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extra alberghiere e delle altre tipologie ricettive esercitabili a norma di legge in immobili a destinazione residenziale (B&B, affitta camere, appartamenti ammobiliati ad uso turistico etc.)

c) Produttiva: contempla gli usi industriali, artigianali e portuali di carattere produttivo, manifatturiero e laboratoriale (non alimentare)

d) Direzionale: contempla le attività direzionali, gli studi professionali, le attività di servizio (servizi privati e servizi pubblici o di uso pubblico), i servizi alla mobilità, i servizi portuali e le attività terziarie, artigianali e commerciali, integrative alla residenza

e) Commerciale: contempla tutte le attività commerciali ad esclusione delle attività commerciali integrative alla residenza (esercizi di vicinato)

f) Rurale: contempla tutte le attività agricole e connesse all’agricoltura

2. All’interno delle categorie funzionali di cui al c1 le destinazioni d'uso degli edifici sono articolate come segue:

a) Residenziale

A1 Abitazione civile

A3 Abitazione collettiva (comunità, case per anziani, collegi, convitti, conventi, studentati, centri per lavoratori stagionali, ecc.)

b) Turistico-ricettiva

Le seguenti attività turistico-ricettive sono definite e disciplinate dalla L.R. 16/2004 e s.m.i e relative direttive di attuazione.

T1 Strutture ricettive alberghiere: (alberghi, residenze turistico-alberghiere) T2 Strutture ricettive all’aria aperta: (Campeggi e Villaggi Turistici)

T3 Strutture ricettive extra alberghiere e altre tipologie ricettive: (limitatamente a ostelli e aree attrezzate di sosta temporanea camper)

c) Produttiva

Produttive: industriali e artigianali Pr

Pr1 Industriali produttive di tipo manifatturiero: (tutti i tipi di attività industriale con esclusione di quelle con sostanze aventi le caratteristiche per le quali erano classificate R11 e R12 ai sensi della Direttiva 67/548 CEE (ora sostituita dal Reg. CE 1272/2008), e relativi spazi produttivi, uffici e sale riunioni, magazzini, spazi per mostre, spazi di servizio e di supporto, spazi tecnici e mense;

alloggio di custodia con SC ≤ 160 m2 e/o foresteria con SC ≤ 300 m2)

Pr2 Artigianali produttive e laboratoriali e di servizio per cose e mezzi: (tutti i tipi di attività artigianale laboratoriale e produttiva e relativi spazi produttivi, laboratori, uffici, magazzini, spazi per mostre, spazi di servizio e di supporto, spazi tecnici, compresa la commercializzazione dei prodotti di produzione propria e/o connessi). Comprende anche le rivendite e le concessionarie di automezzi e relative officine.

Purchè all’interno di aree prevalentemente per attività produttive sono ammessi:

un alloggio di custodia con SC ≤ 160 m² e/o una foresteria (solo per l’artigianato produttivo e per l’autotrasporto) con SC ≤ 160 m²

Pr3 Depositi ed esposizioni all’aperto (in conformità al D.Lgs 152/2006 e alla DGR 286/2005)

Portuali PO

PO.1 Movimentazione, carico, deposito, manipolazione, prima lavorazione delle merci con esclusione di quelle aventi le caratteristiche per le quali erano classificate R11 e R12 ai sensi della Direttiva 67/548CEE (ora sostituita dal Reg. CE 1272/2008).

Sono comprese in tali attività le officine di manutenzione di macchinari e containers e le attività amministrative e di servizio relative al singolo intervento.

Ai fini delle presenti norme per “prima lavorazione delle merci” si intendono tutte le operazioni necessarie alla loro movimentazione in arrivo o in partenza nelle aree portuali in modo tale da consentirne il razionale trasporto e/o la corretta commercializzazione, con esclusione di quelle che comportino variazioni nelle caratteristiche chimiche delle molecole costituenti e/o componenti le merci in arrivo o in partenza

PO.2 Attività di cantieristica, di deposito e manutenzione imbarcazioni, di manutenzione di macchinari e containers, attività di presidio ambientale, con esclusione di impianti RIR

PO.4 Attività industriali in ambito portuale

Rientrano in tale uso anche le strutture relative ai servizi di rimorchio ed ormeggio ed alla loro integrazione con strutture dedicate alle attività off shore, le sedi amministrative ed operative di tali attività, nonché i servizi di foresteria dedicati esclusivamente al personale imbarcato.

d) Direzionale

C1 Esercizi di vicinato: (esercizi con Sv non superiore a 250 m² e relativi spazi di esposizione).

Servizi privati Spr

Spr1 Pubblici esercizi: (attività di somministrazione di alimenti e/o bevande ed esercizi di pubblico

servizio: tabacchi, farmacie)

Spr2 Servizi ad alta affluenza di pubblico: (discoteche, multisale, ecc.)

Spr3 Terziario, direzionale e artigianato di servizio (persona, cose, beni di produzione, imprese, mezzi limitatamente ai cicli e motocicli) e laboratoriale alimentare: (gelaterie, pasticcerie, panificazione e prodotti da forno, pizzerie al taglio e da asporto, rosticcerie, ecc.)

Spr4 Servizi educativi, scolastici e formativi Spr5 Servizi socio-sanitari

Spr6 Servizi per lo sport e il tempo libero Spr7 Servizi culturali ricreativi e per lo spettacolo

Spr8 Attività ludico-ricreative con problematiche di impatto sociale (di cui alla L.R. n. 5/2013 e s.m.i.: sale da gioco/slot, videolotterie VTL, sale bingo e scommesse snai e similari)

Servizi pubblici o di uso pubblico Spu Spu1 Servizi educativi, scolastici e formativi Spu2 Servizi socio-sanitari, socio-assistenziali

Spu3 Servizi istituzionali, amministrativi e di gestione servizi pubblici

Spu4 Servizi culturali, ricreativi, congressuali, per lo spettacolo, associativi e politici Spu5 Servizi per il culto

Spu6 Servizi per lo sport e il tempo libero Spu7 Cimiteri

Servizi alla mobilità Sm Sm1 Autorimesse Sm2 Autosilo

Sm3 Impianti di distribuzione carburanti ad uso pubblico di cui alla Deliberazione C.R. 355/2002 e s.m.i. e di combustibili alternativi di cui al Dlgs 257/2016.

Sm4 Parcheggi e nodi di scambio e di servizio

Sm5 Stazione per autocorriere, aziende di trasporto pubblico e relativi servizi (uffici, bar, ristoranti, etc.). E’ ammesso un alloggio di custodia e/o foresteria con SC ≤ 160 m².

Portuali PO

PO.3 Attività amministrative e direzionali di servizio alle attività portuali, attività di presidio ambientale PO.5 Attività di movimentazione passeggeri

PO.6 Banchine e zone d’acqua, raccordi ferroviari, e zone di formazione convogli, aree di servizio e accesso alle banchine

PO.7 Attrezzature per l’intermodalità

Sono compresi in tale uso impianti e servizi per i diversi sistemi di trasporto, magazzini, depositi, uffici, parcheggi e spazi di manovra, stazioni di rifornimento, attrezzature per controlli e varchi doganali, bar e mense aziendali, attrezzature amministrative e di servizio al personale

e) Commerciale

Le seguenti tipologie commerciali sono definite e disciplinate dal D.Lgs 114/98 e dalla DCR n. 1253/99 e s.m.i:

C2 Centri commerciali di vicinato, Complessi commerciali di vicinato e gallerie commerciali di vicinato:

(strutture che comprendono esercizi di vicinato con la presenza anche di medio-piccole strutture di vendita nonché esercizi paracommerciali e ricreativi). I complessi commerciali di vicinato e le gallerie commerciali sono ammessi solo nell'ambito di interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente C3 Medio-piccole strutture di vendita: (esercizi e centri commerciali, con Sv tra 251 m² e 1.500 m²) C4 Medio-grandi strutture di vendita: (esercizi e centri commerciali con Sv tra 1.501 m² e 2.500 m²) C5 Centro commerciale di livello inferiore: (alimentari con Sv complessiva inferiore ai limiti di 4.500 m²;

strutture non alimentari con Sv complessiva inferiore a 10.000 m²)

C6 Centro commerciale di livello superiore: (alimentari con Sv complessiva superiore a 4.500 m²;

strutture non alimentari con Sv complessiva superiore a 10.000 m²)

C7 Grande struttura di vendita: (esercizi commerciali con Sv superiore a 2.500 m²)

C8 Area commerciale integrata e/o Polo funzionale: (area commerciale con la presenza di strutture commerciali di medie e/o grandi dimensioni, attività paracommerciali, attività ricreative ed altri servizi complementari)

C9 Commercio all'ingrosso (commercio congiunto ingrosso-dettaglio, secondo le disposizioni e normative vigenti)

f) Rurali

A2 Abitazione agricola (residenza legata alla conduzione del fondo)

RA1 Servizio alla attività agricola (fienili, serre, rimesse per macchine agricole, ecc., al servizio di aziende agricole)

RA2 Allevamenti zootecnici produttivi (edifici, impianti e aree adibite ad allevamenti di animali, con un numero di capi così come definito dal RCI, ad uso produttivo/alimentare).

Gli allevamenti sono classificati in ragione alla legislazione vigente sugli spandimenti agronomici (vedasi D.Lgs n. 152/06 – Decreto 7/04/2007 – Direttiva regionale 96/2007 –RCI).

E’ ammesso un alloggio per il personale di custodia con SC ≤ 160 m² RA3 Impianti per la lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli e zootecnici

(edifici ed impianti per la lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli e zootecnici come cantine sociali o aziendali, disidratatori, caseifici sociali o aziendali, frigo, ecc. comprese le strutture per impianti tecnici e tecnologici quali silos, depositi, serbatoi, rimesse ed officine per macchine agricole, ecc.). E’ ammesso un alloggio di custodia con SC ≤ 160 m²

RA4 Strutture connesse all’attività agrituristica ai sensi del D.Lgs 18/05/2001 n. 228 e della L.R.

31/03/2009 n. 4 e s.m.i.

RA5 Aree per sepolture private (nel rispetto del DPR 285/90) e i cimiteri per animali

RA6 Pensionati per animali da affezione (max 100 m² di Sc) e ricoveri per equini (max 150 m²) con esclusione della possibilità di realizzare alloggi abitativi.

3. Per gli usi non previsti nella presente classificazione si procederà per analogia prevalente.

[Art. II.2.4] Destinazione d’uso degli edifici

1. La destinazione d’uso legittimamente in atto nell’immobile è definita all’art. 28 c6 della L.R. 15/2013 e s.m.i..

2. Il mutamento di destinazione d’uso è disciplinato dall’art. 28 della L.R. 15/2013 e s.m.i.

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[Art. II.3.1] Categorie di intervento urbanistico-edilizio

1. In attuazione della vigente normativa le categorie di intervento urbanistico-edilizio sono definite dall’ALLEGATO all’art. 9, comma 1 della L.R. 15/2013 e dall’art. 3 DPR 380/2001 e s.m.i.

[Art. II.3.2] Categorie di intervento ambientale

1. Ripristino/Restauro Ambientale - Naturalistico RRAN. Comprende l’insieme di interventi volti alla ricostituzione delle componenti paesistiche e naturalistiche degradate e alterate da interventi trasformativi e/o alla loro integrazione, al fine di ricreare biotopi preesistenti o comunque tipici dei luoghi ed interventi volti a preservare e migliorare aree verdi e naturali di particolare pregio storico-ambientale.

Tali interventi possono prevedere:

- la demolizione di opere, edifici, impianti e infrastrutture alteranti i caratteri tipici dei luoghi

- il recupero dei manufatti presenti nel rispetto dei caratteri tipologici, formali e costruttivi originari e di integrazione con le componenti naturalistiche dei luoghi

- la rinaturalizzazione dei suoli, mediante riempimenti, risagomature, consolidamento di scarpate e terrapieni, ricostituzione della copertura vegetale

- la rinaturalizzazione del reticolo idrografico, mediante ripristino di alvei fluviali naturali rettificati o resi artificiali, riqualificazione delle sponde, ricreazione ad uso naturalistico di zone umide connesse

- la realizzazione di manufatti per la regimazione delle acque superficiali - la rimozione di manufatti alteranti i caratteri tipici dei luoghi

- il taglio della vegetazione infestante e il reimpianto di specie autoctone anche al fine di ricostituire continuità ed integrazione nelle fitoassociazioni preesistenti.

2. Mitigazione d’Impatto Ambientale MIA. Comprende l’insieme di interventi e misure volti a migliorare l’impatto sulle componenti naturalistiche, paesistiche e rurali conseguenti alla realizzazione di interventi edilizi e urbanistici e di impianti e infrastrutture, in superficie o nel sottosuolo.

3. Valorizzazione Ambientale VLA. Comprende l’insieme di interventi volti alla valorizzazione paesistica e funzionale di aree verdi e naturali, sia nel sistema insediativo che ambientale. Tali interventi comprendono la creazione di nuove componenti paesaggistico-ambientali, mediante la piantumazione di aree alberate, cespuglieti e sistemi di siepi, nonché la realizzazione di attrezzature finalizzate alla fruizione collettiva dei luoghi, quali percorsi pedonali, equestri o ciclabili, attrezzature per la sosta, servizi alle persone (sanitari, didattico-divulgativi, ristoro, parcheggi) altri usi ritenuti compatibili. Sono, in genere, finalizzate alla valorizzazione funzionale di aree verdi, aree naturalistiche e aree agricole esistenti o alla creazione, nel sistema insediativo, di aree a verde attrezzato o a parco locale.

4. Miglioramento Bio-Energetico MBE. Comprende l’insieme di interventi volti a migliorare le prestazioni bioclimatiche delle componenti insediative. Tali interventi comprendono: la regolazione climatica degli edifici secondo principi della bio-architettura; il mantenimento della permeabilità dei suoli; l’utilizzo di fonti energetiche naturali e rinnovabili; il recupero delle acque reflue e meteoriche per usi irrigui, di fertilizzazione dei suoli o per servizi igienici; l’impiego di materiali di costruzione durevoli e mantenibili tendenzialmente privilegiando quelli riciclabili e riutilizzabili; l’uso del verde con finalità di regolazione microclimatica e di protezione dall’inquinamento acustico e atmosferico.