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CAPITOLO 3 – LA LIFE SATISFACTION

3.1 Un’introduzione alla Life Satisfaction

Per poter comprendere in modo esaustivo il tema della life satisfaction è, innanzitutto, necessario concentrarsi sull’argomento del subjective well-being, poiché la soddisfazione ne è una componente significativa.

A partire dagli anni ’50, differenti linee di ricerca si sono occupate del tema del subjective well-being (SWB). Un forte contributo è giunto dai sociologi e dai ricercatori sulla qualità della vita, i quali hanno indagato soprattutto le relazioni tra fattori demografici, quali il reddito ed il matrimonio, ed il benessere soggettivo (Bradburn, 1969; Campbell et al., 1976); gli studiosi dell’area della salute mentale, invece, si sono occupati del tema della salute, sostenendo l’idea che la salute mentale oltre l’assenza di sintomi di depressione ed angoscia, può anche includere la presenza di happiness e di life satisfaction (Jahoda, 1958); ancora, un’ampia influenza è pervenuta dagli psicologi della personalità che hanno studiato la personalità di persone felici ed infelici (Wessman, Ricks, 1966); infine, gli psicologi dell’ambito cognitivo si sono dedicati all’analisi di come l’adattamento possa influenzare i sentimenti del benessere (Brickman, Campbell, 1971; Parducci, 1995). Successivamente, questi diversi filoni sono stati riuniti in revisioni integrative realizzate da Diener (1984) e Veenhoven (1984), al fine di ottenere una letteratura coerente e corposa su questo tema (Diener, Oishi, Lucas, 2003).

In tal senso, la forte crescita degli studi nel campo del benessere soggettivo riflette l’ampia tendenza della società a concentrarsi sui valori del singolo, sull’importanza di una visione soggettiva nella valutazione della vita e sul riconoscimento che il benessere necessariamente include elementi positivi che trascendono l’esclusiva prosperità economica. I ricercatori del SWB, infatti, credono che i soli indicatori sociali non siano in grado di definire la qualità della vita, poiché le persone reagiscono differentemente ad analoghe circostanze ed analizzano le situazioni e le condizioni esclusivamente sulla base delle proprie aspettative, valori ed esperienze precedenti. Pertanto, sebbene gli indicatori sociali quali, ad esempio, il reddito o le statistiche sui crimini, siano rilevanti nelle discussioni sulla qualità della vita, gli elementi soggettivi sono essenziali. Infatti, dalle

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diverse ricerche effettuate su alcuni campioni di individui emerge che il happiness e la life satisfaction vengono considerate due caratteristiche estremamente rilevanti da raggiungere e che sono ritenute molto più importanti del denaro (Diener, Suh, Lucas, Smith, 1999). Il campo del subjective well-being, dunque, racchiude un’analisi scientifica di come le persone considerano la propria vita, sia al momento attuale che per un lungo periodo, così come per gli anni passati. Questa valutazione include le reazioni emotive di un individuo agli eventi, il suo stato d’animo ed il giudizio che esso forma riguardo la propria life satisfaction, fulfillment e soddisfazione con riferimento ai domini del matrimonio e del lavoro (Diener, Suh, Lucas, Smith, 1999). È una misura della qualità della vita di un soggetto e della società in generale, al di là di indicatori strettamente economici e sociali. Il modo in cui i soggetti pensano e vedono la loro vita è essenziale per comprendere il benessere in una società che assegna importanza non soltanto all’opinione dei suoi leader ed esperti, ma a tutti i suoi membri (Diener, Oishi, Lucas, 2003). Pertanto, nel tempo è divento un concetto sempre più determinante in un mondo dove si desidera che una persona viva una vita appagante e soddisfacente e che questa lo sia secondo una propria valutazione personale e non esclusivamente sulla base di un giudizio esterno fornito dalle autorità politiche. In tal senso, si ritiene che il SWB sia una caratteristica essenziale di una buona società e di una buona vita (Kulshrestha, Sen, 2006).

Il subjective well-being comprende un’ampia categoria di fenomeni che includono le reazioni emotive, il dominio della soddisfazione ed il globale giudizio della life satisfaction. Ognuno di questi specifici elementi ha bisogno di essere studiato e capito nel giusto modo ed è proprio per questo motivo che il SWB viene visto come una generale area di interesse scientifico, piuttosto che come un singolo costrutto e che viene suddiviso in tre specifiche componenti, le quali necessitano di essere analizzate singolarmente (Diener, Suh, Lucas, Smith, 1999). Nel dettaglio, il SWB viene ampiamente definito come “a subjective summation of the quality of an individual’s life by that person” (Diener, 1984; Andrews, Robinson, 1991 citato in Alfonso, Allison, Rader, Gorman, 1996); si possono individuare tre dimensioni del benessere soggettivo che possono essere operazionalizzate e misurate: il positive affect, il negative affect e la life satisfaction. Le prime due riflettono la parte affettiva ed emotiva del benessere, invece, l’ultima rispecchia gli aspetti cognitivi e giudicativi (Diener, Emmons, Larsen, Griffin, 1985).

Le componenti affettive includono la presenza dell’affetto positivo, come il happiness o i good feelings e l’assenza di affetto negativo, ovvero di sentimenti sgradevoli, come l’ansia o la rabbia. Gli stati d’animo e le emozioni, che insieme vengono etichettate come

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“affect”, rappresentano una valutazione da parte di un soggetto degli eventi che si verificano durante la sua vita. In ragione di ciò, molti autori sostengono che le due dimensioni, ovvero l’affetto positivo e l’affetto negativo, devono essere analizzate e misurate in modo separato. Infatti, Diener e Emmons (1994) hanno scoperto che queste due forme di affetto si separano maggiormente man mano che l’arco temporale cresce; Diener, Smith e Fujita (1995), a sostegno di ciò, hanno anche identificato che questi due costrutti sono moderatamente correlati in modo inverso ma chiaramente separati e, quindi, che necessitano di essere misurati singolarmente (Diener, Suh, Lucas, Smith, 1999).

Le componenti cognitive, invece, vengono concettualizzate come “the intellectual evaluation of one’s life satisfaction either globally or with respect to specific life domains” (Pavot, Diener, 1993; Myers, Diener, 1995 citato in Alfonso, Allison, Rader, Gorman, 1996). Esse, dunque, consistono in una valutazione riflessiva di un singolo sulla propria vita o su alcune circostanze della propria vita che sono state positive. Questa dimensione cognitiva viene studiata mediante misure di life satisfaction, poiché si richiede alle persone di considerare e di analizzare consapevolmente le condizioni della propria vita (Lucas, Diener, 1999). Essa viene descritta come un costrutto multidimensionale, il quale comprende diversi life domains che sono condivisi ed importanti per gran parte delle persone. In tal senso, Andrews e Withey (1976) hanno cercato di individuare quei domini che sono comunemente detenuti, relativamente ampi nel campo di applicazione e che hanno un significativo impatto nel benessere degli individui. Essi hanno trovato i seguenti concerns: job, family, outdoor recreation, self-efficacy, government, neighborhood; in aggiunta, hanno affermato che la global satisfaction è quello più critico. Diener (1984), invece, sostiene che “the domains that are closest and most immediate to people’s personal lives are those that most influence SWB”; self, income, job, relationship sono i domini della vita più importanti che egli identifica. Altri autori, come Frisch, Cronell, Villanueva e Retzlaff (1992), invece, indicano che esistono 17 aree della vita che costituiscono la componente cognitiva o di life satisfaction del benessere soggettivo. Essi includono, ad esempio, health, philosophy of life, work, learning, social service, love relationship, relationship with children, neighborhood (Alfonso, Allison, Rader, Gorman, 1996).

Pertanto, emerge come sia importante analizzare in modo separato le componenti del SWB al fine di ottenere una chiara e significativa valutazione di esso, in quanto sono concetti che appartengono a due sfere molto differenti e parzialmente indipendenti, le quali richiedono metodologie e strumenti di misurazione specifici. In particolare, in questo elaborato si pone l’attenzione sulla dimensione cognitiva della life satisfaction, essendo un tema ampiamente

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discusso in letteratura, anche nella sua relazione con le competenze dell’emotional intelligence (Pavot, Diener, Suh, 1998).