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III. L’UTILIZZO DELL’INFORMAZIONE DI COSTO IN TECNOPARCO

3.1 L’azienda

3.1.2 La valenza pubblico-economica

Nel precedente paragrafo avevamo accennato alla valenza pubblica della società, a tal proposito per sottolineare questo aspetto è necessario fornire un cenno storico sull’evoluzione che ha interessato Tecnoparco e l’area della Val Basento nel corso degli anni.

La società è stata costituita a valle della sottoscrizione dell’accordo di programma, avvenuta nel 1987, tra Governo, Regione Basilicata, Consorzio Industriale della Provincia di Matera ed E.N.I., per la reindustrializzazione dell’area industriale Val Basento, caduta in una profonda crisi produttiva ed occupazionale, a seguito della cessazione delle attività chimiche dell’ENI, avviate negli anni ’60 per le seguenti produzioni: Metanolo, Metilacrilato, Fibra Acrilica, Fibra Poliestere e Fibra Poliammidica.

Tale crisi è culminata alla fine degli anni ’80, nel fermo degli impianti produttivi e la messa in cassa integrazione della stragrande maggioranza del personale, a causa dell’ingresso prorompente nel mercato europeo dei prodotti di chimica di base e di fibre sintetiche dei Paesi emergenti, i cui costi di produzione erano di gran lunga inferiori a quelli Europei, grazie alla disponibilità diretta da parte di questi Paesi extra U.E., sia delle materie prime (petrolio in primis), che della manodopera, il cui costo si presentava in generale assai inferiore rispetto a quello dei Paesi dell’Unione. L’accordo di programma fu approvato con DPCM 30 dicembre 1987. Questo accordo, in sintesi, stabilì:

85 ACCREDIA, Ente Italiano di Accreditamento, l’unico ente riconosciuto dallo Stato atto ad attestare, tra l’altro, che i laboratori di prova abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento.

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 La reindustrializzazione dell’area della Val Basento attraverso il processo di ristrutturazione delle attività chimiche esistenti ed attraverso l’insediamento di nuove attività produttive promosse dall’ENI;

 La costituzione della società di gestione dei servizi - Tecnoparco Valbasento s.p.a. - a cui conferire la gestione degli impianti per forniture e servizi comuni quali guardiania, vigili del fuoco, presidio medico e servizi a rete, quali energia elettrica, vapore, gas tecnici, acqua – potabile, industriale e di processo - smaltimento e depurazione dei reflui prodotti dagli stabilimenti, nonché manutenzione delle infrastrutture dell’area attrezzata, quali: strade, reti di pubblica illuminazione, aree a verde pubblico, reti e canali di raccolta e deflusso delle acque meteoriche.

Ciò al fine di creare un parco tecnologicamente attrezzato, inteso come habitat di eccellenza per l’insediamento di attività produttive, utilizzando le risorse finanziare stanziate dallo Stato per lo sviluppo del Mezzogiorno con la Legge 64/1986.

Quanto sopra scritto, porta ad affermare che Tecnoparco Valbasento, sin dalle sue origini (divenuta operativa nell’anno 1990), ha avuto una valenza pubblico-economica, sia in senso stretto perché destinata ad operare nel campo delle forniture e servizi di tipo pubblico, sia in senso lato, poiché in estrema sintesi l’obiettivo della sua costituzione è stato quello di accrescere l’attrattività del territorio per l’insediamento di nuove aziende interessate a produrre in un parco tecnologicamente attrezzato, e quindi concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio.8687

86 http://www.oltrefreepress.com/area-industriale-valbasento-riflessioni-caso-tecnoparco/ (11 Luglio 2016)

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Come evidenziato in precedenza, l’azienda gestisce servizi pubblici in regime di concessione. In letteratura vi sono diverse accezioni di servizi pubblici; in questa tesi, per servizi pubblici ci si riferisce a “servizi di interesse economico generale”, ossia ai servizi di natura economica che la pubblica autorità identifica essere di particolare importanza e che se non ci fosse l’intervento pubblico sarebbero realizzati a condizioni diverse. (Fonte: Badia F., (2009), Sistemi e strumenti di corporate

governance nelle local utilities, Franco Angeli)

La valenza pubblica attribuita a Tecnoparco è, quindi, riconducibile al fatto che essa gestisce ed eroga servizi di interesse economico generale, ossia tutti quei servizi che l’autorità pubblica (Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Provincia di Matera e Regione Basilicata) identifica di particolare importanza, da garantire alle imprese insediate nel parco tecnologico a costi contenuti, al fine di garantire l’attrattività del territorio e concorrere allo sviluppo economico e sociale dell’area industriale.

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In tal senso, infatti, i servizi offerti consentono, alle aziende insediate e che si vogliono insediare, di concentrare le proprie risorse in investimenti diretti all’acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature destinate alle produzioni, concentrando così le proprie risorse solo e soltanto per investimenti produttivi, avendo la certezza di avere a disposizione le utilities e servizi comuni, forniti da Tecnoparco a costi contenuti.

La valenza pubblico-economica dell’azienda, è data anche dal fatto che da un lato l’azienda deve svolgere il ruolo per la quale è stata costituita, mentre dall’altro lato, dato che ha, come maggioranza dei soci, società private, non può prescindere dal raggiungimento di risultati economici soddisfacenti.

Va altresì sottolineato che Tecnoparco gestisce in regime di concessione beni pubblici di proprietà del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della provincia di Matera, quali tutti gli impianti e le reti, ivi compresi gli immobili, necessari per la produzione e distribuzione dei beni e servizi. Pertanto la società ha per obbligo contrattuale quello di gestire tutti gli impianti, stante l’esigenza del concedente (Consorzio) di garantire alle aziende insediate nel parco tecnologico tutte le forniture, utilities e servizi comuni di cui le aziende stesse necessitano.

Nei primi anni 2000 l’apparato produttivo localizzato in Valbasento, insediatosi a seguito dell’attuazione del progetto di riconversione Industriale di cui all’Accordo di Programma Valbasento, subì un duro colpo a seguito di una imminente crisi che si sarebbe protratta nel tempo provocando la chiusura di tutti gli impianti del gruppo Snia e di altre medio piccole attività produttive nate con l’Accordo di programma.

Apparve chiaro, a quel punto, che le opzioni per Tecnoparco erano solo due: continuare a servire l’apparato produttivo insediato nell’area attrezzata, maturando perdite consistenti a seguito dell’esiguità dell’utenza rimasta, oppure cercare di conquistare spazi di mercato esterno al parco nel settore dell’energia e dell’ambiente. Il consiglio di amministrazione decise per la seconda opzione, poiché una scelta diversa avrebbe comportato nel tempo la chiusura di Tecnoparco, con conseguenze

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devastanti sull’intero apparato produttivo, il quale ha da sempre utilizzato le utilities fornite dall’azienda stessa.88