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mostrano appartenenti le figure scol-pite dalla parte della strada nell'al-tro capitello. Invece del Sileno bar-buto è però ivi

un

Satiro di età gio-vanile, Jt'ysveio;p), al quale comincia

tav. 59.

E

cosi pure ne'dipinti de' vasi: real musco borhon. tom. IX tav.29. Il petto vil-loso è anche proprio de'Fauni. Vedi pere».

Pistoiesi il Valic.tom.

V

tav.53,etc.

d) Visconti Pio CI. tom.III tav. 8.

o) Vedi per cs. i bassirilievi vaticani pub-blicati del Visconti Pio Clero. Tom. V tav.

7, 20, 22, 23. Ntl bassorilivo della tav. 21 lo slesso Bacco è vestito di palla, che gli la-scia scoverto l'omero ed il braccio destro.

Vedi pure la tav. 5 del I voi. e la 78 e 74 del II voi. de' bassirilievi del Zoega.

p) Polluc. onoro, lib. IV v. 142. Veggansi

' diversi esempli del Satiroàj-sVEio!recatidal sig. Gerhard

nd

dotto suoscrittodeldio Fau-no nota 94 p. 4'>- Un Satiro , cui comincia a|)pcna a spuntar la barba, vcdcsi in unbel dipinto pompcjano pubblicalo nel real raus.

borb. loro. I tav. 29.Altrointeramente senza barba è in un bu^l^.' la4Desiano toni- 111tav.

4o

a spuntar appena la barba. Egli

ha

pure lo slesso serto di edera,ed

una

nebride gillala sull'omero.Isuoi ca-pelli irli e le orecchiecaprine lo di-stinguono ,

come

allre numerose si-mili imagini a). In quantoalla

don-na

, che gli è da presso , la corona d'edera e la fiaccola bastano afarci in essa riconoscere

una

baccante Jj).

La

fiaccola poi indipendentemente dalle allre ragioni potrebbe anche credersi allusiva sia in generale alle dadticliie usale ne' misteri c)^ sia piii

particolarmente alle lampteria, pro-pria lesiivilà a Bacco consagrata d).

All'unaedall'altra delle figure

mu-liebri scolpite ne' nostri capitelli par che deggia darsi piuttosto che qua-lunque altra speciale la generale de-nominazione di

MAINAS,

convenien-te,

come

ha dimostrato

eccellente-39 dell'opera stessa.Ugualmenteprivi di bar-Lasonquelli danzanti con leggiadrebaccanti ne' dipinti pompcjani toni. IX tav. 7, 8, 22, a3 del real museo borbon. Vedi pure Zoega voi. II tav. 87.

n) Vedi ViscontiPio Clem- loin. I tav.4G e toni- II tav.3o, e precisamente lanotaalla

tuv.4''i '1'^' de'ltotomoliove egrcpianienle

il-lustra gli epiteti difrontem cOA«a(/(Priap.36 vedi Spanhera- ad Julian. Caes. p.21), e di o^9o'r^iX£5 clie gli antichi davano perciò a'

Fauni. Vedipure su'Faunie Satiri ti'/ji/r^ixfs c (Pfi|oxo/xai il Winckelm. mon.ined.tom. I pag.60,ilVisconti opcr.var.tom.IVpag.99 ed il Miiller liandbucli pag.5i5.

b) La face è nelle mani del SatiroSI.MOS nel bel vaso pubblicato nel real mus. borb.

tora. II tav. 45 e nelle mani diunSilenoin

.-litro vaso ivi racd.toin.lX tav-29ed in uno

del musco Pourlalès pubblicato dal sig. Pa-iiol'ka tav. 17. Due faci porta una Baccante nel bel vaso siculo rappresentante Bacco che riconduceVulcanopublilicafo lem.Ili tav.fjj del real museo borbonico, Vedi pure il

bas-metìte il eh.sìg. Panofkae)

non me-no

alle Baccanti agitate dal furore , che a quelle rappresentale in quella specie di tranquilla taciturnità che veniva anche da

un

antico proverbio ad esse attribuite0.

Dalle esterne imagini , tutte rela-tive alla deliziosa tranquillitàde' per-sonaggi del tiaso bacchico , passan-do a quelle che sono scolpile nelle due facce laterali ed interne de' ca-pitelli, vi si riconosce una evidente relazione, per non dire identità, col-le numerosesculture de'cippie delie stele sepolcrali greche, e con quelle de'

monumenti romani,

che gli ar-cheologi son soliti indicare sotto la denominazionedi qffectus

conjugum.

"Vi veggiamo infatti la mezza figura di

un uomo nudo

e coronalo,che pog-giando il sinistro braccio sopra

un

sorilievo del museopio clem.tom. Iv tav. 2, ,c quello della tav. 21 del tom. IVpag. 198, Zoega tora.II tav.76, e Maffei mus. veron.

p. CCXIX.

c) Plufarch.vit.Alcib.oper.tom.Ipag.202, Aristid. Eleusin. tom.I pag. 267.Si consulti Aristofane ran. v.817, SJS, etibi schol.

d) Pausan.Iib.VIIcap.27. VeggasiCreuzer Dionys. p. 253 seqq. e ciò die sulle faci di Bacco nota pure pag. 3o4 dell'opera stessa.

Veggansipure le cose notatedalloSpanheraio nella quarta sua epistola ad Andrea Morelli, stampata nellospecimenreinumariaedel

Mo-relli medesimopag.229, ed Eurip. lon v.1078 edivi ilBarnes. lacco è detto daAristofane ran.v. 346 niKTiftìv rt^sm? ^wu^opos à<;r\^,

e)Anliques dePourlalès p.92,93. La stes-sa denominazione di MAINaSsiin unbel vaso del museo regio borbonico ad una Bac-cante che danza e suona ! tamburino, c nel vaso pubblicato dal sig. Panofka1.c.ad una Bnccante in tranquilla e placida posizione.

f) Vedi Suida sottolavoceBxxx^; rpóvo»

guanciale affeiluosamenle conversacon

una douna

velata, a cui in

uno

de'

capilclli stringe la

mano

qua'si in at-to di darle l'estremo addio, mentre la donna aflettuosaraenle loabbraccia poggiando sulla di lui spalla la si-nistra, e neiraltro poggiaesso sulla spalla della figuramuliebrela destra.

Simili scene di domestiche affezioni sono frequeTilissime ne' già delti rao-numenii greci che romani , e per indicarne solamente taluni , basterà consultare e paragonareco'nostri ca-pitelli il bassorilievo sepolcrale rap-presentante Prusia, prefetto dell'iso-la di Coo, e la sua moglie, riferito dal Rlonlfaucon a),il gruppode'due conjugi che fu altra voltainteso per

Telamone

ed Esione 1>), l'altro di due conjugi romani esistente nella galleria Giustiniani c), ed altri

non

pochi

monumenli

raccolti dallostesso IMontfaucon d).

Ma

è sopra tutto da vedersi il sarcofago vaticano pubbli-cato dal Visconti e)^ ove la moglie velala ,

come

è quellade'nostri bas-sirilievi

, prende pure congedo dal marito stringendogli afielluosamenle la deslra. In una scena della stessa specie che è scolpita in bassorilievo pressoil INIaffei

0

lepersone che

pren-dono

l'ultimo congedo da

un

giovi-netto defunto sono indicate co'

nomi

PATRVVS

.

PATER

.

MATER. Ed

a)Tom. Ilipart. I tav. 2 anliq.cxpliq.

b) Ib. tav.3.

c) Ib. tav. IO,

d) Vedi precisamente tomo

V

parte 1 tav-52, 79.

e) PioCIcm. tom. VII tav. i3.

i)Mus. VcrOD. p.

CXXXVII

n.3.

g) Pio Ckm. lom.

MI

tav. 25. Altri di-versi amichevoli atteggiamenti osseryansi in

41

in due mezze figure sepolcrali di con-jugi pubblicale dal citato Visconti veggiamo non solo 1'alto di darsi la

mano

,

ma

anche quello di poggiar

1' altra sulla spalla , assolutamente

come

ne' nostri bassirilievig). Questo

stesso gesto affetluoso

non

fu creduto disconveniente anche a personaggi di

una

piìi elevala natura,

come

ne fa

pruova il bassorilievo delnostro rea!

museo, che mostra

Omfale

che pog-gia la sua

mano

suli'

omero

di Er-cole '0.

Le

slele ed i cippi sepolcrali gre-ci, co'quali giustamente si è ravvi-sata

r

analogia di questi

monumenti

romani

0

, giustificano poi piena-mente con mille esempli la nudità della mezza figura virile , che per dire il veronon suol rinvenirsi nelle simili

romane

sculture.Talunidi

que-sti

monumenti

posson vedersi ricor-dati in

un

dolio articolo del sig.

Gerhard

t). Inuno del

museo

di Ox»-ford interamente

nudo

è il defunto indicato colle parole

AI0*ANTG2

.

AIO*ANTOT

1), ed in un'altro del-lo slesso

museo

ha

nuda

la parte su-periore del corpom). la gran

nume-ro poi son quelli chemostranola

fi-gura virile giacente sul letto,e pog-giala ,

come

è pure ne'nostri bassi-rilievi , a'guanciali di esso, colla superior parte del corpo nuda^

ese-allrimonumenti,come peres.nelbassorilievo che accompagna le iscrizioni di Aurelio Er-mia e di Filcmazio sua moglie presso il Fa-brctti pag. ed in molti altri.

Il) Millingalcrie mythol.tab.

CX\U.

i) Viscontilora.

V

tav. 19etom.VlIi»V.13.

k) Annali dell'istit. ardi. tom. Ip. i^G.

1) Marmor- oxon. n. XXXIII p. 28-m) Ibid. n.

XL

p. 33.

4*

dente presso ad essa mirasila

donna

velata. Tale è per esempio quello pubblicato ne' già citali

marmi

di Oxford, ove presso al letto , in cui

gbce

la figuraseminuda,è

una

men-sa con diversi vasia). In un bassori-lievo diquesto genere pubblicato dal Zoega l'uomo

seminudo

giace sul let-to, ed ha presso di se la

donna

ve-lata che gli porge la

mano

1>).

Un

cavallo, che è da presso a questa scena, e che trovasi ripetuto in

tan-ti altri bassirilievi sepolcrali c),par the alluda,

come

diremo anche tra poco, all'esercizio dell' equitazione, di cui dilettatosi in vita il defunto, godeva pur nell' Elisio.

Un

bassorilievopubblicatodal

Maf-fei mostra ladefuntaabbandonalasul letto funebre, e collaparie supcriore del corpo

nuda

, mentre una

donna

velata piange accanto ad essaJ).

Non mancano

esempli simili ove Ja figura della

donna non

è velata, benché seminuda sia quelladell'

uo-mo

che ha a se vicina la mensa.

Tar

Je è il bassorilievo pubblicato dal Monlfauconc)^ dal

Winckelmann 0,

ed in ultimo luogo dal Zoega g), e tale pure quello che vcggiamo nel ÌMailei l>), ove la figura virile

semi-nuda

e giacente è in allo di bereda

un

rìiyton che eleva colla sinistra.

In qualchescultura la figuragiacente a) N. CXLIII p. 48.

}i) Bassir. (otn. I tav. il.

c) Vedi il Zoega nelle spiegazioni alla ci-tala tav. II come pure la sua lav.36. Altri esempli si hanno ne'monum. inatlliaci. tom.

Ilitav. 72, 2, ne'raarm. o.\on. n.142 , nel Oori nius.ftr. toni. Ili class.3 tav. 19 fig. 1.

nelMafTei mus.veron. p.XLVII n.

3,XL1X

n. 3,LUIn.2,

CXXXIX

n.6,

CCXV

n.3eie.

d) Mus. Veron. p.

CCCCXX.

sul Ietto è vestita

0,

ed in

una

offre

una

corona alla

donna

velala che le è da presso k).

Non

è da mettei^e in dubbio che la nudila, l'atto del placido riposo su'guanciali del letto,l'aggiunta del-le delizie della

mensa

e dell' equi-tazione sìcno in tutti q^uesti

monu-menti simboli dell' apoteosi del de-funto, e di quelle felicità che gode-va sia nell'Elisio sia nelle isole de' beali.

La

pittura che di esse fa

Vir-gilio è assai a proposito per la dilu-cidazione di simili

monumenti

, ed in particolare diquelli chemostrano presso al defunto il cavallo , 0 la

mensa

imbandita:

Arma

procul cun-usquel'irummiraturinaiiis.

Staili terrae defixae hastae,passinicjuesoluti

Percampospascunturequi.ijuaegiada

ciir-rumi jirmorumqucfuil ^^'ivis

,quae cura nìteniis Pascere equos,eademseqiiilur lellurerepostos.

Conspicit eccealiasdextralaevnqueperhcrham Fescentis, laelwiique choroPaeana caneiUis Interodoratum lauri ncmus eie1).

E

prima avea dello Pindaro in

un

belframmento de' suoi 0^r,vot conser-valo da Plutarco ni);

xat To< /xiv uriff/ois Yvfi,vaff-!cis

To<5c irstraols ,TCi) Sì <^affx,lyyiciii npirsvrxi.

E

nel dialogo detto 'A^t'oxos o nifi Ojcvaroj

, attribuito già a Platone , e piìi probabilmente ad Eschine il

so-c) An». cxpl. fom. Ili tav. 53.

m) Consol.it.adApollon.p.i2o lom. lpig.

47^ Wyltcnb.

cralìco a'beali si allribuiscono

itóotci re s^>l^s'/y\ K*t' s\">.X'nivxi

acj'ro-Sull' autorità di questi confrontie di questeclassiclie testimonianze

non

esiteremo quindi a riconoscere nelle figure scolpile si nell'unoche nell'al-tro de' lati interni de'bassirilievi

una

lunebre

memoria

, e quasi

una

spe-cie di domestica apoteosi, l'attasenza alcun dubbio dal proprietario della casa , ove que'capitelli si trovano , in onore di alcuno d;;'congiunti che ebbela sventura diperdere.Alla

qua-le opinione

non

poca forzadà anco-ra la corona tortile , di cui in ani-bidue i bassirilievi la mezza figura virile ha cinta la testa.

Nota infatti il Zoega non esser ra-ri i coperchi di sarcofagi , sopra i quali veggonsi colche figure seminu-de, e tra questi

uno

ne dice essere nel palagio Albani , con coperchio fatto a foggia di canapè , nel quale giace

un uomo

attempalo ritrattato con poca barba, corpo ignudo, con

uno

struppeo o corona tortile in ca-po, nella sinistra

un

nappo, la de-stra, ora rolla, alzata al capo

come

fosse peraggiustarsi la coronala).

La

a) Gap. 20 p. 164 Fischer.

Un

rimarche-vole luogodiPlatone (politicor.lib.il p.

Scrran.) mosira chetali conviti de' beati

era-no proprii delia dottrina di Museo e di Eu-molpo, e per conseguenza di quella delle iniziazioni.mipare doverti dubitareclie a simili delizie alludano i tanti bassirilievi che sogliono spiegarsi perfuuebri convili.

Quelli ne'quali credcvasialtravoltaespressa la cena diTrimalchione,rappresentano pure

i convitidegl'iniziati,a'quali lo stessoBacco TieDc a partecipare. Gli attributi di caccia, diginnasio,e di guerre che hanno leligure

43

Stessa corona lorllle è stataosservata sul capodell' Ercole deificalonel ce-lebre bassorilievo dello la sua quiete, e già da noi ricordatopoc'anzi.

Dopo

leosservazioni degliaccademici erco-lanesi i quali mostrarono a tali co-rone convenirsi la denominazione di

«Xixroi' ars'^atvoi c)

^ j] Visconti credè potersi denominar pure y.uXturot' , o

i-/.v.))d(s:ol , ed anche »5po!

, grosse , solided), e 3r^-s^f:o{', e notando l'uso che farsenesolevane'sagrifizii e),

mo-strò

come

proprie divennero poi di Ercole

non meno

che de' palestritif).

E

queste cose spiegano poi abbastan-za perchè le curone slesse accorda-vansi pure a' defunti ,

come

a quelli che

avevano

già superato il grande agone dellavita; sis ròv jSiov 5ioy«y:ii-[xivo\<, g).

Facile è inultimo luogo avvertire quanto queste rappresentazioni sieno in armonia con quelle giàprima de-scritte del bacchicotiaso,chegli stes-sicapitelli mostranodallatoche guar-da la strada.Senza alcun dubbio an-nunciando queste il cullo dionisiaco ele iniziazionia' misteri, cui

avevano

avuto parte i defunti , svelano nel

tempo

stessolacausa dellatranquilla ilarità e riposo dell' iniziatoespressa

de' defunti espresse nelle edicole de' vasi di-pinti sono anche da intendersi allusive alle delizie di cui godevanonell'Elisio,analoghi;

alle occupazioni di cuivivendosidilettavano.

b) Bassir. tom. I tav. ir.

c) Chacrem. apud Athen. lib.XY p- 679, Bronzi d'Ercol. tom. I p. 208.

d) Pio clcm. toni. II tav- g.

e) Ivi toni. Ili tav. 28.

f) Ivi lora. Il tav. f) e tom. VI tav.i3.

g) Suid.v-h'-XìtìIttci.Ilmortoparladi se

comedivincitore nel certame inuna iscrizio-ne delmuseoveronesedelMaflcipag.463D.a.

neli' altra facciale giuslificatìo

alvi'-vo

quella meliorern

spem

moriendi, cheattribuisceCiceroneagl'inizialia), de'quali Isocrate anchepiìi magnifi-camente avca dello che la^ì re r^s

To-7 •SiO'j rsXsvriis ro-j avfjiTfjivros

ou-a-ìvoi iqSi'o'j; raj. s').rti'5«; £xo\)ai h).

E

come

quesia concepitasperanzasi

ve-rificasse poi dopo morte, il narrano

e Pindaroc) e Sofocled) e Platonec) ed Aristofane

0

e Diogene Laerziog)

ed Aristide10 e Plotino

0

, ed altri molti , colle magnifiche descrizioni delle felicità degl'iniziati,mentre ci

mostrano al contrario i profani in^-volti dopo la morte nel fango enelle sozzure k).

Queste idee ricevute generalmente presso gli antichi e chesolepossono darci la vera e semplice spiegazione della maggior parte de' funebri

mo-numenti , c degli antichi vasi di^

pinti, trovano forse ora per la pri^

ma

volta la loro applicazione alla spiegazione di monumenti, quali sono

i nostri capitelli pompejani,ne' quali a primo aspetto si crederebbe piut-tosto trovar espresso

qualunque

al^

a) De kg.ììb.Ilcap.i^.

b) Pancg.VIpag. òg.Pusbonovedersimolli luoghi analoghi che illustrano queste e

simi-li espressioni neirAglaophamus del Lobeck-tora.Ip..69e scg.Sovente per altro le stes-se espressioni si applicano anche ad una si-gnificazionecomune.Vedi percs.Appian.alex, jnitbrid.c. 6.5,Aiistid.oper. tom.1p.69,71,

^1eie.In un greco epigramma sepolcrale di-eousi forse non senza allusione alla significa-zione mistica gli uomini ammopoi

£S&ahs

ìiAniAOS.Vcdi il i'abrctti pag. 287.

c) Fragm.

CXVi

128.

d) ApudLobeck 1. c.

c) Phatd.tom.l op.p.69c,cdit.Wytten.p.22.

f) Kanac y- i"'7

sdi^-tro suggello.

Non

ho trovalo perdir vero alcuna traccia negli antichi scrittori , per cui potesse illustrarsi quesl' uso di ornar le porle delle case con religiose

memorie

de' tra-passati inserite nelle architettoniche decorazioni, uso del quale il fu no-stro collega sig. Carelli

non

avrebbe forse mancato di Irar profitto a con-ferma delle sue idee sulla antica re-ligiosa architettura 1). Gli edificii

pompejani però oef mostrano ad

'evi-denza

non

solo in questo esempio da noi illustralo,

ma

anchein quelli degli altri simili capitelli già ricor-dati, e che ugualmente

avendo

bac-chiche rappresentazioni moslransi

det-tati, dalle slesse religiose idee che dettarono questi nostri.

Ed

è questo

uno

de' tanti esempli percuile

pom-pejane scavazioni estendono le

no-stre cognizioni nel vastissimo

campo

degli archeologici sludi.

Termineremo

queste osserva^zioni col ricordare

come

i nostri capitelli conservano ancora qualche traccia del colorito che ebbero, giusta il

si-stemaornaigià conosciuto universali

g) Lib. VI segm. 40.

b) Eleusin. tom. I p. 269Jébb.

i) Eunead. I lib. VI p. 55. Rimarchevole èanche il luogo diAristide orat.tom. I p.iq.

88, ove mostra il retoreAlessandro che an-chenegli elisiisi corapiace nell'esercizio dei-la sua professione.

k) Vedi il frammentopresso Stobco

CXIX

604 appartenente oa Platone (fiagm. de an.

VI 2 726) o a Temistio secondo il S.Croi.\

p. 353/ Vedi rAglaophamusdelLobeiktoiu.

1p. 113 117 120.

1) Grtde egli traile altre cosel'ornamento à^'pulvini ne' capitelli derivalo da'guantialt de'letti funebri. V<3di la dissertazione is igo-j^ica suU'arehitcttHra snera p, 38, .^9, 2i3j

mente della scultura policroma, del quale recentemente il eh.sig.Seroper ha fatto ancheapplicazioneallo stu-dio della colonna trajana a) abbeU"

4'5 che per altro le sue osservazioni sieno state poi coQtraddelle dal sig.

Morey

b).

II

Osservazioni

sulla

cassa con

bassirìlievi trovata

nel

descritto edificio.

Nell'atrio della casa

pompejana

da noi descritta,eprecisamente a destra di chi entra nel tablino vedesi pres-so al

muro un pog^uolo

di fabbrica

sul qualeèimpiantato

un

piccolo per-no.

Su

questo pogginolo e dapresso

ad

esso sirinvennero diversi bassiri-lievi, lamine,ed altripezzi di bron-zo e di ferro conchiodieframmenti di legno a questi tuttavia aderenti;

i quali lutti chiaramente mostrarono aver fattopartealtravoltadiunacas -sa di legno con rivestimentodi quei metalli, la quale per mezzo diquel perno dovea esser tenuta ferma sul pogginolo.

1 pregevoli avanzi di questo anti-co arnese furono già con diligenza e fedeltà disegnali edincisi dal valen-te sig. Mori , e pubblicali nel real

museo

borbonico c),edio ne diedi al-lora

una

succinta descrizione,che ret-lilicata in alcunecoseèqui necessario ripetere perla intelligenza di ciò che sarò per dire dipoisull'uso del

mo-numento,esullaspiegazione dellesue

ligure.

Vedesi

adunque

in primo luogo a' sinistra dichiriguarda

una

sottile stri-scia dibronzo messaverticalmente, la quale par che chiudea da quel lato la faccia esterna e principale della cassa:e par sicurochennasimile stri-sciachiudevailrettangolo

cheforma»-va

quella faccia, anche da'tre altri suoi lati: ed a confermarquesta opi-nione valgono i diversialtri pezzi di quellastrisciadiesisono trovati stac-cati,e che mostrano ancora le vesti-giade' piccoli chiodiondeerano con*

ficcali sul legno.

Una

piastra rettangolare di ferro risalta sulla striscia già delta,

occu-pandone

il

lembo

e lo spazio interno, e lasciando dalla parte esterna

una

porzione scoverta, a guisa di cor-nice : questa piastra di ferro è spez-zata in diversiframmenti, iquali pe-rò lutti si raccozzano evidentemente;

fra loro.Risalta nell'interno di essa

una

cornicepur rettangolare di ferro, liscia, e senza alcun ornamento, la (jualc era già conficcalasul legno con grossi chiodi, di cui dall' altro lato

a) Ih un'operasull'arcliitetturapolicroma

l\u))ljlrcala ia liltuita iicllanno

i834-b)Vfdiil bullclt.dtirist..iiih.a. i83G.p.3{).

c) Voi. IX lav. 58, 5y, (b.

4G

veggonsi ancoragli avanzi.

Lo

spazio racchiusodaquesta corniceè diviso in

veggonsi ancoragli avanzi.

Lo

spazio racchiusodaquesta corniceè diviso in

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