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Una crescita quantitativa tendenziale ma disomogenea

5. Il retaggio dei primi 40 anni

5.1. Una crescita quantitativa tendenziale ma disomogenea

Ci è sembrato utile suddividere questo arco di tempo in tre periodi. Un primo bilancio lo riserviamo ai primi 25 anni, periodo che si caratterizzano per la nascita e per la prima crescita della Federazione CNOS.-FAP. Un secondo periodo, 10 an- ni circa, è legato alla prima importante sperimentazione che ha dato vita e con- sistenza al (sotto)sistema di IeFP. Il terzo periodo, più vicino ai nostri giorni, è caratterizzato da una nuova sperimentazione, più breve ma ugualmente impor- tante, l’avvio «inedito» per l’Italia del sistema duale.

5.1.1.Lo sviluppo dei primi 25 anni (1977 – 2002): un aumento quantitativo costante11

Nei primi quindici anni (1977-78/1991-92) l’aumento del sistema di FP del CNOS-FAP con qualche eccezione è stato in generale costante, ma al tempo stes- so è rimasto entro limiti contenuti: infatti, si è restati in una fascia compresa tra il 10 e il 30% (cfr. Tav.1). Sono stati i corsi ad espandersi maggiormente, del 29,9%, passando da 411 a 534 e facendo quindi registrare una crescita in valori assoluti di 123. Anche i formatori registrano un andamento in costante aumento (+161 in valori assoluti), anche se percentualmente più contenuto dei corsi (+22,6%). Gli allievi presentano una battuta di arresto tra il 1981-82 e il 1986- 87 nel senso che si riscontra una crescita zero (numeri indici 104,8 e 104,7 ri- spettivamente); comunque, nei quindici anni l’aumento è di 1.816, pari al 20,3% in percentuale. A loro volta, i centri sono in crescita, anche se solo di tre, da 36 a 39, e dopo aver registrato nel 1986-87 un aumento di 6.

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11I dati riportati nella presente scheda fanno riferimento ai 40 anni della Federazione nazio-

nale CNOS-FAP che è stata fondata nel 1977 (anno 1077-1078 – anno 2017-2018). Nell’anno 1978 sono sorte le Associazioni regionali CNOS-FAP che sottolineano, nel 2018, i loro 40 anni di storia, documentata nella presente pubblicazione (soprattutto nella seconda parte).

Legenda: VA=Valori Assoluti; IND=Numeri Indici Fonte: Rielaborazione su dati CNOS-FAP

Il primo balzo in avanti si realizza nel 1996-97 con gli allievi che crescono del- la metà (+53%; o +4.375 soggetti) rispetto all’anno della fondazione della Fede- razione; tra il 1996-97 e il 2001-02 continua l’espansione di un altro 50% per cui al termine dei 25 anni gli iscritti risultano più che raddoppiati (+106,3%, o +9,498). L’aumento è ancora maggiore nei corsi che tra il 1977-78 e 2001-02 so- no quasi triplicati, essendo saliti da 411 a 1.125 (+714). Nel 1996-97 i Centri ri- tornano sui valori del 1986-87, 42 unità, e nel 2001-02 si attestano su 54 con un salto del 50% (+18) rispetto agli inizi. In questo secondo periodo (1991-92/2001- 02), l’andamento dei formatori è al contrario molto contenuto e tra il 1991-92 e il 1996-97 la crescita è pressoché zero, anche se poi nel quinquennio successivo l’aumento supera il 40% e nei 25 anni si colloca al 64.8%, pari a 463.

Nel 2001-02 (cfr. Tav. 2) oltre la metà degli allievi della Federazione (53,5%) frequentano corsi che in base alla terminologia della futura riforma Moratti pos- siamo chiamare di secondo ciclo: specificamente, più di un terzo (36,3%) è iscrit- to alla formazione professionale iniziale, il 10,7% ai corsi dell’istruzione obbliga- toria in integrazione con la scuola e il 5,4% a corsi in integrazione con la media superiore. Un 10% quasi (8,8%) è collocato nella formazione superiore: il 7,8% nel post-diploma e l’1% negli IFTS. Il 35,8% è impegnato nella formazione sul lavo- ro: apprendistato (13.9%) e formazione continua di occupati e disoccupati. Gli al- lievi delle fasce deboli sono 343, pari al 2% circa.

In sintesi, intorno agli anni 2000, si può dire che i CFP del CNOS-FAP sono di- ventati polifunzionali, presentano cioè un’offerta formativa molteplice, e al tempo stesso hanno conservato la loro tradizionale attenzione alla fascia 14-18 anni. Tav. 2 – Tipologia di attività formative e di allievi (anno 2001-02; in VA e %)

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Tav. 1 – Evoluzione del sistema di FP del CNOS-FAP (anni scelti: in VA e IND)

Legenda: VA=Valori Assoluti; %=Percentuali Fonte: Rielaborazione su dati CNOS-FAP

5.1.2. Gli anni della sperimentazione dei percorsi di IeFP (2003 – 2011)

Nell’anno formativo 2003-04 inizia la sperimentazione dei percorsi formativi di durata triennale in tutte le Regioni, sperimentazione terminata nel 2011 quando l’Accordo Stato – Regioni di quell’anno metteva a regime il sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).

L’obbligo formativo, introdotto dalla legge n. 144/1999, la riforma costituzio- nale con la Legge n. 3/2001 e la legge 53/03 sono la base giuridica della messa a punto del (sotto)Sistema di Istruzione e Formazione Professionale quale artico- lazione del secondo ciclo.

In questo contesto come ha agito la Federazione CNOS-FAP? Per rispondere a questa domanda si sono riportare due tavole, una contenente dati globali, un’al- tra contenente dati regionali focalizzati soprattutto sul numero di allievi inter- cettati dalla sperimentazione della IeFP. Se al termine dei 25 anni gli iscritti si sono più che raddoppiati, in questo decennio gli allievi che hanno frequentato i percorsi formativi di IeFP hanno continuato ad aumentare, come si evince dalla Tav. 3, passando da 8.842 a 13.211, anche se non in forma continua. Si registra- no, infatti, variazioni in più o in meno, determinate soprattutto dalle politiche adottate dalle Regioni, le prime titolari della sperimentazione.

In positivo si registrano i numeri consistenti di molte Associazioni regionali: Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Veneto, associazioni che hanno avviato e sostenuto la sperimentazione triennale e, in qualche territorio, anche del quarto anno, avvalendosi di una politica regionale favorevole.

In negativo si riscontrano le situazioni più critiche delle Associazioni regionali operanti in Sardegna e in Abruzzo. La Regione Sardegna, avendo deciso di chiu- dere, in un triennio, la sperimentazione, fa passare l’Associazione CNOS-FAP dai 1.463 allievi del 2003-04 ai 114 anel 2011. La Regione Abruzzo, che a sua volta ha chiuso la sperimentazione dei percorsi triennali, fa passare l’Associazione CNOS- FAP da 669 allievi (anno 2003-04) a 109 (2011-12).

Situazioni difficili sono da registrare anche in altre Regioni che non hanno adottato la sperimentazione o l’hanno avviata in maniera residuale. La Regione Umbria, ad esempio, non ha avviato la sperimentazione; gli allievi riportati nella Tav. 4 frequentano corsi del diritto-dovere ma non i percorsi formativi sperimen- tali. La Regione Emilia-Romagna ha allievi a partire dal secondo anno del percor- so formativo triennale e la Regione Puglia ha avviato una sperimentazione di di- mensioni limitate, così come la Valle d’Aosta che ha introdotto la IeFP solo dopo il 16 anno. Per debolezze interne e per scelte politiche le Associazioni CNOS-FAP Campania e Calabria non sono riuscite ad avviare attività formative in maniera strutturata.

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5.1.3. Gli anni della sperimentazione del sistema duale (2012 – 2017)

In questa terza fase vanno sottolineati almeno due provvedimenti, rilevanti per il (sotto)Sistema di Istruzione e Formazione Professionale.

Il primo è legato all’Intesa del 16 dicembre 2010 riguardante l’adozione di Linee – Guida per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli Istituti Professionali e i percor- si di IeFP. In pratica, nella cornice unitaria del secondo ciclo, per erogare l’offerta del- la IeFP, sulla base dell’Intesa possono agire sia le istituzioni formative accreditate dal- le Regioni, sia le istituzioni scolastiche (gli Istituti Professionali, in particolare) con un ruolo complementare e integrativo. I monitoraggi attesteranno, in verità, che in al- cune Regioni il ruolo delle istituzioni scolastiche è stato sostitutivo più che integra- tivo, vista la debolezza della IeFP di competenza regionale di quel territorio.

Il secondo è legato all’Accordo Stato – Regioni per l’avvio di un’altra speri- mentazione, quella denominata “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforza- mento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” (24 settembre 2015), sperimentazione di breve durata perché con la Legge di Bi- lancio 2018 il Governo ha reso da sperimentale a ordinamentale questa modalità.

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Tav. 3 – Numero allievi e corsi totali e nella IeFP (anno 2003 – 2011)

Tav. 4 – Allievi per Regione sulla base delle attività formative 14-18 anni (anno 2003 – 2011) Fonte: Rielaborazione su dati CNOS-FAP

In questo nuovo contesto come ha operato la Federazione CNOS-FAP? Anche in questo secondo caso, per rispondere alla domanda, si sono riportate due tavole, una contenente dati globali, un’altra dati regionali focalizzati soprat- tutto sul numero di allievi nella IeFP.

Prendendo il dato globale possiamo senz’altro affermare che la Federazione CNOS-FAP, nella stagione delle sperimentazioni, ha continuato a crescere. Consi- derando, infatti, gli allievi, i beneficiari dell’intera offerta formativa, dai 18.435 (dato dell’anno 2001-02) la Federazione è passata ai 25.980 (dato dell’anno 2017- 18), nonostante le drastiche riduzioni o chiusure avvenute in alcune Regioni, già segnalate nel punto precedente.

Tale conferma positiva tendenziale è confermata anche analizzando il numero di allievi relativo al diritto-dovere (14 – 18 anni): dagli 8.842 (dato dell’anno 2003- 04) la Federazione è passata ai 16.179 (dato dell’anno 2017-18); in pratica ha rad- doppiato il numero degli allievi.

In positivo, si possono registrare anche in questo arco di tempo la crescita quan- titativa e l’avvio del 4° anno in Regioni dove era assente nel periodo precedente (Friu- li-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto). Analizzando i dati degli an- ni 2016-17 e 2017-18 più in particolare, si possono registrare crescite quantitative notevoli, per effetto della sperimentazione del sistema duale (tavv. 5 e 6).

In negativo, si confermano i rilievi già segnalati sopra per alcune Regioni, so- prattutto del Centro e del Sud. La Federazione CNOS-FAP non è riuscita ad avvia- re attività formative in maniera continuativa e stabile nelle regioni della Calabria e della Campania, ha continuato tale attività in maniera residuale in Sardegna e in Puglia, ha registrato scarsi effetti in Abruzzo e in Umbria (tavv. 5 e 6). Tav. 5 – Numero allievi e corsi totali e nella IeFP (anno 2012 – 2017)

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A completamento di questo quadro si riporta anche la crescita quantitativa degli operatori impegnati dalla Federazione, soffermandoci soprattutto su quelli as- sunti a tempo indeterminato. La Federazione CNOS-FAP, iniziata l’attività con 714, è passata già a 1.177 nell’anno 2001/2012. Al termine della stagione della prima sperimentazione gli operatori si attestano a 1.333 (di cui 154 a tempo determi- nato). Oggi, anno 2017/2018 gli operatori sono 1.619 (di cui 277 a tempo de- terminato). In quarant’anni la Federazione CNOS-FAP ha più che raddoppiato il pro- prio organico, segnalando che, accanto a quello stabilizzato ruotano numerosi al- tri operatori coinvolti con altre modalità contrattuali.

Con 40 anni di storia la Federazione CNOS-FAP si appresta ad affrontare il futuro con 15 Associazioni regionali, 5 Enti non salesiani diventati soci della Federazione e 67 Centri di Formazione Professionale che operano in 16 Regioni. Eroga 1.708 corsi di formazione professionale articolati in IeFP (970), Formazione Professionale Supe- riore (99), continua (288), altre attività anche non finanziate dall’Ente pubblico (351). Intercetta 25.980 allievi di cui 18.179 sono in diritto-dovere, 1.718 in for- mazione professionale superiore, 4.618 in formazione professionale continua, 3.465 in altre attività formative, anche non finanziate dall’ente pubblico. Per svolgere que- sto volume di attività coinvolge 1.342 operatori a tempo indeterminato, 277 a tem- po determinato e numerosi formatori assunti con altre forme contrattuali.