verso la G e r m a n i a i n d u s t r i a l e
Silvio Ducati
Fra le vie d'accesso all'Italia, quella del Brennero è sicuramente la più veloce dalla Germania, e, da secoli, la più frequentata.
La barriera delle Alpi ha inoltre al Passo del Brennero una comoda « porta » che si apre a quota 1375 m ed alla quale si accede dai due versanti senza troppa fatica.
Questa porta sta per assumere un significato ancor più vivo nella complessa realtà economico-sociale europea, dato che, fra circa un anno e mezzo, partirà dal Passo un'autostrada, la Brennero-Modena, mentre già vi arriva dal-l'Austria l'autostrada Innsbruck-Passo del Bren-nero che, a sua volta, è collegata con Kufstein e Monaco.
Entro il 1972 si potrà viaggiare da Berlino e da Amburgo a Napoli e quindi a Reggio Ca-labria con un ritmo di corsa veramente veloce, con risultati di ordine economico e turistico che non hanno certo bisogno di essere illu-strati.
Ma anche per la Lombardia ed il Piemonte questo tracciato nord-sud avrà il suo valore, se si considera che altri attraversamenti della barriera alpina, sono ancora nella fase di pro-gettazione.
Ci riferiamo qui al traforo autostradale del S. Gottardo, che richiederà una galleria di 16 km per i collegamenti fra Torino, Milano, Zurigo, Basilea e la Germania sud occidentale' ed a quello dello Stelvio.
Quest'ultimo renderà abbastanza veloce il collegamento fra Milano ed il Passo di Resia. se realizzato interamente con autostrade; al Passo di Resia dovrebbe poi arrivare il colle-gamento autostradale Amburgo-Hannover-Ivas-s e l - W ù r z b u r g - M e m m i n g e n - K e m p t e n - FùAmburgo-Hannover-Ivas-sAmburgo-Hannover-Ivas-sen- Fùssen-Fcrnpass-Landech, del quale si è già parlato in diversi convegni internazionali e sulla stampa.
Ma, come abbiamo già accennato, questi collegamenti sono ancora in fase di progetto mentre l'autostrada del Brennero sta per di-ventare una realtà.
Questa realtà, espressa in chilometri, ci
parla molto chiaramente: la grande direttrice Il tracciato della Brennero-Modena, che viene a colmare la soluzione di continuità fra la rete autostrade italiana e quella della Germania.
Le difficoltà dell'opera nella stretta gola dell'lsarco, dove corrono la statale n. 12 del Brennero e la linea ferroviaria. L'autostrada sarà gettata su queste potenti pile.
media di chi viaggia può raggiungere facilmente i 150 kmh si può ben dire, senza timore di esa-gerare, che la Brennero-Modena è per Genova e Milano ed anche per Torino una via veloce per arrivare al grande nodo autostradale di Monaco e di li alle potenti città industriali della Germania.
Cercheremo ora di riassumere rapidamente i progressi che ha f a t t o quest'opera t a n t o attesa, nonostante le difficoltà tecniche che s'incon-trano nel t r a t t o alpino da Bolzano al Passo del Brennero.
È noto a t u t t i che i t r a t t i da Bolzano a Trento (km 50) e da Verona a Mantova (km 30) sono già in funzione da parecchio tempo, mentre si stanno ultimando, per l'estate, la Trento-Rovereto (km 24), la Pastrengo-Ve-rona (km 16,900), nel punto in cui avviene l'incrocio con la Serenissima (Milano-Venezia), e la Mantova-Pegognaga (km 21); entro il 1970 dovrebbero essere transitabili anche la Rovereto-Pastrengo (km 53) e la Pegognaga-Autostrada del Sole.
nord-sud, da Amburgo alla Calabria, passa da Verona ed è quindi a 150 km di autostrada da Milano ed a 277 km di autostrada da Torino.
Se consideriamo che da Verona al Brennero ci saranno altri 226 km di autostrada e che la
Le altissime pile del viadotto di Colle Isarco (m. 1002) che attraver-serà la valle.
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II tratto dal Passo del Brennero a Bolzano di km 76,935 richiederà invece un impegno eli lavoro che, a quanto ci ha detto l'ideatore del progetto, l'ing. Bruno Gentilini, ha supe-rato le previsioni.
Il tratto dal Brennero a Chiusa potrà essere aperto entro il 1971 e si t r a t t a sempre di circa 45 km, ma da Chiusa a Bolzano (km 30) si potrà transitare solo nel primo semestre del 1972.
Su questo percorso nettamente alpino si lotta d'inverno contro il freddo e la neve, in primavera contro il disgelo, in ogni stagione contro una situazione geologica che è fra le più complesse della catena alpina; infine, contro le difficoltà create dal fatto che nella stretta gola dell'Isareo deve sorgere l'autostrada senza interrompere il traffico dei treni e della statale n. 12 del Brennero.
Quando arriveremo alla parola « fine » l'Ita-lia avrà anche un'autostrada di grandissimo valore turistico, dato che essa collegherà rapi-damente i grandi centri, come Genova, Torino, Milano e Monaco di Baviera alle suggestive zone dolomitiche, permettendo dei week-end che, per ora, sarebbero inattuabili.
Basta pensare, t a n t o per fare un esempio, che la distanza da Milano a Trento è di 225 km e che, dallo svincolo di Ora, a 40 km da Trento, si può salire in circa mezz'ora a Cavalese in Val di Fiemme, dove la funivia del Cermis porta a 2200 m in un meraviglioso scenario
I lavori in corso per il viadotto di Fortezza.
di cembri e di dolomie che, d'inverno, è anche una sequenza di piste servite da ottimi impianti di risalita.
Moltissimi saranno gli itinerari di fine set-timana attuabili quando l'autostrada sarà t u t t a aperta con le sue stazioni di svincolo verso il Garda, verso le Valli di Non e di Sole, le Valli di Fiemme e Fassa, la zona di Merano, la Val Gardena e la Pusteria.
E, inoltre, di questi giorni la notizia che il Garda e la conca Meranese saranno collegati all'autostrada del Brennero, rispettivamente da Rovereto a Riva del Garda e da Bolzano a Merano, con due grandi autostrade.