I prezzi praticati nelle transazioni intercompany sono stati determinati in conformità alle Direttive OCSE come documentato dalla Società anche nella Documentazione Nazionale redatta ai fini dell’art. 1, co.
6, D.Lgs 18 dicembre 1997, n. 471. In particolare, si segnala che in data 19 Dicembre 2016 la Società ha sottoscritto, per il quinquennio 2016 – 2020, un Advance Pricing Agreement, accordo preventivo sui prezzi, con l’Agenzia delle Entrate riguardante metodi e criteri di calcolo del valore normale delle cessioni di beni intercorse con le proprie consociate Europee (Francia, Regno Unito, Svezia e Austria).
Detto accordo rappresenta il rinnovo del precedente accordo sottoscritto in data 12 dicembre 2013, per il triennio 2013, 2014 e 2015. Dall’ambito di tale rinnovo sono state escluse le operazioni riguardanti la consociata tedesca in quanto già oggetto di una separata procedura (avviata con istanza datata 27 novembre 2014) finalizzata alla stipula di un accordo preventivo bilaterale sui prezzi di trasferimento tra l’Italia e la Germania.
Inoltre, il 15 dicembre 2016 è stata presentata istanza di accordo preventivo bilaterale sui prezzi di tra-sferimento tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America relativamente alle operazioni riguardanti la consociata statunitense Lavazza Premium Coffees Corp. A tal proposito, si segnala che le autorità fiscali competenti si sono incontrate al fine di raggiungere un accordo preventivo per la definizione dei prezzi di trasferi-mento tra l’Italia e gli USA per il quinquennio 2016 - 2020. Tale accordo è stato formalizzato e sottoscrit-to con le ausottoscrit-torità fiscali statunitensi a dicembre 2019.
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DELLA LUIGI LAVAZZA S.p.A.
Le operazioni realizzate in valuta diversa dall’Euro sono contabilizzate al cambio del momento in cui vengono poste in essere.
Le attività e le passività in moneta diversa dall’Euro, ad eccezione delle attività e passività non mone-tarie (quali le rimanenze, le immobilizzazioni immateriali e materiali, le partecipazioni ed i titoli immo-bilizzati), sono analiticamente adeguate ai cambi in vigore alla chiusura dell’esercizio con imputazione diretta a conto economico dell’effetto dell’adeguamento. L’eventuale utile netto derivante dall’adegua-mento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta concorre alla formazione del risultato dell’esercizio e, in sede di approvazione del Bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.
Strumenti finanziari derivati
La Società nell’ambito della propria operatività risulta esposto ai seguenti rischi di mercato:
• rischio di tasso di interesse: rischio legato alla variabilità degli interessi passivi corrisposti su con-tratti di finanziamento o di leasing a tasso di interesse variabile, indotta dall’andamento dei tassi di interesse di mercato (Euribor);
• rischio di cambio: rischio legato alla variabilità di ricavi e costi denominati in valuta, indotta dall’an-damento dei relativi tassi di cambio delle valute sottostanti nei confronti dell’Euro; allo stato attuale, l’esposizione al rischio di cambio prevalente è riconducibile al rischio legato agli approvvigionamenti di caffè crudo denominati in Dollari USA (USD);
• rischio di prezzo: rischio legato alla variabilità del costo di approvvigionamento del caffè crudo, indotta dall’andamento dei prezzi di mercato del caffè quotati sui principali mercati internazionali.
In tale contesto, la Società ricorre regolarmente alla stipula di strumenti finanziari derivati (Interest Rate Swap, FX Forward e FX Option, Commodity Future, Commodity Forward/Swap e Commodity Option) con l’obiettivo di mitigare la propria esposizione ai rischi descritti, in linea con obiettivi e strategie di risk management definiti e formalizzati nell’ambito delle Policy e Procedure di Gruppo.
Nell’ambito dei Principi Contabili Italiani OIC, il trattamento contabile degli strumenti derivati è disci-plinato dallo OIC 32 “Strumenti Finanziari derivati”, il quale prevede delle disposizioni specifiche con riferimento alla rappresentazione in Bilancio delle operazioni negoziate con finalità di copertura (Hedge Accounting).
In base alle disposizioni dell’OIC 32, la regola generale prevista per la rilevazione contabile degli stru-menti derivati prevede la rappresentazione in stato patrimoniale al fair value con variazioni di valore rilevate periodicamente in conto economico.
Qualora i derivati siano stipulati con finalità di copertura e siano rispettati alcuni requisiti formali e sostanziali (documentazione delle relazioni di copertura e dimostrazione periodica dell’efficacia della copertura) è prevista la facoltà di ricorrere all’applicazione dell’Hedge Accounting, il cui obiettivo nella sostanza è quello di allineare tempistiche e modalità di rilevazione degli effetti economici generati dai derivati di copertura con quelle delle transazioni sottostanti oggetto di copertura.
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La gestione del rischio di tasso di interesse allo stato attuale prevede il ricorso alla stipula di contratti di Interest Rate Swap (IRS), attraverso i quali l’onerosità delle passività sottostanti (finanziamenti o leasing) è trasformata da variabile a fissa.
I derivati stipulati a copertura del rischio di tasso di interesse hanno come obiettivo quello di fissare il valore atteso dei flussi di interesse futuri generati dalle passività sottostanti e di conseguenza ai fini OIC 32 si qualificano per essere contabilizzati in regime di copertura dei flussi finanziari attesi (Cash Flow Hedge).
La relazione di copertura è formalmente designata alla data di stipula dello strumento derivato (Hedging Instrument) ed è mantenuta sino alla data di scadenza del contratto, salvo eventuali operazioni di rine-goziazione o di estinzione anticipata della copertura.
L’Hedging Instrument è designato contabilmente nella sua interezza (Full Fair Value) e, pertanto, l’intera variazione di fair value dello stesso concorre alla determinazione della componente efficace della co-pertura da rilevare in patrimonio netto, secondo le regole previste per il Cash Flow Hedge.
La gestione del rischio di cambio è effettuata sia con riferimento alla principale fonte di esposizione rappresentata dagli acquisti di caffè crudo denominati in Dollari USA, sia con riferimento alle vendite in valuta effettuate su alcuni mercati esteri (direttamente verso clienti/distributori ovvero indirettamente attraverso società commerciali).
Per mitigare tale il rischio la Società fa ricorso alle seguenti fattispecie di strumenti finanziari derivati:
Compravendita a termine di valuta (FX Forward), Contratti di opzione su valuta (FX Option), Strutture opzionali.
La gestione del rischio di prezzo è effettuata con riferimento all’esposizione generata dagli approv-vigionamenti di caffè crudo, il cui prezzo è definito con i fornitori della materia prima sulla base delle quotazioni di mercato dei contratti Future sul caffè, quotati sulle principali borse internazionali.
Il costo di approvvigionamento della materia prima risulta, pertanto, esposto al rischio legato alla flut-tuazione dei prezzi dei mercati Future di riferimento sino alla data di fissazione del prezzo benchmark con il fornitore, allorché tutte le componenti del prezzo di acquisto risultano certe e non più modificabili.
Per mitigare tale rischio la Società fa ricorso alle seguenti fattispecie di strumenti finanziari derivati:
Commodity Future, Commodity Forward/Swap, Commodity Option, Strutture opzionali.
Nelle tabelle riportate all’interno del presente documento relative agli strumenti finanziari derivati, i valori nozionali sono espressi in unità di Euro alla data di stipula di tali strumenti.
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DELLA LUIGI LAVAZZA S.p.A.