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All’interno di un testo, le parole hanno tra loro relazioni in quanto appartenenti al medesimo testo, anche se compaiono in parti diverse e remote. Il testo è quindi un sistema e al suo interno valgono le regolarità vigenti all’interno di un sistema48.

Quando ci si riferisce a un testo, solitamente, ci si riferisce a un insieme di parole che hanno tra loro un legame logico e una relazione che si basa su regole grammaticali, sintattiche e lessicali della lingua di appartenenza.

Il testo audiovisivo, come già detto in precedenza, appartiene a un genere a sé stante. Esso, infatti, non coinvolge solo parole legate tra loro semanticamente e sintatticamente, ma coinvolge immagini e suoni che contribuiscono alla trasmissione del messaggio verbale.

Un testo audiovisivo è un costrutto semiotico comprendente diversi codici significanti che operano simultaneamente per produrre un significato. Un film quindi è composto da una serie di segni codificati, articolati in base a regole sintattiche49.

Secondo Chaume, il testo audiovisivo si compone di diversi codici significanti che vanno a formare il linguaggio filmico:

• codice linguistico (il testo verbale);

• codice paralinguistico (simboli convenzionali, ecc.);

• codice dell’arrangiamento sonoro (suono fuori scena o in scena);

• codice iconografico (obbliga il traduttore a una coerenza tra immagine e parlato);

• codice fotografico;

• planning code (codice dei tipi di inquadratura);

• codice di mobilità (posizione dei personaggi in scena e sincronismo espressivo);

• codice grafico (didascalie, titoli, ecc.);

• codice sintattico o montaggio (relazioni tra le varie scene)50.

48

Ibid.

49 R

L’insieme di questi codici va a formare il testo su cui il traduttore dovrà lavorare per il trasferimento dell’informazione da una lingua a un’altra e da una cultura a un’altra. Durante il processo di traduzione dovrà quindi tener conto di tutti questi codici per far in modo che la stesura del sottotitolo sia la più adeguata.

Per questo motivo un testo audiovisivo non si può far rientrare in una categoria della classificazione standard delle tipologie testuali, ma la sua tipologia si distingue per il genere cinematografico cui appartiene, identificato in base al tipo di prodotto e all’estensione.

Definire il genere di appartenenza del film è di fondamentale importanza per il traduttore; in questo modo, infatti, potrà scegliere la strategia migliore da adottare. Ogni genere ha un codice linguistico da rispettare che sia fedele alla funzione e allo scopo del prodotto. Perciò in base alla funzione e al tipo si dovranno operare scelte e adottare strategie differenti51.

L’identificazione della tipologia del prodotto audiovisivo si basta principalmente sulla distinzione del genere cinematografico di appartenenza.

I generi cinematografici costituiscono una convenzione che permette di classificare le diverse opere cinematografiche in base ad alcuni temi o caratteristiche ricorrenti. I generi cinematografici hanno una grande importanza per l'industria cinematografica, perché il genere crea particolari orizzonti di aspettative nello spettatore e orienta le sue scelte52.

La suddivisione dei generi cinematografici si crea in risposta all’offerta da parte dell’industria cinematografica, la quale si basa sui gusti del pubblico e sulla risposta del mercato. Di conseguenza questa distinzione può variare ed evolversi con il tempo, a pari passo con i cambiamenti delle tendenze sociali. I generi possono essere principalmente classificati in:

• narrativi: definiti dal tipo di storia che raccontano e dal tono (drammatici, commedie, ecc.);

• iconici: definiti dalle immagini (fantascienza, western, ecc.); • linguistici: definiti dal linguaggio cinematografico (musical).

Da questa prima distinzione generale si distinguono i differenti generi veri e propri, che si ritrovano poi nelle descrizioni dei film: drammatico, commedia,

51Ivi, pp. 23-38.

fantascienza, horror, ecc. La maggior parte dei film è riconducibile a un solo genere ma può avere tratti che sconfinano anche in altri53.

Feng Shui è un lungometraggio, ovvero un “film di lunghezza non inferiore a

1600 m, che, nella pellicola in 35 mm, corrisponde a una durata di circa un'ora54”.

Secondo la classificazione dei generi cinematografici appartiene al genere drammatico, ovvero è la narrazione di una storia e del suo sviluppo in base all’interazione tra i suoi personaggi la quale tratta temi che hanno un forte impatto emotivo sullo spettatore. Il film rientra perfettamente in questa categoria, dato lo sviluppo della sua storia su toni molto drammatici. Attraverso le emozioni e le interazioni, i personaggi portano lo spettatore a identificarsi con essi con un forte impatto emotivo. In questo genere di film i toni devono essere seri e problematici, i sentimenti sono spesso centrali ma non eccessivi e non devono prevalere né l'azione né l'intreccio.

3. La dominante e il residuo

È una componente fondamentale dell’analisi linguistica, poiché sulla sua individuazione si basano la strategia traduttiva e la decisione di cosa tradurre nel testo e cosa nel metatesto. La dominante del metatesto è scelta in base al lettore modello55.

La dominante è, secondo la definizione data da Jakobson, “the focusing component of a work of art: it rules, determines, and transforms the remaining components. It is the dominant which guarantees the integrity of the structure56”. In

altre parole la dominante è ciò che definisce e caratterizza un testo rispetto agli altri. Il processo traduttivo non può quindi prescindere dall’individuazione della dominante del prototesto, che può essere differente da quella del metatesto a causa di una manipolazione testuale da parte del traduttore: in questo caso la dominante del metatesto è dettata dalla cultura ricevente e dalle sue norme.

53

Ibid.

54 Treccani Enciclopedia, “Lungometraggio”, URL:

http://www.treccani.it/enciclopedia/lungometraggio_(Enciclopedia-del-Cinema)/.

55 OSIMO, Manuale del traduttore, op. cit., p. 278. 56

Richard L. W. CLARKE,Roman Jakobson “The Dominant” (1935), URL:

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