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4. Case study

4.5 Tracciabilità

La Figura 4.6 mostra il grado di superamento della friction Tracciabilità da parte di ognuno dei dieci case study.

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Figura 4.6 - Livello Tracciabilità per case study.

Il consumatore moderno è più attento rispetto al passato alla provenienza dei prodotti. Le motivazioni sottostanti tale mindset diffuso sono molteplici. In primis il luogo di provenienza identifica un particolare tipo di prodotto, di conseguenza funge da garanzia di qualità e di autenticità del prodotto stesso, come conseguenza si ha la certezza che la merce sia stata oggetto di controlli accurati e che abbia superato con successo le prerogative imposte dai differenti governi e che sia quindi registrata. Infine il luogo di provenienza, insieme alle modalità di produzione, mostra al consumatore i valori ed i principi cardine dell'impresa, tra cui il rispetto per l'ambiente e per i lavoratori e la sostenibilità. Un'impresa moderna non può quindi prescindere dall'implementazione della tracciabilità in ognuno dei suoi processi aziendali, al fine di garantire al cliente la visibilità dal produttore a scendere lungo tutti gli stadi della filiera.

La tracciabilità si suddivide in due macro-categorie, denominate Track e Trace. La prima si riferisce alla capacità di conoscere posizione fisica e condizioni al contorno in tempo reale dell'item movimentato all'interno della filiera, mentre la seconda si riferisce alla possibilità di risalire a posteriori alla strada percorsa dalla merce per giungere al luogo di destinazione, ossia di risalire dallo stadio as-is allo stadio as-was. La tracciabilità è una delle (se non la) principali obiettivi perseguibili tramite l'adozione della BCT. Generalmente le imprese che si pongono tale obiettivo implementano contemporaneamente sistemi volti a garantire sia l'aspetto track che il trace. Non è tuttavia una strategia condivisa universalmente, pertanto nella Figura 4.7 sono riportate le valutazioni, effettuate tramite la medesima scala ordinale da zero a tre, del fitting tra il singolo case study ed il perseguimento dell’attributo track e trace. Da notare che nella Figura 4.6 è stato utilizzato come valore per l’attributo tracciabilità il minimo valore tra

0 1 2 3

TradeLens Walmart ShipChain Bext360 Everledger Planet Faizod Pointinfinity Fluent Provenance

Tracciabilità

89 track e trace, in quanto si è ritenuto che l’attributo tracciabilità fosse soddisfatto a pieno solo nel momento in cui entrambi i sotto-aspetti potessero ritenersi osservati.

Figura 4.7 - Livello Track e Trace per case study.

L’importanza della tracciabilità è tanto più sentita quanto più i luoghi di provenienza e le modalità di produzione e di trasporto sono fondamentali per la salvaguardia della sicurezza e della salute pubblica, in particolare quindi nel settore pharma e food. Il vice presidente per la Food Safety presso Walmart, Frank Yiannas, ha fatto testare con mano la difficolta nel tracciare un prodotto al suo staff richiedendo di risalire al luogo di produzione esatto di una confezione di mango a fette: sono stati necessari sei giorni, diciotto ore e ventisei minuti. Grazie al progetto pilot voluto da Walmart, in collaborazione con IBM, tale tempistica si è ridotta a 2,2 secondi [97]. Tale diminuzione presenta come beneficio non solo lo sveltimento burocratico, ma ha un impatto positivo anche sulla sicurezza del consumatore e sull’immagine del brand. In una condizione di contaminazione del cibo in cui è necessaria una campagna di recall, infatti, l’individuazione istantanea del lotto originario contaminato può portare ad una solerte individuazione dei soggetti potenzialmente colpiti. Citando le parole di Frank Yiannas,

“a food product is guilty until proven innocence”, di conseguenza se non è identificato in breve tempo il lotto contaminato il brand è costretto alla rimozione dal mercato della totalità di tale tipologia di merce, con ingenti perdite economiche e di immagine. La capacità di risalire agilmente ad ogni passaggio percorso dal prodotto “from farm to fork” è pertanto fondamentale.

Walmart tramite il pilot con IBM si pone l’obiettivo di connettere le informazioni fornite da ogni attore durante i diversi passaggi della filiera. La normalità ad oggi è la spesso limitata visibilità dell’intero processo a causa della reclusione delle informazioni all’interno di silos

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funzionali tra cui è difficile l’istaurazione della comunicazione. Ciò comporta necessariamente per alcuni attori dei blind spot su alcuni nodi importanti della filiera. L’implementazione della Blockchain per Mike White (Head di TradeLens) significa un superamento di un trasferimento di informazioni esclusivamente bilaterale tra i vari player per giungere a una comunicazione one-to-many [96].

Con il medesimo obiettivo, la piattaforma Blockchain Provenance ha condotto un progetto pilot finalizzato alla tracciabilità del tonno dal luogo di pesca al consumatore. Come analisi del contesto ha comparato otto diverse compagnie indonesiane allo scopo di identificare la modalità attualmente utilizzate dalle stesse per il data entry ed il data storage. È emerso come la totalità delle stesse abbia una gestione del flusso di informazioni e materiali paper-based, con parziale gestione tramite fogli di calcolo excel finalizzati all’adeguamento degli standard governativi imposti, inviati per e-mail una volta completati. Inoltre per l’identificazione del luogo provenienza e del singolo pescatore, le imprese sono solite applicare direttamente sul pescato tag in plastica. Con l’implementazione della BCT ogni singolo passaggio risulta essere tracciato: di seguito è spiegato nel dettaglio il processo seguito dal tonno mediante la piattaforma Provenance, come rappresentazione della stragrande maggioranza delle implementazioni della BCT [94]. Grazie alla piattaforma Provenance il salvataggio dei dati sul ledger principia con l’invio di un semplice SMS da parte del pescatore, loggato sull’applicazione tramite codice personale identificativo univoco, recante informazioni sul pescato, a cui segue un secondo SMS indicante i dati del fornitore a cui è stato spedito il pesce.

Con i due SMS si creano pertanto un asset digitale, corrispondente all’asset fisico, ed una transazione legata allo stesso salvati immutabilmente sul ledger. L’identificatore univoco per ogni asset non è pertanto, come per esempio funziona con i barcode, un codice alfanumerico, bensì un indirizzo che riporta alla Blockchain, garantendo così la completa interoperabilità dei sistemi, in quanto diviene irrilevante la piattaforma da cui si accede al ledger. I principali due problemi da risolvere per Provenance sono risultati essere il processamento delle materie prime ed il passaggio di proprietà. Il primo subentra nel momento in cui da un singolo item di input si ottengono più item di output: è stato quindi necessario gestire non il solo aggiornamento, bensì la duplicazione degli item mantenendo al contempo l’unicità dei differenti output ed i dati di origine. Il passaggio di proprietà è invece stato gestito mediante l’aggiornamento sulla Blockchain del proprietario dell’item nel momento della scansione dell’etichetta all’ingresso del prodotto nel successivo livello della filiera.

91 Finora si è parlato principalmente dell’aspetto trace della tracciabilità. Un esempio invece dell’aspetto track della stessa può trovarsi nella piattaforma TradeLens: essa permette una visione real-time dello stato di ogni spedizione. Tale obiettivo non è raggiunto solamente grazie alla posizione fornita tramite GPS, ma anche e soprattutto grazie alla possibilità offerta ad ogni attore di identificare lo stato di ogni container scegliendo tra un set di eventi standardizzati, quali caricamento sulla nave porta-container o partenza della stessa dal porto. In particolare tali eventi possono essere “planned”, “extimated” o “actual” a seconda se essi si siano già effettivamente realizzati o meno. Tale soluzione permette di parlare un linguaggio comune ed il possesso da parte di ogni attore non solo della stessa quantità di informazioni, ma anche della stessa qualità. Inoltre grazie agli eventi “extimated” è possibile conoscere lo step successivo per ogni spedizione: tale aspetto è fondamentale in quanto rende possibile la preparazione per tempo in ordine di priorità delle risorse umane e non necessarie al corretto svolgimento del processo. La pianificazione non risulta approssimativa in quanto TradeLens può supportare per ogni spedizioni il salvataggio contemporaneo di fino a centoventi eventi per ogni container. La piattaforma IBM permette quindi la conoscenza in real-time dello stato di ogni spedizione, ma non solo. Sono infatti altresì registrati gli attori che in ogni istante sono in possesso della merce, in modo da detenere uno storico della Chain of Custody e poter risalire a posteriori al punto in cui è emersa una criticità [100].