sezioni geologiche note e i nuovi profili gravimetrici inediti per quest’area.

Relazione topografia-gravimetria (sezioni inedite). All’interno di tale regione dei due lobi

dei bacini Tindouf e Reggane si osservano due anomalie gravimetriche ed appare significativo che, proprio sopra di esse, vi siano delle ampie depressioni caratterizzate da cedimento con presenza di acqua. De Agostini (1989) descrive tali zone come shott (chott) o salar.

Nell’immagine seguente si riporta il dettaglio dei dati gravimetrici elaborati e ricavati dal modello GOCO corretto per i sedimenti e per la Moho, ad una risoluzione di 0.5°.

Fig. 7.5c Dati osservati ed elaborati: residuo isostatico corretto per i sedimenti dal modello GOCO TIM R4, 0.5° risoluzione a 4000m di quota. F) Miniera di Ferro; il riquadro rosso indica l’area utilizzata per la medellizzazione, al cui interno si trova un’anomalia principale di origine ignota e delle anomalie secondarie afferenti con molta probabilità alla CAMP.

Nella figura 7.5c si può apprezzare la corrispondenza tra i depositi CAMP in rosso ed alcuni segnali gravimetrici positivi, come nel caso della valle di Draa (-6°W, 29°N). Ciò che appare più significativo è la presenza di una forte anomalia (G) nel Grand Erg Occidental che non ha evidenze in superficie. Inoltre appare interessante evidenziare la possibilità el satellite di individuare le miniere di Ferro (F) a -8°W e +27°N. Dal confronto topografia-gravità, si evince la presenza di una massa anomala presso le miniere di Ferro, che non ha manifestazioni superficiali in termini di rilievi topografici.

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Fig. 7.6 Relazione tra geologia, topografia e profili gravimetrici inediti. Le lettere  e  indicano anomalie positive nei campi di gravità mentre  ed ε evidenziano le zone con depressioni topografiche locali. Dalla carta di Saadi et al., 1982 mod. Vedi testo. All’estrema destra dei profili gravimetrici inediti corrispondenti alle sezioni “d” ed “e” si può apprezzare la perfetta corrispondenza tra le

peridotiti di Beni-Bouzra (verde) ed i segnali gravimetrici positivi. Tale evidenza è un importante risultato inaspettato. La freccia con la lettera “G” indica il segnale dei graniti ercinici visibile nel

profilo EGM2008.

Il profilo gravimetrico della pagina precedente, lungo la sezione AB da SSO a NNE, realizzata da Saadi et al. (1982) è stato tracciato solo dopo aver eseguito una sezione gravimetrica analoga ma sul modello sintetico (cfr. fig. 7.26), per evitare di condizionare inconsapevolmente la geometria stessa del modello. Come si vedrà, la corrispondenza tra dati sintetici e reali è molto buona. Nella sezione di fig. 7.6 , nell’area della valle di Draa, i dicchi Tazouf (1) e Foum Zguid (2) sono tracciati verticalmente fino ad 8 km, confermando il modello proposto che estende i dicchi fino a 15 km. Nella fig. 7.6 le depressioni topografiche sembrano correlare con le anomalie gravimetriche. a) Carta geologica e profilo AB; b) Particolare; c) Sezione geologica di dettaglio d) sezione geologica completa; e) sezione esagerata 2.5. Sono ben riconoscibili i i dicchi doleritici Tazouf (1) e Foum Zguid (2) della CAMP. Risultati inattesi. Appare importante sottolineare, tra le osservazioni inaspettate, la perfetta

corrispondenza tra le peridotiti di Beni-Bouzra in Marocco, profonde almeno 10 km, aventi un’elevata densità ed i segnali gravimetrici di entrambi i modelli EGM2008 e GOCO R4.

Nel documento UNIVERSITY OF TRIESTE (ITALY) (pagine 136-143)